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Geopolitica

590° giorno di guerra

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– Lunedì la Duma discuterà la revoca della ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari. Putin ha detto a Valdai che la Russia potrebbe revocare la ratifica per mettersi alla pari con gli USA che non hanno ancora ratificato il trattato del 1996.

 

–  L’incontro dei leader europei a Granada, in Spagna, è stato un fallimento, ritiene Politico. Il vertice è stato presentato come un’opportunità per discutere una soluzione nei Balcani, nonché tra Armenia e Azerbaigian. «La speranza tra i partecipanti di risolvere la crisi umanitaria nel Nagorno-Karabakh è stata infranta quando sia l’azero Ilham Aliyev che il turco Recep Tayyip Erdoğan hanno deciso di saltare l’incontro. I tentativi di disinnescare le tensioni tra Kosovo e Serbia sono stati ugualmente inutili. Il presidente del Kosovo Vjosa Osmani ha rifiutato i colloqui con il suo omologo serbo Aleksandar Vučić a meno che non fossero imposte sanzioni contro Belgrado».

 

– Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha firmato a margine del vertice della Comunità politica europea a Granada una dichiarazione che riconosce la superficie dell’Azerbaigian di 86,6mila km quadrati, che comprende il Nagorno-Karabakh: «Le parti restano impegnate in tutti gli sforzi volti a normalizzare le relazioni tra Armenia e Azerbaigian, basate sul reciproco riconoscimento della sovranità, inviolabilità dei confini e integrità territoriale dell’Armenia (29.800 kmq) e dell’Azerbaigian ( 86.600 kmq), di cui si è già parlato nelle dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo Michel del 14 e 15 maggio 2023».

 

– Il governo ad interim slovacco annuncia la sospensione degli aiuti militari all’Ucraina.

 

– La Svizzera pagherà ai rifugiati ucraini tra 1.000 e 4.000 franchi svizzeri a persona perché lascino il paese, riferisce SwissInfo.

 

– Putin ha annunciato che è stato effettuato con successo l’ultimo test del Burevestnik, un missile da crociera a propulsione nucleare. Burevestnik è uno dei sistemi d’arma più recenti. Secondo il Ministero della Difesa si tratta di un missile da crociera intercontinentale di portata praticamente illimitata a propulsione nucleare. È in grado di trasportare una testata nucleare. Il missile da crociera stealth a bassa quota è invulnerabile a tutti i sistemi esistenti sia di difesa missilistica che di difesa aerea.

 

– La flotta russa aprirà una base navale a Ochamkira in Abkkazia (regione sul mar Nero di fatto indipendente dalle Georgia).

 

– Putin: la popolazione dell’Ucraina si è ridotta a 19 milioni, ma va nutrita, e nutrire 19 milioni di persone è un compito non banale. Se i Paesi della UE se ne vogliono occupare, prego, non abbiamo nulla in contrario. Non l’abbiamo mai avuto.

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Financial Times: L’Ucraina, se aderirà all’Unione europea, potrà ricevere 186 miliardi di euro in sette anni. Questi fondi comprendono 96,5 miliardi di euro per sostenere l’agricoltura. Allo stesso tempo, ciò significa anche una riduzione del 20% dei sussidi in questo settore per gli attuali membri della UE. Se verranno ammessi nove nuovi stati membri, tra cui Ucraina, Moldavia, Georgia e sei paesi dei Balcani, il bilancio della UE aumenterebbe del 21% arrivando a 1,47 trilioni di euro, pari circa l’1,4% del PIL dei 36 Paesi. «Tutti gli stati membri dovranno pagare di più e ricevere meno dal bilancio della UE. Molti stati membri che sono beneficiari netti diventeranno donatori netti».

 

– Ignorando le proteste russe, il Parlamento armeno ha ratificato lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. L’opposizione non ha votato e ha abbandonato l’aula in segno di protesta.

 

Damnatio memoriae di Putin su Prigozhin: i cadaveri nell’areo (dice il presidente) avevano frammenti di granata. Gli investigatori non hanno fatto esami tossicologici ma avrebbero dovuto, visto che a casa di Prigozhin hanno trovato cinque chili di cocaina.

 

– La crisi ucraina non è un conflitto territoriale, si tratta dei principi su cui si baserà il Nuovo Ordine Mondiale, ha affermato Putin nel suo discorso al Club di Valdai.
Il presidente ha sottolineato in particolare che la Russia è il Paese più grande del mondo, con il territorio più vasto. Pertanto, non ha alcun interesse a conquistare ulteriori territori. La guerra in Ucraina non è una guerra per il territorio e nemmeno per il raggiungimento di un equilibrio geopolitico. Qui si tratta di qualcos’altro: stiamo parlando dei principi su cui si baserà il Nuovo Ordine Mondiale. E un mondo duraturo si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro.

 

– Gli Ucraini denunciano che in seguito ad un bombardamento russo sul villaggio di Groza (Kharkov) è stato colpito un bar in cui si svolgeva una commemorazione. 50 morti e 7 feriti il bilancio provvisorio. Nessun commento ufficiale per ora da parte Russa.

 

Wall Street Journal: «La fine dei finanziamenti statunitensi minaccia la stabilità economica dell’Ucraina». «Gli Stati Uniti pagano i conti del governo e gli stipendi del settore pubblico insieme alle forniture di armi». La mancanza di aiuti americani minaccia il collasso dell’economia ucraina e richiede maggiori finanziamenti per l’Ucraina da parte dei suoi alleati.

 

– Crosetto: le nostre risorse per gli invii a Kiev non sono illimitate. (Avvenire) L’Italia ha bisogno di 2 anni per ripristinare le scorte di armi fornite. (Messaggero)

 

– Secondo il premier ucraino Shmyhal nell’ultimo anno la produzione di droni nel paese è aumentata 100 volte. Le aziende impegnate sarebbero oltre 200.

 

– La Corte costituzionale moldava annulla il divieto per i membri del partito di opposizione Shor di candidarsi alle elezioni.

 

– L’Ucraina ha incluso le tre maggiori compagnie petrolifere e del gas cinesi nella cosiddetta lista degli «sponsor di guerra» a causa della collaborazione con la Russia
L’elenco comprende il gruppo CNOOC, il gruppo Sinopec e la China National Petroleum Corporation.

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– Dall’inizio della guerra in Ucraina il Montenegro ha distrutto il 20% del suo mercato turistico, ha dichiarato il primo ministro Dritan Abazovic. Podgorica sostiene pienamente le sanzioni contro Mosca ed «è d’accordo al 100% con la politica della UE». «Aderiamo a ogni pacchetto di sanzioni contro la Russia, abbiamo ridotto a zero le relazioni politiche con Mosca. Abbiamo distrutto il 20% del nostro mercato turistico e viviamo di turismo. Il 25% del nostro PIL è rappresentato dal turismo, così come il 75% degli investimenti diretti. Abbiamo distrutto il nostro mercato più grande perché non lo guardiamo attraverso il prisma del denaro. Siamo pronti a cercare altri mercati per sopravvivere, ma non vogliamo far parte di un gruppo di paesi che hanno deciso di fare il doppio gioco e mantenere buoni rapporti con la Russia», afferma Abazovic.

 

– Negli ultimi 2 mesi, gli aiuti militari statunitensi all’Ucraina sono diminuiti del 74% rispetto al primo semestre.

 

– Kaisi Ollongren, ministro della Difesa dei Paesi Bassi: «è nel nostro interesse sostenere l’Ucraina. Perché sono loro che combattono questa guerra, non noi… Penso che dobbiamo anche essere coinvolti nel dialogo con i nostri colleghi e amici americani. Perché hanno lo stesso interesse. Perché sostenere l’Ucraina è un modo molto economico per garantire che la Russia e questo regime cessino di rappresentare una minaccia per gli alleati della NATO. Pertanto è fondamentale continuare a sostenerla».

 

– Zelens’kyj in un’intervista a Sky TG24 ha ammesso la possibilità delle elezioni l’anno prossimo. Per questo è necessario cambiare la legislazione, garantire la sicurezza e l’accesso delle persone al processo elettorale

 

– Circa 500 militari russi sono prigionieri in Ucraina, mentre il numero di prigionieri ucraini in Russia è molte volte superiore, ha affermato Denis Pushilin, capo della DPR. Secondo lui, la parte ucraina non fornisce informazioni sui prigionieri di guerra ed è piuttosto difficile trovare i loro dati.

 

– Il ministro della Difesa svedese ha affermato che il trasferimento dei caccia dell’aeronautica nazionale a Kiev sarà possibile solo dopo l’adesione della stessa Svezia alla NATO.

 

– La turca Canik avrebbe fornito mitragliatrici pesanti all’Ucraina. Questo smentisce le voci recenti di una interruzione delle forniture turche a Kiev. Beninteso, non si tratta di beneficenza: la vendita è stata regolarmente pagata.

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– Il Canada ha segretamente permesso agli imprenditori di aggirare le proprie sanzioni contro la Russia, scrive Le Devoir con riferimento ai risultati dell’analisi dei dati federali sul commercio internazionale. Quindi le aziende russe continuano a fornire materiali per la costruzione, l’esplorazione geologica e i beni di lusso al Canada. A sua volta, il Canada ha esportato alla Russia parti in alluminio, convertitori statici elettrici, nonché «dispositivi a raggi X e apparecchi che utilizzano alfa, beta, gamma e altri tipi di radiazioni ionizzanti».

 

– Una nuova linea ferroviaria è in costruzione nelle regioni di Zaporiggia e Donetsk. Questo percorso diventerà un’alternativa al ponte di Crimea. Un altro motivo per cui viene costruita: senza la comunicazione ferroviaria, è impossibile avviare lo stabilimento metallurgico di Mariupol’. Per far funzionare anche solo una parte dello stabilimento, è necessario fornire enormi quantità di materie prime e una parte significativa delle materie prime deve essere fornita su rotaia.

 

– Al vertice di Granada i leader UE non sono riusciti a concordare la data per il nuovo allargamento dell’organizzazione. Von Der Leyen dice che l’accesso sarà «guadagnato per merito» e non ci saranno concessioni.

 

– A ottobre la Turchia ospiterà un vertice internazionale per promuovere la «pace duratura» in Ucraina. Al vertice parteciperà il consigliere alla sicurezza nazionale Sullivan. Non parteciperà alcun delegato russo.

 

– È arrivato a Kaliningrad il primo porta container cinese passato per la rotta marittima settentrionale.

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– Secondo il Wall Street Journal il Pentagono dispone di stanziamenti già destinati all’Ucraina per 5,2 miliardi di dollari. Al ritmo di sostegno sino ad ora tenuto sarebbero sufficienti per sei mesi.

 

– Reuters: esplosione su una nave mercantile turca per un urto con una mina al largo delle coste romene.

 

– Kadyrov ha decorato il figlio Adam, di 15 anni, con la stella di eroe della Cecenia. Recentemente Adam è salito alla ribalta per aver picchiato a favore di telecamere Nikita Zhuravel, detenuto per aver bruciato una copia del Corano.

 

– Le autorità azere diffondono il filmato dell’arresto di Arayik Harutyunyan, già Presidente della Repubblica del Nagorno Kharabak. Harutyunyan verrà verosimilmente processato per secessionismo.

 

– Il direttore dell’Agenzia spaziale israeliana Uri Oron e il presidente dell’Agenzia spaziale dell’Azerbaigian Samadin Asadov hanno firmato il primo accordo di cooperazione nel campo spaziale tra i Paesi.

 

– Il ministero degli esteri russo annuncia un rincaro del costo dei visti per i cittadini UE. Le pratiche più urgenti avranno un costo fino a 300 dollari. Resteranno a 50 dollari i visti elettronici brevi per i turisti.

 

Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia.

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Geopolitica

Trump non esclude il taglio degli aiuti a Israele, attacca Netanyahu e rivela dettagli sull’assassinio di Soleimani

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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rifiutato di escludere il ritiro degli aiuti militari a Israele per forzare la fine della guerra a Gaza se verrà rieletto. Un tempo strenuo difensore del primo ministro Benjamin Netanyahu, Trump ha sostenuto che il leader israeliano e il suo esercito hanno «pasticciato» la guerra con Hamas.   In un’intervista con la rivista Time pubblicata questa settimana, il candidato alla Casa Bianca ha confermato la sua insistenza del mese scorso sul fatto che Israele dovrebbe «porre fine alla guerra» prima di perdere ulteriore sostegno internazionale.   «Penso che Israele abbia fatto molto male una cosa: le pubbliche relazioni», ha detto Trump al quotidiano, aggiungendo che secondo lui l’esercito israeliano non dovrebbe «inviare ogni notte immagini di edifici che crollano e vengono bombardati».   Alla domanda se escluderebbe di negare o applicare condizioni agli aiuti militari statunitensi a Israele per portare la guerra a una conclusione, Trump ha risposto «no», prima di lanciarsi in una feroce critica a Netanyahu.   «Ho avuto una brutta esperienza con Bibi», ha detto, riferendosi a Netanyahu con il suo soprannome. Trump ha ricordato come Netanyahu avrebbe promesso di prendere parte all’attacco aereo statunitense che ha ucciso il comandante militare iraniano Qassem Soleimani nel gennaio 2020, prima di ritirarsi all’ultimo minuto.   «È stato qualcosa che non ho mai dimenticato», ha detto Trump al Time, aggiungendo che l’incidente «mi ha mostrato qualcosa».   Come riportato da Renovatio 21, secondo rivelazioni dello scorso anno dell’ex capo dell’Intelligence israeliana, sarebbe stato lo Stato Ebraico a convincere la Casa Bianca ad uccidere il generale iraniano.

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Netanayhu, ha detto The Donald, «è stato giustamente criticato per ciò che è accaduto il 7 ottobre», riferendosi all’attacco di Hamas contro Israele. «E penso che abbia avuto un profondo impatto su di lui, nonostante tutto. Perché la gente diceva che non sarebbe dovuto succedere».   Israele ha, proseguito «le attrezzature più sofisticate», ha continuato. «Tutto era lì per fermarlo. E molte persone lo sapevano, migliaia e migliaia di persone lo sapevano, ma Israele non lo sapeva, e penso che sia stato fortemente incolpato per questo».   Trump non è la prima persona ad affermare che l’esercito e il governo israeliani non hanno risposto agli avvertimenti di un imminente attacco di Hamas. Secondo quanto riportato dai media israeliani, diversi membri del personale militare e dell’Intelligence hanno cercato di avvertire i loro superiori che era in corso un attacco, mentre i funzionari egiziani hanno riferito all’Associated Press di aver trasmesso avvertimenti alle loro controparti israeliane nelle settimane precedenti il ​​7 ottobre.   Trump è stato uno stretto alleato di Netanyahu durante il suo mandato alla Casa Bianca e si è descritto come «il presidente degli Stati Uniti più filo-israeliano della storia». Ha imposto sanzioni all’Iran su richiesta di Netanyahu, ha spostato l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme ovest e ha mediato gli accordi di Abramo, che hanno visto Israele normalizzare le relazioni con il Bahrein, gli Emirati Arabi Uniti, il Marocco e il Sudan.   Alla domanda se potrebbe lavorare meglio con il principale rivale politico di Netanyahu, Benny Gantz, se dovesse tornare alla Casa Bianca dopo le elezioni presidenziali di novembre, Trump non ha dato una risposta diretta. Tuttavia, ha osservato che «Gantz è bravo» e che ci sono «alcune persone molto brave che ho conosciuto in Israele che potrebbero fare un buon lavoro».   Benjamin Netanyahu è stato sostenuto negli anni dalla famiglia del genero di Trump Jared Kushner, il cui padre – controverso immobiliarista ebreo ortodosso finito in galera per una squallida storia di ricatti perfino a famigliari – era uno dei primi finanziatori di Bibi, il quale, si dice, quando era a Nuova York dormisse nella camerette del Jared.   Il personaggio si è fatto notare di recente per aver detto che «è un peccato» che l’Europa non accolta più profughi palestinesi in fuga da Gaza, per poi fare dichiarazioni entusiastiche sul valore delle proprietà immobiliari future sul lungomare della Striscia.   Il Jared – che è sospettato da molti di essere una «talpa» contro Donald, perfino nel caso del raid FBI a Mar-a-Lago –  e la moglie, l’adorata figlia di Trump Ivanka, sarebbero stati lasciati fuori dalla nuova campagna per esplicita richiesta dell’ex presidente.   Trump, in uno degli ultimissimi atti della sua presidenza, diede la grazia al traditore (e spia israeliana) Jonathan Pollard, analista dell’Intelligence USA artefice di una delle più grandi falla di segreti militari della storia degli apparati statunitensi.   Nei primi giorni del 2021, agli sgoccioli della presenza di Trump alla Casa Bianca, Pollard arrivò in Israele, dove lo attendevano ali di folla a festeggiarlo come un eroe (per aver tradito il loro principale alleato: incomprensibile fino al grottesco, a pensarci), tramite un jet privato messo a disposizione dal controverso magnate dei casino di Las Vegas – e finanziatore di quasi tutto il Partito Repubblicano USA come del Likud israeliano –  Sheldon Adelson, morto poche ore dopo.   Come riportato da Renovatio 21, Trump il mese scorso ha dichiarato che il comportamento di Israele a Gaza ha causato un danno enorme alla percezione dello Stato ebraico nel mondo, mettendoli «nei guai» e incoraggiando l’antisemitismo.   Attacchi pubblici di Trump a Netanyahu si sono registrati già a fine 2021, mossa che gli valse uno screzio con i fondamentalisti protestanti americani, cioè i cristiano-sionisti che sostengono Israele per la profezia apocalittica secondo cui gli ebrei, ricostruendo il Terzo Tempio, genereranno il loro messia che sarà l’anticristo dei cristiani, accelerando la venuta di Cristo.   Tale teologia escatologica è in azione anche in questi giorni, come visibile nel caso della giovenca rossa, e di altri animali da sacrificio che hanno tentato di trafugare sul Monte del Tempio di Gerusalemme.

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Geopolitica

Israele colpisce ancora in Siria

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Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno colpito un edificio utilizzato dalle forze di sicurezza siriane fuori Damasco, ha riferito Reuters giovedì sera, citando una fonte della sicurezza allineata con il governo siriano.

 

L’agenzia di stampa statale siriana SANA ha citato una propria fonte di sicurezza che ha affermato che otto soldati sono stati uccisi. Ha segnalato “danni materiali” a terra, senza specificare l’obiettivo. Secondo SANA, i missili sono stati lanciati dalle alture di Golan occupate da Israele.

 

Le autorità israeliane non si sono ancora pronunciate sulla questione. Gerusalemme Ovest raramente ha riconosciuto gli attacchi al di fuori del suo territorio.

 


 

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L’attacco segnalato ha avuto luogo nel contesto delle continue tensioni tra Israele e Iran, nonché della guerra di Israele con Hamas a Gaza, che entrerà nel suo settimo mese la prossima settimana. Israele ha accusato l’Iran di armare e guidare Hamas e le milizie filo-palestinesi con sede in Siria, Iraq e Libano. Teheran, tuttavia, sostiene che Hamas e i gruppi allineati agiscono in modo indipendente.

 

Il 1° aprile, Israele aveva bombardato un complesso diplomatico iraniano a Damasco, uccidendo diversi ufficiali militari, tra cui due generali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.

 

Poco più di una settimana dopo, l’Iran ha risposto con una raffica di droni e missili lanciati contro Israele. Secondo l’IDF, la maggior parte dei proiettili sono stati intercettati e l’attacco non ha causato vittime.

 

Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi due anni oltre a Damasco (bombardata anche in raid diurni) gli aeroporti della capitale e di Aleppo sono ripetutamente colpiti. Nel 2022, la Russia, che ha truppe presenti sul territorio siriano, dopo l’ennesimo raid emise una rara, molto inusuale condanna pubblica degli attacchi israeliani all’aviosuperficie della capitale.

 

È emerso negli scorsi giorni che le forze armate israeliane utilizzerebbero l’Intelligenza Artificiale negli attacchi aerei.

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Immagine di Clemens Vasters via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

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Geopolitica

Ancora botte dentro e fuori il Parlamento della Georgia. Ma la legge sugli «agenti stranieri» passa

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Mercoledì i deputati georgiani si sono scontrati in parlamento in vista della sessione plenaria in cui verrà deciso il destino di un controverso disegno di legge sugli «agenti stranieri» che ha scatenato violente proteste.   La legislazione, ufficialmente nota come disegno di legge «Sulla trasparenza dell’influenza straniera», è una nuova versione di un disegno di legge simile proposto lo scorso anno dal partito al potere K’art’uli Ots’neba, «Sogno Georgiano», che richiede alle organizzazioni e agli individui con più del 20% di finanziamenti esteri di registrarsi come «agenti stranieri» e rivelare i propri donatori.   Il disegno di legge è stato ripresentato in parlamento con piccole modifiche all’inizio del mese scorso, e da allora è stato approvato in due letture. L’opposizione considera la legislazione autoritaria e si oppone fermamente ad essa.

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Mercoledì un video pubblicato online dalla deputata dell’opposizione Salome Samadashvili mostrava diversi suoi colleghi che si afferravano e urlavano nella sala conferenze principale del parlamento. Non è chiaro cosa si sia detto esattamente durante l’alterco, ma si può sentire una voce che grida «istigatore!», secondo quanto riportato da RT.   La stessa Samadashvili non sembra aver preso parte all’alterco ma, secondo quanto riportato dai media, le è stato successivamente chiesto di lasciare la sessione plenaria.  

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Si tratta del secondo incidente questa settimana in cui le discussioni parlamentari sulla nuova legislazione sono diventate violente. Lunedì la deputata dell’opposizione Khatia Dekanoidze ha colpito con una bottiglia d’acqua Guram Macharashvili, un deputato del partito al governo.   Due settimane prima, in un’altra sessione dedicata al disegno di legge era scoppiata una rissa dopo che il deputato dell’opposizione Aleko Elisashvili aveva dato un pugno in faccia a Mamuka Mdinaradze, un forte sostenitore della legislazione.   La proposta di legge ha scatenato proteste di massa anche fuori dal parlamento. I filmati girati negli ultimi giorni mostrano manifestanti dell’opposizione che si scontrano con agenti di polizia, che vengono visti usare spray al peperoncino, gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla.   Gli stati occidentali, inclusi Stati Uniti e Unione Europea, hanno criticato la proposta di legge, sostenendo che complicherebbe il lavoro di molte ONG straniere nel paese. Bruxelles ha persino avvertito la Georgia, alla quale è stato recentemente concesso lo status di candidata all’UE, che l’adozione della legislazione potrebbe mettere a repentaglio la candidatura del paese all’adesione.   Tuttavia, la scorsa settimana il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha insistito sul fatto che il disegno di legge è una «condizione necessaria per andare avanti» nel percorso verso l’adesione all’UE perché renderebbe la Georgia più trasparente.   Ieri il Parlamento georgiano ha approvato la seconda lettura del disegno di legge. Il ministero della Sanità georgiano, in un bollettino citato dai media georgiani, ha detto che 11 persone, tra cui sei agenti di polizia, hanno ricevuto cure ospedaliere dopo gli scontri seguiti all’approvazione del disegno di legge.  

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Il vice ministro dell’Interno Aleksandre Darakhvelidze, citato dai media georgiani, ha affermato che i manifestanti hanno tentato di entrare in parlamento utilizzando vari oggetti e hanno attaccato i poliziotti. Darakhvelidze ha detto che l’azione della polizia martedì ha provocato 63 arresti e il ferimento di sei agenti di polizia.   La Georgia ad inizio degli anni 2000 è stata teatro di una «rivoluzione colorata», la cosiddetta «rivoluzione delle rose», guidata da Mikheil Saakashvili, personaggio politico ora in carcere, dopo essere fuggito in Ucraina dove il presidente Poroshenko lo aveva fatto governatore dell‘oblast’ di Odessa.   Secondo quanto riportato, all’epoca l’Open Society Institute (OSI), finanziato da George Soros, sosteneva Mikheil Saakashvili e una rete di organizzazioni filo-democratiche. L’OSI ha inoltre pagato un certo numero di studenti attivisti affinché andassero in Serbia e imparassero dai serbi che avevano contribuito a rovesciare Slobodan Milosevic nel 2000.I promotori della democrazia occidentale hanno anche diffuso sondaggi di opinione pubblica e analizzato i dati elettorali in tutta la Georgia.   Una significativa fonte di finanziamento per la Rivoluzione delle Rose fu quindi la rete di fondazioni e ONG associate al finanziere miliardario ungherese-americano George Soros. La Fondazione per la Difesa delle Democrazie riporta il caso di un ex parlamentare georgiano che ha sostenuto che nei tre mesi precedenti la Rivoluzione delle Rose, «Soros ha speso 42 milioni di dollari per rovesciare Shevardnadze».   «Queste istituzioni sono state la culla della democratizzazione, in particolare la Fondazione Soros… tutte le ONG che gravitano attorno alla Fondazione Soros hanno innegabilmente portato avanti la rivoluzione. Tuttavia, non si può concludere la propria analisi solo con la rivoluzione e si vede chiaramente che, in seguito, la Fondazione Soros e le ONG sono state integrate al potere» ha dichiarato alla rivista dell’Istituto Francese per la Geopolitica Herodote l’ex ministro degli Esteri Salomé Zourabichvili, ora presidente della Georgia.  

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Immagine screenshot da Twitter  
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