Droga
Video del figlio di Biden che pesa il crack con una bilancia
Il «laptop dall’Inferno» continua eruttare video e informazioni scioccanti.
4chan, un forum image board, noto anche per aver ospitato l’ascesa dei messaggi oracolari di QAnon, starebbe pubblicando contenuti dell’hard disk del computer di Hunter Biden, il figlio del presidente USA.
Nel video uscito ieri è visibile Hunter, sigaretta perennemente alla bocca riprendersi in una stanza estremamente disordinata mentre pare discutere con una donna (una prostituta?) relativamente a quanto crack abbia. Biden junior, quindi, inquadra una bilancia con sopra quelli che sembrano cristalli di crack: 20,7 grammi di crack.
BREAKING: A Bill Gates Foundation supermarket in the Netherlands that focuses on new-age foods like plant protein meat has spontaneously caught fire in the middle of the night. https://t.co/363xQ3IVwh pic.twitter.com/IpAgYsrGmA
— Keean Bexte ???????? (@TheRealKeean) July 11, 2022
Qualcuno ha quindi ritirato fuori un video dal Senato USA, anno 1991: Joe Biden annuncia di aver prodotto una legge che infligge agli utilizzatori di crack «5 anni di galera, senza libertà vigilata». «Il giudice non avrà scelta».
In rete in molti si chiedono come sia possibile che Hunter si sia filmato mentre faceva una cosa del genere. L’atto di riprendersi in questo tipo di cose, è una tesi prevalente, costituisce qualcosa di estremamente weird, bizzarro, rischioso al punto da essere inspiegabile.
Ebbene, proviamo noi a dare un paio di risposte.
La prima è la teoria che riguarda l’inconscio del First Son: Hunter filma tutti i suoi incontri con prostitute (e forse pure altro…) e pure le sue sessioni drogastiche perché, anche se non ne ha piena contezza, desidera essere scoperto, e punito. Come un Pollicino malefico e sadomasochista, lascia al mondo briciole sempre più grandi della sua perversione, perché desidera essere castigato. Ciò aiuterebbe a capire come abbia fatto ad abbandonare un computer con informazioni così rilevanti in quel negozio di riparazioni in Delaware.
La seconda teoria, decisamente la più disturbante, vede al contrario la piena consapevolezza di quel che Hunter stava facendo: nonostante riprendersi in attività illecite sia estremamente pericoloso per se e per la propria famiglia, egli lo fa lo stesso, per il semplice motivo che ha certezza che la farà franca. Sa che qualsiasi cosa succeda, egli rimarrà impunito, protetto dallo scudo formato dai poteri dell’establishment che hanno piazzato lì il padre alla Casa Bianca ben due volte.
Bisogna ammettere che, avendo visto come i giornalisti abbiano prima screditato e ora evitato il tema del computer infernale, risulta chiaro che questa seconda teoria è quantomeno fondata, nel senso di basata su un percezione realistica che Hunter Biden ha sviluppato, nonostante la mente offuscata dal vizio.
Pochi minuti fa, qualcuno ha interrotto un discorso di Biden alla Casa Bianca per chiedergli di ciò che sta uscendo dal laptop del figlio. Biden ha ignorato e tirato dritto leggendo il teleprompter.
Creepy Joe getting questions about Hunter’s crack and hooker use. ???????????????? #HunterBiden pic.twitter.com/3FRtXfqA0m
— Kohima???????? (@sean_baillie) July 12, 2022
Tuttavia, come è stato notato, la cosa più sconvolgente delle nuove pubblicazioni dal laptop infernale non sono la droghe e le prostitute, ma prove che Biden senior non solo fosse a conoscenza, ma possa aver partecipato ai business esteri del suo clan, in particolare con la Repubblica Popolare Cinese, che su di lui, dunque, avrebbe una leva di ricatto immensa.
Droga
Carfentanil, la nuova superdroga: decessi aumentati del 700% in un anno
I decessi dovuti al carfentanil, un oppioide sintetico ritenuto 100 volte più letale del fentanil, sono aumentati del 700% nell’ultimo anno.
Secondo quanto riportato da Fox News, nell’ultimo anno circa il 70% di tutti i decessi per overdose negli Stati Uniti è stato attribuito al fentanil prodotto illegalmente.
Il fentanil, che è circa 100 volte più potente della morfina, è indicato come il principale colpevole, ma ora un numero crescente di decessi viene attribuito al carfentanil.
Il sistema di segnalazione delle overdose di farmaci involontarie dello Stato del CDC mostra che ci sono state 29 overdose mortali da carfentanil tra gennaio e giugno 2023. Tale cifra è aumentata drasticamente nello stesso periodo di quest’anno, arrivando a 238.
Il carfentanil, molecola scoperta nel 1976 dalla farmaceutica belga Janssen, già allora parte del colosso Johnson & Johnson, che ha prodotto anche il noto vaccino COVID monodose circolante in Italia.
Il carfentanil rappresente uno dei più potenti oppioidi mai utilizzati: la sua potenza è di circa 10.000 volte quella della morfina e 100 volte quella del fentanil, con attività negli esseri umani a partire da circa 1 microgrammo.
Il presidente eletto Donald Trump ha posto la droga, e in particolare gli oppioidi, al centro dell’attenzione della sua nuova amministrazione.
Dopo aver vinto le elezioni, ha minacciato di imporre dazi del 25% su tutti i beni provenienti dal Messico se il governo messicano non affrontasse il problema dell’immigrazione illegale e del flusso di droga attraverso il confine meridionale degli Stati Uniti.
I cartelli e le bande criminali acquistano i precursori chimici degli oppioidi sintetici dalle aziende cinesi, producono i farmaci in Messico e poi li spediscono oltre confine. Nel 2023, la DEA ha sequestrato oltre 80 milioni di pillole false con fentanil e quasi 12.000 libbre di polvere di fentanil.
Ciò ha superato il totale di 58 milioni di pillole del 2022. Questi sequestri ammontavano a oltre 381 milioni di dosi letali. Nell’anno fino a luglio, la DEA ha sequestrato quasi 28 milioni di pillole di fentanil e oltre 4.000 libbre di polvere di fentanil, pari a quasi 200 milioni di dosi mortali di fentanil.
Come riportato da Renovatio 21, voci indicano che Trump vorrebbe utilizzare le forze speciali contri i narco-cartelli messicani.
Almeno cinquanta volte più potente dell’eroina, e quindi più facile da contrabbandare in quantità e altamente più letale, il fentanil è considerato da alcuni come una vera arma di distruzione di massa.
Come riportato da Renovatio 21, i cartelli della droga messicani portano in Nordamerica il fentanil (di fabbricazione cinese) tramite la massa di migranti e pure con incursioni di droni, che utilizzano talvolta pure in versione armata.
La pandemia ha portato un aumento delle morti per overdose tale che tra il 2020 e il 2021 si è raggiunta la cifra di 100 mila morti: una vera ecatombe. Già due anni fa era chiarissimo che le morti per droga di cittadini statunitensi superavano quelle per il COVID.
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Il fentanil può provenire da laboratori in Messico che utilizzano sostanze chimiche fornite dalla Cina. Altre volte, pare che il fentanil arrivi direttamente negli USA dalla Cina, addirittura tramite ordini che è possibile piazzare online. I cartelli messicani possono produrre fentanil, ma la materia prima o il prodotto già pronto arriva decisamente dalle coste cinesi.
La diffusione mortale del fentanil pare essere un corollario della cosiddetta «crisi degli oppioidi» ingenerata dalle prescrizioni mediche spinte con forza dalla multinazionale farmaceutica Purdue, con un arricchimento tale da rendere la famiglia ebrea che ne è a capo, i Sackler, una delle più abbienti degli USA.
Come riportato da Renovatio 21, il Pentagono sta finanziando un vaccino contro il fentanil – si tratterebbe del primo caso di vaccino comportamentale, una porta che si apre su una società del controllo biologico sempre più distopica.
La sostanza mortale sembra che sia ora arrivata anche in Italia, dove di fatto è già presente come farmaco ospedaliero.
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Droga
Trump promette di designare i cartelli messicani come terroristi
«Faremo pubblicità di quanto le droghe siano dannose per voi», ha detto Trump in Arizona durante una conferenza Turning Point, riferendosi alla campagna pubblicitaria. «Rovinano il vostro aspetto, rovinano il vostro viso, rovinano la vostra pelle, rovinano i vostri denti». Sebbene non abbia fornito ulteriori dettagli sulla campagna, sembra che questa sia la prima volta che Trump fa riferimento al piano. Come scrive Epoch Times, negli anni Settanta e Ottanta, vennero lanciate campagne pubblicitarie antidroga in tutti gli Stati Uniti, che culminarono nella campagna «just say no» dell’ex first lady Nancy Reagan, concepita per impedire ai giovani americani di fare uso di droghe. Le scuole pubbliche presentavano anche la Drug Abuse Resistance Education, nota anche come DARE, che cercava di fornire informazioni sulle droghe illegali e sulle sostanze controllate, nonché di prevenire l’appartenenza a gang e comportamenti violenti. Molti della generazione X (cioè nati tra il 1965 e il 1980) ricordano come la campagna antidroga di Reagan tracimò anche nei videogiuochi da bar (i cosiddetti coin-op), dove perfino in quelli di fabbricazione giapponese compariva la schermata con lo stemma dell’FBI e la scritta «Winners don’t use drugs» («I vincenti non usano droghe»), una supposta citazione del direttore del bureau William S. Sessions.🚨‼️Turning Point Highlights:⚠️ Trump on Border Security and Drug Crisis
“We don’t want Hannibal Lecter in the country.” At Turning Point, President Trump stressed the importance of securing the border to prevent dangerous individuals and the flow of illegal drugs into the… pic.twitter.com/3pE588OLeu — Kristy Tallman (@KristyTallman) December 22, 2024
L’efficacia di tale schermata è dibattuta, o forse no. Negli ultimi anni, centinaia di migliaia di americani sono morti per overdose del potente oppioide sintetico fentanil, cosa facile da fare grazie alla sua potenza: appena 2 milligrammi possono essere fatali. Il farmaco, che è da 50 a 100 volte più potente della morfina, viene spesso trafficato attraverso il confine tra Stati Uniti e Messico dai cartelli della droga con sede in Messico. La campagna di Trump per il 2024 si è fortemente concentrata sul messaggio di fermare l’epidemia di fentanil e l’immigrazione illegale negli Stati Uniti. Dopo aver vinto le elezioni il mese scorso, il presidente eletto ha affermato che avvierà anche operazioni di deportazione di massa e dichiarerà un’emergenza nazionale sulla questione. Lo zar delle frontiere della nuova amministrazione Trump, Tom Homan, ex direttore ad interim dell’US Immigration and Customs Enforcement, e altri funzionari di Trump hanno affermato che daranno priorità all’espulsione degli immigrati clandestini che hanno commesso reati o sono considerati una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Si sono inoltre impegnati a deportare chiunque risieda illegalmente nel Paese, anche se Trump ha indicato che prenderebbe in considerazione l’idea di consentire agli immigrati clandestini che sono negli Stati Uniti fin dall’infanzia di rimanere, a determinate condizioni. In un’intervista con il giornalista di Fox Sean Hannity, lo Homan ha osservato che «questi cartelli sono animali. Ed è per questo che il presidente Trump li cancellerà dalla faccia della Terra», aggiungendo che Trump intende «utilizzare tutta la potenza delle operazioni speciali degli Stati Uniti per eliminarli».New Video! “How ‘Winners Don’t Use Drugs’ Invaded The Arcade.” The story of how the FBI and the “Winners Don’t Use Drugs” screen made their way into 90s #arcades all over the U.S.
Retweets are greatly appreciated! Watch full video at this link 👇🏽https://t.co/rvZy4gUOQe pic.twitter.com/yNbG6sNyPc — Yahel – Wrestling With Gaming (@WrestlesGaming) September 4, 2021
NEW: Donald Trump’s ‘Border Czar’ Tom Homan says they are going to use US Special Operations to wipe cartels off the face of the Earth.
“The illegal animals coming across the border… 31% of women that make their journey get r*ped by criminal cartels.” “Children get r*ped.… pic.twitter.com/DshXIkG4ru — Collin Rugg (@CollinRugg) November 12, 2024
Il lettore può scandalizzarsi, ma se guarda dentro di sé sa che ciò corrisponde a verità. In realtà, anche se guarda fuori.Le dipendenze….. pic.twitter.com/cMCADUsSLP
— Alberto Forchielli (@Forchielli) January 16, 2016
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Droga
Nel Laos cresce la diffusione di nuove droghe tra i giovani
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
A lanciare l’allarme sono state le autorità della provincia di Bolikhamxay, dove negli ultimi sei mesi sono aumentati i casi legati al traffico e al possesso di stupefacenti, sempre più diffusi. Nella regione: una pasticca di metanfetamina costa meno di 25 centesimi.
La provincia laotiana di Bolikhamxay, nella parte centrale del Paese, è alle prese con una crescente crisi del consumo di droghe tra gli studenti, con le autorità che segnalano tendenze allarmanti e sull’utilizzo di nuove droghe, come il kratom (il nome si riferisce anche a un albero che produce l’omonima sostanza oppiacea) o il caffè drogato con sostanze. La denuncia è arrivata nei giorni scorsi da Kongchan Xaypanya, capo del quartier generale della Pubblica Sicurezza di Bolikhamxay.
Secondo Kongchan, negli ultimi sei mesi nella provincia sono stati registrati 309 casi legati all’abuso di droga e sono stati sequestrate 19.835 pillole di metanfetamina, 61 chilogrammi di ecstasy, 1.559 chilogrammi di metanfetamina (Ice), 320 chilogrammi di cannabis essiccata, 15 chilogrammi di kratom e 37,5 chilogrammi di eroina.
Kongchan ha però sottolineato che la nuova ondata di abuso di droghe non si limita solo agli stupefacenti tradizionali, ma comprende anche sostanze spesso consumate in ambienti sociali (come bar, sale karaoke e persino durante matrimoni o cerimonie tradizionali) rendendole più difficili da individuare. In risposta all’aggravarsi del problema, le autorità provinciali hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione urgente rivolta a studenti e insegnanti.
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Secondo dati nazionali diffusi a novembre dal vice primo ministro e ministro della Pubblica sicurezza, il generale Vilay Lakhamfong, nel 2024 sono stati registrati 3.395 casi legati al traffico di droga, che hanno portato all’arresto di 5.168 persone, tra cui 199 stranieri.
I sequestri sono stati consistenti: quasi 381 kg di eroina, oltre 81 milioni di pillole di anfetamina, 4.800 kg di metanfetamina cristallizzata, 84,86 kg di oppio, 3.600 kg di cannabis e oltre 10.000 kg di altre sostanze. Le autorità del Laos hanno inoltre identificato oltre 5.800 ettari di piantagioni di papavero da oppio in nove province.
I 14 centri di riabilitazione che si trovano sul territorio nazionale hanno curato 5.132 persone quest’anno. Di queste, 2.513 sono tornate a casa, mentre 2.619 rimangono in cura.
Il governo sta anche costruendo un nuovo centro di riabilitazione, che dovrebbe essere completato entro la fine del 2025. Inoltre, il governo del Laos ha istituito 28 centri di consulenza comunitaria e ha dichiarato 3.222 villaggi, 163 scuole e 38 luoghi di lavoro come zone libere dalla droga.
Il Laos fa parte del cosiddetto «triangolo d’oro», una regione dedita alla produzione di stupefacenti che comprende anche alcune zone del Myanmar (tra i primi produttori mondiali) e della Thailandia. L’elevata offerta di droga in questi Paesi fa sì che le pillole di metanfetamina vengano vendute a meno di 25 centesimi.
Come gli altri Paesi del sud-est asiatico, anche il Laos prevede la pena di morte per i reati legati alla droga, anche se dal 1989 non sono più state condotte esecuzioni. Si stima, però, che oltre 300 persone restino nel braccio della morte.
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Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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