Droga
L’aereo di Trudeau «pieno di cocaina»: le accuse di un diplomatico indiano
Un ex ambasciatore indiano ha proferito pubblicamente l’inaudita accusa secondo cui l’aereo del premier canadese Justin Trudeau sarebbe stato «pieno di» cocaina e che il primo ministro di Ottawa, da lui soprannominato un «Rambo canadese», era così fatto della sostanza da perdere un’importante cena del G20.
Le incredibili accuse sono arrivate da Deepak Vohra, l’ex ambasciatore indiano in Sudan, che lunedì ha affermato che ci sarebbe una «voce credibile» secondo cui cani indiani antidroga avrebbero trovato cocaina sull’aereo governativo di Trudeau mentre era parcheggiato all’aeroporto di Delhi per il G20.
«Quando Justin Trudeau è venuto in India per il G20 questo mese, il suo aereo era pieno di cocaina», ha affermato Vohra a Zee News mentre discuteva del giornalista indiano Deepak Chaurasia. «Non è uscito dalla sua stanza per due giorni» ha aggiunto il diplomatico.
Meanwhile on Indian TV, former Indian diplomat Deepak Vohra claims there are
"credible rumours" that sniffer dogs in India found cocaine on Justin Trudeau’s plane and that Trudeau didn't attend the G20 dinner because he was high on cocaine.This is something the western… pic.twitter.com/jY174fzALb
— Richard (@ricwe123) September 26, 2023
L’ufficio di Trudeau ha affermato che le accuse mosse da Vohra sono «assolutamente false» e sono un «esempio preoccupante di come la disinformazione possa farsi strada nei resoconti dei media».
Il Vohra ha affermato che sua moglie aveva visto Trudeau all’aeroporto di Delhi e sembrava «depresso e stressato».
«Non sappiamo il motivo. Non conosco la realtà, ma i social media e alcune ‘voci credibili’ suggeriscono che il suo aereo fosse pieno di cocaina», ha detto Vohra. «Si è perso anche la cena del Presidente perché alcuni dicono che non era più in sé a causa del consumo di droga».
Vohra ha poi detto che Trudeau, da poco separato dalla moglie, sarebbe un uomo «solo».
«È decisamente impazzito. È diventato solo. Ora sta cercando di dimostrare di essere un Rambo canadese e che nulla può andare storto in sua presenza», ha detto Vohra.
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Il primo ministro era in India all’inizio di questo mese per la riunione del G20. Tuttavia, ha avuto difficoltà a tornare a casa dopo che il suo aereo era rimasto a terra a causa di problemi «tecnici» per alcuni giorni, finché non è stato riparato e ha potuto volare di nuovo.
Le accuse arrivano nel mezzo di una disputa politica tra Canada e India ad alta tensione. Il Canada ospita molti separatisti Sikh, o Khalistani, che vogliono una regione indipendente dall’India.
Nelle ultime settimane, è scoppiato un intenso scontro tra le due Nazioni dopo che Trudeau ha accusato il governo indiano di essere complice dell’uccisione di un separatista sikh in Canada, Hardeep Singh Nijjar. L’informazione, che Trudeau ha ripetuto davanti al Parlamento di Ottawa, sarebbe arrivata da un’Intelligence del gruppo dei Cinque Occhi (l’unione delle spie anglofone); qualcuno ritiene che ad informare il governo Trudeau sarebbero stati i servizi americani.
Nel 2020, l’India aveva etichettato Nijjar un terrorista. L’uomo stato era colpito a morte nella sua auto da due persone con maschere all’esterno di un tempio sikh il 18 giugno 2023, nel Surrey, nella Columbia Britannica.
L’India ha affermato che le accuse sono «assurde», replicando poi che il Canada dà ospitalità ai terroristi. Trudeau ha detto la settimana scorsa che le agenzie di intelligence canadesi stavano indagando se «agenti del governo indiano» fossero coinvolti nell’omicidio di Singh Nijjar.
Per rappresaglia un diplomatico di Delhi è stato espulso dal Canada. Le tensioni sono aumentate al punto che l’India – con una mossa di gravità con pochi precedenti – ha sospeso la distribuzione dei visti ai canadesi, cosa che secondo Vohra era «la cosa giusta».
Il governo di Ottawa è oggetto in queste ore di un altro scandalo internazionale dovuto al fatto che, ospite il presidente ucraino Zelens’kyj e presente il premier Trudeau, la Camera dei Comuni ha onorato un veterano ucraino della Seconda Guerra Mondiale che aveva combattuto nelle SS. Il Paese è noto per il suo sostegno all’Ucraina (con addestramento delle truppe neonaziste) anche prima della guerra, cosa che in passato già gli aveva attirato pesanti critiche da parte di enti ebraici internazionali.
Il premier ha scaricato ogni responsabilità dell’accaduto sullo speaker della Camera, che si è dimesso. Avendo scoperto che il Canada ospita un possibile criminale di guerra, la Russia ed anche la Polonia stanno pensando a chiederne l’estradizione.
Trudeau, che aveva accusato i non vaccinati di essere razzisti e i camionisti in protesta di essere nazisti, si è scusato pubblicamente con ebrei e polacchi, rom e «2SLGBTQI», modo in cui egli chiama le sigle omosessualiste mettendoci dentro per qualche ragione elementi nativi americani.
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L’ennesimo pasticcio per lo scolaro del World Economic Forum, il cui guru Klaus Schwab vantava pubblicamente di aver «penetrato» il governo canadese, avendo relazioni con almeno cinque ministri, tra cui, oltre al Trudeau, la vicepremier Chrystia Freeland, il cui nonno a sua volta sarebbe stato coinvolto nel filonazismo ucraino.
La famiglia del premier ha una storia complicata, con un’importante recente rottura: Justin Trudeau si è da poco separato dalla moglie. Alcuni in rete hanno ironizzato dicendo di essere sorpresi dall’apprendere che fosse sposato, tanto più con una donna.
Meanwhile on Indian TV, former Indian diplomat Deepak Vohra claims there are
"credible rumours" that sniffer dogs in India found cocaine on Justin Trudeau’s plane and that Trudeau didn't attend the G20 dinner because he was high on cocaine.This is something the western… pic.twitter.com/jY174fzALb
— Richard (@ricwe123) September 26, 2023
Una inscalfibile leggenda metropolitana vuole che Justin sia figlio biologico non dell’ex premier Pierre Trudeau ma di Fidel Castro, ipotesi smentita dal governo Trudeau per fugare i dubbi messi in rete dai collage di foto comparative.
I Trudeau, si diceva, erano una coppia libera quanto insolita: lui strambo premier di Ottawa, lei giovanissima amante dei party allo Studio 54 di Nuova York, all’epoca discoteca del degrado più indicibile, dove eravi, scrive l’enciclopedia online, «uso aperto di droghe quali cocaina e Quaalude al suo interno nonché per il sesso occasionale, etero e omosessuale, che si consumava in tutto l’edificio (tra cui la celebre balconata)».
The point isn’t that Trudeau looks like Castro — it’s that he acts like Castro. pic.twitter.com/lbhfz7mJbZ
— Paul A. Szypula ???????? (@Bubblebathgirl) September 23, 2023
Do you think Justin Trudeau is Fidel Castro’s son?
YES or NO? pic.twitter.com/nOsoZ1wntj
— The Trump Train ???????????? (@The_Trump_Train) September 25, 2023
La mamá de Justin Trudeau, visitaba a Castro en Cuba, admiraba a ese genocida, y su esposo, líder del socialismo canadiense, aguantaba todo ???????? pic.twitter.com/DQf9rsnLJU
— Hipocresía Caviar (@Hipocresiaroja) September 20, 2023
Pierre Trudeau ebbe vari incontri con Castro perché il Canada, a differenza degli USA, mantenne rapporti aperti con L’Avana.
Continue accuse di essere un consumatore accanito di cocaina vengono mosse, soprattutto dalla propaganda russa, al presidente ucraino Zelens’kyj, testé ospite di Trudeau.
Come riportato da Renovatio 21, tracce di cocaina sono state ritrovate anche nelle residenze degli ex premier britannici Liz Truss e Boris Johnson dopo alcuni festini.
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Le ammissioni di Duterte sulla guerra alla droga sarebbero «crimini contro l’umanità»
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Ketamina prescritta alle donne incinte, spesso non avvertite dei gravi rischi
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La ketamina, che può creare dipendenza, attraversa «prontamente e rapidamente» la barriera placentare e può causare gravi difetti alla nascita se assunta da donne incinte. Il suo uso è in aumento, ma i medici che prescrivono il farmaco non riescono ad avvertire le donne dei rischi, ha scoperto un nuovo studio.
Secondo un nuovo studio dell’Università del Michigan, le cliniche che somministrano ketamina per problemi di salute mentale spesso non avvertono adeguatamente i pazienti del grave rischio che la ketamina rappresenta per le donne incinte.
È noto da tempo che la ketamina, che può creare dipendenza, attraversa «prontamente e rapidamente» la barriera placentare.
La ricerca sugli animali ha mostrato gravi effetti neurotossici nella prole esposta alla ketamina in utero. Questi effetti includono la morte delle cellule neuronali, uno sviluppo cerebrale anomalo e gravi anomalie comportamentali, cognitive e affettive che rispecchiano la schizofrenia, tra gli altri problemi.
Gli autori dello studio hanno affermato che la ketamina non dovrebbe essere usata durante la gravidanza. Raccomandano di effettuare test di gravidanza prima del trattamento e di usare metodi contraccettivi durante il trattamento, e hanno affermato che il trattamento dovrebbe terminare se una donna rimane incinta.
Il National Institutes of Health (NIH) segnala che quasi la metà delle gravidanze negli Stati Uniti non sono pianificate. Molte persone che vengono curate con ketamina per malattie psichiatriche sono donne che potrebbero rimanere incinte.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry, ha scoperto che i prescrittori di ketamina non prestano sufficiente attenzione a questo rischio. Gli autori hanno concluso che è necessario fare di più per garantire che le pazienti che assumono ketamina non siano incinte e non rimangano incinte durante il trattamento.
I ricercatori hanno intervistato le cliniche che forniscono ketamina in tutto il Paese e hanno analizzato i documenti di consenso informato reperibili online.
Hanno inoltre esaminato le cartelle cliniche di pazienti di una clinica medica dell’Università del Michigan per verificare se le donne a cui era stata somministrata ketamina avessero effettuato test di gravidanza e utilizzato metodi contraccettivi durante il trattamento.
Gli autori dello studio hanno riscontrato un’ampia variazione nelle politiche, nelle pratiche e negli avvertimenti sulla ketamina e sulla gravidanza tra le 119 cliniche che hanno risposto al loro sondaggio. Complessivamente, le cliniche curano più di 7.000 pazienti al mese, circa un terzo dei quali sono donne in età fertile.
L’autrice principale, la Dott.ssa Rachel Pacilio, ha dichiarato a Science Daily:
«Questi dati suggeriscono che una vasta popolazione di pazienti potrebbe essere incinta, o potrebbe rimanere incinta, durante la terapia con ketamina tramite più vie di somministrazione. Questo rischio aumenta con la durata della terapia che può durare settimane per il ciclo iniziale e un anno o più per il mantenimento».
«Molte pazienti non sanno di essere incinte nelle prime settimane e gli studi sulla ketamina condotti sugli animali sono molto preoccupanti per i potenziali danni al feto durante questo periodo».
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Aumento dell’uso di ketamina
Negli ultimi anni, la ketamina ha guadagnato popolarità come promettente terapia alternativa per la depressione resistente ai trattamenti, il disturbo da stress post-traumatico e altri problemi di salute mentale che non hanno risposto ad altri trattamenti.
Secondo il documento, il farmaco è «generalmente considerato sicuro», ma ci sono «lacune significative nella conoscenza» sui suoi effetti in «popolazioni di pazienti speciali», come le donne incinte.
Ma la terapia è molto nuova, così come lo sono i dati scientifici che supportano la sua sicurezza ed efficacia.
Le 119 cliniche che hanno risposto allo studio rappresentano una piccola percentuale delle 500-700 cliniche di ketamina che, secondo quanto riportato da KFF Health News, sono recentemente «spuntate» negli Stati Uniti. Si prevede che il settore, valutato 3,1 miliardi di dollari nel 2022, raddoppierà fino a raggiungere i 6,9 miliardi di dollari entro il 2030.
La ketamina è un farmaco di Classe III, il che la rende facilmente reperibile quanto il Tylenol con codeina.
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato il farmaco per l’anestesia generale durante gli interventi chirurgici e come sedativo in alcuni contesti.
Solo una formulazione, l’esketamina intranasale, venduta con il marchio Spravato, è approvata per la depressione resistente al trattamento. Tuttavia, le forme generiche del farmaco sono comunemente utilizzate off-label per trattare disturbi psichiatrici.
L’uso comune off-label significa che non ci sono protocolli standard su come somministrare il farmaco in modo sicuro. Le linee guida basate sulle prove sono limitate e il trattamento può variare significativamente in termini di dose, frequenza, metodo di somministrazione e durata del trattamento, secondo il documento.
Le cliniche che offrono ketamina per via endovenosa o la versione nasale approvata dalla FDA spesso richiedono un monitoraggio di persona dopo la somministrazione, per garantire la sicurezza e impedire al paziente di guidare dopo la somministrazione.
Tuttavia, altre cliniche prescrivono la ketamina sublinguale per uso domestico e i protocolli di sicurezza sono sconosciuti. Anche servizi online come Mindbloom e Nue Life offrono il farmaco a domicilio, senza una visita di persona a un medico prescrittore, spesso sotto forma di pastiglie spedite da farmacie specializzate, ha riportato MedPage Today. Questi tipi di medici prescrittori non sono stati inclusi nello studio.
L’anno scorso l’agenzia ha diffuso un avviso sui pericoli della ketamina composta, ma non ha detto nulla sulla gravidanza.
Le informazioni di prescrizione per la forma approvata del farmaco indicano che i prescrittori dovrebbero specificamente informare i pazienti sul potenziale rischio di danno fetale derivante dall’esposizione in utero alla ketamina. Tuttavia, ai prescrittori non vengono fornite informazioni su come consigliare efficacemente le donne, ha scoperto lo studio.
La recente controversia sulla morte dell’attore Matthew Perry ha inoltre rivelato che il potenziale di dipendenza della ketamina è sconosciuto e che sempre più persone ne abusano, poiché la sua diffusione è sempre più ampia.
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«Il settore ha davvero bisogno di standardizzazione»
Oltre il 75% delle cliniche che hanno risposto al sondaggio hanno dichiarato di avere un processo formale di screening della gravidanza, ma solo circa il 20% ha richiesto un test di gravidanza.
Tuttavia, meno del 50% delle cliniche ha avvisato le pazienti di evitare la gravidanza durante il trattamento o ha spiegato ai pazienti i rischi specifici correlati all’esposizione alla gravidanza. I documenti di consenso informato di quelle cliniche contenevano un avviso di gravidanza solo circa la metà delle volte.
Esaminando i documenti di consenso informato presenti sui siti web di altre 70 cliniche che forniscono ketamina, i ricercatori hanno scoperto che il 39% non includeva nei propri documenti informazioni sulla gravidanza e quelli che lo facevano erano generalmente vaghi.
Per quanto riguarda la consulenza sulla contraccezione, solo il 26% delle cliniche intervistate ha affermato di discutere della necessità della contraccezione e meno del 15% delle cliniche raccomanda la contraccezione durante il trattamento.
Questi risultati sono particolarmente preoccupanti, secondo i ricercatori, perché la maggior parte delle cliniche prescrive cicli di trattamento con ketamina a lungo termine, che vanno da sei mesi a più di un anno.
L’analisi delle cartelle cliniche di 24 donne sottoposte a trattamento con ketamina presso la clinica dell’Università del Michigan ha evidenziato che tutte avevano effettuato un test di gravidanza prima del trattamento, ma solo la metà di loro aveva documentazione relativa alla contraccezione nella propria cartella clinica.
Lo studio ha concluso che, poiché il trattamento con ketamina diventa sempre più disponibile e prescritto, è sempre più necessario informare le donne sui gravi rischi che comporta durante la gravidanza.
«La variabilità nella pratica che vediamo tra le cliniche nella comunità in questo studio è evidente», ha affermato Pacilio.
«Il settore ha davvero bisogno di una standardizzazione per quanto riguarda la consulenza riproduttiva, i test di gravidanza e la raccomandazione per la contraccezione durante il trattamento con ketamina».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 5 settembre, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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