Gender
Transessuale vince miss Portogallo
Una donna transgender è stata nominata Miss Portogallo per la prima volta nella storia del concorso di bellezza nazionale. Marina Machete (sic), un maschio biologico, è stata incoronata giovedì durante una cerimonia nella città sudorientale di Borba.
Machete ha 28 anni e ha lavorato come assistente di volo per cinque anni. In precedenza il transessuale aveva vinto il concorso per Miss Palmela.
«Orgogliosa di essere la prima donna trans a competere per il titolo di Miss Universo Portogallo!» ha scritto Machete su Instagram prima della finale.
«Per molti anni non ho potuto competere e ora è un onore far parte di questo incredibile gruppo di candidate!»
Non tutti in Portogallo hanno gioito della vittoria di Machete. «Quando ho letto questa notizia, inizialmente ho pensato che fosse uno scherzo», ha scritto su Facebook Rui Paulo Sousa, deputato del Parlamento portoghese. «È senza dubbio un giorno triste per quelle giovani donne che sognavano di [vincere] il concorso di bellezza femminile».
Itt van még egy!
A 2023-as Miss Portugália szépségversenyt először nyerte meg transznemű személy.
A most 28 éves Marina Machete decemberben képviseli hazáját a Miss Universe versenyen, ahol ő lesz a második transz résztvevő – Miss Hollandia mellett. pic.twitter.com/G6b1OqB84C
— Tamás Birkás 🇭🇺 ✝️ (@Gandalf2911) October 8, 2023
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Machete rappresenterà il Portogallo al concorso Miss Universo in El Salvador il mese prossimo. Il concorso vedrà protagonista un altro transgender: come riportato da Renovatio 21, un altro transessuale, Rikkie Kolle, è stato poc’anzi incoronato Miss Paesi Bassi.
I maschi biologici che competono in concorsi di bellezza femminili oramai sono la norma in vari Paesi del mondo.
A luglio, gli organizzatori di Miss Italia avevano dichiarato che avrebbero bandito le persone transgender.
Fra tutti, l’Italia resiste: l’organizzatrice di Miss Italia Patrizia Mirigliani, figlia dello storico inventore del concorso Enzo Mirigliani, ha dichiarato in un’intervista la scorsa estate di escludere categoricamente l’inclusione di transessuali nella kermesse.
«Nel mio regolamento non ho ancora aperto alle transgender poiché ritengo che debbano essere nate donne» ha spiegato. «Finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E, per ora, non ritengo di cambiarlo. La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza. L’Italia è un Paese particolare. Al momento, solo due transgender hanno chiesto di partecipare a Miss Italia. Il mio regolamento attuale non lo consente».
Tali parole sono state duramente criticate dall’ex parlamentare transessuale di Rifondazione Comunista Vladimir Luxuria. «Trovo fuori dal tempo che si escluda dalla partecipazione a Miss Italia un transgender che ha ultimato la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti» ha dichiarato l’ex onorevole transgender ad Adnkronos. «Perché se uno ha compiuto la transizione deve presentare il certificato di nascita? Bisognerebbe semplicemente farle un provino, come accade con tutte le altre concorrenti».
Nessuno pare interrogarsi sul nome del trans-miss lusitano: perché mai chiamarsi «machete», come un lungo, minaccioso coltellaccio?
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Accontentato il canadese che aveva chiesto al governo di pagare l’operazione per avere sia un pene che la vagina
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Atlete delle scuole medie si rifiutano di competere contro transessuali
Un filmato che sta circolando in rete sembra mostrare un gruppo di cinque ragazze delle scuole medie che protestano per essere state costrette a competere contro un avversario maschio biologico transessuale fatto competere con loro.
Secondo quanto riportato dai media americani, in una sentenza all’inizio di questa settimana una corte d’appello federale si era pronunciata a favore della competizione dei maschi transgender nelle gare femminili dopo che era stato citato in giudizio lo Stato del West Virginia per la sua legge che vieta agli atleti trans di competere negli sport femminili nelle scuole pubbliche e nelle università.
Dopo la sentenza, l’adolescente è apparsa a una gara di lancio del peso per competere contro femmine biologiche.
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Per protesta, molte ragazze sono entrate nel settore del lancio del peso, si sono alzate brevemente e se ne sono andate senza lanciare un colpo.
Il video è stato condiviso dalla campionessa di nuoto, ora attivista per gli sport femminili, Riley Gaines.
🚨🚨FIVE middle school female athletes in West Virginia refuse to throw shot put against male, Becky Pepper-Jackson.
This comes just 2 days after the Fourth Circuit Court of Appeals blocked the WV law that says you must compete in the category that matches your sex.
It's a… pic.twitter.com/RzMgh4jVRU
— Riley Gaines (@Riley_Gaines_) April 19, 2024
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«Cinque atlete delle scuole medie del West Virginia si rifiutano di lanciare il lancio del peso contro un uomo» scrive la Gaines. «Ciò avviene appena 2 giorni dopo che la Corte d’Appello del Quarto Circuito ha bloccato la legge WV che dice che devi competere nella categoria che corrisponde al tuo sesso».
«È un giorno triste in cui le ragazze di 13-14 anni devono essere le adulte nella stanza, ma non potrei essere più ispirata e orgogliosa di queste ragazze. Quando è troppo è troppo. La marea sta cambiando!» chiosa la bionda nuotatrice.
Il sito OutKick riferisce che una delle ragazze che hanno preso parte alla manifestazione ha rivelato che l’atleta transgender ha vinto l’evento di lancio del peso.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso una squadra di basket femminile si ritira dal torneo per protesta contro un giocatore transgender che domina abitualmente le partite. Due mesi fa è emerso che una squadra di basket femminile di una scuola superiore del Massachusetts è stata costretta a rinunciare alla partita dopo che un giocatore transgender della squadra avversaria ha ferito tre giocatrici.
Secondo il sito web SheWon.org, gli uomini con confusione di genere hanno vinto centinaia titoli negli sport femminili.
La pagine web mostra centinaia di nomi di atlete superate in gara da transessuali in ben 29 discipline sportive: ci sono ciclismo, atletica, sollevamento pesi, nuoto, canottaggio, corsa campestre, golf, sci alpino, sci nordico, skateboard, surf, biliardo, perfino il poker.
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Come riportato da Renovatio 21, il transessualismo sta divenendo un problema in quantità impressionanti di discipline praticate dalle donne: abbiamo visto casi per il nuoto, la maratona, il ciclismo, la BMX, l’hockey, il sollevamento pesi, il basket…
Problemi si sono avuti anche in sport di combattimento come la boxe, dopo un caso avvenuto ad un torneo nello Stato della Georgia, la Federazione statunitense di jiu-jitsu ha emanato una proibizione di competizione per i transessuali maschi negli eventi femminili.
In una lettera di protesta contro la follia transgender, l’ex campionessa di ciclocross Hannah Arensman aveva annunciato l’anno scorso che si è ritirata causa della presenza di transessuali nelle competizioni.
«Negli ultimi anni, ho dovuto gareggiare direttamente con ciclisti uomini negli eventi femminili», si legge in una lettera resa pubblica dalla Arensman. «Poiché questo è diventato sempre più una realtà, è diventato sempre più scoraggiante allenarsi duramente come me solo per dover perdere contro un uomo con l’ingiusto vantaggio di un corpo androgenizzato che intrinsecamente gli dà un evidente vantaggio su di me, non importa quanto mi alleno duramente».
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Società medica promette di «eradicare» la transfobia
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Following dialogue involving our LGBTQIA+ Network and Equity, Diversity and Belonging committee, the CSP has adopted our first definitive position statement on transphobia https://t.co/jGqJ8Ry0It
— Chartered Society of Physiotherapy (@thecsp) April 11, 2024
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