Gender
Elon Musk abbandona la California a causa della legge transessualista
Elon Musk ha dichiarato che trasferirà le sedi centrali di entrambe le aziende dalla California al Texas in risposta a una nuova legge che proibisce agli insegnanti del Golden State di dire ai genitori se i loro figli si identificano come transgender.
Il governatore della California Gavin Newsom ha firmato martedì la legge SAFETY Act. Acclamata dagli attivisti come una salvaguardia contro l’«outing forzato» di bambini gay o transgender, la legge proibisce al personale scolastico di informare i genitori se i loro figli si identificano come gay in classe o usano nomi o pronomi diversi da quelli sui loro certificati di nascita.
I critici hanno criticato il disegno di legge, definendolo una violazione dei diritti dei genitori.
«Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso», ha scritto Musk su X. «A causa di questa legge e di molte altre che l’hanno preceduta, che attaccano sia le famiglie che le aziende, SpaceX trasferirà ora il suo quartier generale da Hawthorne, in California, a Starbase, in Texas».
This is the final straw.
Because of this law and the many others that preceded it, attacking both families and companies, SpaceX will now move its HQ from Hawthorne, California, to Starbase, Texas. https://t.co/cpWUDgBWFe
— Elon Musk (@elonmusk) July 16, 2024
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Musk ha spiegato di aver «chiarito al governatore Newsom circa un anno fa che leggi di questa natura avrebbero costretto famiglie e aziende a lasciare la California per proteggere i propri figli».
In un post di follow-up, Musk ha detto che avrebbe trasferito il quartier generale di X da San Francisco ad Austin, Texas. «Ne ho abbastanza di schivare bande di tossicodipendenti violenti solo per entrare e uscire dall’edificio», ha detto, riferendosi ai ben documentati problemi di senzatetto, abuso di droga e criminalità di strada di San Francisco.
Musk in precedenza aveva descritto la zona del centro di San Francisco, «un tempo bella e fiorente», come «un’apocalisse zombie abbandonata», attribuendo il declino a decenni di governo democratico. Lo scorso agosto, il miliardario aveva giurato di andare in «guerra» con uno studio legale che stava facendo causa alle autorità cittadine per aver sgomberato la zona dai vagabondi.
Musk ha già trasferito la sede centrale di Tesla dal polo tecnologico di Palo Alto in California ad Austin nel 2021 e ha trasferito la sua residenza personale dalla California al Texas nel 2020. Oltre a prendere le distanze dal liberalismo costiero, che ha descritto come «il virus mentale woke», la mossa ha permesso a Musk di evitare le tasse sul suo reddito personale.
Nel 2023, Musk raccontò al suo biografo, Walter Isaacson, di aver incolpato la scuola di Los Angeles del figlio – divenuto poi transessuale – per averlo incoraggiata a diventare «una comunista a tutto tondo» e a tagliare ogni legame con il padre l’anno prima.
«È andata oltre il socialismo, diventando una comunista a tutto tondo e pensando che chiunque sia ricco sia malvagio», ha detto Musk del ventenne figlio transgender. «Le ho fatto molte proposte, ma non vuole passare del tempo con me».
Musk si è anche espresso ripetutamente contro i cambiamenti di sesso dei bambini, affermando l’anno scorso che «farà pressioni attive per criminalizzare i cambiamenti gravi e irreversibili apportati ai bambini al di sotto dell’età del consenso».
Come riportato da Renovatio 21, in passato il Musk si era beffato del transessualismo inflitto alla società schernendo l’emoji nuovamente introdotta dell’«uomo incinto», che ha equiparato ad una foto di Bill Gates scrivendo come didascalia «nel caso tu debba perdere un’erezione velocemente».
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Immagine di Thomas Hawk via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons CC BY-NC 2.0
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«Vescova» episcopaliana predica contro Trump ad una funzione in sua presenza
Here is the bishopess going off on Trump, telling him to protect gay, lesbian and transgender children, and to not conduct deportations pic.twitter.com/ZQexFBLIQ0
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) January 21, 2025
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Chiesa omotransessualizzata: Bergoglio afferma che Dio ama «così come sono» nel nuovo libro di memorie
Nel suo recente libro di memoria Spera, uscito in questi giorni, Bergoglio è tornato sul tema dell’omosessualità difendendo il documento di benedizione delle «coppie» omosessuali Fiducia Supplicans.
«Sono le persone ad essere benedette, non le relazioni», scrive Bergoglio riguardo quelle che chiama molto pudicamente «coppie irregolari», un nuovo eufemismo orwelliano con cui ora pontificare.
«È l’accoglienza, non certo il relativismo né un mutamento della dottrina, lo spirito e il cuore di Fiducia supplicans, la dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede sulle benedizioni alle coppie irregolari, che ho firmato nel dicembre 2023».
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Come noto, Fiducia supplicans, fatto uscire a firma di Bergoglio e del cardinale Victor Emanuel «Tucho» Fernandez (già noto per i suoi libri su bacio e orgasmo), aveva provocato la reazione di vescovi in tutto il mondo, compresi quelli africani, accusati recentemente dal neocardinale britannico Timoteo Radcliffe – di cui sono note le posizione filo-omotransessualiste – di essere sotto l’influenza anche economica della Russia.
«Si benedicono le persone, non le relazioni» insiste Bergoglio nel testo appena uscito. «È la volontà di non racchiudere in una situazione o in una condizione l’intera vita di coloro che chiedono di essere illuminati e accompagnati con una benedizione».
«Tutti nella Chiesa sono invitati, anche le persone divorziate, anche le persone omosessuali, anche le persone transessuali» continua il gesuita, sottolineando la questione trans, che il lettore di Renovatio 21 sa essere fondamentale, forse più di quella dei gay, per il papato dell’argentino.
Infatti, il Bergoglio avanza raccontando con sentimento un episodio a base di persone transgender.
La prima volta che un gruppo di transessuali è venuto in Vaticano, se ne sono andate piangendo, commosse perché avevo dato loro la mano, un bacio…» scrive il papa, stando attendo ad usare gli aggettivi in modo politicamente corretto: «andate», non andate, per cui immaginiamo dica «le transessuali» invece che «i transessuali».
«Come se avessi fatto qualcosa di eccezionale per loro» ricorda ancora il gesuita. «Ma sono figlie di Dio! Possono riceve re il battesimo alle medesime condizioni degli altri fedeli, e alle stesse condizioni degli altri possono essere ammesse al compito di padrino o madrina, così come a essere testimoni di un matrimonio. Nessuna legge del diritto canonico lo vieta».
Notiamo anche qui: «figlie», al femminile. Bergoglio vuole far sembrare che un uomo che si veste da donna, o che arriva a tagliarsi le pudenda e impiantarsi protesi al silicone sotto i capezzoli, sia «una donna». Abbiamo già visto che questa è forse la strada «iraniana» scelta dalla neochiesa dell’argentino: Khomeini emanò una fatwa sulla liceità del transessualismo, facendo diventare l‘Iran il luogo che alcuni critici chiamano «inferno per gli omosessuali, paradiso per i transessuali».
Colpisce, ad ogni modo, il tono irenistico, paternalistico dell’occupante del Soglio.
Come riportato da Renovatio 21, dietro le solite parole melense e superficiali – come parlasse sempre ad una massa di idioti, pardon, ad una massa vaccina – vi è una realtà più complessa: lo stesso papato bergogliano aveva rifiutato i trans come padrini pochi anni fa, per poi fare un cambiamento di rotta di 180° con Tucho Fernandez, con la possibilità di transessualizzare anche i battesimi.
Sono più di 60 i Paesi nel mondo che criminalizzano omosessuali e transessuali, una decina addirittura con la pena di morte, che alcune volte viene effettivamente applicata» dice l’argentino, che aveva ribadito la sua condanna dei Paesi africani – i cui governi sono quasi sempre sostenuti dalle conferenze episcopali nazionali – che hanno legiferato contro l’omotransessualismo durante una conferenza stampa aerea di ritorno dal Continente nero assieme all’arcivescovo di Canterbury (ora dimessosi perché travolta in uno scandalo di coperture di pedofili anglicani) e pure, per soprammercato, il tizio dei presbiteriani scozzesi.
Si va avanti: «ma l’omosessualità non è un crimine, è un fatto umano e la Chiesa e i cristiani quindi non possono rimanere ignavi di fronte a questa criminale ingiustizia, né comportarsi da pusillanimi». Il papa non riesce a dire la parola «peccato»: è un «fatto umano», come il tagliarsi le unghie, l’omicidio, l’andare a scuola, l’aborto.
Perché gli «irregolari» «non sono “figli di un dio minore”; Dio Padre li ama dello stesso amore incondizionato, li ama così come sono, e li accompagna con lo stile che riserva a ciascuno di noi: vicinanza, mi sericordia e tenerezza».
Bergoglio sta qui dicendo che Dio ama le persone nella loro condizione di omotransessuali: una distanza siderale dalle scritture, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento.
Colpisce, per inciso, anche il riferimento probabile a Figli di un dio minore, pellicola drammatica del 1986 con contenuti talvolta piccanti.
«È strano che nessuno si preoccupi per la benedizione a un imprenditore che sfrutta la gente, e questo è un peccato gravissimo, o per chi inquina la casa comune, mentre pubblicamente ci si scandalizza se il papa benedice una donna divorziata o un omosessuale» scrive ancora Bergoglio, totalmente assorbito nel suo linguaggio settario catto-ecofascista, dove la parola «ambiente» è sostituita da «casa comune». Aggiungiamo che sullo sfruttamento della gente, il lavoratore vaticano che ha parlato di recente con Panorama, segnalando il dumping eseguito facendo lavorare preti e suore invece che laici, potrebbe avere qualcosa da dire sullo stesso Sacro Palazzo e sul signore di esso – lo stesso dipendente che ha descritto la potenza della lobby gay oltretevere.
Dopo queste parole, un po’ oltre la metà del libro, parte l’intemerata di Bergoglio contro i tradizionalisti e la Messa in latino, con accuse di «squilibrio mentale» e «fascino per l’occulto» segnalata da Renovatio 21.
Il programma di omotransessualizzazione della Chiesa cattolica sotto Bergoglio è oramai senza più freno alcuno.
Come scritto da Renovatio 21, la traiettoria del papato verso la devianza, in particolare il transgenderismo, è sensibile in commenti ripetuti nell’arco di diversi anni, con tanto ufficialità della Santa Sede e della sua macchina pubblicistica.
A ottobre Bergoglio ha incontrato privatamente un gruppo di «cattolici transgender, intersessuali e alleati» (sic) lo scorso sabato, in un evento organizzato dal gruppo dissidente LGBT New Ways Ministry, la cui censura ufficiale da parte del Vaticano rimane in vigore, nonostante Francesco abbia ripetutamente espresso sostegno all’organizzazione.
Settimane fa Francesco ha incontrato quattro uomini che si presentano come «donne» che avevano partecipato alla conferenza LGBT del gesuita filo-omotransessualista padre James Martin.
Come riportato da Renovatio 21, nel novembre 2023, Francesco ha accolto il gruppo e il loro parroco a un pranzo per i poveri organizzato dal Vaticano e si è «seduto di fronte a un’ex prostituta transgender». L’evento fu ripreso dalla grande agenzia stampa mondiale Associated Press, che aveva seguito il gruppo transessuale sin da quando erano saliti in pullman.
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Gli incontri con transessuali di Bergoglio, che ha visto un gruppetto anche a giugno, sono risalenti. E ancora: a fine gennaio 2015, un «uomo transgender» – nato in Ispagna come donna – dichiarò di aver avuto un’udienza privata con il papa, dove, secondo alcuni articoli di giornale, Bergoglio avrebbe «abbracciato» il 48enne transessuale. A Napoli, sempre nel 2015, il romano pontefice, fu riportato dai media globali mangiò con «carcerati gay e transessuali».
Gli incontri con transessuali di Bergoglio, che ha visto un gruppetto anche a giugno, sono risalenti. E ancora: a fine gennaio 2015, un «uomo transgender» – nato in Ispagna come donna – dichiarò di aver avuto un’udienza privata con il papa, dove, secondo alcuni articoli di giornale, Bergoglio avrebbe «abbracciato» il 48enne transessuale. A Napoli, sempre nel 2015, il romano pontefice, fu riportato dai media globali mangiò con «carcerati gay e transessuali».
Il lettore di Renovatio 21 è informato del fatto che Francesco ha appena ordinato 21 nuovi cardinali. Sono il larga parte sostenitori della Fiducia Supplicans.
Intanto, mentre il pontefice della «frociaggine» pontifica in libreria, sugli schermi di tutto il mondo, circola un film prodotto da Hollywood, Conclave, che spiega esattamente cosa succederà: al centro dell’intreccio, un futuro papa ermafrodita.
Roberto Dal Bosco
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Il cardinale USA Cupich sostiene l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso
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