Essere genitori
Scuola, «umiliazione rituale» per i bambini tedeschi non vaccinati
I bambini delle scuole tedesche sono costretti a divulgare ogni giorno il loro status vaccinale davanti alla loro classe.
I bambini vaccinati vengono applauditi. I bambini non vaccinati vengono interrogati sul perché non abbiano ancora ricevuto l’iniezione di siero genico sperimentale.
Si tratta a tutti gli effetti, ha notato il giornalista britannico Alex Story, di un quotidiano «rito di umiliazione» a cui i piccoli scolari sono sottoposti.
«Si tratta essenzialmente dell’umiliazione rituale dei bambini a cui viene chiesto di andare davanti alla classe e dichiarare il loro stato di vaccinazione ogni giorno»
«Si tratta essenzialmente dell’umiliazione rituale dei bambini a cui viene chiesto di andare davanti alla classe e dichiarare il loro stato di vaccinazione ogni giorno», ha detto Story al canale britannico GB News. La disturbante storia dell’«umiliazione rituale» inflitto ai bambini è stata riportata dal giornale tedesco Die Welt.
‘The ritual humiliation of children [in Germany] who are asked to go to the front of the class and state their vaccination status daily, those who are vaccinated are applauded.’
Journalist Alex Story reports on coronavirus restrictions in EU countries. pic.twitter.com/0UzCpphgtS
— GB News (@GBNEWS) December 10, 2021
«Coloro che sono vaccinati sono applauditi, quelli che non lo sono devono spiegare perché non lo sono», racconta Story, il quale è piuttosto sconvolto da un fenomeno che a suo dire «dovrebbe sollevare un campanello d’allarme».
«Coloro che sono vaccinati sono applauditi, quelli che non lo sono devono spiegare perché non lo sono»
Story ha quindi descritto come le autorità tedesche stiano discutendo l’uso braccialetti per consentire alle persone di uscire a fare compere: coloro che non si sono adeguatamente conformati alla vaccinazione genetica verrebbero banditi dalla possibilità di fare acquisti «in una moltitudine di negozi».
Il giornalista è passato poi a raccontare una storia che, dice, «è più reminiscente della Germania degli anni ’30» sono gli attacchi ai bar berlinesi che offrono gratuitamente il caffè ai non vaccinati, una pratica contro cui il giornale Tagespiegel ha lanciato una campagna mediatica.
A inizio mese, la catena di caffetterie Wonder Waffles ha pubblicato un annuncio sulle sue pagine di social media, annunciando che stava offrendo caffè gratuito ai clienti non vaccinati. Una sezione di testo in caratteri piccoli aggiungeva che l’offerta si applicava effettivamente agli ordini da asporto di tutti gli utenti, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione.
La promozione rappresentava un gesto di preoccupazione per le regole 2G (accesso a locali e servizi solo se vaccinati o guariti, senza più l’opzione del tampone): «non siamo più autorizzati ad accogliere così tanti ospiti abituali», diceva il messaggio.
In seguito alle dure critiche ricevute, l’azienda ha cancellato il messaggio, pur mantenendo l’idea del caffè gratis per tutti fino a fine dicembre.
Giovedì scorso il cancelliere uscente angela Merkel e quello entrante Olaf Scholz hanno svelato i piani di obbligo vaccinale e imposto l’atteso lockdown per i soli non vaccinati.
Tali piani del governo federale tedesco comprendo iniezioni mRNA obbligatorie per ospedali, dipendenti delle case di cura, 30 milioni di vaccinazioni da somministrare entro Natale, aumentare del numero di persone che possono somministrare i vaccini, accesso a ristoranti e teatri solo per vaccinati e guariti (geimpft – genesen, 2G), accesso ai negozi non essenziali solo per vaccinati e guariti, restrizioni di contatto più severe per le persone non vaccinate, discoteche chiuse in luoghi con alti tassi di infezione, limiti al numero di spettatori in occasione di grandi eventi pubblici, unità di crisi ampliata per coordinare l’azione federale e regionale.
Secondo NDR, testata che copre la Bassa Sassonia, un bambino di 12 anni sarebbe morto a inizio novembre due giorni dopo aver ricevuto l’iniezione del vaccino Pfizer.
La follia in Germania, Paese non principalmente noto per il suo senso dell’umorismo, è arrivata alla vetta inarrivabile dell’associazione di aiuto al suicidio assistito che pretende dai morituri la vaccinazione COVID.
Animali
Scoperto in India un serpente lungo quanto uno scuolabus. Probabilmente pure molto meno letale
Gli scienziati dell’Istituto indiano di tecnologia Roorkee, in India, hanno pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Reports per discutere della loro scoperta del Vasuki Indicus, una nuova specie di serpente gigante, vissuto circa 47 milioni di anni fa nello Stato indiano del Gujarat.
I resti del gargantuesco serpentone sono stati trovati nella miniera di carbone di Panandhro, nella regione di Kutch. Il suo nome è stato scelto in riferimento al luogo del ritrovamento e alla leggendaria creatura simile a un serpente associata alla divinità induista Shiva.
I ricercatori hanno osservato 27 vertebre, per lo più in buono stato di conservazione e alcune delle quali ancora articolate, che sembrano essere state raccolte da un individuo adulto. I pezzi ossei hanno dimensioni comprese tra 37,5 e 62,7 millimetri in lunghezza e tra 62,4 e 111,4 millimetri in larghezza, indicando un corpo ampio e cilindrico.
Sulla base di queste misurazioni, gli scienziati hanno ipotizzato che l’esemplare di Vasuki Indicus di cui facevano parte potesse raggiungere una lunghezza compresa tra 10,9 e 15,2 metri.
«Il team, guidato da Debajit Datta e Sunil Bajpai, ha scoperto i resti fossili della specie, che poteva raggiungere una lunghezza stimata tra gli 11 e i 15 metri, praticamente quanto uno scuolabus» scrive La Stampa.
Tuttavia non è dato sapere quanto letale per l’uomo potrebbe essere stato il rettilone. Sappiamo invece perfettamente quando posso ferire, di questi tempi, il suo termine di paragone, lo scuolabus.
«Autista dello scuolabus ha un malore e muore a Chiavari: aveva appena concluso il giro con i bambini»: Il Messaggero di due settimane fa.
«Incidente a Cittadella: autista di scuolabus ha un malore e va a sbattere contro una corriera». Il Resto del Carlino, 25 gennaio 2023.
La Spezia, maggio 2022: «Malore improvviso per l’autista dello scuolabus, mezzo fa un volo di venti metri». Lo riporta La Città della Spezia.
«Padova, autista di scuolabus muore alla guida». Automoto, ottobre 2023.
Corridonia, provincia di Macerata: «Malore fatale in strada, arrivano i soccorsi e uno scuolabus resta bloccato sui binari mentre arriva il treno». Il Resto del Carlino, il mese scorso.
Ottobre 2023: «Autista di scuolabus ha un malore alla guida: Jessica muore a 15 anni schiacciata dal mezzo». Lo riporta il Corriere Adriatico.
Stati Uniti, aprile 2023: «L’autista dello scuolabus ha un malore: studente di 13 anni prende il controllo del mezzo».
Roma, dicembre 2022: «Scuolabus fuori strada a Roma, paura per 41 bambini: Malore dell’autista». Lo riporta IlSussidiario.net.
Renovatio 21 ha riportato tanti altri casi.
«I ricercatori ipotizzano inoltre che il predatore preistorico cacciasse in modo lento, come le anaconde» scrivono gli scienziati scopritori del serpentazzo indico.
Abbiamo imparato invece che il suo termine di paragone, lo scuolabus, miete vittime all’improvviso.
«Malori improvvisi» del conducente, che rischiano di tirare giù con loro le vite di diecine di bimbi trasportati.
E quindi: cosa è più pericoloso? Il boa preistorico di 15 metri o mandare il proprio figlio a scuola?
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Essere genitori
Il 25% dei bambini di età compresa tra 3 e 4 anni possiede uno smartphone: studio
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«Influencer» per genitori condannata per abusi su minori
Una madre americana di sei figli, i cui consigli online sui genitori hanno attirato più di due milioni di abbonati su YouTube, è stata condannata il mese scorso ad almeno quattro anni di carcere con l’accusa di aggravamento di abusi su minori.
Ruby Franke, 42 anni, che gestiva il canale YouTube «8 Passengers», ora cancellata, è stata arrestata lo scorso agosto nello stato americano dello Utah quando suo figlio dodicenne malnutrito è scappato dalla casa di un’altra donna, Jodi Hildebrandt, 54 anni, per chiedere cibo e acqua a un vicino.
Il bambino era stato legato con nastro adesivo e aveva ferite aperte visibili a causa dell’essere stato legato con una corda, secondo i documenti della polizia. Hildebrandt, con il quale Franke collaborava in un’impresa commerciale separata, è stata condannata alla stessa pena detentiva di quattro pene da uno a 15 anni ciascuna.
Entrambe si erano dichiarate colpevoli a dicembre delle accuse di abuso aggravato di secondo grado su minori.
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Scusandosi con i suoi figli dopo la sua condanna, Franke ha detto di aver «creduto che l’oscurità fosse luce e che il giusto fosse sbagliato. Farei qualsiasi cosa al mondo per voi. Ho preso da voi tutto ciò che era tenero, sicuro e buono». Nella sua stessa dichiarazione, la Hildebrandt ha detto che spera che i bambini possano «guarire fisicamente ed emotivamente».
Durante il processo dell’anno scorso, il pubblico ministero Eric Clarke ha detto alla corte che due dei figli di Franke erano stati costretti a vivere in un «ambiente simile a un campo di concentramento» e gli erano stati «regolarmente negati cibo, acqua, letti in cui dormire e praticamente ogni forma di divertimento».
La Franke aveva creato il suo canale YouTube «8 Passengers» nel 2015 e l’estate scorsa aveva accumulato 2,3 milioni di abbonati, molti dei quali attratti dai video della vita familiare suburbana di Franke.
Tuttavia, alcuni spettatori si sono preoccupati nel 2020 quando uno dei suoi figli ha detto in un video che aveva dormito su un pouf per sette mesi. Altri video descrivevano Franke che tratteneva il cibo dai suoi figli e «annullava» il Natale come punizione.
Il canale YouTube «8 Passengers» è stato cancellato nel 2022, lo stesso anno in cui la Franke si era separata dal marito Kevin.
Nell’ambito di un patteggiamento, Hildebrandt – che ha collaborato con Franke in una serie di video di «life coaching» – ha ammesso di essere a conoscenza degli abusi sui minori e di aver costretto uno dei figli di Franke a «saltare più volte in un cactus».
Ha aggiunto che Franke aveva detto ai suoi figli che erano «malvagi e posseduti» e dovevano «pentirsi».
In una dichiarazione rilasciata dal suo avvocato prima del processo l’anno scorso, Kevin Franke ha chiesto che fosse inflitta la pena massima al suo ex partner per l’abuso «orribile e disumano» dei suoi figli.
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Immagine screenshot da YouTube
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