Comunicati
Renovatio 21 oltre i 4000 articoli
Da qualche giorno Renovatio 21 ha superato i 4000 articoli.
Questo sito ha in pancia quattromila storie. Quattromila idee. Quattromila verità – perché, credendo che solo la libertà ci farà liberi, non scriviamo niente, qui, se non crediamo che sia vero.
La quantità di articoli pubblicata è piuttosto immensa. Ora, con il restyling intrapreso qualche mese fa, vi è divenuto facile navigare in questo mare magnum. Se guardate in alto a destra c’è il disegno della lente: quella è la ricerca. Se non l’avete provata, non avete idea di cosa non riesca a tirare fuori la ricerca di Renovatio 21. A leggere anche solo i titoli dei risultati di ricerca potete perderci ore, e può creare una dipendenza che lo scroll del feed Facebook si deve levare.
(Una nota per i curiosi: tutto il restyling è stato rifatto internamente, perché diversi webmaster interpellati hanno rifiutato di lavorare a Renovatio 21 a causa dei suoi contenuti… Tanto per far capire cosa ci capita, e quindi cosa ci spinge a cercare di fornirvi, senza passare per altri, il miglior sito possibile…)
Facciamo notare che il sito è nato nel 2017. All’epoca, facevamo tante conferenze e postavamo pochi articoli. Siamo così arrivati al 2020 con non troppo materiale pubblicato sul sito – malgrado articoli su temi fondamentali non mancassero. Così, nel corso dell’anno del primo anno della pandemia, abbiamo più che moltiplicato gli articoli – abbiamo progressivamente raddoppiato il loro numero.
Le migliaia di articoli si sono aggiunte durante il biennio pandemico. È stato allora abbiamo sentito che la necessità di informare rispetto a ciò che stava capitando, e a quanto esso rispettava dei piani che conoscevamo bene.
Questa breve nota celebra i tanti collaboratori di Renovatio 21. Molti di loro non si firmano, o non sempre si firmano. Perché tutti, qui dentro, hanno compreso il fine di Renovatio 21: creare un’istituzione, non un trampolino per influencer. Un’istituzione in grado di sopravvivere almeno per tutto il XXI secolo, e quindi di sopravvivere molto probabilmente ai suoi stessi fondatori e collaboratori attuali.
Perché è la continuità dell’essere umano ad essere in gioco. Questa è la sfida di questi cento anni, dove l’umanità sarà consumata dalla Cultura della Morte oppure – per questo bisogna combattere – andrà incontro alla sua rigenerazione radicale, nello Spirito e nella Civiltà.
Questa breve nota celebra soprattutto i lettori, coloro che ci danno la forza di continuare malgrado le mille traversie, le censure, le minacce, gli insulti, lo scherno, le diffamazioni e tutte le ansie che ne derivano.
È per voi che stiamo in piedi ogni notte, che sacrifichiamo tutto il tempo che ci rimane dai nostri lavori «alimentari» e dalle nostre famiglie.
Scriveteci. Ogni vostro contributo per noi è preziosissimo, è inestimabile.
Perché, davvero, crediamo che da questa situazione – che, lo sapete, non è iniziata con il coronavirus… – usciremo solo unendo le forze, aiutandoci, compattando il nostro pensiero, allineando le nostre menti e le nostre forze.
Renovatio 21 deve servire a questo.
Per il resto, sappiatelo, Renovatio 21 vi vuole bene. Sul serio. Altrimenti non saremmo qui, anche sta notte, a battere sulla tastiera, e a pensare a quante persone incredibili abbiamo conosciuto in questi anni, e a quante ancora ne rimangono da scoprire e da mettere in collegamento.
Il lavoro da fare è ancora tantissimo. È il riposo dell’onesto, si dice, è il paradiso.
Buon Natale cari lettori.
Roberto Dal Bosco
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Renovatio 21 augura Buon San Marco ai suoi lettori, i veri resistenti
Renovatio 21 augura ai suoi lettori una serena festa di San Marco Evangelista.
Per qualche ragione, l’Italia repubblicana ha usurpato il giorno della festa marciana per piazzarvici una celebrazione della «liberazione», cioè del regime change perpetrato da Washington e dai suoi alleati durante la sanguinaria ultima guerra. Sul fatto che i veri liberatori d’Italia – in particolare una figura precisa: James Jesus Angleton – oggi non vengano nemmeno menzionati abbiamo già scritto in passato.
Ciononostante, il giorno San Marco è ancora molto celebrato nell’area di Venezia, di cui il Santo è Patrono. Il comune di Venezia, piegatosi ai fasti repubblicani dell’Italia unita e post-fascista con la velocità con cui si infeudò al Napoleone, ha deciso di spostare la festa padronale al 21 novembre, quando c’è il freddo vero. Tuttavia, tanti veneti continuano a festeggiare il giorno di Marco tra grigliate e picnicchi, passeggiate nella natura, e boccioli di rosa scambiati dagli innamorati.
Secondo usanza veneziana, oggi i maschi offrono alle proprie amate i bócołi, boccioli di rosa rossa, a significare l’amore. La tradizione ha origini leggendarie struggenti: Tancredi e Maria volevano sposarsi, ma il padre della ragazza, il doge Angelo Partecipazio, era contrario. Così Tancredi decise di andare a combattere i mori con Orlando in Ispagna: una volta tornato vittorioso, il doge non avrebbe potuto opporsi.
Accadde invece che il ragazzo morì gloriosamente in battaglia, finendo la sua esistenza cadendo sopra un roseto, dove prima di spirare aveva raccolto un fiore, e consegnatolo ad Orlando lo aveva pregato di portarlo alla sua amata a Venezia.
Maria, ricevuta la rosa dai soldati francesi, fu trovata il giorno dopo senza vita con il fiore insanguinato nel cuore. Era il giorno di San Marco.
Impossibile restare impassibili dinanzi alla bellezza drammatica e millenaria di questa usanza. Impossibile sminuire la potenza del giorno di San Marco.
Qualcuno a Venezia, quindi, oggi ricorda, più che le storie dei partigiani, l’amore e l’avventura e la tragedia bócoło de San Marco.
Con il bocciolo in mano, ricordiamo che nell’era genderista, come sarà visibile nelle marcette gosciste di oggi tra tripudi di bandiere omotransessualiste, non sono possibili né l’amore (divenuto sessualità perversa e polimorfa), né l’avventura (condannabile come testosteronico stereotipo maschile), né la tragedia (tutto è programmaticamente, oggi, pura farsa).
Buon San Marco a tutti. Che il Santo del leone alato ci guidi nella nostra resistenza al mondo moderno e al suo abisso di morte.
Questa è l’unica vera resistenza che va celebrata, e continuata, dall’umanità.
Renovatio 21
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Buona Pasqua al legno verde. Il Signore della Vita ha vinto
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Buon equinozio, cari lettori
Come capita due volte l’anno, Renovatio 21 augura ai suoi lettori buon equinozio di primavera – anche se non è una festa riconosciuta dallo Stato o dalla religione.
Perché riteniamo l’equinozio un giorno speciale: il giorno dell’equilibrio tra la luce e la notte, il giorno in cui il cosmo si bilancia per far ripartire la primavera, cioè la vita.
A breve ci sarà la Pasqua, dove siamo chiamati a meditare sul medesimo mistero: la luce dalle tenebre, il buio e il bene, la vita che vince – vince su qualsiasi cosa, sulla morte, sull’odio, sull’avversario, sul Male.
Ci ricordiamo ogni due stagioni dell’equinozio per questo. Perché, nel momento in qui il cosmo si mostra nel suo massimo bilanciamento, dobbiamo ricordarci dei suoi principi divini, che sono quelli che permettono agli uomini di continuare nel disegno del creato, che consentono all’universo di rigenerarsi, di rinnovarsi nei secoli.
In altri anni abbiamo pubblicato articoli sul mistero degli equinozi e la loro precessione, versi di Clemens Brentano (1778-1842), scrittore romantico tedesco che conobbe Santa Caterina Emmerick – Heilige Nacht, heilige Nacht!, poesia poi divenuta lieder con Richard Strauss).
Quest’anno, vi facciamo semplicemente l’insolito augurio di buon equinozio (che era, in realtà, ieri alle 04:46), estendendolo ai vostri giorni di primavera, che, ci stanno mostrando con insistenza i ciliegi negli ultimi giorni, è con noi da giorni.
Vi chiediamo, viste spese incombenti per il mantenimento e il proseguimento di Renovatio 21, un piccolo aiuto: lo abbiamo fatto qualche giorno fa in occasione del raggiungimento dei 12.000 articoli pubblicati, chi non lo ha fatto può aiutare ora (anche chi lo ha già dato, se se lo sente, può offrire qualsiasi contributo). Anche perché, nel frattempo, si sono aggiunti già altri 200 articoli (siamo a 12.1999, 12.200 con questo che state leggendo), e diteci dove trovate un altro giornale online così.
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Buon equinozio cari lettori.
Con la luce e con la tenebra, vi vogliamo bene.
Roberto Dal Bosco
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