Immigrazione
Quasi la metà dei bambini della prima elementare di Vienna non sa parlare tedesco
Il 44,6% di bambini di prima elementare nelle scuole elementari pubbliche di Vienna non possiede le competenze linguistiche necessarie per seguire le lezioni. Lo riporta il quotidiano austriaco Der Standard.
Dato possibilmente ancora più scioccante, ancora più scioccante, solo due anni fa la cifra era del 36%.
Secondo gli osservatori la cifra, la capacità dello Stato austriaco di integrare adeguatamente gli immigrati nella società e mette in luce anche come le politiche pro-immigrazione degli ultimi decenni abbiano finito per trasformare il Paese dell’Europa centrale.
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I dati, pubblicati dal consiglio comunale di Vienna, mostrano che la percentuale di alunni che hanno difficoltà a parlare o capire il tedesco è particolarmente alta nei distretti con un’alta percentuale di migranti. Nel distretto di Margareten, ad esempio, dove la percentuale di persone di origine straniera era superiore al 52% lo scorso anno, il 73,8% degli alunni della prima elementare non parla abbastanza tedesco.
Come riporta Der Standard, il 61% dei bambini che hanno difficoltà con il tedesco sono nati in Austria e il 24% ha la cittadinanza austriaca, il che significa che non sono stati ostacolati dal fatto di aver vissuto all’estero per molti anni.
L’incapacità di parlare correttamente il tedesco in giovane età ha un effetto negativo a lungo termine sull’istruzione dei ragazzi: secondo i test internazionali PISA, i quindicenni e i sedicenni con un background migratorio sono indietro in matematica, lettura e scienze.
Il partito di centro-destra dell’opposizione viennese, il Partito Popolare Austriaco (ÖVP), ha proposto che all’età di tre anni tutti i bambini di Vienna vengano sottoposti a una valutazione del livello di lingua e che coloro che non possiedono competenze linguistiche in tedesco siano costretti a frequentare la scuola materna per un periodo più lungo rispetto all’attuale anno obbligatorio.
Sotto la guida dei socialdemocratici, Vienna è diventata un rifugio per i migranti: quasi la metà dei residenti di Vienna (49,7%) sono migranti o sono nati da genitori migranti.
Polemiche recentemente emerse hanno accusano che la capitale austriaca di distribuire generosi sussidi ai migranti. La rivelazione finita sui media che una famiglia siriana con sette figli riceve 4.600 euro al mese ha suscitato enorme indignazione.
Secondo un nuovo rapporto, l’anno scorso la metà di tutti i migranti che vivevano in altre parti dell’Austria e le cui domande di asilo erano state accettate si siano poi trasferiti a Vienna.
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«Quando impari in Siria e in Afghanistan che come famiglia allargata puoi ricevere 4.600 euro dai soli sussidi sociali viennesi senza fare nulla, allora non devi sorprenderti se queste persone vengono tutte a Vienna», ha affermato Dominik Nepp del partito anti-immigrazione FPÖ.
L’Austria non è l’unico Paese europeo dove scuola ed istruzione sono state travolte dall’immigrazione.
Come riportato da Renovatio 21, secondo previsioni statistiche, il numero di analfabeti in Svezia supererà le 800.000 unità nell’inverno di quest’anno, mentre i ricercatori ritengono che presto raggiungerà quota 1 milione, in gran parte a causa dell’immigrazione di massa.
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Immagine di Ank Kumar via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Immigrazione
«Allahu akbar» e investe i pedoni nell’isola francese
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Immigrazione
Trump: «La gente di Nuova York fuggirà dal comunismo»
I neoeboraceni presto abbandoneranno la loro città «comunista», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in seguito all’elezione a sindaco del democratico progressista Zohran Mamdani.
Mercoledì, parlando ai suoi sostenitori a Miami, Trump ha affermato che i democratici avevano «insediato un comunista» al comando della metropoli più grande del Paese e ha aggiunto che il cosiddetto Sunshine State «diventerà presto il rifugio per chi fugge dal comunismo newyorkese».
Mamdani, che si definisce socialista democratico ed è stato eletto martedì, promuove l’edilizia popolare, la proprietà pubblica dei servizi essenziali e la tassazione sul patrimonio. Il suo programma ha suscitato critiche da moderati e repubblicani, che lo accusano di spingere idee «radicali», «comuniste» e populiste, mentre i suoi sostenitori ritengono che le proposte affrontino la crisi abitativa in atto e le disuguaglianze crescenti di Nuova York.
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La scelta di Trump di rilasciare tale dichiarazione proprio a Miami è apparsa intenzionale. La città ospita da decenni vaste comunità cubane e venezuelane, che ne hanno forgiato l’immagine di approdo per chi scappa da regimi socialisti e comunisti.
Lungi dall’essere un uomo del popolo, il Mamdani è un immigrato di lusso figlio di papà. Suo padre è un professore di «studi post-coloniali» di origine ugandese-gujarati e di famiglia sciita, la madre è la regista indiana nota internazionalmente (in particolare, per il film 2001 Monsoon Wedding – Matrimonio indiano), premiata anche al Festival di Venezia nel 1991, Mira Nair. Il secondo nome dato al pargolo, Kwame, fu un omaggio a Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana.
Come riportato da Renovatio 21, Mamdani è è affiliato con organizzazioni che perorano apertis verbis la distruzione della famiglia e progetta addirittura aborti eseguiti in chiesa.
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Immagine di Bingjiefu He via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Immigrazione
Accoltellamento di massa in un treno inglese. Silenzio sulle origini immigrate dei massacratori
🚨 WATCH: Armed police board the LNER train at Huntingdon after multiple people were stabbed
Two people have been arrested and multiple people are in hospital pic.twitter.com/bjl5q3JjP5 — Politics UK (@PolitlcsUK) November 1, 2025
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Huntingdon, London Train Stabbing Incident Enough is Enough Two British nationals held over Doncaster-London train stabbing, but no suggestion it is terror-related These men were also “British nationals”#stabbing | #Huntingdon | #EnoughIsEnough pic.twitter.com/Lf5KBFY5pM
— Sumit (@SumitHansd) November 2, 2025
Dramatic footage shows armed police tasering a Huntingdon train attack suspect as he shouts “kill me.” Two British nationals, aged 32 and 35, have been arrested for attempted murder after multiple stabbings. Ten people were hospitalised; two remain critical. #Huntingdon pic.twitter.com/2hC33BAjk7
— BPI News (@BPINewsOrg) November 2, 2025
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