Intelligence
Paramilitari ucraini addestrati dalla CIA per «uccidere i russi»
La CIA ha supervisionato un programma di addestramento segreto per le forze operative speciali ucraine e gli agenti dell’Intelligence dal 2015. Lo riporta Yahoo News che cita cinque ex funzionari dell’intelligence e della sicurezza nazionale.
Un ex ufficiale della CIA ha affermato che gli Stati Uniti stanno «addestrando un’insurrezione» in Ucraina e che il programma insegna agli ucraini come «uccidere i russi», anche se altri funzionari hanno minimizzato l’addestramento e hanno affermato che non era inteso per scopi offensivi.
L’addestramento si sarebbe svolto in una base segreta nel sud degli Stati Uniti. È stato avviato dall’amministrazione Obama, è stato ampliato dal presidente Trump e ulteriormente ampliato dal presidente Biden.
Un ex ufficiale della CIA ha affermato che gli Stati Uniti stanno «addestrando per un’insurrezione» in Ucraina e che il programma insegna agli ucraini come «uccidere i russi»
Il programma include addestramento su armi da fuoco, tecniche di mimetizzazione, navigazione terrestre e altre aree, hanno detto ex funzionari a Yahoo .
«Il programma prevedeva “una formazione molto specifica sulle abilità che migliorerebbero” la “capacità di respingere i russi” degli ucraini» scrive l’articolo virgolettando un ex alto funzionario dell’Intelligence. «L’addestramento, che ha incluso “questioni tattiche”, “comincerà a sembrare piuttosto offensivo se i russi invadono l’Ucraina».
Il programma sarebbe stato supervisionato dal Ground Branch («ramo di terra») della CIA, l’unità paramilitare d’élite dell’agenzia di spionaggio. L’articolo di Yahoo afferma che nel 2015 il personale del Ground Branch è stato schierato al fronte nell’Ucraina orientale per consigliare le forze ucraine.
«Se i russi invadono, quelli [i diplomati dei programmi della CIA, ndr] saranno la tua milizia, i tuoi leader ribelli», ha detto l’ex alto funzionario dell’Intelligence a Yahoo News. «Alleniamo questi ragazzi ormai da otto anni. Sono davvero dei bravi combattenti. Ecco dove il programma dell’agenzia potrebbe avere un serio impatto».
In risposta allo scoop, la CIA ha negato di aver addestrato per un’insurrezione ucraina.
Tuttavia il New York Times ha scritto che gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di sostenere un’insurrezione in Ucraina in caso di invasione della Russia.
Il giornale ripete la linea ufficiale per cui «il presidente Biden non ha determinato come gli Stati Uniti potrebbero armare i ribelli in Ucraina che condurrebbero quella che equivarrebbe a una guerriglia contro l’occupazione militare russa».
Tuttavia, altre figure a quanto sembra hanno voglia di parlare.
«Se Putin invadesse l’Ucraina con una grande forza militare, l’assistenza militare degli Stati Uniti e della NATO – intelligence, cyber, armi anti-corazza e antiaeree, missili navali offensivi – aumenterebbe in modo significativo», ha dichiarato al NYT James Stavridis, un ammiraglio a quattro stelle della Marina in pensione che è stato il comandante supremo alleato della NATO. «E se viene trasformata in un’insurrezione ucraina, Putin dovrebbe rendersi conto che dopo aver combattuto noi stessi le insurrezioni per due decenni, sappiamo come armarle, addestrarle e dare loro energia».
«Il livello di supporto militare» per un’insurrezione ucraina, dice l’ex ammiraglio USA, «farebbe sembrare i nostri sforzi in Afghanistan contro l’Unione Sovietica insignificanti al confronto»
L’ammiraglio Stavridis fa un esempio non felicissimo, il sostegno americano ai mujaheddin in Afghanistan contro l’invasione sovietica alla fine degli anni ’70 e ’80, prima dell’ascesa dei talebani. «Il livello di supporto militare» per un’insurrezione ucraina, dice l’ex ammiraglio USA, «farebbe sembrare i nostri sforzi in Afghanistan contro l’Unione Sovietica insignificanti al confronto».
Tuttavia, a differenza dei piani del vecchio ammiraglio, il presidente Putin ha già fatto capire nemmeno tanto velatamente che la cosa potrebbe escalare ben oltre la guerriglia con i paramilitari ucraini (che sono, ricordiamolo, in larga parte neonazisti seguaci del collaborazionista Bandera), ma, come riportato da Renovatio 21, in uno scenario di utilizzo delle nuove armi ipersoniche a disposizione della Russia, come i missili Tsirkon.
«Gli Stati Uniti non possiedono ancora armi ipersoniche, ma sappiamo quando le avranno… Metteranno armi ipersoniche in Ucraina, e poi, sotto la loro copertura, ciò non significa che inizieranno a usarle domani, perché noi abbiamo già [I missili ipersonici] Tsirkon e non loro ce l’hanno: armeranno e spingeranno gli estremisti dello Stato vicino contro la Russia» ha detto Putin il mese scorso all’aumentare della tensione per la questione ucraina.
Sottolineiamo il concetto enucleato dal presidente russo: noi le armi ipersoniche le abbiamo, voi no.
«Come ho già notato, in caso di continuazione della linea ovviamente aggressiva dei nostri colleghi occidentali, prenderemo adeguate misure tecnico-militari di rappresaglia e reagiremo duramente a passi ostili»
Sottolineiamo il concetto enucleato dal presidente russo: noi le armi ipersoniche le abbiamo, voi no.
Come riportato da Renovatio 21, la Russia ha chiuso il 2021 testando dieci missili ipersonici.
Immagine di Mstyslav Chernov via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)
Intelligence
Gli USA hanno sospeso lo studio sulla sindrome dell’Avana dopo che i pazienti sarebbero stati costretti a partecipare
Gli Stati Uniti hanno sospeso uno studio sulla sindrome dell’Avana dopo che un comitato di revisione interna del National Institute of Health (NIH) ha scoperto che i pazienti erano stati costretti a partecipare, ha riferitola stampa statunitense citando una dichiarazione del stesso NIH.
«A marzo 2024, il National Institutes of Health ha avviato un’indagine in risposta alle preoccupazioni dei partecipanti valutati nell’ambito di uno studio sugli Incidenti Sanitari Anomali (AHI), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA», ha affermato il NIH in una dichiarazione ottenuta dal canale TV Fox News lunedì.
«L’indagine del NIH ha rilevato che i requisiti normativi e politici del NIH per il consenso informato non sono stati rispettati a causa della coercizione, sebbene non da parte dei ricercatori del NIH».
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Secondo Fox News, alcuni pazienti si sono lamentati del fatto che l’NIH stava lavorando con la CIA per lo screening dei pazienti. «La CIA ha dettato chi sarebbe andato», avrebbe detto un paziente.
Il rapporto afferma che la CIA ha fatto pressione sui pazienti offrendo loro un trattamento presso il Walter Reed National Military Medical Center in cambio della loro partecipazione.
L’NIH ha affermato che, dato il ruolo del consenso volontario come pilastro fondamentale della ricerca etica, ha interrotto lo studio per eccesso di cautela. L’NIH ha anche affermato che i risultati dell’indagine non hanno alcun impatto sulle conclusioni dello studio.
Il governo degli Stati Uniti e il personale correlato hanno segnalato sintomi della sindrome dell’Avana dal 2015, tra cui vertigini, dolore, problemi visivi e disfunzione cognitiva a seguito di suoni intrusivi e pressione alla testa.
All’inizio di marzo, il Washington Post aveva riferito che cinque agenzie di Intelligence statunitensi hanno concluso che era «molto improbabile» che un avversario straniero prendesse di mira diplomatici e personale dell’Intelligence statunitensi con l’aiuto di una sorta di arma energetica che causava strane e dolorose sensazioni acustiche.
Il 31 marzo, la CBS aveva riferito che, sulla base di nuove prove, la Russia sarebbe dietro una serie di attacchi in stile sindrome dell’Avana, anche contro funzionari statunitensi in Vietnam prima del viaggio della vicepresidente Kamala Harris nel 2021. In seguito al rapporto, il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha definito le accuse infondate e ha sottolineato che non è mai stata fornita alcuna prova a sostegno di tali affermazioni.
In una testimonianza al Congresso a maggio, la direttrice dell’intelligence nazionale Avril Haines ha affermato che l’agenzia stava continuando a indagare sugli incidenti sanitari anomali, ma aveva bisogno di colmare le lacune identificate. La Haines aveva sottolineato che la comunità dell’intelligence non ha cambiato le sue valutazioni iniziali, secondo cui è molto improbabile che dietro gli incidenti ci sia un attore straniero.
Come riportato da Renovatio 21, in una valutazione di Intelligence del gennaio 2022, la CIA aveva escluso che i sintomi della Sindrome dell’Avana siano il risultato di una prolungata campagna globale da parte di una potenza ostile rivolta a centinaia di diplomatici e spie statunitensi.
Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi casi della misteriosa sindrome erano emersi presunti casi di Sindrome dell’Avana a Parigi e Ginevra. Alcuni episodi erano stati riportati presso l’ambasciata americana a Berlino. Altri ancora sarebbero stati registrati a Vienna.
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A fine 2021, un altro caso, ancora più preoccupante, avrebbe coinvolto un membro dello staff della vicepresidente Kamala Harris, facendo tardare il viaggio della numero 2 della Casa Bianca in Vietnam.
Come riportato da Renovatio 21, anche gli USA hanno, negli anni, studiato armi in grado di colpire a distanza, e in modo invisibile, le persone: gli americani studiano l’uso di armi laser e microonde da prima della guerra del Vietnam.
Non è la prima volta che diplomatici americani lamentano l’uso di armi segrete e avveniristiche da parte dei russi. Dal 1953 al 1976 si parlò del «Moscow Signal»: una trasmissione di microonde variabile tra 2,5 e 4 gigahertz, diretta all’Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca dal 1953 al 1976. La sua scoperta portò ad un incidente diplomatico.
Ora, in un bizzarro testacoda, la CIA – gruppo iniziatico votato alla battaglia continua contro la Russia sovietica e post-sovietica che sia – per una volta leva la colpa dai russi. Una mossa senza precedenti, che forse nasconde una mossa in un quadro più ampio.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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L’Intelligence russa dice che l’Ucraina pianifica un attacco false-flag «disumano»
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Sventato piano CIA per uccidere Maduro: parla il ministro degli Interni venezuelano
Il servizio di sicurezza venezuelano ha sventato un complotto sostenuto dalla CIA per assassinare il presidente Nicolas Maduro e mettere in scena atti di terrorismo, ha affermato il ministro degli Interni Diosdado Cabello.
Il responsabile del dicastero per la sicurezza di Caracas ha detto che due cittadini spagnoli, un ceco e tre statunitensi, tra cui un membro dell’esercito americano in servizio attivo, sarebbero stati arrestati e che erano state sequestrate diverse centinaia di armi da fuoco di livello militare.
L’elezione presidenziale contestata a luglio ha visto Maduro rieletto per un terzo mandato, con il 52% dei voti. Tuttavia, l’opposizione ha accusato il governo di aver truccato le schede. Da allora, gli Stati Uniti, l’UE, la maggior parte degli Stati latinoamericani e il G7 si sono rifiutati di riconoscere Maduro come capo di stato eletto.
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Caracas, a sua volta, ha accusato Washington di aver tentato di organizzare un colpo di stato.
Parlando all’emittente Telesur sabato, il ministro Cabello ha affermato che un cittadino statunitense. membro di un distaccamento Navy SEAL decorato per le missioni in Afghanistan e Iraq, sarebbe il capobanda di uno dei gruppi. Secondo quanto dice, sarebbe stato arrestato il 1° settembre, ha aggiunto il ministro.
Un portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato all’agenzia di stampa EFE che diversi cittadini americani, tra cui un militare in servizio attivo, sarebbero detenuti in Venezuela. Il funzionario americano, tuttavia, ha respinto «categoricamente» le accuse di un ruolo del governo degli Stati Uniti in qualsiasi cospirazione per estromettere Maduro.
Il ministro degli Interni venezuelano ha anche rivelato che due cittadini spagnoli, José María Basoa Valdovinos e Andres Martinez Adasme, erano stati arrestati nel sud del Paese.
Secondo Diosdado Cabello, entrambi sono collegati al Centro Nacional de Intelligencia, il servizio segreto del Regno di Spagna, un’affermazione che Madrid ha negato.
Il piano avrebbe coinvolto mercenari e gruppi criminali venezuelani e prevedeva, tra le altre cose, rivolte di massa nelle carceri di tutto il Paese.
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I presunti cospiratori hanno introdotto di nascosto circa 400 armi da fuoco, che le forze di sicurezza venezuelane hanno sequestrato, ha detto Cabello. Il gruppo avrebbe anche cercato di procurarsi esplosivi plastici C4.
Il ministro ha poi proseguito affermando che l’intera operazione era stata diretta dalla Casa Bianca e dalla CIA e prevedeva l’assassinio del presidente Maduro, nonché della vicepresidente esecutiva Delcy Rodriguez e dello stesso Cabello.
I presunti sabotatori intendevano anche organizzare un attacco sotto falsa bandiera all’ambasciata argentina a Caracas e addossarne la responsabilità al governo venezuelano, ha affermato il ministro.
Secondo Cabello, inoltre, il gruppo aveva in programma di attaccare i servizi pubblici e le infrastrutture di trasporto in tutto il Venezuela.
«Vogliamo che il mondo sappia che il Venezuela è sotto assedio da parte delle forze dell’imperialismo», ha affermato il ministro degli Interni, puntando il dito contro le forze di «estrema destra» in patria. «La Spagna è coinvolta in tutto questo e gli Stati Uniti stanno gestendo questa operazione», ha affermato il Cabello.
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Immagine di Cancillería del Ecuador via Wikimedia pubblicato su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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