Sanità
Le residenze per anziani e uno Stato che non difende i deboli
Mentre le istituzioni politiche e sanitarie pensano a chiudere le scuole piene di bambini «asintomatici», mentre il ministro della salute ha passato l’estate a scrivere un libro, nei luoghi in cui si sarebbe dovuti intervenire, puntualmente, non è intervenuto nessuno.
Le Case Residenza Anziani (CRA), i luoghi maggiormente massacrati dal virus, sono tornati ad esser quelli di prima: unicamente formati, per loro stessa natura e genesi, sul piano assistenziale. Lo dimostra il caso di una CRA in provincia di Reggio Emilia, dove il COVID-19 è entrato di recente provocando non pochi danni.
Inutile chiudere ogni contatto con l’esterno se immancabilmente — e scusate il gioco di parole — manca la formazione e la competenza interna che, sia chiaro, non può essere vigliaccamente delegata agli operatori sanitari già particolarmente impegnati nell’assistenza e nella cura degli anziani fragili
Il cambio di passo dal punto di vista sanitario che era stato promesso non è mai avvenuto, e queste strutture sono tornate ad essere quelle di sempre (se non peggio, poiché lasciate allo sbaraglio nel vortice di qualche spunto «sanitario» offerto ma non sufficiente spiegato e maturato).
Mentre media e istituzioni cavalcano l’ormai usurato cavallo della «seconda ondata», le residenze per anziani tornano ad essere luogo (oseremmo dire l’unico, insieme a qualche specifico reparto ospedaliero) a forte rischio.
Inutile chiudere ogni contatto con l’esterno se immancabilmente — e scusate il gioco di parole — manca la formazione e la competenza interna che, sia chiaro, non può essere vigliaccamente delegata agli operatori sanitari già particolarmente impegnati nell’assistenza e nella cura degli anziani fragili secondo la loro naturale vocazione e formazione, ma sarebbe dovuta partire dalle istituzioni sanitarie competenti e dal sistema pubblico.
I deboli, i fragili, non rientrano nell’interesse pubblico di chi, in ogni Stato degno di tale nome, dovrebbe proteggerli con ogni forza e sforzo
Questo atteggiamento, in realtà, svela tantissimo. Non solo non si è imparato nulla dalla lezione precedente, ma si è altresì confermato un mero intento contrario ad ogni principio etico: i deboli, i fragili, non rientrano nell’interesse pubblico di chi, in ogni Stato degno di tale nome, dovrebbe proteggerli con ogni forza e sforzo.
Cristiano Lugli
Sanità
Fauci è un «animale politico disonesto ed egoista»: parla il responsabile della Sanità della Florida
Il chirurgo generale della Florida, il dottor Joseph Ladapo, ha recentemente espresso un infuocato sfogo sugli orribili consigli medici forniti dal dottor Anthony Fauci durante la pandemia di COVID.
Durante un’intervista con l’attore Russell Brand, il dottor Ladapo ha affermato che Fauci è «un animale politico disonesto ed egoista che ha una formazione scientifica», aggiungendo che «è ovviamente una persona disonesta e inaffidabile».
Il dottor Joseph Ladapo non ha usato mezzi termini. Quando Russell Brand ha chiesto quali «lezioni possiamo imparare dalla figura di Anthony Fauci?», il medico harvardiano ha risposto che «forse la lezione numero uno è esaminare veramente chi fornisce le tue informazioni. Penso che molte persone, all’inizio, siano state completamente incantate dal dottor Fauci».
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Tuttavia, continua il chirurgo generale della Florida, «c’erano alcune voci che potevano vederlo per quello che è (…) E lui è un animale politico disonesto ed egoista che sembra avere una formazione scientifica».
«Lo abbiamo visto… ingannava le persone in tanti modi. L’intera faccenda della mascherina era semplicemente epica. Durante l’intervista con 60 Minutes [nota trasmissione di giornalismo della TV americana, ndr] diceva che “nessuno ha davvero bisogno di indossarne una”. Il che in realtà era coerente con la scienza, perché la scienza non era di supporto» all’uso dei filtri facciali, dice il Ladapo.
Poi, continua il medico floridiano, Fauci «ha ribaltato la sceneggiatura, e quando la pandemia stava effettivamente iniziando a calmarsi eravamo arrivati a forse due o tre mascherine». Il lettore di Renovatio 21, può ricordare e confermare.
«Quindi devi guardare le fonti di informazione e sentire davvero se risuonano con te in termini di connessione con ciò che sembra vero» chiosa il dottore. «E lui chiaramente… non ho nulla contro di lui, in realtà… ma puoi guardarlo, ed è ovviamente una persona disonesta e inaffidabile».
Come riportato da Renovatio 21, il dottor Ladapo, appuntato come surgeon general (ossia come responsabile della sanità pubblica dello Stato) dal governatore della Florida Ron De Santis, quattro mesi fa ha avanzato pubblicamente la richiesta di sospendere l’uso dei vaccini mRNA.
La sanità floridiana, in questi anni, non si era mai tirata indietro dal segnalare come i sieri mRNA avessero causato un «aumento sostanziale» degli eventi avversi. Lo stesso governatore DeSantis ha annunciato che lo Stato della Florida riterrà responsabili i produttori per le affermazioni fatte sull’mRNA.
Fauci è oggetto di molteplici accuse, tra cui quelle del senatore del Kentucky Rand Paul, medico figlio di Ron Paul, che ha chiesto contro Fauci un’investigazione quantomeno per spergiuro. Numerose altre accuse sono piovute sul deus ex machina pandemico americano, come quella di aver negato ed ingannato sulle origini del COVID.
L’ex direttore dell’ente di controllo epidemico americano CDC Robert Redfield ancora l’anno scorso ha ripetuto di non avere «nessun dubbio» sul fatto che Fauci ha finanziato la ricerca Gain of Function che può aver portato alla pandemia COVID.
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Contro Fauci si espresse apertamente anche il miliardario Elone Musk, dicendo che i suoi pronomi erano «perseguite / Fauci» e che il Gain of Function «dovrebbe essere chiamato ricerca sulle armi biologiche poiché la sua funzione è la morte». Non una grinza, in effetti.
Renovatio 21 aveva riportato nel maggio 2020, a pandemia appena iniziata, l’implicazione del governo USA nel laboratorio di Wuhano. Robert F. Kennedy jr. aveva già dato l’allarme sul fatto che «il National Institute of Allergy and Disease Disease (NIAID) presieduto dal Dr. Anthony Fauci ha devoluto 3,7 milioni di dollari agli scienziati del laboratorio di Wuhan». Come avrebbe scritto anni dopo lo stesso Kennedy, il Fauci ha una «storia oscura» che deve essere portata alla luce.
La realtà è che i legami tra la sanità statunitense diretta da Fauci e Wuhano sono molto più profondi – e non solo della sanità USA.
Come ha detto il senatore Paul, «Fauci potrebbe essere il responsabile dell’intera pandemia».
L’Italia, tra diplomazia e indotti industrial-sanitari-universitari-statali vari, lo ha ovviamente ricoperto di premi.
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Sanità
La Francia multa i pazienti che mancano alle visite mediche
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Sanità
Medico tedesco si rifiuta di curare politico dell’AfD in sedia a rotelle
Un medico del Land tedesco del Baden-Württemberg si rifiuta di curare uno dei suoi pazienti perché è un politico locale del partito Alternativa per la Germania (AfD). Lo riporta Remix News.
La decisione del medico sarebbe stata presa dalla visione sul giornale locale della foto del politico Heiko Nüßner durante una manifestazione per l’associazione cittadina del suo partito a Lahr.
Sulla base di questa foto, il medico gli ha detto di trovare un nuovo dottore a causa delle loro «opinioni politiche chiaramente diverse».
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Nüßner, che per 26 anni è stato politico cristiano-democratico (CDU), ha dichiarato al quotidiano Bild di essere «molto sorpreso» da questa reazione, perché non aveva mai parlato con il medico della sua politica, definendo l’interazione con il medico di base come «molto antidemocratica».
Il politico dell’AfD ha dichiarato di essere «rimasto deluso dalla CDU a causa della sua politica sull’euro e sull’immigrazione, nonché per la sua uscita dall’energia nucleare. Per me l’AfD è la “nuova CDU” e non è affatto estrema destra».
Il politico dell’AfD tre anni fa ha subito un incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Quando all’inizio di marzo ha chiesto una prescrizione al medico, gli è stato negato il trattamento. Nüßner ha condiviso una copia dello scambio di e-mail condiviso tra lui e il medico, il cui nome non è stato divulgato né da Nüßner né dalla Bild.
Il medico ha risposto alla Bild dicendo che la foto del politico era solo la «ciliegina sulla torta»: «già in precedenza avevo trovato il paziente molto sgradevole, con il suo carattere esigente e invadente», ha dichiarato.
La negazione delle cure mediche in base a discriminazione politica va contro il giuramento di Ippocrate (se ancora ha un senso ricordarlo) e contro i presupposti di quella che era, fino a prima della pandemia, l’etica medica accettata. Tuttavia, in contrasto con quanto vedevamo fino a qualche anno fa dove gli stessi dottori curavano i terroristi perpetratori di attentati e le loro vittime, vediamo come in Israele gruppi medici abbiano approvato il bombardamento degli ospedali palestinesi di Gaza.
Il medico del caso tuttavia si giustifica dicendo che il medicinale richiesto da Nüßner «non era vitale».
Secondo l’intervista della Bild, il medico avrebbe voluto sostenere eventuali «tendenze antidemocratiche», poiché l‘AfD è monitorato per estremismo dall’Ufficio per la protezione della Costituzione (BfV), cioè i servizi di sicurezza interni tedeschi.
Il medico ha quindi detto che se il politico dell’AfD avesse avuto bisogno di cure importanti, avrebbe trattato lui e chiunque altro «indipendentemente dalla loro ideologia».
Quello del Nüßner con il suo medico non è il primo caso all’interno dello stesso land.
Nel 2021 anche la candidata dell’AfD Andrea Zürcher si è fatta annullare le cure dal medico di base, sempre nello stato del Baden-Württemberg. Nel caso di Zürcher il medico venne a conoscenza della sua attività politica anche da una foto apparsa su un giornale locale.
«Ha detto che di conseguenza il rapporto di fiducia era stato distrutto e che non poteva più dare il 100% nella mia cura», ha detto la donna, che soffre di una malattia cronica.
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Come ricordiamo, la discriminazione medica è stata slatentizzata durante il COVID, quando medici e infermieri – più schiere di supporter civili – vennero trovati spesse volte confessare sui social la loro volontà di non curare i non vaccinati. La discriminazione biotica – chiaramente una nuova forma di razzismo biologico – fu completamente sdoganata creando casi disperati di cui ora in tanti vorrebbero dimenticarsi.
Si trattava di una sorta di germe di guerra civile nella popolazione – quella che abbiamo chiamato «guerra biotica» – dove i medici andavano a ricoprire il ruolo di casta sacerdotale che alimentava lo scontro.
I medici, contro ogni giuramento, contro ogni senso della dignità umana, possono ora negare le cure a chi vogliono – cioè a coloro che la pensano in modo differente dall’establishment che paga loro lo stipendio. È l’ennesima dimostrazione di come la realtà istituzionale – dai governi alle aziende – abbiano svolto il calcolo del sacrificio della minoranza, che può essere privata di ogni diritto fondamentale (lo abbiamo visto col COVID) e quindi essere considerata eliminabile. Non interessano al potere i suoi soldi, il suo lavoro, i suoi voti, la sua umanità.
Renovatio 21 ripete al lettore: rassegniamoci all’idea, lo Stato moderno è basato sulla distruzione della minoranza – lo Stato moderno è, cioè, programmato per il genocidio. Ecco perché non stupirsi di Gaza, né di quello che potrebbe succedere domani in casa nostra.
Immagine screenshot da YouTube
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