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In USA torna l’obbligo della mascherina
L’obbligo di indossare la mascherina sta tornanndo negli ospedali e nelle strutture sanitarie degli Stati Uniti. Lo riporta un articolo di Newsweek.
Finora sono state emanate nuove disposizioni negli ospedali di Nuova York, Nuovo Jersey, California e altri Stati.
RWJ Barnabas Health, il più grande operatore ospedaliero del Nuovo Jersey, ha ora obblighi o raccomandazioni sull’uso della mascherina in tutte le sue strutture. Secondo un comunicato diffuso in rete dall’azienda, l’uso della mascherina è obbligatorio per tutti i pazienti che presentano sintomi respiratori, nonché per tutto il personale e gli operatori sanitari che si prendono cura di loro nelle strutture ambulatoriali del gruppo medico
Oltre a richiedere le mascherine per «tutti i pazienti che presentano sintomi respiratori, nonché per tutto il personale e gli operatori che si prendono cura di loro», a tutti i visitatori degli ospedali RWJ Barnabas viene chiesto di «indossare una mascherina adeguata».
A New York, il Commissario per la Salute James McDonald ha annunciato che tutto il personale sanitario non vaccinato contro l’influenza dovrà indossare una mascherina nelle strutture sanitarie.
«La mia dichiarazione secondo cui l’influenza è diffusa in tutto lo Stato significa che il personale sanitario che non è vaccinato contro l’influenza in questa stagione deve prendere precauzioni extra e indossare una mascherina nelle strutture sanitarie per evitare di esporre i pazienti malati e i più vulnerabili alle complicazioni del virus», ha affermato l’Anderson. «Il vaccino antinfluenzale è un modo sicuro ed efficace per proteggersi dall’infezione e attenua i sintomi se ci si ammala. Incoraggio tutti i bambini di età pari o superiore a 6 mesi a vaccinarsi contro l’influenza e non è troppo tardi per proteggere se stessi e i propri cari e assicurarsi di non perdere le celebrazioni delle feste».
In California, i dipartimenti di sanità pubblica di diverse contee della Bay Area di San Francisco hanno introdotto l’obbligo di mascherina. Gli obblighi, introdotti a settembre e ottobre, sono in vigore fino al 31 marzo 2025.
Ad esempio, gli operatori sanitari delle «strutture di assistenza infermieristica qualificate» di San Francisco sono tenuti a indossare una mascherina quando si trovano nella stessa stanza dei residenti o dei pazienti.
Allo stesso modo anche altri ospedali dell’Illinois hanno ripristinato l’obbligo della mascherina.
Il Rush University Medical Center ha annunciato che pazienti e visitatori dovranno indossare mascherine di tipo ospedaliero negli ambulatori, nelle aree di registrazione dei pazienti e nelle sale d’attesa.
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Numerosi studi hanno dimostrato che durante la recente pandemia di COVID-19, l’uso delle mascherine non ha avuto alcun effetto sul contenimento della diffusione del virus.
A maggio, uno studio dell’Università dell’East Anglia aveva dimostrato che indossare mascherine non riduce il rischio di infezione con la variante Omicron.
I ricercatori hanno utilizzato i dati dell’indagine COVID condotta dall’Office for National Statistics (ONS) in Inghilterra, che ha stimato il numero di persone contagiate.
Da novembre 2021 a maggio 2022, l’ONS ha anche chiesto alle persone informazioni sulle loro circostanze e abitudini, tra cui l’uso della mascherina, le abitudini lavorative e i viaggi, per verificare se tali fattori potessero essere collegati al rischio di positività. Analizzando questi dati, i ricercatori hanno scoperto che indossare mascherine non riduceva affatto il rischio di infezione da parte della variante Omicron.
A gennaio 2024 si era avuto il caso del bambino di 11 mesi è soffocato dopo essere stato costretto a indossare una maschera in un asilo nido a New Taipei, Taiwan.
Curiosamente, sette mesi fa il governatore democratico di Nuova York propone il divieto delle mascherine per combattere l’antisemitismo, sostenendo che i criminali antisemiti nascondono la propria identità utilizzando le mascherine.
Renovatio 21 documenta da anni la dannosità delle mascherine per i bambini. Racconti più o meno aneddotici di malattie infantili causate dalle mascherine erano partiti già due anni fa. Poi è stata la volta di studi pubblicati su prestigiose ed insospettabili riviste mediche come JAMA. Vari studi sulla nocività delle microplastiche inalate indossando le mascherine, da adulti e bambini, sono usciti dal 2020 in poi.
La preoccupazione si è diffusa in tutto il mondo. Un allarme lo aveva lanciato due anni fa l’Agenzia Tedesca per la difesa dei consumatori, dopo test su una quindicina di modelli di mascherina. Storie non verificate che correvano fra i gruppi tedeschi parlavano di un bambino soffocato a scuola in Germania; in Italia parimenti vi erano racconti di piccoli studenti che svenivano a scuola. In Francia qualcuno tirò in ballo le mascherine quando in una scuola scoppiò una strana epidemia con sintomi come sonnolenza improvvisa, nausea, mal di testa e dolori addominali. Alcuni dicono che i bimbi cadevano per terra dalla fatica.
Ancora in Germania, va ricordato l’anno scorso una dottoressa berlinese è stata condannata a due anni di carcere per aver firmato illegalmente 4000 esenzioni da mascherina.
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Almeno un governo, quello d’Irlanda, ha preso in seria considerazione la questione almeno esprimendosi contro le mascherine per i piccoli studenti. La Polizei germanica si è prodotta in scene di repressione notevoli anche fuori dalle manifestazioni, con arresti di anziane signore senza mascherina
Inoltre, non possiamo dimenticare la quantità di danni allo sviluppo mentale dei bambini che il mascheramento globale e le altre restrizioni sembrano aver cagionato: bambini con problemi nel linguaggio e nelle relazioni, bambini che non riconoscono i volti, logopedisti intasati, e miriadi di casi di quello che oramai chiamano «ritardo da COVID»
Quella delle mascherine sui bambini, ha scritto il dottor Robert Malone, è «una follia di massa che deve cessare».
Renovatio 21 ripete, perché ce ne è ancora tragicamente bisogno, l’appello: liberiamo i bambini dalle mascherine.
Questo video che ritrae bambini che esplodono di gioia quando viene detto loro che non dovranno più indossare il panno sul volto, vale mille articoli.
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Le Suore Consolatrici di Narni crescono: una nuova chiesa in costruzione
Di fronte a questa crescita, la congregazione ha intrapreso la costruzione di una nuova chiesa durante l’estate. Il progetto, la cui durata stimata è di due anni e tre mesi, comprende anche l’ampliamento degli edifici: nuovi spazi per il lavoro apostolico, alloggi per i sacerdoti, dodici stanze aggiuntive per le suore – che attualmente condividono le stanze – un chiostro centrale e un parcheggio.
Presente anche in India e negli Stati Uniti, la comunità continua, in collaborazione con la Fraternità San Pio X, la sua missione di consolazione del Sacro Cuore e santificazione delle anime.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Scoperta l’ape «Lucifero»: quando l’Australia finirà di produrre creature disgustose e spaventose?
Nell’Australia Occidentale è stata identificata una nuova specie di ape, battezzata «Lucifer» per le corna diaboliche che contraddistinguono le femmine.
L’annuncio della specie, denominata scientificamente Megachile (Hackeriapis) lucifer, è giunto martedì dalla Curtin University. La ricercatrice principale, Kit Prendergast, ha spiegato che il nome deriva dall’aspetto dell’insetto e dalla serie Netflix Lucifer.
«Il nome calzava a pennello. Sono anche una grande ammiratrice del personaggio di Netflix Lucifero, perciò la decisione è stata immediata», ha dichiarato Prendergast in un comunicato. «La femmina presentava queste straordinarie piccole corna sul volto», ha precisato.
NEW – “Lucifer,” a new bee species with “devil horns” on its females, is discovered in Australia by Dr. Kit Prendergast. pic.twitter.com/cw9XzXbYh8
— Disclose.tv (@disclosetv) November 12, 2025
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Prendergast, docente presso la Facoltà di Scienze molecolari e della vita dell’ateneo, ha incontrato l’ape per la prima volta nel 2019 durante un’indagine su un fiore selvatico a rischio critico di estinzione; le sue peculiarità l’hanno subito colpita, come riportato nello studio apparso sul Journal of Hymenoptera.
L’analisi genetica ha dimostrato che si tratta della prima nuova specie del suo gruppo descritta in oltre vent’anni, ha sottolineato Prendergast, mentre il codice a barre del DNA ha certificato l’unicità del reperto, assente in tutti i principali database e collezioni museali.
La funzione delle corna femminili resta da chiarire, ma gli studiosi ipotizzano un legame con la raccolta di risorse o la protezione del nido. I maschi, invece, ne sono privi.
Il ritrovamento evidenzia l’urgenza di indagare le api native negli ecosistemi vulnerabili ai cambiamenti climatici e all’alterazione degli habitat, ha osservato la Prendergasta, aggiungendo che «dimostra davvero quanta biodiversità resti ancora da scoprire».
La ricercatrice auspica che la notizia sensibilizzi sull’enorme numero di specie ancora ignote alla scienza, soprattutto nelle aree esposte a mutamenti climatici e attività estrattive.
«Molte società minerarie non conducono ancora censimenti sulle api autoctone; così rischiamo di ignorare specie non catalogate, incluse quelle fondamentali per il sostegno di piante ed ecosistemi in pericolo», ha concluso.
La scoperta giunge mentre gli impollinatori, indispensabili per quasi tutte le piante fiorifere del pianeta, affrontano gravi minacce. La distruzione degli habitat e il riscaldamento globale stanno portando numerose specie di api vitali sull’orlo dell’estinzione.
Come riportato da Renovatio 21, gli antipodi sono stati teatro di un’altra spaventosa scoperta: l’identificazione, sulle frasche degli alberi nella regione montuosa tropicale della regione nordorientale del Queensland, di una nuova specie di Acrophylla alta. Si tratta di un ulteriore invertebrato non solo rivoltante di aspetto, ma pure enorme per mole.
A new species of stick insect, suspected to be the heavies insect in Australia, has been discovered in high altitudes of the Atherton Tablelands, North Queensland. 🔎🌿🍃🪰
Read more here 👉https://t.co/MH6uOTb1tz
📸 Professor Angus Emmott @jcu pic.twitter.com/ruzrbUO871— James Cook Uni (@jcu) July 30, 2025
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Immagine di Prendergast e Campbell via Twitter
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Vandalizzata la chiesa parrocchiale di Lourdes
🚨⛪ ALERTE | Voici les INSCRIPTIONS ANTICHRÉTIENNES qui ont été découvertes sur la porte centrale de l’église paroissiale du Sacré-Cœur à Lourdes : “À mort Jésus-Christ” et “Sale race de Jésus-Christ”. https://t.co/UjNvideW8F pic.twitter.com/5FoBTG6aQ8
— L’Écho Chrétien (@lechochretien) November 12, 2025
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