Gender
Gruppo per la «medicina transgender» autorizza gli ormoni per i bambini di 9 anni

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il principale gruppo professionale per la medicina transgender ha rilasciato standard aggiornati per i trattamenti che rimuovono i limiti di età per i bloccanti della pubertà e la chirurgia per il cambio di sesso.
Nei suoi nuovi Standards of Care and Ethical Guidelines (SOC8), la World Professional Association for Transgender Health (WPATH) lascia limiti di età ai pazienti insieme a genitori e medici.
Ciò significa ora che ai bambini di appena nove anni possono essere prescritti ormoni del cambio di sesso e che un intervento chirurgico può essere eseguito sugli adolescenti. Il SOC8 appare online nell’International Journal of Transgender Health.
WPATH ora raccomanda che i farmaci possano essere prescritti dai primi segni fisici della pubertà, che possono iniziare all’età di nove anni, e che l’intervento chirurgico possa essere preso in considerazione una volta che un adolescente è stato in «terapia ormonale di affermazione di genere» per 12 mesi «se necessario».
Secondo un rapporto che circola su Twitter, Amy Tishelman, l’autrice principale del capitolo sui bambini negli SOC8, ha detto alla conferenza annuale della WPATH all’inizio di questo mese a Montreal, che le raccomandazioni sull’età minima per gli ormoni e gli interventi chirurgici «di affermazione del genere» erano state rimosse in modo che i medici non sarebbero stati «citati in giudizio perché non stavano seguendo esattamente ciò che abbiamo detto».
La professoressa Kathleen Stock, una studiosa femminista britannica che è stata una feroce critica del movimento transgender, ha detto al Telegraph che la rimozione dell’età minima dalle linee guida sarebbe «terribile».
«La comunità medica a livello internazionale deve smettere di esternalizzare i propri cervelli a queste organizzazioni con il pretesto delle migliori pratiche mediche perché sono chiaramente altamente ideologiche e direi totalmente irresponsabili», ha affermato.
«Questo è un documento che è considerato il gold standard e non sembra prendere sul serio le molte implicazioni mediche ed etiche di queste procedure».
Anche gli Standards of Care sembrano essere un punto di riferimento non solo per i medici, ma anche per gli avvocati e le compagnie assicurative. Se i medici sanno che una procedura è supportata da WPATH, saranno più disposti a farlo.
Questo sembra spiegare perché WPATH abbia incluso per la prima volta un capitolo sugli eunuchi negli standard di cura.
In un discorso che spiega questo alla Conferenza di Montreal, il dottor Michael S. Irwig ha descritto gli eunuchi come «una delle comunità più emarginate e stigmatizzate in qualsiasi cultura in qualsiasi parte del mondo».
Il suo collega, il dottor Tom Johnson, ha stimato che ci sono 8-10.000 «eunuchi volontari autoidentificati in Nord America oggi».
Insieme hanno raccomandato ai medici di creare un «ambiente accogliente» per gli uomini che sono stati castrati o che ci stanno pensando.
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Gender
Papa Leone XIV e la questione omotransessualista: in passato ha attaccato i media il gender nelle scuole

La posizione di papa Leone XIV riguardo l’omosessualità è sembrata chiara nel 2012, quando attaccò la cultura popolare rea di promuovere uno «stile di vita omosessuale» e le famiglie omosessuali.
In un discorso ai vescovi tenuto quell’anno tuonò contro i media occidentali che fomentavano «simpatia per credenze e pratiche in contrasto con il Vangelo» mostrando «famiglie alternative composte da partner dello stesso sesso e dai loro figli adottivi».
Al tempo in cui era vescovo a Chiclayo, l’attuale papa aveva respinto un piano del governo peruviano per insegnare il genere nelle scuole: «la promozione dell’ideologia di genere è confusa, perché cerca di creare generi che non esistono», ha dichiarato a un quotidiano locale, secondo il New York Times.
Prevost non ha appoggiato, né pienamente rigettato come fecero invece tanti altri a partire dai vescovi africani, il documento sulle benedizioni omosessuali Fiducia Supplicans.
Tuttavia, il gesuita filo-LGBT James Martin, del gruppo dei gesuiti di Nuova York dietro la rivisa America, ha lodato la sua elezione.
Pope Leo XIV! pic.twitter.com/y9lFvPsNQe
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) May 8, 2025
I know Pope Leo XIV to be a kind, open, humble, modest, decisive, hard-working, straightforward, trustworthy, and down-to-earth man. A brilliant choice. May God bless him.
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) May 8, 2025
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«Conosco Papa Leone XIV come un uomo gentile, aperto, umile, modesto, deciso, laborioso, schietto, affidabile e con i piedi per terra”, ha scritto Martin. “Una scelta brillante. Che Dio lo benedica» ha scritto su X il gesuita che Bergoglio portava in un palmo di mano.
Our Synod table from last year, including on the far right, the modest, reserved, and highly intelligent man now known as Pope Leo XIV. pic.twitter.com/vvAj14Pwk0
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) May 8, 2025
Il gesuita Martin dice di averlo conosciuto al suo tavolo dell’ultimo sinodo.
Il sito Infovaticana ha scritto che Prevost era il candidato di Martin.
Non è chiaro se le sue posizioni siano cambiate. Come su molti altri temi, non si sa davvero pochissimo del nuovo papa.
Va ricordato come Bergoglio avesse scaldato i cuori di conservatori, tradizionalisti ed oppositori generici del genderismo quando, all’elezione, fu ricordata la sua strenua opposizione, da arcivescovo di Buenos Aires, ai matrimoni omosessuali, accusandoli di «venire dal demonio». Poi da papa Bergoglio governò circondandosi di tanti omosessuali patenti e aprendo in maniera indiscriminata ai transessuali.
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Immagine di Eja Encontro Juvenil Agostiniano Agostiniano via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Gender
Veglia filo-omotransessualista alla Basilica di Lugano

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Autismo
La Gran Bretagna testerà lo stato mentale dei bambini transgender

Il Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) effettuerà screening per l’autismo su tutti i bambini che si identificano come transgender. Lo riporta il Telegraph.
Secondo le nuove linee guida del Servizio Sanitario Nazionale visionate dalla testata britannica, ogni bambino indirizzato a una clinica di genere verrà sottoposto a screening per patologie, tra cui disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), autismo, difficoltà di apprendimento e problemi di salute mentale, che potrebbero contribuire al loro disagio.
«Data l’elevata prevalenza di neurodiversità identificata in questa popolazione, tutti coloro che si rivolgono al Servizio per l’infanzia e i giovani del Servizio sanitario nazionale dovrebbero sottoporsi a screening per le condizioni neuroevolutive», secondo le nuove specifiche citate dal giornale.
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Un team multidisciplinare di medici e psicologi valuterà otto aspetti chiave della vita di un bambino, tra cui l’orientamento sessuale, le relazioni familiari e la storia medica completa.
Le linee guida seguono una revisione condotta da Hilary Cass, pediatra consulente in pensione ed ex presidente del Royal College of Paediatrics and Child Health. La revisione sui servizi di genere ha sottolineato l’importanza di considerare i bambini in difficoltà come «persone complete», piuttosto che solo attraverso la lente della loro identità di genere, evidenziando che che è fondamentale che i bambini che si identificano come transgender ricevano cure per problemi «ordinari» come la depressione o l’autismo, si legge nel rapporto.
Cass ha collegato l’aumento delle adolescenti che affrontano difficoltà di identità di genere ai casi di «autismo non diagnosticato, che spesso non viene riconosciuto nelle adolescenti».
Il rapporto rileva che negli ultimi anni, nel Regno Unito, i casi di autismo e confusione di genere sono aumentati vertiginosamente. I casi registrati di disagio legato al genere tra i minori di 18 anni sono aumentati da 0,14 ogni 10.000 abitanti nel 2011 a 4,4 ogni 10.000 abitanti nel 2021, principalmente tra le ragazze adolescenti.
Nello stesso periodo, anche le diagnosi di autismo sono aumentate in modo significativo: si stima che entro il 2018 la condizione colpirà un bambino su 34 di età compresa tra 10 e 14 anni, rispetto a circa uno su 2.500 nei decenni precedenti.
Le linee guida del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) hanno rilevato una precedente «riluttanza a esplorare o affrontare» i problemi di salute mentale nei giovani, poiché la disforia di genere non era classificata come tale, sottolineando che «identificare e trattare» qualsiasi problema di salute mentale dovrebbe ora essere «parte integrante» della loro assistenza.
Le nuove linee guida seguono una sentenza della Corte Suprema del Regno Unito pronunciata all’inizio di questo mese, che ha definito il termine «donna» in base al sesso biologico anziché all’identità di genere, il che significa che le persone transgender nate maschi non sono legalmente riconosciute come donne ai fini della tutela delle persone con un solo sesso.
L’autrice del documento di revisione sulla materia dottoressa Hilary Cas ora vive sotto minacce di morte e costretta ad avere la scorta della polizia per le minacce ricevute dai transgenderisti
Come riportato da Renovatio 21, la marcia indietro sulla transessualizzazioni dei bambini era iniziata a marzo, quando, annunciata da molti mesi, arrivò la decisione del NHS di cessare la fornitura i bloccanti della pubertà ai bambini. La decisione era arrivata dopo una consultazione pubblica e un’indagine durata quattro anni sulle attività del Gender Identity Development Service (GIDS) del NHS, gestito dal controverso Tavistock and Portman NHS Trust a Londra.
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Come riportato da Renovatio 21, dopo l’eclatante caso di Kiera Bell in Gran Bretagna erano stati vietati gli ormoni bloccanti per la pubertà ai minori di 16 anni.
Alla clinica Tavistock è stato ordinato di chiudere nel 2022 dopo che gli investigatori avevano concluso che i suoi medici stavano «affrettando» i bambini – alcuni di appena sette anni – a procedure sperimentali di cambio di sesso.
La Bioetica dibatte sul fatto che i bambini siano in grado di dare il proprio consenso informato per farmaci e trattamenti (castrazioni, amputazioni, alterazioni della crescita) il cui uso li segneranno per il resto della vita.
La correlazione tra autismo e transgenderismo è argomento sempre più studiato dalla ricerca.
«Abbiamo una doppia epidemia di autismo e di transgenderismo correlato» ha dichiarato il medico texano Peter McCullough. «La stragrande maggioranza dei bambini che offrono volontariamente il proprio corpo per cambiare genere soffrono di autismo o di disturbi dello spettro autistico. Bisogna rendersi conto che vengono predati e indottrinati».
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