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Pedofilia, crescenti segnali di normalizzazione. L’allarme di una mamma

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Una serie di screenshot inquietanti circolano per i social americani. Si tratta del racconto di una madre, tale «Ange». Ci è impossibile verificare chi sia o la permanenza del suo racconto.

 

Gli screenshot sono stati mandati da una mamma americana lettrice di Renovatio 21, assai turbata per ciò che viene detto.

 

All’apparenza, si tratta solo di un racconto fatto di parole, nessuna immagine inquietante.

 

«Per farla breve, stavo parlando con un uomo che credevo fosse un altro papà del baseball. Mi aveva fatto un paio di normali domande genitoriali riguardo al mio figlio più piccolo che ha 13 anni»

«OK, ho raccontato a tante amiche mamme di qualcosa successo un paio di settimane fa», scrive Ange.

 

«Non mi sento in colpa perché non sapevo cosa stesse succedendo sul momento, quando altre mamme mi dissero che nemmeno loro  avevano idea. Ma mi sento colpevole per non condividerlo con più gente. Sono stata ossessionata per settimane dal cercare più che potevo riguardo a questa cosa e so che ci sono genitori inconsapevoli come lo ero io».

 

«Per farla breve, stavo parlando con un uomo che credevo fosse un altro papà del baseball. Mi aveva fatto un paio di normali domande genitoriali riguardo al mio figlio più piccolo che ha 13 anni».

 

«La conversazione prese un’altra piega quando disse “è un bel ragazzino… esce con qualcuno?”».

 

«La conversazione prese un’altra piega quando disse “è un bel ragazzino… esce con qualcuno?”»

«Io pensai  che la domanda fosse bizzarra, ma risposi con un solido “No, perché chiedi?”»

 

«”Perché sono un MAP”, disse lui. “Un cosa?” dissi io. “Un MAP” ripeté lui».

 

«Credo di aver riso e di aver detto “e cosa diavolo è”? Lui semplicemente sorrise ne questo modo strano, quasi compiaciuto e mi disse di “studiare”. Poi si voltò e andò via».

«”Perché sono un MAP”, disse lui. “Un cosa?” dissi io. “Un MAP” ripeté lui»

 

«Lo fissai per un secondo confusa dal suo comportamento super-strano. So di aver detto ad alta voce “Cosa c*** è un MAP?!?” e cosa c*** mi è successo?».

 

«Presi il mio telefono e cercai su google. Cosa è un MAP? Google disse  che è una rappresentazione diagrammatica di un’area terrestre o marittima [map in inglese significa «mappa», ndr]. No, non è questo, Perché mai dovrebbe chiamare se stesso così. Così digitai “MAP person“».

«Presi il mio telefono e cercai su Google. La più incredibile, orrorifica definizione saltò fuori»

 

«Istantaneamente mi sentii morire dentro, e corsi accecata dalla rabbia. La più incredibile, orrorifica definizione saltò fuori. Misi il mio telefono in modalità video e corsi per vedere se potevo trovare il tizio così da registrare quello che stavo per fare… ma non mi riuscì di trovarlo».

 

«Ora, per settimane, ho fatto solo ricerche, ho letto ogni cosa che potevo riguardo a questo. L’ho detto ai miei bambini, a mio marito, a mia mamma, ai miei colleghi, agli amici… e nessuno mi ha detto che aveva sentito questa cosa prima».

 

«Ci sono MAPs (Minor attracted person – persone attratte dai minori) e NOMAPs (Non offending Minor-attracting person –persone non molestatrici attratte dai minori). Il tizio che avevo incontrato mi aveva detto di essere un MAP».

«Ci sono MAPs (Minor attracted person – persone attratte dai minori) e NOMAPs (Non offending Minor-attracting person –persone non molestatrici attratte dai minori)»

 

«Hanno la loro bandiera. Vogliono essere accettati nella comunità LGBT. Cercano di normalizzare la loro attrazione per i bambini dicendo che è un disordine, non un crimine».

 

«Ogni singolo genitore dovrebbe sapere che esistono. E che, incredibile che sia, devono capire che questa è una cosa molto reale».

 

Il discorso di Ange è basato sulla realtà. Da anni esiste una polemica, anche interna al movimento LGBT e alle femministe, per mettere in guardia riguardo alla bandiera MAP, che è quella dell’arcobaleno rovesciato con la quale classicamente si rappresentano gli omolesbotransbisessuali a cui sono stati alterati i colori.

 

«Hanno la loro bandiera. Vogliono essere accettati nella comunità LGBT. Cercano di normalizzare la loro attrazione per i bambini dicendo che è un disordine, non un crimine»

A fake Pride flag used by pedophile groups like MAPs

La bandiera sarebbe comparsa su alcuni social network, e non si capisce se sia comparsa anche in qualche manifestazione reale. I siti di fact checking come Snopes.com dicono, ovviamente, che si tratta di una bufala.

 

Tuttavia è lo stesso sito Gaystarnews.com a mettere in guardia: «No, questa non è la bandiera del Pride – essa rappresenta i pedofili» è il titolo dell’articolo. «Gruppi di pedofili stanno tentando di entrare far parte della comunità LGBTI».

 

Con grande sincerità, il sito gay ammette che si tratta di «un altro termine per “pedofilo”»: «i MAPs tentano di ammorbidire l’idea di pedofilia insistendo sul fatto che non è sbagliato se non ci sono contatti».

 

Con grande sincerità, un sito gay ammette che si tratta di «un altro termine per “pedofilo”»: «i MAPs tentano di ammorbidire l’idea di pedofilia insistendo sul fatto che non è sbagliato se non ci sono contatti»

«Considerando il tropo di vecchia data secondo cui le persone LGBTI sono stupratori e/o molestatori di bambini – scrive ancora il sito omosessualista – è inquietante il fatto che coloro che hanno effettivamente attrazione per i bambini stiano tentando di farsi cooptare negli spazi LGBTI».

 

La normalizzazione della pedofilia non è certo una novità per i lettori di Renovatio 21, che sanno che su di essa è oramai spalancata la Finestra di Overton.

 

Nel 2013, si scoprì che il  DSM V , cioè l’ultima edizione del manuale diagnostico in uso dalla psichiatria planetaria, inizialmente doveva prevedere la derubricazione della pedofilia come disturbo psichico. La modifica fu poi parzialmente ritirata, ma il passo in avanti venne fatto comunque.

 

Un articolo del 2013 del New York Times pare abbia preso profeticamente il suo titolo da quelle che poi sono diventate le parole della povera Ange: «Pedophilia: A Disorder, Not a Crime» («Pedofilia, un disordine, non un crimine») fu un editoriale scritto sul più prestigioso quotidiano del mondo da un professore di diritto dell’Università.

 

L’Huffington Post un anno dopo pubblicò una lettera di un pedofilo, anzi un MAP: «Sono un pedofilo, ma non un mostro».

La normalizzazione della pedofilia non è certo una novità per i lettori di Renovatio 21, che sanno che su di essa è oramai spalancata la Finestra di Overton.

 

Nel 2014 si ebbe a Cambridge, Università che rappresenta uno dei massimi templi della conoscenza, una conferenza scientifica sull’argomento, dove si stabilì che «l’interesse pedofilo è naturale e normale per il maschio umano».

 

Nel  2018, all’Università di Würzburg (Germania) andò in scena un TEDx dove una giovane studentessa poté offrire al pubblico, tra gli applausi, il suo discorso-presentazione:   «Perché la nostra percezione sulla pedofilia deve cambiare». «La pedofilia è un orientamento sessuale naturale» era il succo del talk. Il video viene ciclicamente fatto sparire dalle piattaforme internet.

 

A fine 2019, la seguitissima trasmissione televisiva di reportage 60 Minutes, nella sua versione australiana, arrivò ad intervistare un sedicente pedofilo «casto» e uno psichiatra che sosteneva la non-pericolosità della maggioranza dei pedofili. La stessa trasmissione lodava la scelta della Florida di creare una sorta di ghetto dove far vivere i pedofili condannati («Perv Park», il «Parco dei pervertiti»)

«Pedofilia, un disordine, non un crimine» fu un editoriale scritto sul più prestigioso quotidiano del mondo, il New York Times

 

Ma non possiamo nemmeno dimenticare la nostra amata Europa, quella che ora, grazie a Conte, ci ricoprirà con una pioggia di miliardi post-pandemici.

 

La Risoluzione del Comitato dei Ministri agli Stati membri dell’UE 5/2010 [CM/Rec (2010)5], intitolata «Sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sulla identità di genere», al punto IV («Diritto al rispetto della vita privata e familiare ») paragrafo 18 ci pare contenesse  un chiaro invito alla legalizzazione della pedofilia:

 

Risoluzione del Comitato dei Ministri agli Stati membri dell’UE 5/2010: abrogare «le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali»

«Gli Stati membri dovrebbero assicurare l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali; dovrebbero inoltre adottare misure appropriate al fine di abrogare, emendare o applicare in modo compatibile con il principio di non discriminazione qualsiasi disposizione di diritto penale che possa, nella sua formulazione, dare luogo a un’applicazione discriminatoria». Il corsivo è nostro.

 

Abrogare «le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali».

 

I famosi euromiliardi di Conte (che sono in realtà già roba nostra, in quanto contributori netti della UE) saranno subordinati ad una clausola riguardante lo «Stato di diritto»

Bene, sapete anche che i famosi euromiliardi di Conte (che sono in realtà già roba nostra, in quanto contributori netti della UE) saranno subordinati ad una clausola riguardante lo «Stato di diritto», contro la quale Ungheria e Polonia già si sono scatenate. Cioè, fai le leggi che ti diciamo noi da Bruxelles (o da Francoforte, o da Berlino) per gay, immigrati etc. altrimenti niente soldini.

 

Adesso il lettore faccia uno sforzo di fantasia per capire quale potrebbe diventare, e non fra molto, la prossima categoria protetta. Intoccabili, pena il Paese messo alla fame.

 

La povera Ange non lo sa, ma eventi come quello capitato a lei saranno sempre più comuni. Perché i pedofili lo sanno, il momento della loro liberazione sta per arrivare. Hollywood qualche hanno fa ha dato l’Oscar alla storia di un professore che va con un ragazzino. I grandi quotidiani cominciano a rendere la loro esistenza accettabile, razionale. La scienza, da Cambridge in giù, dà loro ragione.

Hanno il vento in poppa, quindi qualcuno di loro può perfino sentirsi titolato a dirlo in faccia alla madre di un bambino su cui ha messo gli occhi.

 

Hanno il vento in poppa, quindi qualcuno di loro può perfino sentirsi titolato a dirlo in faccia alla madre di un bambino su cui ha messo gli occhi.

 

Il momento dell’orgoglio pedofilo, slatentizzato e gettato sulle vostre facce, volenti o nolenti, sta arrivando. Love is love, disse Obama quando arrivarono negli USA le nozze di Sodoma. Ora provate a fermare la macchina. Auguri.

 

«Ogni singolo genitore dovrebbe sapere che esistono». Ogni singolo genitore deve sapere che dovrà essere pronto a difendere i propri figli

Intanto, teniamo a mente le parole della mamma americana sconvolta: «Ogni singolo genitore dovrebbe sapere che esistono».

 

Ogni singolo genitore deve sapere che dovrà essere pronto a difendere i propri figli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Peppa Pig augura su Twitter «buon mese del Pride»

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Sul profilo Twitter «Peppa Pig Official» il 1° giugno è apparso un messaggio di celebrazione del «mese del Pride», cioè dell’inizio di giugno mese dell’Orgoglio omosessuale.

 

Nel messaggio si legge «Happy Pride Month» («Buon mese del Pride») tra da emoji dell’arcobaleno simbolo degli LGBT. «Ecco per celebrare l’amore»

 

Più sotto, l’immagine che ritrae i personaggi della serie uniti sotto l’arcobaleno con su scritto «Happy Pride».

 

 

Peppa Pig, come noto, è un cartone rivolto a bambini in età prescolare. Si tratta del cartone per bambini più seguito in Gran Bretagna e probabilmente anche in altri Paesi.

 

Immediate sono arrivate le polemiche da parte di genitori che hanno espresso il fatto che dovrebbe essere una scelta loro se presentare o meno ai propri figli il concetto di omosessualità e altri stili di vita di identità sessuale o di genere.

 

«Perché state facendo questo??? Siete una meravigliosa trasmissione per bambini e state rovinando tutta quella buona volontà!» scrive sconsolato un utente.

 

«Fermatevi. Questo è del tutto inappropriato per un programma per bambini» scrive un’altra utente Twitter. Un’altra ancora scrive: «Sto bruciando tutta la roba di Peppa Pig di mia figlia».

 

Vi sono commenti ancora più pesanti che riguardano cose che non nomineremo.

 

Come riportato da Renovatio 21, il cartone della maialina anche in Italia è stato al centro di polemiche politiche. In un’intervista al Corriere della Sera a poche ore dalle elezioni 2022, il compagno di Giorgia Meloni Andrea Giambruno ha dichiarato che farebbe vedere a loro figlia una puntata di Peppa Pig dove vi sono due mamme.

 

«Posso anche fargliela vedere e, se dovesse chiedere perché ci sono due madri, glielo spiego. Però, una cosa è una scelta spiegata da un genitore, un’altra è far passare forzatamente un concetto» dichiarò il convivente del primo ministro.

 

La celebrazione del Pride è ora trasversale e onnipresente, al punto da far sospettare che sia obbligatoria. Si colorano dell’arcobaleno LGBT tutte le più grandi aziende del mondo (anche quelle che producono armamenti…), si adornano con bandiere LGBT le ambasciate USA, compresa quella presso la Santa Sede.

 

Il fenomeno è percolato anche nell’industria dell’intrattenimento dei bambini, con esiti che alcuni possono definire inquietanti.

 

Va ricordato che il mese dell’Orgoglio (incredibile che la festività duri un mese; incredibili che Paesi cristiani festeggino l’orgoglio, considerato peccato capitale che mette se stessi davanti a tutto, persino a Dio) ha origini violente.

 

Come riportato da Renovatio 21, la festa del Pride Month ha origine violente: l’intero mese (si sono allargati) celebra la rivolta avvenuta la notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 quando gli omosessuali di un locale gay – lo Stonewall Inn – reagì ad un’ispezione della polizia scatenando una vera e propria rivolta violenta.

 

Una squadra della Tactical Police Force della Polizia di Nuova York fu mandata a salvare gli agenti intrappolati nel locale. Una falange di agenti antisommossa brigò fino alle 4 del mattino per sedare il moto LGBT (all’epoca, ovviamente, tale acronimo non esisteva).

 

Come la violenza omosessuale finisca ricordata e celebrata perfino negli spettacoli per i bambini, è qualcosa che interroga profondamente l’ora presente.

 

 

 

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27 bambini scomparsi in due settimane in una sola città

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Nell’arco di sole due settimane, 27 bambini sono scomparsi nella città di Cleveland, nello Stato americano dell’Ohio. Nessuno ha idea di che fine questi bimbi possano aver fatto.

 

Le forze dell’ordine brancolano nel buio: il capo della polizia locale ha affermato di non aver visto nulla di simile nei suoi 33 anni di carriera.

 

«È un crimine silenzioso che accade proprio sotto il nostro naso», ha detto John Majoy, a capo della polizia di Newburgh Heights. «Il problema è dove sono? Dove vanno? Possono essere in una casa di droga o allevati per la prostituzione o coinvolti nel traffico di droga o in bande».

 

Parlando con i giornalisti, il funzionario di polizia ha sottolineato come il numero di bambini scomparsi, la cui età va dai 12 ai 17 anni, sia senza precedenti.

 

«Ci sono sempre alti e bassi con persone scomparse, ma quest’anno sembra un anno straordinario… Per qualche ragione, nel 2023, abbiamo visto molto di più di quello che vediamo normalmente, il che è in parte preoccupante perché non sappiamo cosa sta succedendo ad alcuni di questi bambini, se sono oggetto di tratta o se sono sei coinvolto in attività di gruppo o droga».

 

Nel solo Stato dell’Ohio più di 15.000 bambini sono stati dichiarati scomparsi in Ohio lo scorso anno e quattro di loro sono stati trovati morti.

 

In più di 8.500 casi, il rapimento ha svolto un ruolo, con 34 casi dovuti a rapimenti da parte di un genitore non affidatario. Secondo un rapporto del procuratore generale dell’Ohio, Dave Yost, solo cinque dei casi derivavano da bambini rapiti da uno sconosciuto. La polizia è riuscita a trovare il 36% dei bambini, ma all’inizio del 2023 ne mancavano ancora 615.

 

I quasi trenta bimbi sarebbero scomparsi tra il 2 e il 16 maggio. Tuttavia i registri della polizia di Cleveland mostrano altri 25 giovani nel suo elenco di persone scomparse tra il 17 e il 31 maggio.

 

Nessuno ha idea di cosa stia succedendo nella piccola città americana.

 

È una coincidenza? I casi sono collegati?

 

Oppure in zona è arrivato un nuovo gruppo che richiede bambini per le sue pratiche?

 

Sono lì operativi gruppi sociali di qualche tipo che rapiscono i bambini secondo loro costumi?

 

C’entra qualcosa il traffico di organi, più che mai evidente ora su tratte internazionali?

 

Si tratta di una setta, che – come nei racconti spesso inventati del cosiddetto Satanic Panic (un’ondata di accuse di satanismo infondate che si scatenò in USA su insegnanti innocenti negli anni Ottanta e Novanta, fenomeno visto anche da noi con il caso dei «diavoli della bassa»)  – davvero sta compiendo sacrifici di innocenti?

 

Le ipotesi sono sempre le stesse. Le risposte, non esistono.

 

 

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Aumento di «miocarditi gravi» tra i bambini britannici

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Le autorità sanitarie pubbliche nel Regno Unito stanno indagando su un picco «insolito» nei casi di miocardite grave nei neonati che hanno colpito 15 bambini e causato la morte di almeno due, secondo una dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

 

Martedì 16 maggio l’OMS ha emesso un avviso richiamando l’attenzione su un forte aumento dei casi di «miocardite grave» neonatale tra giugno 2022 e marzo 2023 nel Galles meridionale e nel sud-ovest dell’Inghilterra.

 

È stato riferito che questi casi sarebbero «associati all’infezione da enterovirus», che la dichiarazione corrispondente delle autorità sanitarie gallesi affermava «raramente colpisce il cuore».

 

I 15 neonati hanno mostrato sintomi coerenti con la sepsi e il test PCR di nove ha indicato la presenza di due tipi di enterovirus (coxsackie B3 o coxsackie B4).

 

Al 20 aprile 2023, tre di questi nove bambini piccoli erano stati ricoverati in ospedale, quattro erano stati curati come pazienti ambulatoriali e due erano morti. I restanti sei bambini sono stati identificati retrospettivamente e sono in attesa di ulteriori informazioni sul loro stato attuale.

 

«L’aumento segnalato di miocardite grave nei neonati e nei bambini associati all’infezione da enterovirus è insolito», ammette l’OMS. «Nello stesso ospedale (che copre la regione del Galles meridionale) negli ultimi sei anni, è stato identificato solo un altro caso simile».

 

Secondo il quotidiano britannico Daily Mail, un altro neonato è morto di miocardite nel marzo 2022 ma non fa parte del periodo di cluster definito dalla sanità pubblica del Galles e quindi non è oggetto di indagine con gli altri 15 neonati.

 

Joann Edwards, di Mountain Ash nel Galles meridionale, ha dato alla luce suo figlio Elijah il 25 febbraio 2022. Pochi giorni dopo essere tornato a casa, il bambino è diventato letargico, era stitico, ha sviluppato l’ittero ed è stato portato in ospedale da lei e dal suo marito dopo che il figlio ha smesso di nutrirsi.

 

Gli è stata diagnosticata la sepsi e la miocardite ed è morto pochi giorni dopo il ricovero.

 

Riconoscendo la curiosa tempistica di tali tragedie, la consulente anatomopatologa britannica Clare Craig ha dichiarato al giornale americano Epoch Times che c’è «un enorme dubbio sul fatto che questi bambini o le mamme siano o meno vaccinati» per il COVID-19.

 

In una conferenza all’Hillsdale College, Naomi Wolf ha descritto come le nanoparticelle lipidiche delle iniezioni basate sul gene dell’mRNA COVID avrebbero la capacità di attraversare la placenta durante le gravidanze e persino di farsi strada nel latte materno, arrestando la crescita, ferendo e talvolta persino uccidendo i bambini allattati.

 

«I bambini che venivano allattati, nei documenti [del processo] Pfizer, hanno subito convulsioni e un bambino è morto al pronto soccorso dopo essere stato allattato da una madre vaccinata, per insufficienza del sistema multiorgano», ha spiegato Wolf alla conferenza all’Hillsdale, dove era presente anche Robert F. Kennedy jr.

 

Le affermazioni della Wolf sono state attaccate dai fact–checker.

 

La miocardite, che alcuni ritengono che in forma migliore può essere causata anche dall’infezione di COVID-19, è una malattia che può portare alla morte. Casi certificati di morti per miocardite da vaccino mRNA si sono avuti sia tra giovani che tra bambini piccoli.

 

La consapevolezza del ruolo del vaccino nella possibile manifestazione di questa malattia cardiaca, specie nei giovaniè diffusa presso praticamente tutte le istituzioni sanitarie dei Paesi del mondo.

 

Disturbo fino a poco fa abbastanza raro, abbiamo visto incredibili tentativi di normalizzare la miocardite infantile con spot a cartoni animati.

 

Come riportato da Renovatio 21, la miocardite in settori dello sport è oramai un fenomeno impossibile da ignorare.

 

 

 

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