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Intelligenza Artificiale

Google ha venduto strumenti di Intelligenza Artificiale alle IDF dopo l’attacco di Hamas

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Google ha collaborato con l’esercito israeliano fin dalle prime settimane della guerra di Gaza, competendo con la rivale Amazon per la fornitura di servizi di intelligenza artificiale. Lo riporta il Washington Post, che cita documenti aziendali di cui avrebbe avuto visione.

 

L’articolo, pubblicato martedì, afferma che i dipendenti di Google sono stati direttamente coinvolti nel fornire alle Forze di difesa israeliane (IDF) l’accesso agli strumenti di intelligenza artificiale subito dopo l’attacco di Hamas contro Israele dell’ottobre 2023, che ha portato al bombardamento e all’invasione via terra di Gaza da parte di Israele.

 

A poche settimane dall’inizio della guerra, un dipendente della divisione cloud di Google ha intensificato le richieste delle IDF di accesso alla tecnologia di Intelligenza Artificiale, nonostante gli sforzi pubblici dell’azienda statunitense di prendere le distanze dalle operazioni militari israeliane, ha affermato il WaPo, citando documenti interni.

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Un altro documento ha rivelato che un dipendente aveva avvisato che se Google non avesse fornito l’accesso, l’IDF avrebbe potuto rivolgersi ad Amazon per i servizi di cloud computing.

 

In un documento datato novembre 2023, un dipendente avrebbe ringraziato un collega per aver gestito la richiesta dell’IDF. Mesi dopo, i documenti mostrano che i dipendenti di Google hanno avanzato ulteriori richieste di accesso agli strumenti di intelligenza artificiale per l’IDF.

 

L’anno scorso, Google aveva licenziato più di 50 dipendenti che avevano protestato contro il Progetto Nimbus, un contratto di cloud computing da 1,2 miliardi di dollari che Google e Amazon hanno firmato con il governo israeliano nel 2021. Come parte dell’accordo, le aziende rivali hanno costruito data center in Israele e si sono impegnate a fornire software cloud e servizi di archiviazione a vari dipartimenti governativi.

 

Gli attivisti dietro le proteste hanno affermato che le agenzie militari e di intelligence israeliane violano regolarmente i diritti umani a Gaza. I dipendenti dell’azienda hanno chiesto trasparenza su come viene utilizzato il loro lavoro, temendo che la tecnologia possa contribuire a danneggiare i civili palestinesi.

 

Secondo il giornale della capitale USA, da anni l’esercito israeliano sta potenziando le sue capacità di intelligenza artificiale, concentrandosi sulla sorveglianza delle immagini e sull’identificazione di potenziali obiettivi.

 

Il WaPo ha citato un alto funzionario delle IDF, rimasto anonimo, che lo scorso anno ha dichiarato che l’esercito aveva effettuato ingenti investimenti nella tecnologia cloud e in altri sistemi informatici, spesso in partnership con aziende statunitensi.

 

Gaby Portnoy, a capo della Direzione nazionale per la sicurezza informatica del governo israeliano, ha affermato in una conferenza tenutasi lo scorso anno che il Progetto Nimbus ha supportato direttamente le applicazioni di combattimento delle IDF.

 

«Grazie al cloud pubblico Nimbus, in combattimento accadono cose fenomenali, che costituiscono una parte significativa della vittoria, e non entrerò nei dettagli», ha affermato secondo quanto riportato dalla testata People and Computers.

 

Il servizio del WaPo ha affermato che i documenti non mostravano esplicitamente come la tecnologia AI avrebbe potuto essere utilizzata nelle operazioni militari di Israele. Tuttavia, il quotidiano ha osservato che i documenti più recenti del novembre 2024 indicavano che Google aveva continuato a fornire tecnologia AI all’IDF in un momento di crescenti attacchi aerei su Gaza, influenzando potenzialmente il bilancio delle vittime civili.

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Israele è stato accusasto da Amnesty international di praticare un «apartheid automatizzato» ottenuto tramite software di riconoscimento facciale.

 

De anni fa, un articolo della testata di giornalismo investigativo MintPressNews ha rivelato che centinaia di ex agenti dell’Intelligence militare israeliana hanno acquisito posizioni di influenza in diverse grandi società tecnologiche, tra cui Google, Facebook, Microsoft e Amazon.

 

Come riportato da Renovatio 21, davanti alle immagini cruente di eliminazione a distanza di persone è stato detto che quello di Gaza rappresenta un «genocidio massivo robotizzato».

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Immagine di Nicodangelo via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0

 

 

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Intelligenza Artificiale

Esperto di AI ne predice il crollo: nessun miglioramento significativo

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In questo momento la situazione sta crollando agli occhi dell’industria tecnologica, poiché i modelli di Intelligenza Artificiale generativa si stanno scontrando con un muro tecnologico.   Come alcuni esperti avevano previsto da tempo, i miglioramenti che un tempo si potevano ottenere semplicemente ampliando i modelli linguistici di grandi dimensioni (in altre parole, aggiungendo più parametri, dati di addestramento e potenza di elaborazione) ora stanno rallentando, e questo sempre che non producano miglioramenti significativi.   Gary Marcus, scienziato cognitivo e scettico dell’intelligenza artificiale, avverte che quando tutti si renderanno conto di queste carenze, l’intero settore potrebbe crollare.

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«L’economia sarà probabilmente cupa», ha scritto Marcus sul suo Substack. «Valutazione alle stelle di aziende come OpenAI e Microsoft si basano in larga parte sul concetto che gli LLM, con un’espansione continua, diventeranno Intelligenza Artificiale Generale».   «Come ho sempre avvertito», ha aggiunto, «questa è solo una fantasia».   Il problema è sorto quando The Information ha riferito che, dietro le quinte, i ricercatori di OpenAI hanno scoperto che il suo prossimo modello di punta, nome in codice Orion, ha dimostrato miglioramenti notevolmente inferiori rispetto al suo predecessore GPT-4.   In ambiti come la codifica, uno dei principali ambiti di interesse per questi LLM, potrebbe addirittura non esserci alcun miglioramento.   Ilya Sutskever, fondatore della startup Safe Superintelligence e co-fondatore ed ex direttore scientifico di OpenAI, ha detto a Reuters che i miglioramenti derivanti dall’aumento di scala dei modelli di Intelligenza Artificiale hanno raggiunto un plateau.   In breve, screive Futurism, il dogma secondo cui «più grande è, meglio è» quando si tratta di modelli di Intelligenza Artificiale, potrebbe non essere più vero.   Secondo Reuters, le sessioni di training per modelli di grandi dimensioni possono costare decine di milioni di dollari, richiedere l’uso di centinaia di chip AI e ci possono volere mesi per essere completate. Le aziende tecnologiche hanno anche esaurito i dati liberamente disponibili per addestrare i loro modelli, avendo praticamente raschiato l’intera superficie del web.   «Gli LLM, così come sono, diventeranno una commodity; le guerre dei prezzi manterranno bassi i ricavi. Dato il costo dei chip, i profitti saranno sfuggenti», prevede il Marcus. «Quando tutti se ne renderanno conto, la bolla finanziaria potrebbe scoppiare rapidamente».

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Come notano gli articoli apparsi su di The Information e Reuters, i ricercatori di OpenAI stanno sviluppando modi per superare il problema di scalabilità, come addestrare i modelli a «pensare» o «ragionare» in modo simile agli umani, capacità che sono state anticipate nel modello o1.   Uno dei modi in cui lo fanno è attraverso una tecnica chiamata «test-time compute», in cui un modello di intelligenza artificiale esplora molteplici possibilità per problemi complessi e poi sceglie quella più promettente, invece di trarre conclusioni affrettate.   Se un simile lavoro aprirà la strada a un nuovo modo di perseguire miglioramenti significativi dell’IA, dovrà essere confermato sul lungo periodo. Allo stato attuale, l’industria dell’IA continua ad avere un problema di redditività e, poiché i mercati economici sono raramente pazienti, potrebbe esserci un altro inverno dell’IA in arrivo se questi miglioramenti non saranno apportati rapidamente.

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Economia

Deepseek, l’azienda dell’AI cinese, già colpita da attacco cibernetico. In Italia è fuori dall’app store

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La startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek ha segnalato lunedì un grave attacco ai suoi server, mentre le azioni tecnologiche globali hanno perso centinaia di miliardi di dollari alla notizia della sua tecnologia potenzialmente rivoluzionaria.

 

L’assistente AI di DeepSeek, rilasciato la scorsa settimana, ha superato ChatGPT, con sede negli Stati Uniti, diventando il programma più popolare sull’Apple App Store. La startup cinese afferma che il suo ultimo modello linguistico di grandi dimensioni è potente quanto i suoi concorrenti occidentali, ma a una frazione del costo di formazione e funzionamento.

 

«A causa di attacchi malevoli su larga scala ai servizi di DeepSeek, stiamo temporaneamente limitando le registrazioni per garantire la continuità del servizio», si legge in un avviso pubblicato sul sito Web dell’azienda lunedì. «Gli utenti esistenti possono effettuare l’accesso come al solito».

 

Secondo Reuters, anche il sito web DeepSeek ha subito interruzioni intermittenti, le peggiori degli ultimi 90 giorni.

 

Basato sui modelli DeepSeek V3 e R1, l’assistente AI «rivale con i modelli closed-source più avanzati a livello mondiale», ha affermato l’azienda.

 

Il successo di DeepSeek ha messo in discussione la strategia della precedente amministrazione statunitense di impedire alla Cina di acquisire chip avanzati dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi.

 

L’azienda ha rivelato il mese scorso di aver utilizzato i chip H800 di Nvidia, non soggetti al divieto, per addestrare il suo ultimo modello di intelligenza artificiale e di aver speso meno di 6 milioni di dollari nel processo.

 

Mentre alcuni esperti statunitensi hanno messo in dubbio queste affermazioni, i mercati azionari hanno reagito con un bagno di sangue. Nvidia ha perso più di 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato nelle contrattazioni di lunedì, il più grande crollo del genere nella storia, secondo Forbes.

 

Con le azioni di Oracle in calo, le perdite hanno trascinato verso il basso il NASDAQ di quasi il 3%, mentre l’S&P 500 si stava dirigendo verso il suo giorno peggiore in più di un mese, secondo AP.

 

Le borse di Amsterdam e Tokyo sono state colpite dalle perdite subite rispettivamente dal produttore di chip olandese ASML e da Softbank.

 

Proprio la scorsa settimana, la banca giapponese ha annunciato una partnership con Oracle e OpenAI che avrebbe dovuto investire fino a 500 miliardi di dollari in infrastrutture AI negli Stati Uniti.

 

Ieri si è appreso che le App Store italiane non permettono più di scaricare ed installare nel proprio telefono Deepseek. Non è al momento chiara la motivazione.

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Immagine di Luis Villa del Campo via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic 

 

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Intelligenza Artificiale

Robocani nell’esercito italiano

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Un collaboratore di Renovatio 21 ha filmato soldati dell’esercito italiano telecomandare un robocane ad una fiera nel Nord Italia. Secondo quanto ci è stato dato di capire, si tratta di una dimostrazione forse a scopo di reclutamento.

 

Il filmato è stato girato domenica scorsa presso una fiera motoristica in Alta Italia.

 


Il video ci fa comprendere che i robocani sono dunque giunti anche nelle nostre forze armate.

 

Il futuro in cui la guerra sarà combattuta anche con i robocani è in realtà già qui – in Ucraina, a Gaza, nei progetti cinesi, australiani, indiani, americani.

 

Il futuro in cui il cittadino dovrà scappare dai robocani di sorveglianza è pure già qui – come abbiamo visto a Singapore e soprattutto nel grande lockdown di Shanghai durante la primavera 2022.

 

Il lettore di Renovatio 21 lo sa: non manca tanto al momento in cui vedremo robocani scatenati sulle nostre strade.

 

C’è qualcun altro che trova la cosa terrificante?

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