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Gli «alieni» sono in realtà esseri «spirituali»: la teoria di Tucker Carlson

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Il popolare giornalista televisivo americano Tucker Carlson ha recentemente condiviso e ribadito a più riprese la sua convinzione sulla questione UFO. Secondo Carlson il governo degli Stati Uniti avrebbe incontrato non degli «alieni» ma creature di natura «spirituale».

 

Durante un podcast di Timcast IRL ospitato da Tim Pool martedì, Carlson è intervenuto sulle crescenti segnalazioni di informatori di programmi governativi relativi agli UFO e agli «alieni», di cui ha discusso in due interviste pubblicate su Twitter.

 

Recentemente il Carlson aveva discusso l’argomento il 13 dicembre con l’ex ufficiale dell’intelligence militare e informatore Dave Grusch.

 

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«È mia convinzione personale, basata su una discreta quantità di prove, che non siano alieni. Sono sempre stati qui. Penso che sia spirituale», ha detto Carlson durante il podcast di Pool riguardo agli esseri non umani che si dice siano studiati dal governo.

 

All’inizio di quest’anno, Grusch aveva testimoniato davanti al Congresso che il governo degli Stati Uniti ha recuperato aerei potenzialmente non umani e prodotti biologici «non umani» – cioè quelli che vengono definiti alieni. Il Grusch aveva condiviso con il Carlson che mentre pensava che i rapporti sugli UFO fossero uno «scherzo totale», quando gli è stato chiesto di assistere una task force sui fenomeni aerei non identificati (UAP), si è imbattuto in fatti “inquietanti” che evidenziano la conoscenza del governo di reali «esseri non umani», cioè «alieni».

 

Il Grusch avrebbe trovato documenti di Intelligence stranieri che affermavano che gli Stati Uniti possiedono un «programma di recupero» degli UFO e un «programma di ingegneria inversa».

 

Tucker ha espresso bene la sua teoria durante il podcasto tenuto da Pool all’evento Turning Point USA in Arizona.

 

«Se il governo degli Stati Uniti ha effettivamente avuto un contatto diretto con questi esseri, qualunque essi siano – vi ho già detto cosa penso che siano – e ha stipulato una sorta di accordo con loro… il che è nelle affermazioni delle persone informate, che abbiano ragione o torto… se questo è vero, è una cosa molto, molto, molto pesante.

 

«Angeli o demoni? Come descriveresti questi esseri?» ha chiesto il Pool.

 

Carlson ha continuato affermando la sua fede negli esseri spirituali non umani sia buoni che malvagi, sebbene non li etichettasse apertamente.

 

«Ancora una volta, sto entrando nel regno delle congetture. Ma una cosa so per certo, avendola vista: subiamo azioni in ogni momento. Ogni persona può sentirlo in se stesso», ha detto Carlson. «Ci sono momenti in cui sei spinto a fare qualcosa di molto migliore di quanto sei in realtà, e anche più malvagio e distruttivo di quanto sei in realtà. Sei soggetto a forze esterne a te stesso. Questo è assolutamente vero».

 

«Possiamo discutere su cosa siano realmente… ci sono forze che non sono umane che esistono in un regno spirituale di qualche tipo che non possiamo vedere», ha Tucker.

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Secondo un’analisi ricorrente, tutta la popolarizzazione del fenomeno UFO, sin dai suoi principi negli anni Cinquanta, potrebbe avere come fine la distruzione delle credenze bibliche nella popolazione – se si crede agli alieni, si finisce con lo sminuire l’importanza di Dio e sostituirlo, evidentemente, con «la scienza».

 

Il ruolo attivo di operatori politici del Deep State americano come C.D. Jackson (190 –1964) – assistente speciale del presidente Eisenhower ed esperto di guerra psicologica nella Seconda Guerra Mondiale nonché dirigente del gruppo mediatico Time Inc. – in film di fantascienza hollywoodiane può essere ascritto a tale programma.

 

Il film Ultimatum alla Terra (1951), prodotto da Darryl Zanuck, considerato un «amico» da Jackson, esemplifica bene l’idea di inserire nella cultura popolare elementi di «acclimatazione» ad una futura «religione UFO» di carattere antibiblico: un gigantesco robot distruttore chiamato Gort arriva sulla Terra, ma un alieno di fattezze umane, tale Klaatu, lo implora di desistere.

 

L’alieno, a cui le autorità non credono quando parla del rischio che corre la terra se continua con le sue divisioni politiche e militari, finisce per lavorare come falegname. Un blackout globale di tutti i sistemi elettrici spinge a considerare la minaccia evocata da Klaatu, che viene però ucciso in una sparatoria con l’esercito, ma resuscita una volta portato nella sua astronave, dove però rivela alla donna coprotagonista che la sua resurrezione è temporanea.

 

La soluzione ai mali del mondo, dice infine Klaatu, sta nel disarmo totale e nella desovranizzazione di ogni potere umano: egli infatti dichiara infine ad un consesso di scienziati che un’organizzazione interplanetaria ha creato una forza di polizia di robot invincibili come Gort.

 

«In materia di aggressione, abbiamo dato loro un potere assoluto su di noi» dice Klaatu. «La vostra scelta è semplice: unitevi a noi e vivete in ​​pace, oppure proseguite il vostro corso attuale e affronterete l’annientamento. Aspetteremo la vostra risposta». Klaatu e Gort quindi ascendono al cielo con il loro disco volante.

 

Il lettore può da sé leggendo questa breve sinossi capire di cosa si tratta: parodia del cristianesimo, che va eliminato conservandone i tratti necessari alla credenza popolare, instaurazione di una tecnocrazia totale – un Nuovo Ordine Mondiale – alla quale tutti gli uomini devono sottomettersi. Si tratta di Predictive Programming al suo meglio, già più settanta anni fa.

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Tornando al pensiero di Carlson, va notato che la «gola profonda» del presunto programma UFO americano Grusch aveva tuttavia osservato durante la sua intervista con Carlson che, se da un lato confermare l’esistenza di entità non umane può smantellare la visione del mondo di alcuni, dall’altro può anche rafforzare le credenze bibliche.

 

Quando Carlson ha sottolineato che ex funzionari governativi hanno affermato di credere che questi esseri «alieni» siano collegati al mondo spirituale, Grusch aveva ammesso che possono essere «quantificati» teologicamente come «angeli» o «demoni».

 

«In realtà quello che stiamo vedendo qui con l’argomento UFO/UAP è probabilmente solo un altro aspetto dello stesso fenomeno», ha detto Grusch.

 

Tale tipo di pensiero, un tempo considerato indicibile sui grandi media, sta tuttavia trovando sempre più spazio nell’opinione pubblica. Chris Langan – un allevatore autodidatta noto per avere uno dei quozienti intellettivi più alti del mondo 200 – durante un’intervista del 2022 con Michael Knowles del Daily Wire è arrivato al punto di chiedersi se entità non umane potessero «tirare le fila» della cosiddetta «élite globale».

 

«Se guardi all’élite globale e dici: “Non voglio incolpare i ‘banchieri’ mondiali per questo, questa è una teoria del complotto”. Allora chi tira tutti questi fili? Potrebbe esserci un altro tipo di entità? Alieni? Demoni?» ha detto il Langan.

 

Carlson negli scorsi anni ha accumulato quantità di testimonianze sul fenomeno UFO, intervistando peraltro dottori che avevano testimoniato in tribunale riguardo ai danni fisici subiti dai piloti militari americani entrati in contatto con gli oggetti volanti.

 

Due anni fa il senatore americano Marco Rubio cominciò a parlare pubblicamente del rischio bellico legato agli UFO, dichiarando che non è legittimo, per la Nazione, non sapere cosa siano e cosa stiano facendo, specie quando sorvolano basi militari. Carlson raccontò anche di un caso in cui sarebbero state compromesse le capacità di un’arma atomica.

 

Come riportato da Renovatio 21un militare americano ha rivelato la scorsa primavera l’esistenza di un programma di recupero di relitti UFO da parte delle autorità di Washington. È altresì vero che due anni fa il Congresso USA doveva approvare un disegno di legge per il finanziamento della retroingegneria di tecnologia aliena.

 

Un programma non dissimile era stato istituito dall’Italia fascista con il nome di Gabinetto RS/33, guidato, secondo rivelazioni uscite una ventina di anni fa, dall’inventore della radio Guglielmo Marconi.

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Misteri

Il disastro di Baltimora come «evento cigno nero»

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Si assiste increduli alla portata del disastro del ponte di Baltimora, l’accesso ad uno dei porti più trafficati degli Stati Uniti.   La nave portacontainer Dali, battente bandiera singaporiana ma operata dal colosso norvegese Maersk. ha colpito il Francis Scott Key Bridge a Baltimora, facendo crollare in acqua quasi l’intera struttura stradale.   «La nave ha informato il Dipartimento dei trasporti dell’MD (MDOT) di aver perso il controllo della nave e che era possibile una collisione con il ponte», riporta l’emittente TABC citando la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency degli Stati Uniti, aggiungendo: «la nave ha colpito il ponte causando un collasso completo».

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Le immagini sono impressionanti. È un grande disastro collettivo, con distruzione massiva di infrastrutture, come visto l’11 settembre 2001.          

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Kevin Cartwright, direttore delle comunicazioni dei vigili del fuoco della città di Baltimora, ha detto a Fox Baltimore che almeno 20 persone e diversi veicoli erano caduti nel fiume.   Oltre agli automobilisti caduti in acqua e dati per dispersi, si teme che il disastro possa avviare «uno sconvolgimento economico lungo la costa orientale degli Stati Uniti», scrive Bloomberg. «Nei giorni a venire si porranno domande difficili sugli effetti sulle imprese, sui pendolari, sui vacanzieri e sull’economia dell’intera regione».   La questione attuale ruota attorno a un’interruzione emergente nelle catene di approvvigionamento del Medio Atlantico. Il principale porto della costa orientale è ora paralizzato a causa del ponte distrutto che blocca l’unica corsia di navigazione in entrata e in uscita dal porto.   «Il porto di Baltimora – il più grande centro di movimentazione delle importazioni ed esportazioni statunitensi di automobili e autocarri leggeri – sembra essere fuori servizio a tempo indeterminato. Il conseguente collo di bottiglia potrebbe accelerare lo spostamento delle merci attraverso i porti della costa occidentale» continua la testata economica di Nuova York. «Un’altra domanda cruciale: quali altri porti hanno capacità inutilizzata per gestire le navi che trasportano automobili se Baltimora rimane chiusa per un periodo prolungato».   Bloomberg riferisce che la catena di fornitura automobilistica statunitense sarà interrotta. I dati mostrano che Mazda Motor e Mercedes Benz, Subaru of America, Mitsubishi Motors of North America e Volkswagen Group hanno la maggiore esposizione al porto.   Ulteriori questioni riguardano temi specifici, che ora divengono interessanti ed inquietanti, come quello del trasporto su strada del materiale pericoloso, che avveniva solo via ponte, perché non consentiti nella rotta alternativa che è via tunnel.   Ma cosa è accaduto davvero?   Un rapporto non classificato del DHS National Operations Center afferma che la nave portacontainer «ha perso la propulsione» prima di speronare il Francis Scott Key Bridge.   Su internet circolano analisi video che mostrano le luci della nave spegnersi poco prima dell’impatto. Altri video si avventurano in ipotesi fantasiose su cariche di esplosivo che sarebbero scattate lungo le giunture del ponte.    

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Molti osservatori in rete hanno notato l’inadeguatezza delle apparizioni del sindaco della città e del governatore del Maryland davanti alla situazione. L’ultimo accenna perfino a sorrisi mentre parla alla stampa dell’immane catastrofe.       Nel frattempo, la Casa Bianca e le agenzie governative federali si sono affrettate a dichiarare che non si è trattato di un attacco terroristico.   In rete in molti parlano di un possibile attacco cibernetico come causa del disastro. Tra queste voci, quella della giornalista ex inviata di guerra Lara Logan.  

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Come riportato da Renovatio 21, una scena con una nave hackerata che si arenava su una spiaggia della Costa Occidentale degli Stati Uniti era presente nello strano film Netflix Leave the World Behind, prodotto dai coniugi Obama, che qualcuno ha definito come un esercizio di predictive programming, cioè di rivelazione tramite film e romanzi dello scenario che il potere vuole concretizzare.     Il discorso più tetro lo ha fatto tuttavia il generale Michael Flynn, consigliere di Trump finito poi nelle pastoie di una persecuzione giudiziaria. Il Flynn negli scorsi giorni aveva parlato della possibilità di un «Black Swan Event» («evento cigno nero») in questi mesi prima delle cruciali presidenziali 2024. Il disastro di Baltimora, con le sue conseguenze economiche a breve, medio, lungo termine potrebbe rientrare nella categoria.     «Possiamo togliere dal tavolo l’idea che questo sia stato un attacco terroristico… e non possiamo assolutamente farlo», ha detto Flynn ad Alex Jones di Infowars in una intervista a caldo.

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In rete circola uno screenshot in cui la società di collocamento marittimo mostrerebbe che il capitano della nave portacontainer è ucraino. Utenti Twittter hanno rilanciato post in cui ipotetici utenti ucraini farebbero ironie sul crollo del ponte americano, lamentando il mancato arrivo dagli USA di armi con cui tirare giù il ponte di Crimea.     Siamo decisamente davanti ad un nuovo grande mistero della storia americana recente.   Tuttavia, ci sentiamo di dire, si tratta di un mistero che sembra già visto.   La nebbia che ora seguirà è il risultato di 23 anni in cui la versione ufficiale del disastro dell’11 settembre non si è spostata di un millimetro: era l’evento «cigno nero» di inizio millennio, il black swan che ha cambiato il mondo, con guerre internazionali e milioni di morti, e una catena di sangue e caos che ancora oggi non si è esaurita.

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Immagine screenshot da YouTube      
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Militaria

Rapporto della Difesa USA propone ancora la retroingegneria UFO

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Un nuovo rapporto mostra che al Dipartimento della Difesa americano (DOD) è stato chiesto di prendere in considerazione l’ipotesi di indagare sulla questione della retroingegneria aliena.

 

Uno studio condotto dall’All-domain Anomaly Risoluzione Office (AARO) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, riportato per la prima volta da Politico, ha esaminato i fenomeni anomali non identificati (UAP), comunemente indicati come UFO, dal 1945 ad oggi. Lo studio è stato pubblicato la scorsa settimana.

 

Come già riportato da Renovatio 21, il rapporto sostiene che non si è trovata nessuna prova che alcuna indagine o ricerca sponsorizzata dal mondo accademico o comitato di revisione ufficiale abbia confermato che qualsiasi avvistamento di un UAP rappresentasse una tecnologia extraterrestre.

 

Secondo il rapporto, questi presunti velivoli alieni potrebbero essere considerati «oggetti e fenomeni ordinari e il risultato di un’errata identificazione».

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Sebbene il rapporto abbia ampiamente sfatato gli avvistamenti di UAP, ha scoperto che un programma intitolato «Kona Blue» è stato proposto al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) negli anni 2010, che avrebbe esaminato i vantaggi della retroingegneria di velivoli extraterrestri recuperati. Secondo il rapporto, la proposta sarebbe stata respinta dal DHS «per mancanza di merito» perché non è stata recuperata alcuna imbarcazione.

 

«È fondamentale notare che non è mai stato raccolto alcun velivolo o corpo extraterrestre, questo materiale è stato presunto esistente solo dai sostenitori di Kona Blue e dai suoi attesi esecutori a contratto», afferma il rapporto. Kona Blue è stata desecretato per la prima volta nel rapporto AARO.

 

Secondo il direttore ad interim dell’AARO, Tim Phillips, il programma non è mai stato approvato perché nessun dipartimento «possedeva materiale o informazioni». Il Phillips in seguito attribuì gli avvistamenti a false rappresentazioni della cultura popolare e a programmi militari classificati.

 

«Queste sono persone razionali che fanno osservazioni e si riferiscono solo a ciò che sanno», ha detto Phillips. «Siamo riusciti a tornare dai proprietari del programma in quell’intervallo e chiedere, “a proposito, cosa abbiamo volato durante questa settimana?” Mio Dio, anch’io avrei pensato che sarebbe stato un UAP quando ne ho visto la foto”».

 

Il rapporto contraddice gran parte di ciò che David Grusch, un ex ufficiale dell’Intelligence USA diventato «gola profonda» della questione UFO, ha affermato nel 2023 discutendo di ciò che il governo degli Stati Uniti sapeva sulla tecnologia extraterrestre.

 

Ha affermato che fazioni segrete all’interno del governo degli Stati Uniti possedevano navi e corpi alieni. Grusch, che è stato apertamente critico nei confronti di AARO, ha parlato dell’UAP Disclosure Act, una legislazione allo studio del Congresso che potrebbe consentire una maggiore trasparenza riguardo a ciò che il governo sa sugli UAP.

 

Secondo Grusch, la legislazione è stata modellata sul modello dell’Assassination Records Collection Act del 1992, che ordinò alla National Archives and Records Administration (NARA) di istituire l’Assassination Records Review Board per raccogliere tutti i documenti relativi all’omicidio del presidente John Fitzgeraldo Kennedy.

 

Sebbene il consiglio non abbia mai soddisfatto le aspettative di coloro che mettevano in dubbio la versione ufficiale, il Grusch ha affermato che questo disegno di legge aveva più «denti» per «forzare la questione».

 

Nel novembre 2023, i rappresentanti repubblicani Tim Burchett, Anna Paulina Luna, Matt Gaetz , e i democratici Jared Moskowitz e Andy Ogles  hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno criticato con veemenza lo stallo della legislazione. Alcuni hanno sottolineato i loro problemi con la legislazione stessa, che consente di rendere pubblica la raccolta dei record UAP 25 anni dopo la data di creazione del record, a meno che il presidente non ritenga tale divulgazione una minaccia alla sicurezza nazionale.

 

Più recentemente, un rapporto non classificato dell’ispettore generale del Pentagono ha affermato che il DOD non aveva un «approccio coordinato» per indagare sulla questione UAP. A causa di questa mancanza di coordinamento, il rapporto afferma di lasciare gli Stati Uniti esposti a minacce militari esterne, che compromettono la sicurezza nazionale.

 

Ci sono state molteplici testimonianze di funzionari governativi che affermano che i velivoli UAP recuperati sono stati sottoposti a ingegneria inversa per il progresso tecnologico.

 

Nel 1997, il controverso tenente colonnello Philip Corso fece un’affermazione sorprendente nel suo libro di memorie Il giorno dopo Roswell, dove affermava che durante il suo mandato come membro del Consiglio di sicurezza nazionale del presidente Dwight D. Eisenhower e come capo dell’ufficio tecnologico straniero presso il dipartimento di ricerca e sviluppo dell’esercito americano, ha guidato il progetto di ingegneria inversa aliena dell’esercito.

 

Tale progetto presumibilmente utilizzava la tecnologia recuperata dall’incidente di Roswell del 1947 e diffondeva le informazioni alle principali società private americane . Utilizzando le informazioni fornite, queste aziende hanno prodotto «laser, circuiti integrati, reti in fibra ottica, dispositivi a fascio di particelle accelerato e persino il materiale Kevlar in giubbotti antiproiettile», scrive il colonnello Corso.

 

L’incidente di Roswell fu inizialmente segnalato come un disco volante recuperato confermato dalle forze aeree dell’esercito americano prima che la storia venisse rapidamente ritrattata e segnalata come un pallone meteorologico caduto.

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Come riportato da Renovatio 21, il recente rapporto che nega le prove di vita extraterrestre in realtà rivela anche la costruzione di sistemi sensoristici chiamati «Gremlin» per il rilevamento degli UFO.

 

A novembre alcuni giornali come il Daily Mail, dicendo di avere fonti anonime, avevano scritto che la CIA sarebbe riuscita a recuperare almeno nove veicoli potenzialmente alieni, due dei quali «completamente intatti».

 

Il tema degli UFO sta scaldando molti animi a Washington in questi ultimi anni, con vari senatori americani che parlano apertis verbis della loro possibile minaccia agli interessi militari americani. «Ci sono cose che volano sopra installazioni militari, e nessuno sa cosa sia e non sono nostre», ha dichiarato il senatore repubblicano Marco Rubio.

 

Il tema della retroingegneria aliena era già stato toccato altre volte, con discrezione, dalla politica americana.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 al Congresso USA era stato presentato un disegno di legge sulla Difesa che per finanziare il reverse engineering della tecnologia UFO.

 

Lo scorso autunno lo Sean Kirkpatrick, il responsabile degli UFO presso il Pentagono (o per lo meno, quello che apparentemente fa questo mestiere), arrivato al termine del suo incarico ha fatto un bilancio della sua attività e dichiarato possibile l’esistenza della vita extraterrestre.

 

In questi anni è emerso anche che vi sarebbe una piccola guerra civile in corso tra i funzionari del governo su quanta parte delle loro informazioni sugli UFO dovrebbero consegnare al Congresso e al pubblico, una presunta piccola «società segreta» di potenti custodi di materiale classificato interna al Pentagono che rifiuterebbe di divulgare qualsiasi informazione a riguardo.

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Misteri

Il Pentagono nega l’esistenza della vita extraterrestre, ma spunta per gli UFO il sistema di sensori «Gremlin»

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Uno studio del Pentagono pubblicato venerdì che ha esaminato gli avvistamenti di UFO nel corso di quasi il secolo scorso non ha trovato prove di alieni o intelligenze extraterrestri, una conclusione coerente con gli sforzi passati del governo degli Stati Uniti per valutare l’accuratezza delle affermazioni che hanno attirato l’attenzione del pubblico per decenni.   Lo studio dell’All-Domain Anomaly Risoluzione Office (AARO) del Dipartimento della Difesa ha analizzato le indagini del governo degli Stati Uniti dal 1945 sugli avvistamenti segnalati di fenomeni anomali non identificati, più popolarmente conosciuti come UFO. Non è stata trovata alcuna prova che qualcuno di essi fosse segno di vita aliena, o che il governo degli Stati Uniti e le società private avessero effettuato l’ingegneria inversa della tecnologia extraterrestre e la stessero nascondendo.   L’AARO del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta lavorando su nuovi kit di rilevamento portatili che presumibilmente aiuteranno a indagare in modo più approfondito le segnalazioni di fenomeni anomali non identificati (o UAP in breve, come vengono spesso definiti gli UFO al giorno d’oggi) e avvistamenti, secondo i media statunitensi.

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Questi cosiddetti sensori «Sistema Gremlin» sono in fase di test in un sito in Texas, per essere infine implementati nelle aree in cui sono stati segnalati numerosi avvistamenti UAP.   «Se disponiamo di un sito di sicurezza nazionale e vengono segnalati oggetti che si muovono all’interno di uno spazio aereo limitato, o all’interno di un raggio marittimo, o in prossimità di una delle nostre astronavi, dobbiamo capire di cosa si tratta. Ed ecco perché stiamo sviluppando una capacità di sensore che possiamo implementare in risposta alle segnalazioni», ha detto ai giornalisti il ​​capo ad interim dell’AARO Tim Phillips all’inizio di questa settimana.   Secondo lui, «devono davvero fare una sorveglianza iperspettrale per cercare di catturare questi incidenti» poiché la firma UAP «non è chiaramente definita». Ironicamente, un rapporto AARO pubblicato venerdì sostiene che nessuno degli avvistamenti UAP riportati fino ad oggi ha prodotto prove di tecnologia extraterrestre.   Il rapporto afferma inoltre che «tutti gli sforzi investigativi, a tutti i livelli di classificazione, hanno concluso che la maggior parte degli avvistamenti erano oggetti e fenomeni ordinari e il risultato di un’errata identificazione», e ha sottolineato l’assenza di «prove empiriche per le affermazioni secondo cui il governo americano e le società private hanno decodificato la tecnologia extraterrestre».   Come riportato da Renovatio 21un militare americano ha rivelato la scorsa primavera l’esistenza di un programma di recupero di relitti UFO da parte delle autorità di Washington. È altresì vero che due anni fa il Congresso USA doveva approvare un disegno di legge per il finanziamento della retroingegneria di tecnologia aliena.   Un programma non dissimile era stato istituito dall’Italia fascista con il nome di Gabinetto RS/33, guidato, secondo rivelazioni uscite una ventina di anni fa, dall’inventore della radio Guglielmo Marconi.   Il termine «Gremlin» corrisponde ad una creatura del folclore del XX secolo, originariamente introdotta per spiegare i malfunzionamenti negli aerei e successivamente in altri macchinari, processi e i loro operatori. Le raffigurazioni di questi esseri variano ampiamente. Storie su di loro e riferimenti ad essi come cause di problemi tecnici e mentali particolarmente inspiegabili dei piloti furono particolarmente popolari durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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L’uso del termine nel senso di una creatura dispettosa che sabota gli aerei è apparso per la prima volta nello slang della Royal Air Force (RAF) tra i piloti britannici di stanza a Malta, nel Medio Oriente e in India negli anni ’20, con la prima testimonianza stampata in una poesia pubblicata nella rivista Airplane in Malta il 10 aprile 1929.  Fonti successive hanno talvolta affermato che il concetto risalirebbe alla Prima Guerra Mondiale, ma non ve ne sono testimonianze scritte di ciò. Ci sono tuttavia prove di precedenti riferimenti della RAF negli anni ’20 a una persona umile e servile, in altre parole un ufficiale di basso rango o un uomo arruolato gravato di incarichi oppressivi.   Sebbene la loro origine si trovi nei miti tra gli aviatori che affermavano che i Gremlin erano responsabili del sabotaggio degli aerei, il folclorista John W. Hazen afferma che alcune persone fanno derivare il nome dalla parola inglese antico gremian, «vessare», mentre Carol Rose, nel suo libro Spirits, Fairies, Leprechauns, and Goblins: An Encyclopedia, attribuisce il nome a una combinazione alla parola Grimm (dai celebri fratelli scrittori di favole) e la birra Fremlin. L’enciclopedia online riporta plausibile l’idea che il termine sia una miscela della parola «goblin» (minuta e grottesca creatura umanoide del folclore europeo) e della Fremlin, che era la birra più comunente disponibile al personale della RAF negli anni ’20. Altri ancora fanno risalire la parola a Kremlin, cioè Cremlino, ma non vi sono prove di questa derivazione.   I Gremlin trovarono popolarità mondiale con la geniale commedia horror di Joe Dante del 1984.

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