Genetica
Azienda torna a far parlare del progetto di resuscitare i mammutti

La Colossal Biosciences, con sede in Texas, si propone di salvare dall’estinzione il mammut lanoso, la tigre della Tasmania e il dodo, e ha appena raccolto altri 200 milioni di dollari per i progetti.
La startup è guidata dall’imprenditore di intelligenza artificiale Ben Lamm, che ha dichiarato a Bloomberg che Colossal è sulla buona strada per avere un cucciolo di mammut entro il 2028.
«Non faremo nulla finché non avremo i genomi corretti», ha detto Lamm in un’intervista rilasciata mercoledì a Bloomberg Technology.
L’azienda, che può dirsi ufficialmente nel business (se ne esiste uno) di quella che si chiama «de-estinzione» (fenomeno descritto ampiamente nel romanzo di Michele Crichton Jurassic Park, poi divenuto filmone hollywoodyano nel 1992 con Steven Spielberg – sarebbe attualmente nella «fase di editing» del progetto, con la tigre della Tasmania, o tilacino, «in realtà in anticipo sui tempi previsti», ha affermato il Lamm.
Un team di 17 persone sta lavorando su uteri artificiali, il primo dei quali dovrebbe essere pronto entro due anni, ha aggiunto.
Colossal ha una valutazione di mercato di oltre 10 miliardi di dollari e ha raccolto un totale di 435 milioni di dollari in contanti, inclusa l’iniezione più recente di 200 milioni di dollari dall’investitore TWG Global.
TWG è rimasta colpita dalle «significative innovazioni tecnologiche e dall’impatto di Colossal nel promuovere la conservazione», ha affermato in una nota il CEO dell’investitore, Mark Walter.
Lamm ha dichiarato a Bloomberg che il suo progetto è stato ispirato dalle previsioni secondo cui la Terra avrebbe perso il 15% della sua biodiversità entro il 2050, stima poi aggiornata al 50%.
«Sarebbe meglio avere un kit di strumenti per la de-estinzione e non averne bisogno piuttosto che averne bisogno e non averlo», ha affermato.
Come riportato da Renovatio 21, il progetto di de-estinzione del mammut è risalente, e adduce talvolta grotteschi argomenti di natura ecologica, oltre che di intrattenimento, quando è chiaro a tutti che si tratta di pura hybris frankensteiniana di scienziati e fiancheggiatori miliardari vari.
Nel dicembre 2023, il miliardario russo Andrei Melnichenko ha dichiarato di aver stretto una partnership con Colossal per sviluppare un «Pleistocene Park». Al vertice sul clima COP28 di Dubai, Melnichenko lo ha descritto come un modo per ridurre le emissioni di metano dal permafrost siberiano ricreando la fauna dell’era glaciale, come un «metodo conveniente per mitigare il cambiamento climatico». Le sanzioni statunitensi contro la Russia per il conflitto in Ucraina hanno tuttavia congelato il progetto.
Lamm ha co-fondato Colossal nel 2021, con il genetista della Harvard University George Church. Tra i sostenitori dell’azienda c’è In-Q-Tel, società di investimento di capitale di rischio (venture capital) notoriamente affiliata della CIA, dietro ai primi passi di tante società della Silicon Valley.
Gli scienziati ritengono che la popolazione dei mammut lanosi abbia subito un crollo circa 10.000 anni fa, alla fine dell’ultima grande era glaciale, e che gli ultimi membri della specie si siano estinti circa 4.000 anni fa.
Gli altri due progetti di Colossal riguardano estinzioni più recenti. Il dodo, un uccello incapace di volare, scomparve alla fine del 1600, dopo che gli esploratori europei introdussero specie invasive nella nativa Mauritius, mentre l’ultimo tilacino conosciuto morì nel 1936 allo zoo di Hobart in Tasmania.
Come riportato da Renovatio 21, cosiddetta «de-estinzione» dei mammutti, sulla cui resurrezione si lavora tramite la bioingegneria, è una fissa di George Church, uno delle figure centrali nello sviluppo della riprogenetica del XXI secolo, con idee che vanno dal Tinder genetico alla creazione di Mirror Humans, ossia esseri umani dalla biochimica totalmente invertita, quindi non suscettibili, in teoria, di alcuna malattia.
Il progetto dei mammuth di Church, che è uno degli scienziati che rivendica la paternità della tecnica di bioingegneria CRISPR, è dettagliato nel libro Woolly: The True Story of the Quest to Revive History’s Most Iconic Extinct Creature. («Lanoso: la vera storia della ricerca per far rivivere la creatura estinta più iconica della storia»).
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Come riportato da Renovatio 21, alla bislacca motivazione climatica e quella di intrattenimento faunistico, si è aggiunta negli anni, nella bizzarria più atroce, quella culinaria: tre anni fa è emerso che un’azienda australiana di carne coltivata chiamata Vow ha preparato nel suo laboratorio polpette di mammutto.
Il testo da leggere per comprendere la portata della rivoluzione genetica in arrivo è scritto dallo stesso George Churc e si intitola Regenesis: How Synthetic Biology Will Reinvent Nature and Ourselves («Rigenesi: come la biologia sintetica reinventerà la natura e noi stessi»). Si tratta di un libro manifesto dove, oltre ai progetti di far ritornare le specie estinte, si mostrano prospettive abissali che possono mettere i brividi al lettore (cambiamenti di enormi porzioni del genoma degli esseri viventi, invenzione di nuove specie, ridefinizione totale degli esseri umani), ma che tuttavia stanno accadendo.
In circolazione, a parlarne, c’è praticamente solo Renovatio 21. E da anni. Il sito che state leggendo è raro e unico come un mammutto sopravvissuto nei millenni.
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Immagine di Tracy O via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Genetica
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Animali
Minatori trovano uno scarafaggio di 40 milioni di anni. Quanto siamo vicini al Jurassic parco?

Uno scarafaggio fossilizzato, risalente a un’età stimata tra i 35 e i 40 milioni di anni fa, è stato scoperto in un pezzo d’ambra nella regione russa di Kaliningrad. Lo riporta la stampa russa.
L’esemplare è stato rinvenuto durante la selezione manuale presso il Kaliningrad Amber Combine, un impianto gestito dal gigante tecnologico Rostech, ha annunciato giovedì l’azienda.
L’insetto è racchiuso in un pezzo di ambra di 41 millimetri per 21 del peso di 7 grammi. Rostech ha notato che lo scarafaggio è conservato vicino alla superficie dell’ambra, consentendo un’osservazione dettagliata di ali, zampette e testa.
Russian miners find 40-million-year-old cockroach
The fossilized insect was discovered in a piece of amber in Kaliningrad Region pic.twitter.com/4YfK7FV3Hf— Acidicus (@Acidicus) June 26, 2025
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Anna Dugina, gemmologa del Kaliningrad Amber Combine (unica miniera d’ambra ufficiale in Russia), ha affermato che si tratta del più grande esemplare simile a uno scarafaggio scoperto dalla struttura negli ultimi cinque anni. Ha stimato la sua età a non meno di 35-40 milioni di anni.
«Lo scarafaggio era ricoperto di resina in un modo eccezionalmente fortunato», ha aggiunto. «Si trova molto vicino alla superficie dell’ambra, ma comunque abbastanza lontano dal bordo. Questo ha permesso di individuare l’inclusione durante la selezione e successivamente di levigare e lucidare la superficie senza danneggiarla».
Lo scienziato ha spiegato che, nonostante l’insetto sia diverso dagli scarafaggi che si trovano oggi, nelle zone tropicali vivono ancora specie simili.
La Kaliningrad Amber Combine è l’unica azienda al mondo che estrae l’ambra su scala industriale. L’impianto ha sviluppato metodi di estrazione unici per preservare l’integrità dei pezzi d’ambra, in particolare quelli contenenti inclusioni di flora e fauna.
La scoperta arricchisce la collezione del Museo regionale dell’ambra di Kaliningrad, che ospita oltre 14.000 pezzi singoli, tra cui più di 3.000 inclusioni di ambra.
L’ambra baltica, come quella rinvenuta a Kaliningrad, è nota per aver preservato forme di vita antiche con straordinaria precisione. La regione ospita oltre il 90% delle riserve mondiali di ambra, la maggior parte delle quali si trova nei pressi del villaggio di Yantarny.
La notizia solletica ovviamente la fantasia di quanti hanno veduto le pellicola della serie Jurassic Park, o libri del grande scrittore di narrativa di anticipazione Michael Crichton, dove gli insetti ematofagi conservati nell’ambra consentivano la clonazione dei dinosauri a scopo di intrattenimento, appunto nel Jurassic parco che dà titolo al franchising.
Jurassic parchi a parte, in Russia progetti di de-estinzione esistono anche in Russia: parliamo del programma di clonazione del mammuth, che tanto fa parlare di sé. Va notato che dietro al progetto c’è tuttavia una società statunitense, la Colossal Bioscience, e la volontà del più estremo scienziato di bioingegneria del pianeta, il George Church di cui tanto ha scritto Renovatio 21.
Come riportato da Renovatio 21, soggetti internazionali già pensano alla de-estinzione anche in termini culinari: ecco il progetto di un’azienda che intende vendere polpette di mammutto.
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Genetica
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