Militaria
Gli Stati Uniti stanno inviando agli ucraini armi che non possono usare correttamente
L’ex ispettore delle armi delle Nazioni Unite in Iraq Scott Ritter sostiene che «Biden sta inviando all’Ucraina miliardi di dollari di armi che [gli ucraini] non possono usare correttamente».
Per essere utilizzato in condizioni di combattimento, tale equipaggiamento deve essere accompagnato da una capacità di manutenzione e capacità logistica di livello istituzionale.
L’esercito ucraino, sostiene il Ritter in un suo articolo per la testata governativa russa RT, non dispone di tale capacità, in particolare per quanto riguarda i sistemi d’arma forniti dall’Occidente, e quindi le armi e le attrezzature che gli Stati Uniti stanno fornendo vengono esaurite molto rapidamente, più velocemente di quanto possano essere sostituite.
Ritter indica l’obice M777 da 155 mm come esempio del problema.
Complessivamente 90 di queste armi sono state fornite all’Ucraina direttamente dalle scorte del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. L’M777 pesa 4.200 chili, molto meno dell’obice M198 da 7.250 chili che è andato a sostituire.
La riduzione del suo peso ha richiesto compromessi nella sua struttura, rendendola molto più soggetta a rotture dovute allo stress del metallo, secondo una scheda informativa citata da Ritter.
La scheda informativa afferma che l’M777 non è in grado di assorbire il rinculo di sparare munizioni da 155 mm, facendolo consumare «pericolosamente velocemente”»in condizioni di combattimento.
Ritter afferma che senza un’ampia manutenzione a livello di campo, un’unità di artiglieria equipaggiata con l’M777 inizia a degradarsi entro quattro giorni e viene resa inutile al combattimento entro una settimana.
Questo problema si replica con ogni pezzo di equipaggiamento pesante che gli Stati Uniti e la NATO pompano in Ucraina, compresi i veicoli corazzati per il trasporto di personale M113 dell’era del Vietnam forniti dagli Stati Uniti e i veicoli corazzati antiaerei Gepard (di epoca simile agli M113) inviati dalla Germania.
«Fornendo all’Ucraina un equipaggiamento che è quasi garantito che si rompa subito dopo essere entrato in combattimento, e per il quale l’Ucraina non ha infrastrutture a disposizione da mantenere e riparare, Biden e Pelosi stanno facendo poco più che nutrire l’esercito ucraino con pillole suicide», conclude Ritter.
«Con amici come questi, chi ha bisogno di nemici?»
Secondo la CNN che cita fonti del Pentagono, le armi che gli USA e gli alleati NATO inviano in Ucraina finiscono al mercato nero: il mittente ne perde la tracciabilità appena varcato il confine. Abbiamo visto foreign fighters lamentarsi di essere mandati al fronte senza fucile, o, in rari casi, con un fucile e dieci colpi: la domanda su dove finiscono le armi che anche l’Italia invia in gran copia contro il volere del popolo e la Costituzione, è più che legittima.
Come riportato da Renovatio 21, la portavoce degli Esteri della Federazione Russia Marija Zakharova ha dichiarato che le armi occidentali finite in Ucraina andranno ad alimentare il terrorismo in Europa.
Scott Ritter si era fatto notare a inizio conflitto per la sua analisi del contesto dei biolaboratori ucraini sostenuti dagli USA.
Immagine di U.S. Army via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Militaria
Parlamentare statunitense spinge per il ritiro dalla NATO
Un parlamentare repubblicano USA ha presentato un disegno di legge per ritirare gli Stati Uniti dalla NATO, sostenendo che il blocco è una «reliquia della Guerra Fredda» che prosciuga «trilioni» di dollari dai contribuenti americani.
Il deputato del Kentucky Thomas Massie ha presentato la legge martedì, affermando che il blocco militare è stato creato per contrastare l’ormai scomparsa Unione Sovietica e che il denaro dei contribuenti sarebbe stato speso meglio altrove.
«Dovremmo ritirarci dalla NATO e usare quei soldi per difendere il nostro paese, non i Paesi socialisti… La partecipazione degli Stati Uniti è costata ai contribuenti migliaia di miliardi di dollari e continua a mettere a rischio il coinvolgimento degli Stati Uniti in guerre straniere… L’America non dovrebbe essere la coperta di sicurezza del mondo, soprattutto quando i paesi ricchi si rifiutano di pagare per la propria difesa», ha affermato il Massie.
Se approvata, la legge ordinerebbe al governo degli Stati Uniti di notificare formalmente alla NATO la sua intenzione di porre fine alla sua adesione e di interrompere l’utilizzo di fondi americani per i bilanci condivisi del blocco.
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La mossa riecheggia una spinta simile avanzata quest’anno dal senatore repubblicano Mike Lee dello Utah, che ha presentato una proposta di legge sostenendo che l’adesione degli Stati Uniti alla NATO non riflette più le esigenze strategiche dell’America. La sua proposta, tuttavia, si è arenata in commissione, e l’iniziativa di Massie probabilmente incontrerà le stesse difficoltà in un Congresso che ha ripetutamente espresso un sostegno bipartisan alla permanenza nell’Unione.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e diversi suoi alleati repubblicani sostengono da tempo che Washington spende molto più del dovuto e hanno criticato i governi dell’UE per la carenza di fondi per la difesa. Trump ad un certo punto ha avvertito che gli Stati Uniti potrebbero scegliere di non difendere i membri «delinquent» (cioè, non adempienti riguardo agli impegni e ai pagamenti) in caso di un potenziale attacco.
Con l’intensificarsi della pressione di Trump sul blocco, quest’anno i membri della NATO hanno concordato di aumentare gradualmente la spesa per la difesa al 5% del PIL, ben al di sopra della vecchia soglia del 2%. Questa spinta arriva mentre i membri europei della NATO, in particolare, hanno cercato di dipingere la Russia come una «minaccia», con media e funzionari occidentali che affermano che Mosca potrebbe lanciare un attacco in piena regola al blocco entro diversi anni.
Il Massie è un libertario sulla scia di Ron e Rand Paul, con particolare attenzione al debito. Molto inviso a Trump, che lo vuole «primariare» (cioè farlo gareggiare per la nomination repubblicana nel suo distretto), ha guadagnato molta popolarità con il suo racconto delle pressioni dell’AIPAC (la lobby israeliana operante a Washingtone) su tutti i rappresentanti e senatori, che sono seguiti da almeno uno o due agenti AIPAC ciascuno. Il Massie vive in una casa autosufficiente che si è costruito da sé ed è stato molto attivo nella riapertura del caso Epstein, guadagnadosi ulteriori strali da Trump.
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Droni
Soldati francesi attaccano droni attorno ad una base di sottomarini nucleari
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Militaria
Il disegno di legge sulla coscrizione avanza nel Parlamento tedesco
Il Parlamento tedesco ha presentato un disegno di legge per passare in Germania a un modello di coscrizione volontaria e iniziare i controlli fisici obbligatori per tutti i cittadini maschi che raggiungono la maggiore età. Lo riporta Defense News.
In base alla nuova legislazione, le forze armate della Bundeswehr saranno legalmente vincolate al loro obiettivo di aumentare il numero di personale attivo e riservisti fino a un totale di 470.000 soldati, di cui 270.000 in servizio attivo entro il 2035
Il 5 dicembre, la Bundeswehr ha dichiarato di avere circa 184.330 effettivi attivi, con un aumento dell’1,5%, ovvero 2.750 soldati, rispetto all’anno precedente.
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Attualmente non ci sono piani per la coscrizione obbligatoria, ha dichiarato la Bundeswehr in una dichiarazione dopo l’approvazione del disegno di legge. «Se ciò non bastasse, non avremo altra scelta che introdurre la coscrizione parziale», ha dichiarato il ministro della Difesa Boris Pistorius a margine del voto parlamentare.
Il disegno di legge include una disposizione per il servizio militare obbligatorio in base alle necessità, ma richiederebbe un ulteriore voto parlamentare per l’attivazione. Mentre i legislatori votavano, si sono verificate proteste contro la nuova misura in diverse città tedesche, tra cui la capitale Berlino.
Contemporaneamente, si è verificato uno sciopero parziale degli studenti contro la coscrizione obbligatoria. L’ampliamento della Bundeswehr è diventato una necessità, a causa «della situazione di minaccia e dei piani della NATO», hanno affermato i militari. «In caso di una situazione di difesa, che vogliamo prevenire a tutti i costi, lo Stato deve sapere chi è pronto ad agire», ha affermato Pistorius. «Questo Paese, questa democrazia, se lo merita».
Come riportato da Renovatio 21, il cancelliere Friedrich Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
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Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja (definita dalla deputata Sajra Wagenknecht come il «casinò della guerra»), con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
Molti altri Paesi europei stanno tornando alla naja più o meno obbligatoria. Negli ultimi giorni il presidente francese Emmanuel Macron si appresta a lanciare un nuovo programma di servizio militare volontario. Come riportato da Renovatio 21, il generale Fabien Mandon negli scorsi giorni ha destato scalpore dichiarando che il popolo francese dovrebbe essere pronto a «perdere i propri figli».
La Polonia ha introdotto un servizio base volontario e retribuito; la Germania ha approvato un modello che potrebbe evolvere in coscrizione selettiva se i volontari calassero (con una grottesca lotteria annessa); i Paesi Bassi dibattono sul ritorno della leva obbligatoria. Lettonia e Croazia l’hanno già ripristinata, mentre la Danimarca l’ha estesa alle donne. Il Belgio ha invitato due settimane fa 149.000 adolescenti al servizio volontario. La Svezia vuole innalzare l’età minima per il richiamo militare a 70 anni.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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