Razzismo
I non vaccinati sono razzisti: l’ultima del premier canadese Trudeau
Il premier canadese Justin Trudeau, intervistato in una trasmissione TV del Québec, si è scagliato contro la popolazione non vaccinata accusandola di essere «misogina e razzista».
«La faremo finita con questa pandemia procedendo con la vaccinazione», ha affermato Trudeau in francese, lingua ufficiale quebechese.
Prime Minister @JustinTrudeau launches into an unfounded and divisive tirade on unvaccinated people, calling them unscientific, “misogynists” and “racists.” pic.twitter.com/rllDApdgNM
— Bright Light News (@BLNewsMedia) December 29, 2021
«Conosciamo tutti persone che stanno decidendo se sono disposte o meno a farsi vaccinare e faremo del nostro meglio per cercare di convincerle. Tuttavia, c’è ancora della gente che è ferocemente contraria alla vaccinazione».
«Sono degli estremisti!» interviene l’intervistatrice.
«Non credono nella scienza e nel progresso e molto spesso sono misogini e razzisti. È un gruppo molto piccolo di persone, ma ciò non evita il fatto che occupano un po’ di spazio»
Essi, dice Trudeau, «non credono nella scienza e nel progresso e molto spesso sono misogini e razzisti. È un gruppo molto piccolo di persone, ma ciò non evita il fatto che occupano un po’ di spazio».
«Questo ci porta, come leader e come Paese, a fare una scelta: tolleriamo queste persone? Oltre l’80% della popolazione del Quebec ha fatto il proprio dovere facendo l’iniezione. Ovviamente non sono loro il problema in questa situazione».
Perché una persona che si rifiuta di vaccinarsi debba essere anche misogina e razzista è un mistero che il giovane premier, rieletto quest’anno in un’elezione più combattuta del previsto, non vuole, e non deve, spiegare.
Lo strano premier Trudeau, goscista estremista, è stato al centro di numerosi scandali a base di blackface, cioè l’abitudine, un tempo non considerata offensiva, di travestirsi da persona di colore. Gli scandali non lo hanno mai intaccato più di tanto.
Così come una faccia tosta notevole la si è notata le volte in cui, incredibilmente, ha, praticamente unico fra i governanti mondiali, parlato apertis verbis del Grande Reset.
Trudeau è figlio dell’ex premier canadese Pierre Trudeau, un altro uomo bizzarro, di cui emergono foto in posizioni di yoga e resoconti delle sue, diciamo così, libertà relazionali.
Tuttavia, una voce che corre con corredi fotograficima che è stata smentita dallo stesso Stato canadese, vorrebbe che il piccolo Justin sarebbe figlio biologico di Fidel Castro.
Internet
Giovane maggiorata di Onlyfans afferma di essere stata pagata per fare «propaganda politica totale» per Biden
Un’influencer famosa sulla controversa piattaforma parapornografica OnlyFans ha affermato che l’amministrazione Biden voleva assumerla per diffondere contenuti, specificando tuttavia che facesse in modo che non si capisse che era una pubblicità a pagamento.
La giovane Farha Khalidi, nota come tante altre per il seno prorompente, ha descritto il contenuto che le è stato chiesto di promuovere come «propaganda politica totale».
La ragazza, cresciuta in una famiglia musulmana e bisessuale dichiarata, ha anche dichiarato che la multinazionale dell’aborto Planned Parenthood la stava pagando.
Durante un’intervista podcast, la curvacea fanciulla– che evidentemente nella prospettiva neorazzista della sinistra americana deve etichettarsi come non-bianca – ha affermato che la Casa Bianca le ha chiesto di dire ai suoi seguaci che si sentiva rappresentata dall’allora giudice Ketanji Brown Jackson dopo che Biden l’aveva nominata alla Corte Suprema degli Stati Uniti. La Jackson, nera con le treccine, rimane alla storia per non aver saputo rispondere, durante le udienze di conferma della nomina, alla semplice domanda «che cos’è una donna». La donna replicò oscuramente che non era una biologa.
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La Khalidi, che ha anche milioni di follower su TikTok, ha osservato: «la cosa divertente è che dicono, “non rivelare che questa è una pubblicità” perché, sai, dicono, “tecnicamente non è un prodotto, quindi tu non c’è bisogno di rivelare che si tratta di un annuncio”».
An OnlyFans influencer claims that the Biden Administration wanted to pay her to spread ‘political propaganda,’ asking her to say that as a ‘person of color’ she ‘felt reflected.’ She says they wanted her to hide the fact it was a paid for ad. Full report: https://t.co/jWdDfDhmNc pic.twitter.com/8C85ms3UHY
— m o d e r n i t y (@ModernityNews) April 30, 2024
«Penso che volessero solo che una ragazza di colore d’avanguardia lo dicesse alla gente – quando hanno nominato Ketanji Brown Jackson, hanno detto, “puoi dire come persona di colore, che ti senti rappresentata?”», ha aggiunto la popputa ragazzina dell’internetto, apparentemente realizzando gli intenti razzisti della situazione.
Notando che l’amministrazione aveva impiegato una società di media di terze parti per contattarla, Khalidi ha detto di non averlo fatto perché non si sentiva rappresentata.
«Ed è una donna bianca che mi ha mandato un’e-mail e mi sta dando questa sceneggiatura. E io dico, no, mi piacerà parlare delle novità a riguardo. Ma non permetterò che una persona bianca mi dica di dire: “Sai, è così che mi sento come persona di colore”». A quanto sembra, il complesso neorazzista è installato anche nella mente della tettonica ragazzetta che lo lamenta.
«Il fatto che gli assistenti di Biden sappiano anche chi è Farha Khalidi la dice lunga di per sé» nota Modernity News.
Come riportato da Renovatio 21, l’alleanza combinata tra Biden e influencer – per lo più trans, fluidi, o giù di lì – di TikTok e social vari ha già prodotto esiti allucinanti e fortemente lesivi per la reputazione della Casa Bianca: pensiamo alle clip con influencer LGBTQ che, dal palazzo presidenziale, invitavano alla vaccinazione.
In alcuni casi, si è scoperto che dietro i gruppi di produttori di contenuti filo-Biden vi erano i finanziamenti di Giorgio Soros.
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Razzismo
Si dimette il primo ministro scozzese «anti-bianchi»
Scotland First Minister Humza Yousaf’s resignation is official.
He’s the guy who said there were too many whites in politics. In reality, there are just too many idiots like Yousaf. pic.twitter.com/ZBgje8WJsm — Paul A. Szypula 🇺🇸 (@Bubblebathgirl) April 29, 2024
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La polizia scozzese ha ricevuto qualcosa come 8.000 denunce di «crimini ispirati dall’odio» solo nella prima settimana dall’entrata in vigore della legge, pari a più del totale annuo di tutte le denunce di crimini ispirati dall’odio per tutti gli anni precedenti.Scottish Minister Humza Yousaf complains about whites being under control in Scotland. Isn’t this hate speech? Seems like he expects more terrorists to be in control of Scotland. pic.twitter.com/hhtv6QYMH3
— Voice Unchained (@VocUnchained) April 27, 2024
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Razzismo
Biden molla l’idea di bandire le sigarette al mentolo per non irritare l’elettorato nero
La Casa Bianca ha rinviato a tempo indeterminato i piani per vietare le sigarette al mentolo, dopo che i sondaggi hanno mostrato un drastico calo del sostegno afroamericano al presidente Joe Biden prima delle elezioni di novembre. Lo riporta il Wall Street Journal.
Circa l’81% dei fumatori neri utilizzava sigarette al mentolo nel 2020, anno in cui Biden ha ottenuto il 91% dei voti neri. Tuttavia, recenti sondaggi hanno mostrato che solo il 68% degli afroamericani intende sostenere il democratico questa volta.
«È chiaro che ci sono ancora molte conversazioni da tenere, e ciò richiederà molto più tempo», ha detto venerdì il segretario alla Salute e ai servizi umani Xavier Becerra, rilevando il feedback che la proposta di divieto ha ricevuto dai gruppi per i diritti civili e per la riforma della giustizia penale.
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Il divieto è stato proposto per la prima volta nell’aprile 2021, come parte dell’iniziativa «Cancer Moonshot» di Biden. La Casa Bianca ha sostenuto che la messa al bando delle sigarette al mentolo aiuterebbe le «persone di colore» a migliorare i risultati in termini di salute. Le sigarette al mentolo rappresentano oltre il 30% di tutte le sigarette vendute ogni anno negli Stati Uniti e sono i più popolari tra i fumatori neri e ispanici.
Il piano, tuttavia, ha finito per dividere drasticamente la base elettorale democratica. L’ex consigliere di Biden per le politiche interne, Susan Rice, ha sostenuto che ritardare il divieto «mette a rischio più vite nere», mentre la National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) ha approvato il divieto dei prodotti del tabacco aromatizzati come una «questione di giustizia sociale».
L’American Civil Liberties Union (ACLU) ha ribattuto che il divieto creerebbe un mercato nero per le sigarette al mentolo e aumenterebbe le interazioni negative tra polizia e afroamericani, che «avrebbero un impatto sproporzionato sulle persone di colore, oltre a dare priorità alla criminalizzazione rispetto alla salute pubblica e alla politica di riduzione del danno».
In pratica, anche se nessuno lo dice, si teme l’emergere di un nuovo tipo criminale: lo spacciatore nero di sigarette al mentolo. Un ulteriore stereotipo razzista che nessuno può permettersi.
Anche Altria Group e Reynolds American, i due maggiori produttori di sigarette statunitensi, hanno esercitato pressioni contro il divieto.
Il Canada ha effettivamente vietato le sigarette al mentolo nel 2018 e l’UE ha fatto lo stesso nel 2020. Uno studio dell’Università di Waterloo in Canada, basato su tali divieti, prevedeva che la proposta della Casa Bianca avrebbe fatto sì che 1,3 milioni di fumatori smettessero entro due anni, di cui circa 380.000 Afroamericani.
«La scienza è chiara sul fatto che ci sarà un enorme beneficio per la salute dall’eliminazione delle sigarette al mentolo», ha affermato Mitch Zeller, ex direttore del Centro per i prodotti del tabacco della Food and Drug Administration (FDA). Zeller ha suggerito che dietro la decisione dell’amministrazione Biden ci fossero considerazioni politiche.
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Secondo la FDA, è «probabile che le sigarette al mentolo rappresentino un rischio per la salute pubblica superiore a quello osservato con le sigarette senza mentolo».
«Si tratta di un piano basato sul buon senso che avrebbe potuto salvare centinaia di migliaia di vite», ha affermato la deputata Robin Kelly, una democratica dell’Illinois che presiede l’Health Braintrust del Congressional Black Caucus.
Le sigarette al mentolo sono attualmente vietate in due stati degli Stati Uniti, California e Massachusetts, e in oltre 100 comuni in tutto il Paese.
La popolazione nera americana è vittima di ulteriori stereotipi riguardo il loro consumi: è il caso del pollo fritto e dell’anguria, pietanze verso le quali gli afroamericani sono aneddoticamente, ingiustamente, illegalmente accusati di avere predilezione. È difficile, tuttavia, che in vista delle cruciali elezioni di novembre, l’amministrazione Biden legifererà contro cocomeri ed alette impanate.
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