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Terrorismo

9.000 soldati americani addestrati con diapositive che definiscono i pro-life «terroristi»

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L’esercito degli Stati Uniti ha risposto alle domande del Congresso diapositive di addestramento che etichettavano i gruppi pro-life come organizzazioni terroristiche, rivelando che oltre 9.000 soldati sono stati addestrati utilizzando quelle slide. Lo riporta l’organizzazione americana antiabortista Live Action.

 

L’estate scorsa erano trapelate delle slide della presentazione di formazione a Fort Liberty in North Carolina, che includevano National Right to Life e Operation Rescue, due grandi associazioni pro-life statunitensi, come potenziali gruppi terroristici.

 

I punti elencati dicevano che essere «anti-aborto» e «pro-life», così come opporsi a «Row v Wade» (misspelling di Roe v. Wade, la sentenza della Corte Suprema del 1993 che federalizzò il diritto di aborto negli Stati Uniti), erano potenziali indicazioni di ideazioni terroristiche. Esempi di difesa pro-life, come dimostrazioni, proteste, catene di salvataggio, i «truth display» (schermi che mostrano foto di bambini vittime di aborto) e altro ancora sono stati allo stesso modo considerati indicazioni di attività terroristiche, così come la consulenza presso centri per la gravidanza e sui marciapiedi.

 

«Una lettera della House Armed Services Committee è stata inviata a luglio al Segretario dell’Esercito Christine Wormuth chiedendo delle risposte. Un’altra lettera, scritta dai senatori James Lankford e Ted Budd e firmata da oltre 50 membri del Congresso, è stata inviata nella stessa data» scrive Live Action. «È stato poi rivelato che le slide erano in uso da sette anni. Ora, l’Esercito ha rilasciato informazioni da ulteriori indagini sulla questione, che hanno scoperto che circa 9.100 soldati sono stati addestrati utilizzando le slide».

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Secondo Military.com, c’è stata una resistenza bipartisan alle diapositive, resistenza che sta aumentando poiché l’esercito si rifiuta di assumersi le proprie responsabilità.

 

«Come diavolo è possibile che una cosa del genere vada avanti per così tanto tempo e nessuno tra i leader se ne accorga?» ha chiesto il deputato repubblicano Jim Banks. La deputata democratica Jill Tokuda ha dichiarato «ci sono alcune questioni fondamentali sulla responsabilità di base che non sembra stiamo affrontando».

 

Come riportato da Renovatio 21, un documento dell’FBI trapelato indicava una strategia del Bureau per infiltrare le messe in latino, considerandole fucine di «radicali» potenziali nemici degli USA.

 

L’amministrazione Biden aveva iniziato immediatamente la persecuzione di ogni tipo di dissidenza, etichettando coloro che si opponevano alle restrizioni pandemiche (vaccini, lockdown, mascherine) e genitori di scolari (contrari a indottrinamento su razza e gender) come possibili «domestic terrorists».

 

Le stesse tecniche usate all’estero per combattere il terrorismo islamica, hanno notato molti, sono ora applicate – in maniera più capillare – all’interno del Paese contro cattolici, pro-life e persino consigli di istituto di scuole elementari e medie.

 

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Terrorismo

Putin a Trump: sventati piani terroristici ucraini vicino al Cremlino

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Secondo un assistente del presidente russo, Yury Ushakov, il presidente russo Vladimir Putin ha informato il suo omologo statunitense, Donald Trump, di diversi attacchi terroristici sventati a Mosca prima delle celebrazioni del Giorno della Vittoria all’inizio di questo mese, puntando il dito contro l’Ucraina.   L’alto funzionario ha fatto notare che la discussione ha avuto luogo durante la telefonata tra i due presidenti di lunedì.   Parlando ai media martedì, Ushakov ha affermato che Putin ha detto a Trump che la «minaccia di attacchi terroristici – vicino al Cremlino e alla Piazza Rossa – è stata sventata» poco prima delle celebrazioni.   Secondo il funzionario, Putin ha anche affermato che gli «ucraini hanno minacciato direttamente i partecipanti stranieri alle festività e hanno tentato di… impedire il loro arrivo a Mosca».  
  In vista delle celebrazioni del 9 maggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha affermato che Kiev non può garantire la sicurezza dei dignitari stranieri in visita nella capitale russa. Ciononostante, i leader di 28 nazioni hanno partecipato all’evento commemorativo dell’80° anniversario della sconfitta della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale.   Tra i Paesi i cui rappresentanti hanno visitato la capitale russa figurano Cina, Brasile, Egitto, Venezuela, Cuba, Serbia, Slovacchia, Bielorussia e altre ex repubbliche sovietiche, oltre ad altri Paesi africani e asiatici. Putin ha elogiato il «coraggio politico» dei partecipanti stranieri.   Durante l’ultima conversazione telefonica, il presidente russo ha riferito alla sua controparte statunitense che, in vista delle celebrazioni e della tregua di tre giorni dichiarata unilateralmente da Mosca, le forze ucraine hanno lanciato oltre 500 droni kamikaze e missili da crociera Storm Shadow forniti dal Regno Unito contro diverse regioni russe, nonché la capitale, la maggior parte dei quali è stata intercettata.   Putin ha anche detto a Trump che «le menti dietro queste minacce sono coloro che celebrano i criminali nazisti», ha affermato Ushakov.  

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Terrorismo

Attentato suicida uccide 10 persone in Somalia

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Almeno 10 persone sono state uccise domenica quando un attentatore suicida si è fatto esplodere all’esterno di una base militare nella capitale somala, Mogadiscio. L’attentatore ha preso di mira una fila di reclute adolescenti, dove decine di giovani uomini erano in attesa di arruolarsi.

 

L’esplosione è avvenuta all’ingresso della base militare di Damanyo ed è stata rivendicata dal gruppo militante islamista Al-Shabaab.

 

I testimoni presenti sulla scena hanno descritto un’esperienza devastante: scarpe sparse e i resti dell’attentatore suicida erano sparsi in tutta l’area.

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Un capitano militare, identificatosi come Suleiman, ha descritto l’attacco, dicendo che un uomo è sceso da un tuk-tuk a tutta velocità, si è imbattuto in una coda e ha fatto esplodere degli esplosivi. «Ho visto 10 morti, tra reclute e passanti. Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare», ha dichiarato all’agenzia Reuters.

 

Il personale medico di un vicino ospedale militare ha confermato a Reuters che 30 persone sono state ricoverate con ferite. Sei di loro sono decedute poco dopo l’arrivo.

 

Le forze di sicurezza hanno rapidamente isolato il luogo dell’esplosione, limitandone l’accesso mentre i servizi di emergenza e gli investigatori arrivavano sul posto.

 

In una dichiarazione rilasciata lo stesso giorno, al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo di aver ucciso 30 soldati e ferito altri 50. Il gruppo, che mantiene legami con al-Qaeda, conduce una prolungata insurrezione in Somalia dal 2007. I funzionari governativi non hanno ancora risposto pubblicamente all’attacco.

 

L’esplosione presenta delle somiglianze con un incidente mortale avvenuto nel 2023, quando un attentatore suicida uccise 25 soldati nella base di Jale Siyad, situata proprio di fronte a Damanyo.

 

L’attentato di domenica è avvenuto appena un giorno dopo l’assassinio del colonnello Abdirahmaan Hujaale, comandante del Battaglione 26, ucciso nella regione somala di Hiiran. L’omicidio è avvenuto in un clima di crescente preoccupazione per le segnalazioni di infiltrazioni di agenti di al-Shabaab nei ranghi del governo e della sicurezza.

 

I gruppi di insorti legati ad Al-Qaeda, in particolare Al-Shabaab, hanno condotto attacchi regolari in diversi stati africani, tra cui quelli della regione del Sahel: Burkina Faso, Mali e Somalia nell’Africa orientale.

 

 

Come riportato da Renovatio 21, gli Shabaab due mesi fa hanno assaltato un albergo nella città di Beledweyne, nella Somalia Centrale, uccidendo secondo le stime almeno 11 persone.

 

Un anno fa gli Shabaab catturarono un elicottero ONU, uccidendo una persona e prendendone altri in ostaggio.

 

Nell’agosto 2023, l’Africa Command statunitense aveva effettuato su richiesta del governo somalo un attacco aereo contro i terroristi Shabaab, provocando la morte di 13 militanti del gruppo. A inizio 2023 il Pentagono aveva dichiarato di aver ucciso un alto comandante dell’ISIS in Somalia, eliminando assieme al leader regionale Bilal al-Sudani almeno altri 10 combattenti

 

Nel 2022 un gruppo di Shabaab ha preso il controllo dell’Hotel Hayat di Mogadiscio, dopo aver fatto detonare tre bombe nella capitale. Nel 2020 un altro attacco in un hotel provocò una strage con almeno 16 morti.

 

Come noto, gli Shabaab furono recipienti di milioni dati dal governo italiano con il riscatto della cooperante italiana in Kenya nel 2020. Per il rapimento, la procura di Roma ha chiesto a febbraio l’archiviazione dell’indagine, adducendo la mancata collaborazione delle autorità di Nairobi.

 

Come riportato da Renovatio 21, con gli Shabaab operava la «vedova bianca» Samantha Lewthwaite, britannica convertita all’Islam radicale irreperibile dopo la strage di Londra del luglio 2007, nonostante la caccia che, teoricamente, apparati di sicurezza britannici e africani le stanno dando da anni. La vedova bianca, dissero i giornali inglesi, aveva addirittura un programma di infiltrazione terrorista a partire da giovani europee convertite all’Islam per colpire le spiaggia spagnole. Si parlò di 30 reclute a cui è stato insegnato come costruire giubbotti suicidi e come scegliere i propri obiettivi di morte. Il nome della Lewthwaite viene fatto anche per l’attacco del settembre 2013 rivendicato dagli Shabaab nel centro commerciale Westgate a Nairobi, che causò 71 morti e circa 200 feriti.

 

Secondo alcuni, gli Shabaab potrebbero essere stati d’ispirazione per l’assassino del deputato inglese – cattolico, brexiter e pro-life – Sir David Amess, ammazzato a colpi di pugnale durante un incontro con i suoi elettori nella regione dell’Essex nell’ottobre 2021. I legami tra i terroristi somali e il giovane attentatore, figlio di buona famiglia somala espatriata a Londra, non sono mai stati chiariti.

 

Nel giugno 2024 gli Shabaab hanno attaccato soldati ugandesi delle forze di pace dell’Unione Africana (UA) presenti in Somalia, uccidendone 54. Per coincidenza, l’attacco è avvenuto a poche ore dall’approvazione da parte di Kampala di una legge anti-LGBT che ha messo l’Uganda al centro dell’attenzione mondiale. L’Uganda avrebbe subito poco dopo un’altra strage terrorista, stavolta sul suo territorio, ad opera di un’altra sigla islamista.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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IVF

Bomba contro una clinica della fecondazione in vitro. L’FBI individua un sospetto «25enne nichilista» con opinioni «antinataliste»

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Domenica le autorità statunitensi hanno identificato il sospettato dell’attentato dinamitardo in una clinica per la fertilità di Palm Springs, in California, come un venticinquenne con «ideazioni nichiliste» che, secondo le autorità, è rimasto ucciso nell’esplosione mentre tentava di trasmetterla in diretta streaming. Lo riporta il Washington Post.   Guy Edward Bartkus di Twentynine Palms, a Nord-Est di Palm Springs, è stato trovato morto vicino ad un veicolo esploso sabato fuori da una clinica dell’American Reproductive Centers, hanno dichiarato le autorità in una conferenza stampa. Le autorità non hanno specificato se il sospettato intendesse morire.   L’esplosione, che secondo i funzionari ha probabilmente creato «la scena dell’attentato dinamitardo più grande» nella California meridionale, aveva sollevato dubbi sul fatto che fosse stata perpetrata per ostacolare i servizi della clinica, che includono la fecondazione in vitro, il congelamento degli ovociti e la creazione di famiglie LGBTQ+. Nessuno degli ovociti, degli embrioni e degli altri materiali presenti nel laboratorio della struttura è rimasto danneggiato nell’esplosione, ha dichiarato la clinica. Altre quattro persone sono rimaste ferite nell’esplosione di sabato e sono state successivamente dimesse dall’ospedale.

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Ieri le autorità avevano descritto l’attacco come «un atto terroristico intenzionale» senza rivelare direttamente il movente, sebbene le autorità abbiano confermato che l’FBI stava esaminando il caso del sospettato.   «Si è trattato di un attacco mirato contro la struttura per la fecondazione in vitro», ha affermato Akil Davis, vicedirettore dell’ufficio di Los Angeles dell’FBI.   Gli inquirenti sarebbero anche a conoscenza di una registrazione audio sconclusionata di 30 minuti, emersa online dopo l’attentato, in cui un uomo descriveva il suo piano per attaccare una clinica per la fecondazione in vitro.   L’audio e il sito web su cui è stato pubblicato non identificavano né l’oratore né la clinica dell’American Reproductive Centers. Tuttavia, un funzionario delle forze dell’ordine a conoscenza dell’indagine, non autorizzato a parlare pubblicamente, ha affermato che entrambi erano sotto inchiesta nell’ambito dell’indagine in corso dell’FBI sulle motivazioni di Bartkus e su quelle che hanno descritto come le sue opinioni «antinataliste».   L’antinatalismo si riferisce alla convinzione filosofica che la vita comporti inevitabilmente sofferenza e, pertanto, sia moralmente indifendibile dare vita a una nuova vita.   Nella registrazione, l’utente lamenta varie lamentele sulla sua vita personale e afferma che il governo non dovrebbe limitare il «diritto di morire» di una persona: si direbbe quasi una sorta di incel pro-eutanasia.   «In pratica sono contro la vita. E la fecondazione in vitro è in un certo senso l’epitome dell’ideologia pro-vita», ha detto l’oratore nell’audio, che evidentemente non considera che è vero l’esatto contrario – la fecondazione provetta uccide quantità di embrioni superiori a quelle dell’aborto – anche secondo i dati italiani.   Il WaPo riporta che il sito web allegato, che i dati del dominio indicano essere stato creato a febbraio, fa riferimento a un miscuglio di movimenti marginali, tra cui il pro-mortalismo, la convinzione che sia meglio per gli individui morire il prima possibile per ridurre al minimo la sofferenza, e l’utilitarismo negativo, la nozione secondo cui gli individui dovrebbero cercare di ridurre al minimo la sofferenza anziché massimizzare il piacere nel mondo.   «L’obiettivo finale è che la verità vinca», ha scritto l’autore. «E una volta che ciò accadrà, potremo finalmente iniziare il processo di sterilizzazione di questo pianeta dalla malattia della vita».   Il sospetto attentatore, nel suo squilibrio, non ha considerato che sono proprio le cliniche della provetta ad essere obiettivi dei pro-life americani, i quali, una volta ribaltata la sentenza Roe v. Wade che sanvciva l’ aborto come diritto federale, sono ora passati in gran parte a combattere per la fine della pratica antinaturale della creazione di esseri umani laboratoriali.  
  Tale posizione, come noto, non è del tutto condivisa dall’amministrazione Trump, che sabato ha condannato l’attacco.   «La violenza contro una clinica per la fertilità è imperdonabile», ha scritto il procuratore generale Pam Bondi in una dichiarazione su X, aggiungendo: «l’amministrazione Trump capisce che le donne e le madri sono il cuore pulsante dell’America».   Il direttore dell’FBI Kash Patel ha elogiato la rapida risposta all’attentato da parte delle autorità federali, della polizia locale e dei vigili del fuoco, che hanno contribuito a ripristinare rapidamente l’energia elettrica nella struttura, evitando così la perdita di embrioni.   Sabato mattina, intorno alle 11:00, un veicolo, identificato dalla polizia come una Ford Fusion berlina argento del 2010, era esploso nel parcheggio vicino alla clinica per la fertilità. I ​​vigili del fuoco hanno spento la maggior parte delle fiamme causate dall’esplosione, ma sono stati costretti a ritirarsi perché la clinica ha subito un «crollo strutturale». Aziende e abitazioni nella zona sono state evacuate.   Poco dopo, le strade sono state chiuse mentre gli investigatori esaminavano i detriti dell’esplosione, che si estendevano per oltre 230 metri oltre la clinica della fertilità in ogni direzione.

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Sabato, il medico della clinica per la fertilità di Palm Springs, Maher Abdallah, ha scritto un messaggio sulla pagina Facebook della struttura per rassicurare la comunità che il suo team e tutti i suoi materiali riproduttivi erano sicuri.   La clinica, ha affermato, tornerà pienamente operativa lunedì mattina.   Il terrorismo contro l’industria della fertilità, seppure probabilmente con altre motivazioni, era stato predetto dallo scrittore francese Michel Houellebecq nel suo ultimo romanzo Annientare, nel quale racconto del mondo sconvolto da un sofisticatissimo e misterioso gruppo terrorista che, tra gli altri obiettivi, attacca anche una banca del seme in Danimarca, Paese che il lettore di Renovatio 21 sa essere il maggiore esportatore di spermatozoi da provetta. Nel libro il gruppo viene commesso a pentagoni, pentagrammi e immagini del Bafometto: non siamo visivamente distanti dai diabolici gruppi internet pedo-satanisti, anche quelli composti da giovani con idee orrende e radicali, che stiamo vedendo emergere in questi anni.

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