Immigrazione
Trump promette piani di deportazione di massa

Donald Trump ha elogiato l’ex presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower per la sua deportazione di massa di immigrati clandestini negli anni ’50, insistendo ancora una volta che impiegherà tattiche simili se fosse rieletto quest’anno.
Eisenhower è stato «molto forte riguardo alla deportazione», ha detto Trump a Maria Bartiromo di Fox News in un’intervista trasmessa domenica. La campagna di espulsione in stile militare dell’ex leader americano nell’estate del 1953 colpì ben 1,3 milioni di persone, rendendo il programma il più grande del suo genere nella storia americana.
Trump potrebbe superare Eisenhower se eletto presidente a novembre.
«Li ha lasciati molto vicino al confine e loro sono tornati. Poi li ha lasciati a 2.000 miglia di distanza e non sono più tornati», ha detto Trump, descrivendo le tattiche dell’amministrazione Eisenhower in fatto di immigrati.
Maria Bartiromo: “There are 8 to 10 million illegals right now on Joe Biden’s watch, so what are you going to do with them? Are you gonna deport them all?”
President Trump: “Its not sustainable… It’s not just South America. It’s from Africa, from Asia, from all over the world… pic.twitter.com/r4SgEiP4yu
— ????????Salty Texan (@texan_maga) February 5, 2024
L’«Operazione Wetback» dell’era Eisenhower aveva lo scopo di affrontare il malcontento del pubblico nei confronti dei lavoratori stranieri, prevalentemente cittadini messicani, che si erano trasferiti in gran numero negli Stati Uniti un decennio prima in risposta a una carenza di manodopera causata dalla leva militare della seconda guerra mondiale.
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Il nome wetback (schiena bagnata) deriva da un termine denigratorio per i lavoratori messicani illegali impiegati dai proprietari agricoli statunitensi negli Stati di confine. La schiena sarebbe bagnata perché i migranti per entrare negli USA devono attraversare il fiume Rio Grande.
La stima di 1,3 milioni di deportati era la cifra più alta fornita dai funzionari statunitensi, sebbene gli storici ne abbiano contestato l’accuratezza. Il numero effettivo potrebbe essere stato più vicino a 300.000.
Nella sua intervista con Fox, Trump ha affermato che i governi latinoamericani stanno “mandando persone… che non vogliono” oltre il confine degli Stati Uniti. Ha inoltre affermato che la Cina sta incoraggiando gli attraversamenti, prevedendo che ciò si tradurrebbe in un “attacco terroristico, al 100%”.
L’ex leader americano ha anche commentato l’incidente di alto profilo avvenuto a New York il mese scorso, in cui un gruppo di migranti è stato filmato mentre aggrediva gli agenti di polizia a Times Square mentre uno di loro veniva arrestato. L’aggressione ha causato un tumulto a livello nazionale, con i politici di entrambi gli schieramenti politici che hanno chiesto la deportazione dei colpevoli.
Trump ha condannato l’attacco e ha suggerito che il tasso di criminalità a New York City, che ha collegato alla situazione dei confini, potrebbe far sì che i suoi elettori tradizionalmente democratici diventino repubblicani.
«La gente di New York è arrabbiata. Persone che non avrebbero mai votato per me perché sono repubblicano», ha detto Trump. «Penso che voteranno per me. Quindi penso che daremo una chance forte a New York».
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
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Immigrazione
Gli USA potrebbero sequestrare i beni dei migranti illegali. Perché non lo facciamo in Italia?

Il governo degli Stati Uniti sta valutando la possibilità di confiscare i beni degli immigrati clandestini che non pagano le multe per aver oltrepassato la scadenza dell’ordine di espulsione. Lo riporta l’agenzia Reuters, citando documenti dalla stessa esaminati.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato una stretta contro l’immigrazione illegale da quando è entrato in carica a gennaio.
Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha annunciato la scorsa settimana che i migranti che rimangono nel Paese dopo aver ricevuto un ordine definitivo di espulsione saranno soggetti a una multa di 998 dollari al giorno.
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Se non pagano, i loro beni potrebbero essere sequestrati, ha scritto la Reuters martedì. L’agenzia ha anche citato un alto funzionario non identificato che ha affermato che il governo ha in programma di applicare le sanzioni retroattivamente per un massimo di cinque anni, portando potenzialmente a multe di oltre 1 milione di dollari.
Non ci sono leggi federali che proibiscono agli immigrati clandestini di acquistare proprietà negli Stati Uniti. Possono acquistare case o auto in contanti, ed esistono opzioni di finanziamento. Tuttavia, alcuni stati, come Texas e Florida, richiedono la prova della presenza legale per la registrazione del veicolo o per ottenere una patente di guida.
Secondo le e-mail esaminate da Reuters, la Casa Bianca ha sollecitato l’US Customs and Border Protection a gestire le sanzioni, i sequestri di proprietà e la vendita dei beni dei migranti che non pagano.
Il piano è rivolto alle circa 1,4 milioni di persone a cui un giudice dell’immigrazione ha intimato di lasciare il Paese, ha osservato l’agenzia.
Le multe si basano su una legge del 1996 che è stata applicata per la prima volta durante il primo mandato di Trump nel 2018. Reuters ha citato i verbali del tribunale che mostrano che almeno quattro migranti hanno ricevuto multe di circa 60.000 all’epoca dollari.
L’ex presidente Joe Biden ha smesso di emettere multe e ha revocato le norme quando è entrato in carica nel 2021.
Durante la sua campagna elettorale dell’anno scorso, Trump ha criticato Biden per il suo approccio nei confronti degli stranieri residenti illegalmente nel Paese, attribuendo a questo la responsabilità dell’escalation dei flussi migratori al confine tra Stati Uniti e Messico.
Si tratta dell’ennesima iniziativa concreta dell’amministrazione Trump da quando ha dichiarato un’emergenza nazionale, consentendo, tra le altre cose, lo spiegamento delle forze armate per proteggere il confine e ottenendo la quasi cessazione del flusso migratorio nel Paese.
Non è possibile capacitarsi, a questo punto, di come Trump non divenga un esempio per le destre europee, in ispecie quella italiana, che è al governo con un partito sedicente nazionalista e sovranista, sotto la cui supervisione, tuttavia, il numero di immigrati è aumentato invece che diminuire.
Invece che vedere i beni degli immigrati – ottenuti per assistenzialismo o per crimine: perché non è chiaro quanti dei milioni di clandestini nel nostro Paese possano e vogliano lavorare – confiscati per il bene comune, il cittadino italiano è costretto a testimoniare la cornucopia di proprietà esibite dagli immigrati illegali.
Al contribuente italiano l’immigrato schiaffa in faccia il telefonino di ultima generazione, il vestito di moda, le cuffiette tecnologiche, il monopattino elettrico, e, in casi di odore evidentemente criminale, l’auto di lusso, l’orologio costosissimo, come da immaginario della musica trap et similia.
Tutto ciò è pagato dal contribuente, o tollerato dalle forze dell’ordine incapaci di reprimere il crimine immigrato, già organizzato in bande ci violenza ferale come la mafia nigeriana.
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Il mistero è come la cittadinanza si sia assuefatta ad una simile ingiustizia, che è patente e volare.
Il comportamento del primo ministro Meloni, che sembra preferire l’Europa della Von der Leyen – la gabbia della nazione italiana, pensavano sino a non troppi anni fa le destre – allo slancio mondiale di Trump, lo lasciamo giudicare ai lettori.
Nel frattempo, godetevi gli africani «richiedenti asilo» che, oltre che al vitto e alloggio nel condominio che ha distrutto il valore immobiliare della vostra casa, ostentano oscenamente tutte le cose che gli avete comprato con le vostre tasse – e con la vostra tolleranza.
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Immigrazione
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