Connettiti con Renovato 21

Misteri

Storia commerciale della tavoletta per evocare gli spiriti

Pubblicato

il

Tutti abbiamo una qualche immagine delle tavolette usate per evocare gli spiriti: su supporto cartonato o ligneo, sono stampate l’alfabeto, i numero dallo zero al nove, le parole «sì» e «no», talvolta, in una variazione possibile, la parola «addio».

 

Si tratta dello strumento per eccellenza per le sedute spiritiche. Non sappiamo se sia quello utilizzato anche da Prodi e dagli amici nel 1978 per conoscere l’ubicazione del presidente DC Aldo Moro, in quei giorni rapito, ma immaginiamo fosse qualcosa di simile. (Gli spiriti peraltro ci avevano azzeccato: avevano detto Gradoli, e di fatto Moro stava in via Gradoli, nel palazzo in odore di servizi segreti dove anni dopo fu trovato il governatore del Lazio Marrazzo con alcuni trans sudamericani)

 

Da numerosi film, telefilm e altri prodotti della cultura popolare dell’ultimo secolo abbiamo imparato che il suo uso consiste nel «chiedere» allo spirito una determinata domanda, e vedere come risponde attraverso un indicatore, che è un tappo, o un pezzo di vetro, o qualcosa di simile sul quale i partecipanti pongono il dito. L’indicatore si muove attraverso la tavoletta andando a formare lettera per lettera la risposta.

 

Secondo alcuni questo rito era già in uso nell’età antica, durante la dinastia Song in Cina (960–1279) e forsanche da Pitagora. Tuttavia al fenomeno fu data una struttura e trovato un nome da due businessmen statunitensi di fine Ottocento, Elijah Jefferson Bond e Charles Kennard, che la misero in commercio nel 1890. Dieci anni dopo un impiegato del Kennard di nome William Fuld acquistò i diritti dell’«invenzione» dei due imprenditori, e ricominciò a confenzionarla dandole il nome con cui è ancora oggi conosciuta nel mondo anglofono, Ouija Board, «Tavoletta Ouija».

 

Si prega di notare, quindi, che si tratta di un vero marchio commerciale, che nel 1991 passò al produttore di giocattoli Hasbro.

 

Ouija, quindi è un brand, esattamente Kleenex, Mars o Coca Cola. Al momento Ouija non ha competitor: nessuna Pepsi osa introdursi in questo mercato. Perché, come spiega un recente articolo della newsletter di economia e marketing The Hustle, è un mercato a tutti gli effetti.

 

Le origini della tavoletta spiritica vanno ricercate nella storia del cosiddetto «burned-over district» (il «quartiere bruciato»), una serie di regioni centrali ed occidentali dello Stato di New York che nella prima parte dell’Ottocento furono segnate da inusuali fervori religiosi e spirituali. Lì ha avuto le sue visioni Joseph Smith, profetico fondatore del mormonismo. Lì avrebbero preso piede alcune sette apocalitiche come quella dei milleriti, che credevano che la Seconda Venuta di Gesù Cristo si sarebbe realizzata il 22 ottobre 1844. Lì avvenne l’esperimento utopico-distopico dell’Oneida Society, che prevedeva matrimoni di gruppo con coppie decise dalle commissioni e i bambini cresciuti dalla collettività invece che da padre e madre. L’elenco va avanti per molto.

 

Sempre nel burned-over district fecero la propria comparsa le sorelle Fox, che conducevano le prime sedute spiritiche intorno al 1848, portando alla formazione del Movimento Americano di Spiritualismo, che insegnava la comunione con i morti.

 

Le sorelle Fox sono solitamente considerate l’origine dell’interesse americano per lo spiritismo. Le Fox sostenevano di essere in grado di interpretare colpi su mobili e pareti come messaggi mandati dagli spiriti.

 

Tuttavia, già all’epoca alcuni cominciavano a sostenere che era possibile comunicare con il mondo dei morti tramite le «tavolette parlanti». Un articolo del 28 marzo 1886 del New York Daily Tribune descriveva quanto fosse facile costruire il «nuovo schema per la comunicazione misteriosa»: c’era solo bisogno di una tavola contrassegnata da lettere e numeri e una planchette (francese per “piccola tavola”) per indicarli.

 

Tra questi primi appassionati delle tavolette parlanti c’era il Charles Kennard, un imprenditore di fertilizzanti a Chestertown, nel Maryland, il quale, si dice, avesse in realtà pochi interessi oltre che al business. Il Kennard collaborò quindi con un becchino e falegname di nome E.C. Reiche per produrre e vendere una dozzina di tavolette spiritiche. Quando suggerì di avviare un’attività insieme, il Reiche non riuscì a vedere un profitto in qualcosa che le persone, pensava, potevano tranquillamente realizzare da sole.

 

Il Kennard tuttavia non demorse. Dopo che la sua attività di fertilizzanti si esaurì a causa della concorrenza e della siccità nel 1889, si trasferì a Baltimora per ricominciare. Lì, incontrò l’avvocato specializzato in brevetti Elijah Bond, il quale invece mostrò interesse per l’idea, anche perché la cognata Helen Peters sosteneva di essere una medium.

 

In alcune lettere scoperte dal presidente della Talking Board Historical Society (un’associazione che si occupa di storia della tavoletta) Robert Murch, il Kennard scrisse di una seduta spiritica tenuta dalla Peters nell’aprile 1890, durante la quale affermò di aver chiesto alla tavoletta come voleva essere chiamata. «O-U-I-J-A», scandì la tavola, aggiungendo al gruppo spiritista che l’espressione significava «buona fortuna».

 

Ouija non è una parola in alcuna lingua conosciuta. Alcuni hanno pensato che possa essere la crasi della parole francese oui («sì») e quella tedesca ja (sempre «sì»), tuttavia non vi è conferma. Lo storico della tavoletta Murch ha ipotizzato che potrebbe essere stato un errore di ortografia: forse volevano scrivere «Ouida», il soprannome di Maria Louise Ramé, una scrittrice che la medium Peters ammirava. Non c’è verso di capire se questa teoria dica il vero.

 

La fede nel prodotto crebbe nel Kennardo, che fondò la Kennard Novelty Company il 30 ottobre 1890, con altri investitori investitori: il colonnello Washington Bowie, John F. Green, Harry Welles Rusk e William H.A. Maupin. La missione dell’azienda era vendere tavolette Ouija come non ci fosse un domani.

 

L’avvocato Bond quindi depositò Ouija come marchio registrato; fu inoltre depositato anche un brevetto (ebbene sì) della tavoletta spiritica. Secondo le ricerche di Murch, l’ufficio brevetti aveva rifiutato dispositivi simili perché i loro creatori non potevano provare che evocassero gli spiriti. Bond risolse il problema portandosi appresso la cognata medium, incontrando impiegato dopo impiegato dell’ufficio brevetti fino ad arrivare al capo ufficio. Il quale disse che se quell’«aggeggio» avesse saputo scandire il suo nome, avrebbe rilasciato il brevetto. Il Bond e la Peters si misero all’opera e diedero la dimostrazione richiesta. Il brevetto fu ottenuto, e non solo quello: grazie all’episodio, era possibili pubblicizzare la tavoletta con la frase «proven at the patent office», «testato all’ufficio brevetti».

 

 

Immagine da Google Patent

 

 

Nel 1892, le tavolette Ouija erano così popolari che la Kennard Novelty Company costruì ulteriori fabbriche a New York, Londra e Chicago e una seconda filiale a Baltimora. Le tavolette erano vendute per 1 dollaro, prezzo che corrisponde a circa 33 dollari di oggi. Non tutto andò liscio. Il becchino Reiche tornò a farsi vedere per chiedere una fetta dei ricavi. Il Kennard e il Mapin uscirono dall’azienda nel 1892, mentre l’avvocato Bond uscì dopo aver fallito la supervisione di una filiale nel Regno Unito.

 

Rimase il colonnello Bowie, che ribattezzò l’azienda come Ouija Novelty Company e vi arruolò tale William Fuld, suo amico e già verniciatore dell’azienda, per produrre le tavolette assieme al fratello Isaac. Per ragioni non conosciute, nel 1901 l’azienda siglò un accordo esclusivo con William Fuld, l’uomo che fece da vero propulsore al business degli strumenti medianici.

 

Nel 1918, il Fuld costruì una fabbrica a tre piani a Baltimora, spendendo 100 mila dollari dell’epoca (oggi sarebbero, 1,9 milioni). Lo fece per un motivo preciso: la tavoletta Ouija gli aveva detto di «prepararsi per il grande business».

 

Di fatto, la tavoletta divenne un fenomeno sociale che interessava gran parte della società. Hustle scrive che divenne un gioco popolare per gli appuntamenti romantici, cosa dipinta da Norman Rockwell in una copertina del 1920 della rivista Saturday Evening Post.

 

Illustrazione di Norma Rockwell per il Saturday Evening Standard

 

Analogo uso spiritico-romantico era fatto, si racconta, nelle festicciole di ragazze nubili, che chiedevano all’ al di là previsioni sul proprio destino sentimentale. Fiorirono canzoni come «Weegee Weegee Tell Me Do» (dove «weegee» è una pronuncia di «ouija»), «Ouija Mine» e «Ouija Board» che decantavano le meraviglie di questo utensile per la comunicazione spiritica. Saltava fuori, tuttavia, anche qualche caso bizzarro, come quello, invero molto particolare, di una modella di origine nativo-americana che nel 1930 riuscì a convincere un’amica ad uccidere una rivale in amore dicendole che ciò era stato ordinato da uno spirito attraverso la tavoletta…

 

Il successo spinse l’arrivo della concorrenza e la riemersione di vecchie figure, come i fratelli dei vari Kennard, Bond e dello stesso Fuld. Tuttavia William Fuld li sconfisse con un mix di querele e tattiche sul prezzo. La sua fabbrica non aveva veri nemici.

 

Il Fuld fu tuttavia ucciso proprio da essa. Nel 1927 cadde dal tetto e una costola rotta gli trafisse il cuore. Sul suo letto di morte, chiede ai figli di non vendere mai più le tavolette Ouija. Gli eredi assecondarono il desiderio paterno, fino a che più nessuno in famiglia voleva portare avanti il business. Nel 1966, la famiglia Fuld vendette la Ouija ad un noto produttore di giuochi da tavolo, Parker Brothers.

 

Secondo un’intervista del 1986 all’allora presidente dell’azienda, la Parker Brothers sborsò per la tavoletta Ouija qualcosa come 975 mila dollari, 8,9 milioni al cambio di oggi. Si trattava dell’acquisizione più costosa mai intrapresa dall’azienda, che nel 1935 per il Monopoli (un altro loro gioco da tavolo) aveva sborsato circa 500 dollari (cioè 10.800 dollari odierni). Tuttavia, l’investimento pagò, e l’azienda andò a breakeven due anni dopo, ripagandosi completamente della folle spesa.

 

La Parker arrivò a produrre qualcosa come 400 mila tavolette spiritiche all’anno, senza contare gli ordini dall’anno precedente: una quantità che non era affrontabile per l’azienda. Nel 1967 Parker Brothers vendette 2 milioni di Ouija, divenendo di gran lunga il prodotto più venduto del suo catalogo di 134 giochi da tavolo – incluso, incredibilmente, il Monopoli.

 

Nonostante il successo del suo prodotto medianico, la Parker, incapace di tenere il passo con il mercato dei giochi in pieno boom, fu ceduta alla corporation General Mills, dove Parker fu fusa con il marchio di forni Kenner. Una società chiamata Tonka acquisì Kenner Parker nel 1987 con un accordo del valore di 627 milioni di dollari (1,6 miliardi odierni).

 

Infine fu rivenduta al colosso dei giocattoli USA Hasbro per 516 milioni (1,1 miliardi attuali) nel 1991. Al momento, quindi, Hasbro dispone il brevetto e il marchio registrato Ouija, che occasionalmente dà in licenza ad altre aziende. Una versione ancora disponibile è fatta dalla Winning Moves, mentre scopriamo che esiste anche una versione lenzuolo del fantasmagorico strumento. Aziende che vogliono mettere sul mercato prodotti per Halloween basate sulla Ouija, devono pagare i diritti: candele, tazze, calzetti, portachiavi, vassoi…

 

La Hasbro non si è limitata allo sfruttamento della proprietà intellettuale dell’Ouija solamente con licenze date all’esterno. Nel 2014 ha prodotto il film horro Ouija, che ha avuto un tale successo da poter mandare in sala due anni dopo anche il sequel, Ouija: Origin of Evil, pure un discreto successo. Il primo Ouija, costato tra i 5 e gli 9 milioni di dollari, ha ottenuto incassi per 103,6 milioni, nonostante pessime recensioni.

 

Nel 1960 vi era già stato un film sul tema, chiamato 13 Ghosts, dove la planchette levitava indicando la disgrazia in arrivo.

 

Tuttavia il film che veramente è stato fondamentale per la Ouija in era moderna è stato, senza dubbio, L’esorcista (1973). La pellicola, considerata una delle vette del cinema horror e non solo, ancora oggi incute in molti spavento estremo se non riverenza. Nella trama, la 12enne Regan dice a sua madre che usa una tavoletta Ouija per parlare con uno spirito chiamato Capitan Howdy. Poco dopo viene posseduta da un demone che compirà cose atroci e preternaturali.

 

Con L’esorcista si ebbe la prima volta che la Ouija veniva descritta pubblicamente come possibile porta alle forze maligne, sentimento che prima era solo diffuso tra i gruppi religiosi ma non condiviso dalla società civile. L’idea del film di Friedkin, tuttavia, attechì.

 

Quindi, nel 2008, quando Hasbro ha rilasciato una Ouija rosa commercializzata per le ragazze e venduta esclusivamente presso la catena Toys R Us, alcuni chiesero il boicottaggio del colosso della distribuzione dei giocattoli, che peraltro ha dichiarato bancarotta nel 2017 (dopo anni, notarono i gruppi pro-life, in cui aveva contribuito a sostenere l’abortismo, che è ciò che uccide i loro clienti finali, i bambini).

 

I tempi sono decisamente cambiati: per una volta, in meglio.

 

Quanto al reale funzionamento della tavola, gli scientisti danno come spiegazione l’effetto ideomotorio, ciò la possibilità di condurre alcuni movimenti senza che ne siamo davvero consapevoli.

 

Altri osservatori, meno scientisti ma attenti a negare il soprannaturale, dicono che i movimenti sono veri, ma non indotti da spiriti, quanto piuttosto dall’inconscio dei partecipanti, come in una sorta di lettura junghiana per cui ad ogni realtà spirituale corrisponde sempre l’energia dell’inconscio personale e collettivo.

 

Altri ancora, sostengono che si tratti proprio degli spiriti: cioè, che la tavoletta si uno strumento davvero a buon mercato per mettersi in contatto con la dimensione ulteriore.

 

Qui si può innestare quello che era il pensiero cattolico fino a pochi decenni fa: i morti non possono in alcun modo comunicare con i vivi, insegnava la teologia.

 

E quindi, se qualcuno risponde articolatamente, e non può essere lo spirito di un morto (per esempio: gli spiriti di Don Sturzo e La Pira evocati da Prodi nel 1978), di chi si tratta?

 

La risposta, semplice semplice, la potete intuire: si tratta dei demòni.

 

Con la Ouija, in pratica, hanno brevettato e venduto a milioni di persone la negromanzia, un tempo praticata solo da stregoni e satanisti, oggi, nella catastrofe spirituale del mondo moderno, diffusa alle masse inconsapevoli. Intere popolazioni necromantizzate, stregonizzate. Pensate la distanza dai tempi della caccia alle streghe…

 

Qualcuno può vedere l’ironia di questo disegno che si dipana sulla storia, che è solo la risultanza della battaglia del bene contro i piani del Signore del Male.

 

Il quale non ha disdegnato, nel processo, di far pure qualche soldo. Del resto lo chiamano sterco del demonio, e agli uomini privi di fede piace tantissimo.

 

Il commercio tout court può essere commercio con i demoni. È una lezione da tenere a mente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua a leggere

Misteri

Il fondatore di Telegram: le accuse delle Owens alla Francia sono plausibili

Pubblicato

il

Da

Le accuse secondo cui il governo francese potrebbe essere coinvolto nell’omicidio dell’attivista conservatore statunitense Charlie Kirk sono «del tutto plausibili», ha dichiarato Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram.

 

L’imprenditore russo ha commentato le rivelazioni della commentatrice Candace Owens, secondo cui l’assassino di Kirk «si è addestrato con la 13ª Brigata della Legione francese, con coinvolgimento multistatale». Il sospettato, il 22enne Tyler James Robinson, è stato formalmente accusato di omicidio aggravato e reati connessi all’uccisione di Kirk e si trova in custodia cautelare senza cauzione, mentre i procuratori valutano di richiedere la pena capitale.

 

Nello stesso post su X pubblicato venerdì, Owens ha rivelato di essere stata avvertita da un alto funzionario francese che il presidente Emmanuel Macron aveva «autorizzato unità professionali» a eliminarla.

 

Iscriviti al canale Telegram

«Dopo aver esaminato tutto ciò che Charlie Kirk ha detto sulla Francia di Macron, trovo le informazioni di Candace sul coinvolgimento francese nella sua morte del tutto plausibili», ha scritto Durov su X domenica, ripubblicando il messaggio di Owens.

 

Durov, fermato all’aeroporto di Parigi l’anno scorso per presunti reati legati agli utenti di Telegram, ha da tempo accusato le autorità francesi di condurre una «crociata» contro la libertà di espressione. Il miliardario, che detiene la cittadinanza francese, considera il suo arresto per condotte altrui «legalmente e logicamente assurdo».

 

Sostieni Renovatio 21

Nel suo post, Durov ha ricordato che Kirk aveva invocato dazi del 300% sulla Francia finché le accuse contro di lui non fossero state archiviate, citando un messaggio in cui l’attivista accusava l’Europa di colpire «i CEO di piattaforme dove prospera la libertà di parola». Tale testo, scritto poco prima che il fondatore di Turning Point USA venisse ucciso a colpi di arma da fuoco in un campus universitario nello Utah il 10 settembre, auspicava «conseguenze dure e dolorose» per la Francia a causa della detenzione di Durov.

 

Come riportato da Renovatio 21, fondatore di Telegram ha inoltre rivelato che, durante la sua custodia, il capo dei servizi segreti francesi gli aveva chiesto di censurare voci conservatrici in Romania in vista delle controverse elezioni presidenziali, poi annullate dalla Corte Costituzionale. Il mese scorso, Durov ha accusato le autorità francesi di promuovere la sorveglianza in nome della sicurezza pubblica.

 

Al giovane miliardario, la cui società opera da Dubai, era stato inizialmente vietato di lasciare la Francia durante le indagini, ma il divieto di viaggio è stato completamente revocato all’inizio di questo mese.

 

Come riportato da Renovatio 21, Durov – che ha ottenuto anni fa la cittadinanza francese – sei mesi fa ha dichiarato che la Francia ha usato i temi del «terrorismo e della «pornografia infantile» per mascherare la sua agenda politica con Telegram.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Telegram

Continua a leggere

Misteri

Halloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore

Pubblicato

il

Da

Non è che potevamo arrivare al 31 di ottobre senza il classico articolo di Renovatio 21 sulla realtà sanguinaria di Halloween.   Vorremo dire che oggi quanto, anno dopo anno, delle origini occulte, pagane se non propriamente satanistiche, di Halloweeno. Tuttavia non resistiamo: certe cose, per questo giornale, sono cicliche ed irrinunziabili. (Tipo, l’articolo di Natale sugli orfani della Signora in blu, quelli su Carol of the Bells, etc.).   I nostri lettori sanno come la pensiamo sulla questione: eccerto, è una festa commerciale, sorta per qualche ragione durante l’era televisiva americana; eccerto, i suoi simboli primari sono demoniaci (la zucca con la candela dentro, Jack O’Lantern, rappresenta un’anima incorsa nell dannazione; traducono «trick or treat» in «dolcetto o scherzetto», ma in realtà significherebbe la minaccia estorsiva «maledizione o sacrificio»).

Sostieni Renovatio 21

Tuttavia, il senso vero di tutto questo carnevale di mostri e demòni, ripetiamo ogni anno, è essenzialmente un’altro: è l’addestramento dell’uomo moderno, e specialmente della giovane generazione, al ritorno del sacrificio umano. Perché, tutto questa panoplia di spiriti e immagini violente, a cosa può ricondurre, se non a questo? Ecco perché è vero, assolutamente, che Halloween è una festa anticristiana.   Sissì, lo abbiamo già detto: il programma è ben steso, vogliono il tributo primigenio, quello che era in uso in ogni angolo della terra (da Cartagine agli Aztechi, dalla Nuova Guinea al paganesimo indoeuropeo più antico) prima dell’avvento del Signore della Vita. Vogliono il sangue degli esseri umani, specialmente quello innocente.   Per cui no, non festeggiamo – e aggiungiamo, rara avis, un complimento alla Repubblica Popolare Cinese, che l’anno scorso sembra aver arrestato a Shanghai chi voleva fare Halloween. Sappiamo che un orologio rotto segna l’ora esatta ben due ore al giorno: l’altra è la legge cinese contro i cosplayer (un’aberrazione terrificante che ha ovvie correlazioni con Halloween).   Detto anche questo, bando alle ciancie e largo al listone del vero orrore di Halloween, aggiornato agli omicidi dell’edizione 2024. Quello 2025 arriva tra un anno giusto. Se sopravviverete a stasera, beninteso.   (Ad ogni modo, ci rendiamo conto che la nostra rubrica sui malori della settimana è ben più spaventosa di Halloween e dei suoi omicidi…)   Notte del 31 ottobre 1957, Los Angeles, California: il veterano della Seconda Guerra Mondiale Peter Fabiano, ex marine, apre la porta convinto di trovare un bambino in cerca di dolcetti. Viene invece colpito a morte da un proiettile sparato a bruciapelo. Le indagini porteranno all’ex amante lesbica della moglie e a una sua complice.   Notte del 30 ottobre 1973, Fond du Lac, Wisconsin: la nove anni Lisa French bussa alla porta del vicino Gerald Turner per il classico «dolcetto o scherzetto». Turner la violenta, l’uccide, la infila in un sacco di plastica e la abbandona in una discarica.   Notte del 31 ottobre 1974, Deer Park, Texas: l’ottoenne Timothy O’Brien mangia una caramella Pixy Stick raccolta durante il giro dei dolcetti. Si accascia, ha convulsioni e muore un’ora dopo in ospedale. A avvelenarlo era stato il padre, per incassare l’assicurazione sulla vita del figlio. L’uomo verrà giustiziato nove anni più tardi.   Notte del 31 ottobre 1975 (un Halloween particolarmente cupo), Greenwich, Connecticut: la quindicenne Martha Moxley viene ritrovata picchiata e accoltellata sotto l’albero di casa. Accanto al corpo, una mazza da golf ferro 6 spezzata in quattro pezzi.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Notte del 31 ottobre 1979, sobborgo di Sunland-Tujunga, Los Angeles: la sedicenne Shirley Ledford sta rientrando in autostop da una festa di Halloween quando due uomini la caricano sul loro furgone. Non sa di aver incontrato i Toolbox Killers, Lawrence Bittaker e Roy Norris, noti per rapire autostoppiste, torturarle con attrezzi da lavoro e fotografarle durante gli omicidi. Dopo aver seviziato Ledford, ne gettano il corpo sul prato di una casa estranea. Sarà la quinta e ultima vittima della coppia, denunciata da un amico.   Notte del 31 ottobre 1981, Amarillo, Texas: il diciassettenne Johnny Lee Garrett violenta una suora di 76 anni e la uccide a coltellate.   Ancora notte del 31 ottobre 1981, Manhattan, New York: il fotografo Ronald Sisman e la studentessa dello Smith College Elizabeth Platzman vengono picchiati nel loro appartamento di Manhattan e poi uccisi. L’alloggio è stato messo a soqquadro, ma nulla sembra mancare. Sul duplice omicidio circolano teorie che collegano Sisman a una setta responsabile delle uccisioni seriali di Son of Sam. Il giornalista Maury Terry ipotizza persino legami con produttori di snuff movie: ne tratta il documentario Netflix Sons of Sam.   Sempre notte del 31 ottobre 1981, Point Pleasant, Virginia Occidentale: la diciassettenne Maria Ciallella dice al padre che uscirà e tornerà intorno a mezzanotte. Un agente la vede camminare sul ciglio della strada e sta per offrirle un passaggio. Dieci minuti dopo, la ragazza è scomparsa. Il cadavere, fatto a pezzi in tre parti, verrà ritrovato nel 1983 nel giardino della madre del serial killer Richard Biegenwald, il «Thrill Killer» del Jersey Shore.   Notte del 31 ottobre 1992, New Orleans, Louisiana: lo studente giapponese in scambio Yoshihiro Hattori, diretto a una festa di Halloween, si perde e bussa a una porta. Nessuno risponde. Torna alla macchina, la porta si apre: «Siamo qui per la festa», dice il ragazzo. Riceve in risposta un colpo di revolver. Il padrone di casa viene accusato di omicidio colposo ma si appella alla Castle Doctrine, il diritto di usare la forza letale per difendere la propria abitazione. Una giuria lo dichiara non colpevole.   Notte del 31 ottobre 1993, Pasadena, California: tre adolescenti vengono uccisi a colpi di arma da fuoco mentre rientrano da una festa.   Notte del 31 ottobre 1994: il setteenne Tony Bagley, vestito da scheletro, fa «dolcetto o scherzetto» con la famiglia. Un uomo incappucciato irrompe in strada e spara contro i Bagley. Tutti vengono colpiti, il bambino muore in ospedale. Caso irrisolto.   Notte del 31 ottobre 1998, South Bronx, New York: il programmatore Karl Jackson sta andando a prendere il figlio a una festicciola quando il parabrezza della sua auto viene centrato da un uovo. Scende per protestare con i responsabili, che lo inseguono, lo bloccano e gli sparano alla testa.   Notte del 31 ottobre 2002, Università del Minnesota: lo studente Carl Jenkins scompare e viene ritrovato quattro mesi dopo nel fiume Mississippi. Alcuni collegano la morte allo «Smiley Face Killer»: secondo una teoria, tra anni Novanta e Duemila un assassino del Midwest avrebbe ucciso almeno 45 giovani uomini, lasciando in una dozzina di casi graffiti di facce sorridenti vicino ai corpi.

Iscriviti al canale Telegram

Notte del 31 ottobre 2004, Napa Valley, California: Leslie Mazzara e Adriane Insogna vengono massacrate nel loro appartamento. L’assassino risulterà essere il fidanzato di una loro amica intima.   Notte del 31 ottobre 2005, Frederica, Delaware: la comunità osserva per ore una macabra decorazione appesa a un albero in piazza pubblica. Solo dopo ci si rende conto che non è un addobbo: è il cadavere impiccato di una donna di 42 anni.   Notte del 31 ottobre 2008, Sumter, Carolina del Sud: il dodicenne T.J. Darrisaw bussa a una porta per «dolcetto o scherzetto» e riceve 29 colpi di kalashnikov, 11 dei quali lo uccidono sul colpo. Padre e fratellino restano feriti ma sopravvivono. L’autore era un trafficante di droga che temeva una rappresaglia di una gang rivale.   Notte del 31 ottobre 2010, Benton Township, Michigan: il sedicenne Devon Griffin rientra a casa dopo la messa e una notte passata fuori. Trova la casa insolitamente silenziosa, va a controllare e scopre il patrigno coperto di sangue a letto. La polizia troverà altri due cadaveri: la madre e il fratello di Griffin. L’assassino era il fratellastro William Liske.   Notte del 31 ottobre 2011, Armstrong, Columbia Britannica: l’18enne Taylor Van Diest manda un SMS al fidanzato: si sente seguita. Viene ritrovata in fin di vita accanto ai binari ferroviari, massacrata di botte. Morirà poco dopo in ospedale.   Notte del 31 ottobre 2012, Michigan: il predicatore John D. White bussa alla roulotte della sua amante, che vive col figlio in un trailer park. La strangola, ne getta il corpo nei boschi, poi torna e veste il bambino con un costume di Halloween.   Notte del 31 ottobre 2013, New York: il 19enne Anthony Seaberry viene ucciso da uno sconosciuto con la maschera di Scream. Caso irrisolto, ma potrebbe essere opera di un uomo responsabile di altre sparatorie, abbattuto dalla polizia quella stessa sera.   Halloween 2023: il weekend registra vittime in varie città. A Tampa, Florida, due morti; a Texarkana, Texas, tre; due ciascuna a Dodge City (Kansas), San Antonio (Texas) e Mansfield (Ohio). Molti decessi derivano da liti scoppiate durante i festeggiamenti, inclusa la strage di Ybor City a Tampa, domenica mattina all’uscita dei bar con decine di persone in costume per strada. A Indianapolis, una sparatoria in una grande festa di Halloween uccide un adolescente e ferisce altri nove tra i 16 e i 21 anni, tutti in condizioni stabili. A Chicago, almeno 15 feriti (due gravi) in una sparatoria contro la folla a una festa. Il responsabile è stato fermato, ma lunedì mattina non erano ancora state formulate accuse.   In Texas, cinque morti e sei feriti in due sparatorie distinte sabato sera. A San Antonio, una 13enne resta ferita e i genitori uccisi durante una festa in casa. Un 20enne arriva, scoppia una lite, inizia a sparare; un 40enne risponde al fuoco. A Texarkana – 724 km più a nord, al confine con l’Arkansas – tre morti e tre feriti in una festa nel retro di un’azienda. Due uomini litigano, estraggono le armi. Nessun arresto. A Cumberland, Maryland, un 17enne ucciso e tre feriti (20-24 anni) in una sparatoria sabato mattina presto.

Aiuta Renovatio 21

Halloweeno 2024: Orlando, Florida (1° novembre 2024, prime ore del mattino), ue persone sono state uccise e altre otto ferite in una sparatoria di massa nel centro di Orlando, durante i festeggiamenti notturni di Halloween. Un adolescente di 17 anni, Jaylen Edgar, è stato arrestato sul posto e accusato degli omicidi. Denver, Colorado: La polizia ha riferito che una sparatoria in una festa in casa nell’area di Denver ha provocato la morte di tre persone. Vancouver Mall, Stato di Washington: Le autorità hanno riferito che un individuo che indossava una maschera tipo Halloween ha sparato mortalmente a una persona in un centro commerciale.   Akron, Ohio (28 ottobre 2024): un adolescente è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in una sparatoria a una festa di Halloween. Un uomo di 18 anni è stato arrestato, ma i detective stavano ancora lavorando per determinare chi avesse sparato. Aggiungiamo i due ragazzi di 12 anni sono morti in incidenti separati che hanno coinvolto trattori durante attrazioni di «haunted hayride» (giostre spaventose su carri trainati da trattori) nelle settimane precedenti Halloween nel Tennessee e nel Minnesota. Entrambi gli incidenti sono stati fatali, uno il 12 ottobre e l’altro l’11 ottobre. Chiudiamo tutto con un responso che ci viene addirittura dalla scienzah. Una ricerca del Journal of the American Medical Association indica che il rischio di decessi di pedoni è del 43% più alto ad Halloween rispetto a qualsiasi altra notte, e si sono verificati incidenti stradali mortali.   Buoni motivi, anche e soprattutto per gli italiani, per stare a casa. Buonanotte.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Misteri

La NASA attiva l’Earth Defense Group per le preoccupazioni alla cometa con possibile tecnologia aliena

Pubblicato

il

Da

Un gruppo di «difesa planetaria», supportato dalla NASA, ha avviato operazioni per determinare l’esatta posizione della cometa 3I/ATLAS dopo aver rilevato un comportamento anomalo dell’oggetto.

 

La cometa, delle dimensioni di Manhattan e potenzialmente dotata di tecnologia aliena, è stata classificata come minaccia dall’International Asteroid Warning Network (IAWN). Questo network, una coalizione globale di esperti e agenzie coordinata dalla NASA, si occupa di monitorare asteroidi e oggetti vicini alla Terra potenzialmente pericolosi, valutandone i rischi di impatto.

 

Secondo il New York Post, si tratta della prima volta che un oggetto interstellare viene incluso in una campagna di questo tipo, spingendo il gruppo a perfezionare le proprie capacità e a preparare il mondo a una possibile minaccia spaziale.

 

Fotografata il 21 luglio dal telescopio spaziale Hubble, 3I/ATLAS presenta caratteristiche atipiche per una cometa, come riportato dal Post. Tra i fenomeni insoliti, spicca un’anti-coda, un getto di particelle diretto verso il Sole, contrariamente al comportamento tipico delle comete. Inoltre, la cometa emette una colonna di quattro grammi di nichel al secondo, senza tracce di ferro, un’anomalia per questi corpi celesti, secondo il Post.

 

Come riportato da Renovatio 21, astrofisico di Harvard, il dottor Avi Loeb, intervistato dal New York Post, ha notato che il tetracarbonile di nichel è associato a processi industriali umani. In precedenza, Loeb aveva suggerito che l’accelerazione non gravitazionale e la traiettoria anomala dell’oggetto, che lo porta insolitamente vicino a Marte, Giove e Venere, potrebbero indicare che si tratta di una sonda aliena in missione di ricognizione sulla Terra.

 

Secondo il giornale neoeboraceno, l’IAWN condurrà una «campagna sulle comete» dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 per determinare con precisione la posizione di 3I/ATLAS.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 


 

Continua a leggere

Più popolari