Droni
Putin: la produzione di droni in Russia decuplicata

Nel 2024 l’esercito russo riceverà dieci volte più droni rispetto all’anno precedente: lo ha annunciato giovedì il presidente Vladimiro Putin durante una riunione della Commissione militare-industriale del Paese sullo sviluppo di sistemi aerei senza pilota.
Il presidente ha affermato che nel 2023 le Forze armate russe hanno ricevuto circa 140.000 droni di vario tipo e che da allora il loro tasso di produzione è aumentato in modo significativo.
«Quest’anno, si prevede che la produzione di droni aumenterà di diverse volte, o per essere più precisi, di quasi dieci volte», ha affermato Putin, dichiarando che la gamma di sistemi senza pilota è in fase di espansione e che sono in fase di sviluppo anche imbarcazioni senza pilota.
«Il compito chiave è produrre un’ampia gamma di veicoli aerei senza pilota e avviare la produzione in serie di questa promettente tecnologia il più rapidamente possibile», ha spiegato Putin, aggiungendo che è necessario «soddisfare pienamente» le esigenze delle forze armate e aumentare la produzione di droni e le caratteristiche tecniche e tattiche degli UAV, il che include l’introduzione attiva di elementi di intelligenza artificiale.
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«Insieme allo sviluppo dei droni, dobbiamo cercare mezzi per la loro distruzione elettronica e convenzionale. Ciò salverà le vite del nostro personale militare, dei civili e proteggerà in modo più affidabile l’equipaggiamento militare, le infrastrutture civili e le strutture di importanza critica», ha affermato il presidente.
Putin ha affermato che la progettazione, i test e la produzione in serie dei droni saranno effettuati in appositi centri scientifici e produttivi, 48 dei quali dovrebbero essere creati in tutto il Paese entro il 2030.
Giovedì mattina il presidente ha visitato personalmente lo Special Technology Center (STC) di San Pietroburgo, specializzato nella produzione di veicoli aerei senza pilota, sistemi di guerra elettronica e comunicazioni.
Putin ha anche visitato una mostra di robot già forniti alle forze armate russe in prima linea e gli sono stati mostrati diversi esempi di droni kamikaze, sistemi di ricognizione e un modello di munizione vagante.
Come riportato da Renovatio 21, l’uso di droni come strumenti militari nel teatro di guerra ucraino sta praticando un cambio di paradigma che rimodellerà con probabilità i conflitti di tutto il XXI secolo.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Droga
I cartelli della droga imparano la guerra con i droni in Ucraina

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Droni
Drone ucraino abbattuto vicino a una centrale nucleare

Un drone kamikaze ucraino è stato abbattuto nei pressi di una centrale elettrica nella regione russa di Kursk, parte della quale era sotto occupazione ucraina da diversi mesi.
Secondo la direzione dell’impianto, nelle prime ore di domenica il drone abbattuto ha danneggiato parte della rete elettrica e innescato un piccolo incendio.
Nell’agosto 2024, le forze ucraine hanno attraversato il territorio russo riconosciuto a livello internazionale, avanzando nella regione di Kursk nel tentativo di interrompere le offensive russe altrove e rafforzare la propria posizione nei colloqui di pace.
Big Breaking 🚨🚨
Ukraine launched a massive Drone attack on Russia, some of which hit the Nuclear Plant.
📍Kursk Nuclear Power Plant got hit.
No casualties, radiation levels remain normal.
Watch Video for better understanding#Russia #Putin #Zelensky pic.twitter.com/H8EhVaGwhv
— Mayank (@mayankcdp) August 24, 2025
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Conquistarono rapidamente decine di villaggi, compresa la città di confine di Sudzha, situata circa 60 chilometri a ovest dell’impianto. Le truppe russe ripresero il pieno controllo della regione entro la fine di aprile.
L’Ucraina ha ripetutamente preso di mira le infrastrutture energetiche russe, tra cui raffinerie di petrolio, impianti di gas e componenti della rete elettrica. All’inizio di questa settimana, le sue forze hanno colpito l’oleodotto Druzhba, che fornisce petrolio all’Unione Europea. L’attacco ha suscitato aspre critiche da parte di Ungheria e Slovacchia.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi fa un drone attacca la centrale atomica di Chernobyl mentre Zelens’kyj incontra il vicepresidente USA Vance a Monaco.
Come riportato da Renovatio 21, l’Ucraina ha colpito varie volte con droni kamikaze la «città atomica» russa di Kurchatov, nell’oblast’ di Kursk, scatenando la reazione di Mosca che accusa Kiev di «terrorismo nucleare».
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Immagine di Dmitriy 92 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Arte
L’Ungheria celebra un millennio di cristianesimo con una croce gigante fatta di droni nel cielo

Another thousand years 🇭🇺 pic.twitter.com/uxdZ05qVVt
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) August 20, 2025
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Durante il suo primo mandato da primo ministro (1998-2002), l’Orban ha avuto un ruolo chiave nello spostamento della corona di Santo Stefano da un museo al centro del palazzo del Parlamento, un atto simbolico che ha sottolineato l’importanza del patrimonio cristiano dell’Ungheria. «Oggi, 20 agosto, festa di Santo Stefano: celebrazioni in tutto il mondo, ovunque si trovino gli ungheresi», ha affermato l’ambasciatore ungherese presso la Santa Sede, Sua Altezza Imperiale arciduca Edoardo d’Asburgo-Lorena.🇭🇺✝️ On St. Stephen’s Day, we celebrate our thousand-year-old Christian Hungarian state, the foundation of our nation – a pillar of Christian Europe. Proud to carry forward this legacy of faith, strength, and independence. pic.twitter.com/QdoVWWH6KZ
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) August 20, 2025
«Celebriamo oltre 1.000 anni di nazione cristiana» ha scritto SAR. Le immagini dello spettacolo a Budapest sono impressionanti, monumentali in un senso epico e moderno al contempo.🇭🇺🇭🇺🇭🇺Today, 20th of August, feast of St. Stephen: Celebrations all over the world wherever 🇭🇺🇭🇺🇭🇺 Hungarians are. We celebrate over 1000 years of being a Christian nation. Procession with his relic and huge fireworks in Budapest today!🇭🇺🇭🇺🇭🇺 pic.twitter.com/6Z97FwcmzW
— Eduard Habsburg (@EduardHabsburg) August 20, 2022
HUNGARY
Incredible scenes in Budapest as a HUGE DRONE CROSS celebrates Saint Stephen of Hungary pic.twitter.com/O1tukrSMbY — Catholic Arena (@CatholicArena) August 20, 2025
THIS IS HUNGARY 🇭🇺
The put on a drone show in the form of a Christian cross. Hungarians are not ashamed of their heritage.pic.twitter.com/ATrCVoGKta — PeterSweden (@PeterSweden7) August 21, 2025
L’Ungheria ha organizzato uno spettacolo di luci simile il giorno di Santo Stefano degli anni passati, quando i droni hanno pure formato una gigantesca croce fluttuante e una gigantesca corona.Last night, Budapest’s skies lit up with a stunning drone show celebrating St. Stephen’s Day — Hungary’s first king who received the Sacred Crown in 1000 AD 👑🇭🇺 A majestic tribute to history and heritage! #Budapest #StStephensDay #Hungary #DroneShow pic.twitter.com/TTT0AI7LwL
— ceanpolitics (@ceanglobal) August 21, 2025
Amazing Christian witness by Hungary ❤️
Drones forming the shape of a cross over the parliament building to mark St Stephen’s Day in Hungary’s capital Budapest. A country that is proud of its Christian heritage. pic.twitter.com/53itqjv12A — Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 23, 2023
Amazing Christian witness by Hungary ❤️
Drones forming the shape of a cross over the parliament building to mark St Stephen’s Day in Hungary’s capital Budapest. A country that is proud of its Christian heritage. Video: Joao Paulo pic.twitter.com/5M6PGYOzxQ — Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 21, 2024
The most touching part of #Hungary‘s traditional fireworks in #Budapest is the finale—a drone show of the Holy Crown and the cross over the #Danube, set to the national anthem. 🇭🇺✝ pic.twitter.com/xGwBxMc3Sn
— Balázs Orbán (@BalazsOrban_HU) August 22, 2024
Durante il regime sovietico, la festa di Santo Stefano fu soppressa. Il regime comunista scelse deliberatamente il 20 agosto 1949 come giorno per ratificare la nuova costituzione stalinista, in un apparente tentativo di sostituire la festa e promuovere il comunismo ateo. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1989, i 40 anni di occupazione comunista dell’Ungheria terminarono e la festa di Santo Stefano divenne la nuova festa nazionale ungherese. Re Santo Stefano I fu un fervente cattolico e il primo re cristiano d’Ungheria. Papa Silvestro II lo incoronò nell’anno 1000. Morì il giorno dell’Assunzione del 1038 e, sul letto di morte, dedicò il paese a Maria. Lui e suo figlio Emerico furono canonizzati da Papa San Gregorio VII nel 1083.Tak wczoraj w Budapeszcie Węgrzy obchodzili święto św. Stefana, Patrona Węgier. Św. Stefan był pierwszym królem tego kraju, który doprowadził do jego chrystianizacji. Z tej okazji przesyłamy naszym Bratankom serdeczne pozdrowienia! 🇵🇱🇭🇺 pic.twitter.com/0QVHURN0P9
— Stowarzyszenie „Wspólnota i Pamięć” (@WspolnotaPamiec) August 21, 2025
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