Droni
Incursioni notturne di droni all’aeroporto di Stoccolma
Lo scorso martedì, per la terza notte consecutiva dei droni non identificati hanno invaso lo spazio aereo dell’aeroporto di Stoccolma-Arlanda, il più grande della Svezia.
«Possiamo confermare che durante la serata abbiamo osservato un drone ad Arlanda, abbiamo notato un cambiamento nel modello di traffico e stiamo adattando il traffico di conseguenza», ha detto a TV4 Eric Casselberg, l’ufficiale in servizio presso la Luftfartsverket, l’autorità civile per l’aviazione del Paese. «Non abbiamo informazioni se ci sia una connessione con i precedenti avvisi di droni o se si tratti di uno o più droni».
La polizia di Stoccolma ha ricevuto segnalazioni di osservazioni di droni anche in altre località. Il portavoce stampa Daniel Wikdahl ha confermato che sono arrivati altri allarmi sui droni, ma non ha voluto commentare dove.
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La prima incursione di droni è avvenuta intorno alle 2 di notte di lunedì, costringendo l’aeroporto a sospendere decolli e atterraggi per due ore e mezza e a dirottare i voli in arrivo verso altri aeroporti in Svezia e verso Helsinki, in Finlandia.
Lo scorso lunedì sera è stata segnalata una seconda osservazione di traffico illegittimo di droni all’aeroporto.
Finora, le incursioni dei droni restano una questione di polizia. Se dietro di esse venisse individuata una potenza straniera, diventerebbe una questione per le Forze armate, scrive The European Conservative.
«Il primo evento è di maggiore importanza. Sorvolare Arlanda mentre la preparazione dell’aeroporto è in fase di test suggerisce un’azione deliberata. Potrebbe trattarsi di un entusiasta che vuole testare la capacità della Svezia, ma sfortunatamente non si può escludere che coinvolga una potenza straniera» ha dichiarato un professore dell’Accademia di Difesa svedese al quotidiano Expressen.
Un’altra fonte citata, un ricercatore di tecnologia aeronautica militare, ha dichiarato che «con la tecnologia più comune di oggi, quattro velivoli significherebbero quattro piloti, ed è probabile che siano coinvolte più persone: tecnici dell’assistenza, coordinatori. È un gruppo di persone leggermente più grande che fa qualcosa».
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Una serie di incursioni di droni russi negli stati membri della NATO ha aumentato le tensioni negli ultimi mesi. Attualmente, «Archipelago Endeavor 24» della NATO, un’esercitazione congiunta tra i Marines USA e le forze armate svedesi, è in corso nell’arcipelago di Stoccolma, rendendolo potenzialmente un bersaglio per i droni esplorativi.
Arlanda, situato tra Stoccolma e Uppsala, è il più grande aeroporto della Svezia e il terzo più grande dei paesi nordici. L’aeroporto è la principale porta d’accesso ai viaggi aerei internazionali per gran parte della Svezia.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa, all’altezza dello scoppio della guerra ucraina, droni furono segnalati sopra le centrali nucleari svedesi.
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Immagine generata artificialmente
Droni
Robocani nel teatro di guerra ucraino
“Such a dog should be in every unit,” says Kurt, one of the unit commanders in the 28th Mechanized Brigade. pic.twitter.com/DZAQTgF6gS
— Defense of Ukraine (@DefenceU) August 14, 2024
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Il fornitore dichiarato dalla stampa, è un’azienda di sicurezza, non un produttore di robot, che sono stati identificati da utenti di internet come esemplari di Unitree Go2 Pro, cino-androidi di fabbricazione cinese che potrebbero essere visti come l’equivalente a quattro zampe dei popolarissimi quadricotteri made in China DJI, universalmente considerati efficaci, performanti e a buon prezzo. Il Go2 Pro ha un sistema di controllo intelligente con più set di telecamere fisheye che guardano in tutte le direzioni, più un potente processore da 1,5 TFlop e un software intelligente che gli consente di rimanere stabile anche su superfici irregolari o terreni accidentati. È in grado di un certo grado di funzionamento autonomo come seguire visivamente l’operatore. Il vantaggio nell’utilizzo di robocani sul campo invece che i droni volanti può essere indicato nel fatto che mentre un drone volerà sopra fili a scatto, piastre a pressione e altre trappole esplosive, il cane robot le farà scattare. Le truppe sanno di poter seguire in sicurezza il percorso del cane. Se dovesse innescare una mina o una trappola esplosiva, la riparazione o la sostituzione sono economiche e facili. L’automa quadrupede ha altresì capacità di carico: un’immagine diffusa dall’Ucraina mostra appunto la macchina che trasporta un carico utile sconosciuto, che Potrebbe essere un sensore, una carica di demolizione o semplicemente un pacco di rifornimenti. Come i suoi simili americani, il cinese Go2 Pro può anche essere dotato di un braccio robotico. Questi non sono visibili in nessuna delle immagini dall’Ucraina, ma sarebbero ovviamente utili per aprire porte, bonificare bombe e altre attività. Inoltre è da considerare la durata della batteria, che consente al robot di andare in un luogo e restare in attesa per un periodo prolungato. Questo potrebbe essere semplicemente per monitorare i movimenti del nemico, ma i robot successivi potrebbero svolgere un ruolo attivo nelle imboscate. Forbes aggiunge un dettaglio rilevante. «È interessante notare, però, che gli operatori si affezionano molto alle loro macchine: in Iraq, le squadre di bonifica delle bombe che lavoravano con il robot cingolato iRobot, molto meno attraente, insistevano affinché la loro fedele macchina venisse riparata e restituita loro, anziché sostituita con una diversa» scrive la rivista economica statunitense. «Un rapporto suggeriva che gli operatori si stavano “affezionando pericolosamente” ai loro robot e li trattavano come animali domestici». Come riportato da Renovatio 21, i roboquadrupedi militari sono in realtà diffusi nelle forze armate di vari Paesi. Robocani Ghost Robots pattugliano le basi dell’aeronautica militare statunitense in un progetto sperimentale, utilizzando essenzialmente il robot come una telecamera CCTV mobile. Nel 2021 Ghost Robotics aveva rivelato al pubblico una versione armata con un fucile da cecchino azionato a distanza e l’anno scorso il corpo dei Marines degli Stati Uniti ha eseguito un’esercitazione con lo stesso robot che sparava un lanciarazzi anticarro M72. In Cina, l’Esercito di Liberazione del Popolo ha rilasciato una serie di video delle sue truppe che si allenano con robot quadrupedi armati, alcuni dei quali assomigliano molto al Go2 Pro.The Ukrainian military has begun using a robotic scout dog to assist in various tasks. This robotic device aids in reconnaissance, conducting operations, and gathering intelligence on the battlefield. This new technological tool enhances the capabilities of the military and… pic.twitter.com/nsI8Y5GGpN
— NOELREPORTS 🇪🇺 🇺🇦 (@NOELreports) August 10, 2024
Pechino ha inoltre militarizzato modelli di robocane, portandoli sul sempre irrequieto confine himalayano con l’India, dove è schierato il robo-yak. Un video particolarmente inquietante mostra un robocane armato essere trasportato in cima ad un palazzo da un drone. I militari cinesi hanno inoltre mostrato filmati che mostrano robodogghi dotati di fucili d’assalto. La Repubblica Popolare ha fatto capire di star preparandosi per l’implementazione militare già per la prossima guerra. Un’azienda russa ha esposto un «robot quadrupede M-81 di fabbricazione russa» armato di lanciarazzi alla fiera ARMY-2022. Si trattava anche qui, probabilmente, di un esemplare di Unitree camuffato.PLA robot dog 😎 pic.twitter.com/fBZgqw5h6Q
— 彩云香江 (@louischeung_hk) July 29, 2022
Come riportato da Renovatio 21, robocani lanciafiamme sono già in vendita al costo di circa 9000 euro. I robocani nel teatro ucraino non sono i primi ad essere implementati in zona di guerra: sei mesi fa è emerso che le Forze di Difesa israeliane (IDF) utilizzano macchine cinoidi per l’operazione di Gaza. Non vi sono tuttavia solo gli impieghi militari, ma anche quelli civili. Come riportato da Renovatio 21, ai robocani sulle spiagge italiane che raccolgono i mozziconi di sigaretta o a quello che vagolano nella natura umbra per raccogliere dati ambientali, dobbiamo accostare i robocani hanno pattugliato le strade di Shanghai durante il colossale lockdown della primavera 2022, dove per sorvegliare e punire i 26 milioni di abitanti usarono, oltre agli androidi quadrupedi, anche droni che volevano tra i palazzi ripetendo frasi come «contieni la sete di libertà del tuo spirito».A Russian robot complex, assembled using Chinese technology and capable of using RPGs, at the #Army2022 forum. pic.twitter.com/vrdTMFRIgB
— Khaled Iskef خالد اسكيف (@khalediskef) August 16, 2022
Los Angeles, come Nuova York, ha fornito le loro forze dell’ordine di cani androidi. Anche la vicina San Francisco ha persino preso in considerazione l’idea di consentire al suo dipartimento di polizia di utilizzare i robot dotati di forza letale in caso di emergenza. Robodogs sono utilizzati ai confini con il Messico. Tuttavia vi è polemica: c’è chi ritiene che il loro uso spaventa gli immigrati spingendoli verso sentieri dove poi incontrano la morte. Renovatio 21, testata oramai ribattezzabile come «Il Corriere del robocane» vista la serqua di articoli sull’argomento, aveva parlato della militarizzazione dei robocani negli scorsi anni. Roboquadrupedi militari sono in produzione ovunque – pure in versione «telepatica».Shanghai has deployed robotic dogs to blare lockdown instructions to the public. pic.twitter.com/PK72YIPfxs
— Ian Miles Cheong (@stillgray) March 30, 2022
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Droni
Elon Musk avverte: in arrivo «battaglie tra sciami di droni»
Il magnate della tecnologia americano Elon Musk ha avvertito che le battaglie del futuro saranno combattute tra masse di droni. I velivoli senza pilota (UAV) sono già emersi come una delle armi più importanti nel conflitto ucraino.
Il commento di Musk è arrivato in una discussione su X avviata lunedì dal giornalista di Bloomberg Ashlee Vance, il quale ha scritto che la capacità produttiva di droni degli Stati Uniti è nettamente inferiore a quella della Cina.
The US currently has the capacity to make about 20,000 consumer-style drones a year. China’s current capacity is closer to 20,000 drones a day. https://t.co/ZJmXI5ZLL3
— Ashlee Vance (@ashleevance) September 30, 2024
«Ci saranno battaglie tra sciami di droni che lasceranno tutti a bocca aperta», ha scritto Musk in un thread, senza fornire ulteriori dettagli.
Drone swarm battles are coming that will boggle the mind
— Elon Musk (@elonmusk) September 30, 2024
Il CEO di Tesla e SpaceX ha già avvertito in numerose occasioni che i droni rappresentano il futuro della guerra. Commentando X a giugno sull’uso dei droni da parte dell’Ucraina, Musk ha affermato che «le guerre future sono guerre con i droni».
Exactly.
Future wars are drone wars
— Elon Musk (@elonmusk) June 23, 2024
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Intervenendo al CEO Council Summit del Wall Street Journal tenutosi a Londra lo scorso anno, Musk affermò che «qualsiasi futura guerra tra Paesi avanzati, o almeno tra paesi dotati di capacità di usare i droni, sarà in gran parte una guerra con i droni».
“The future wars are really going to be drone wars. If your drones are better than their drones, then you win.”
一 Elon Musk
— DogeDesigner (@cb_doge) July 11, 2024
Come riportato da Renovatio 21, sciami di droni AI sono attualmente sperimentati da USA, Regno Unito e Australia. Canberra in particolare sta sviluppando da tempo sciami di droni suicidi da impiegare nel caso di un’invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, la quale ha svelato a inizio anno una nave catamarano porta-droni.
La Cina, che aveva annunciato droni suicidi esplosivi (veri slaughterbots) ancora quattro anni fa, ha dato dimostrazione della ricerca per sciami i droni autonomi cinesi assassini che riescono a cacciare gli esseri umani perfino nei boschi.
Gli USA stanno approntando sistemi che permettono ad un operatore di gestire «sciami» di 130 droni militari alla volta.
Durante il conflitto in Ucraina, l’esercito russo ha utilizzato attivamente droni kamikaze sul campo di battaglia per distruggere personale e equipaggiamento nemico. Le forze di Kiev hanno anche utilizzato UAV per colpire obiettivi, compresi quelli di natura civile, all’interno della Russia.
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Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che nel 2023 le Forze armate russe hanno ricevuto circa 140.000 droni di vario tipo e che da allora il loro tasso di produzione è aumentato in modo significativo – una produzione nazionale praticamente decuplicata.
Kiev e i suoi sostenitori occidentali sostengono da tempo che la Cina fornisce alla Russia tecnologia per droni militari, cosa che Pechino ha sempre negato.
Secondo quanto riportato dai media statunitensi all’inizio di quest’anno, Washington ha fornito droni all’Ucraina nei primi giorni del conflitto, come il nanodrone black hornet, tuttavia il loro costo elevato ha costretto Kiev a ricorrere sempre più ai droni di fabbricazione cinese. Tre anni fa, prima del conflitto, si diceva che Pechino sia «disposta ad esportare droni armati a chiunque».
Come riportato da Renovatio 21, l’uso di droni come strumenti militari nel teatro di guerra ucraino sta praticando un cambio di paradigma che rimodellerà con probabilità i conflitti di tutto il XXI secolo.
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Droni
Gli Houthi attaccano con droni le navi da guerra americane
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