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Misterioso uomo con jetpacco compare anche al Gran Premio del Belgio

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Un altro avvistamento di uomo con jetpacco si è consumato poche settimane fa in Belgio, al Gran Premio di Formula 1.

 

Un uomo volante, dinanzi a pubblico e telecamere, ha sorvolato il circuito ad alta velocità.

 

ESPN, in canale TV sportivo americano, ha immortalato la scena rilanciandola sui social media.

 

L’individuo jetpaccato pare tenere il passo con un’auto da corsa di formula monoposto che corre in pista.

 

 

 

A differenza di alcuni enigmatici casi precedenti, sembra che qui si sia arrivati ad identificare l’uomo-jetpack.

 

Il quotidiano britannico Daily Express ha affermato che l’uomo che gestiva il flyboard era l’inventore francese Franky Zapata, di cui ha raccolto alcune dichiarazioni.

 

«Ho fatto molte sfide da zero a 400 metri o con un’inversione di marcia. Questa è un’area in cui mi sento a mio agio con il flyboarder.  Accelera molto velocemente e gira molto bene. D’altra parte, sulle lunghe distanze, come qui, con una velocità massima molto alta, (…) . Quindi può essere complicato. È sempre un piacere volare qui Adoro volare sui circuiti di F1 La vista è incredibile».

 

«Certo che non ho molto tempo per ammirare il panorama. Devo rimanere concentrato sulle mie virate. Il flyboarder richiede molta concentrazione. Ma il circuito è magnifico, lo scenario è eccezionale».

 

Circolano in rete video di membri del pubblico al GP del Belgio hanno catturato il video di Zapata che vola sopra la pista.

 

 

L’azienda di Zapata sviluppa e produce flyboard e jetpack, alcuni sono in grado di raggiungere 200 chilometri all’ora e altitudini di quasi 3 mila metri.

 

Ci si chiede quindi se sia di  Zapatala tecnologia intravista a Los Angeles, quando i piloti delle compagnie aeree commerciali hanno comunicato di aver visto un uomo con un jetpack alto nel ciel.

 

Come riportato da Renovatio 21, il fenomeno si è pure ripetuto.

 

La FAA, l’ente per l’aeronautica USA, ancora brancola nel buio. Il mistero del jetpacco californiano non è ancora risolto.

 

Nel frattempo, il mondo dei jetpacchi ufficiali avanza con gare ad ostacoli per jetpacchi, jetpacchi paramedici, jetpacchi ad elica e pure robot con jetpacchi creati da centri di ricerca italiani.

 

 

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Trump ordina la pubblicazione delle trascrizioni riguardanti Epstein

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di diffondere maggiori informazioni dopo che le critiche alla gestione da parte della sua amministrazione del caso di traffico sessuale che coinvolge il defunto finanziere Jeffrey Epstein hanno raggiunto un punto di svolta.

 

Dopo mesi di promesse elettorali relative alla divulgazione del l’intero fascicolo del caso, la scorsa settimana il dipartimento di Giustizia aveva dichiarato in un promemoria che non sarebbero stati resi pubblici ulteriori documenti, scatenando una reazione negativa persino tra alcuni dei più stretti sostenitori di Trump.

 

«Alla luce dell’assurda quantità di pubblicità data a Jeffrey Epstein, ho chiesto al procuratore generale Pam Bondi di produrre ogni testimonianza pertinente alla giuria, previa approvazione del tribunale», ha scritto ieri Trump su Truth Social.

 

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La Bondi ha confermato che il suo ufficio è «pronto a chiedere al tribunale domani di desecretare le trascrizioni della giuria», anche se non è ancora chiaro quali documenti verranno resi pubblici né quando.

 

La controversa revisione del dipartimento di Giustizia ha concluso che non è mai esistita alcuna «lista clienti» dell’organizzazione dedita al traffico sessuale di Epstein e non ha trovato prove di ricatto. Non vi erano motivi per indagare su terzi non incriminati, si leggeva nel promemoria.

 

Questi risultati sembrano contraddire le precedenti dichiarazioni della Bondi, secondo cui la lista dei clienti era «sulla sua scrivania» e che l’FBI le aveva consegnato un «camion» di materiale che «ti avrebbe fatto star male». Bondi sembra aver ritrattato queste affermazioni, chiarendo martedì di riferirsi ai fascicoli sulla sua scrivania in generale.

 

La Bondi ha poi respinto le preoccupazioni relative a un’interruzione di un minuto nel video di sorveglianza di 11 ore registrato vicino alla cella di Epstein.

 

Come riportato da Renovatio 21, all’inizio di questa settimana, Trump aveva affermato che solo le «persone stupide» credono che la presunta «lista clienti» del misterioso satrapo miliardario non sia l’ennesima bufala democratica, annunciando che i video mai saranno pubblicati e negando ogni insabbiamento.

 

Trump ha ordinato la pubblicazione di ulteriori documenti dopo che il Wall Street Journal lo ha accusato di aver inviato un augurio di compleanno a Epstein nel 2003. Il presidente ha minacciato di fare causa a Rupert Murdoch e al suo «giornale di terza categoria» per diffamazione.

 

Come riportato da Renovatio 21, la base MAGA e le sue voci principali, tra cui quella di Tucker Carlson, non stanno in alcun modo seguendo il presidente nel suo tentativo di spostare l’attenzione lontano dal caso Epstein, che sempre con più vigore viene definito dai commentatori come connesso profondamente con l’Intelligence e persino come una possibile spia israeliana.

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Ghislaine Maxwell «pronta» a testimoniare a Washington

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Ghislaine Maxwell, storica partner di Jeffrey Epstein e della sua operazione, sarebbe incline a testimoniare al Congresso riguardo il caso per cui è, ad oggi, l’unica persona in carcere. La notizia arriva mentre infuria la polemica tra la base MAGA e il presidente Trump, che, nonostante le promesse elettorali, ora non vuole che si parli più del caso.   Secondo una fonte che ha parlato con il giornale britannico Daily Mail, «nonostante le voci, a Ghislaine non è mai stato offerto alcun tipo di patteggiamento. Sarebbe più che felice di presentarsi al Congresso e raccontare la sua storia».   «Nessuno del governo le ha mai chiesto di condividere ciò che sa. Rimane l’unica persona ad essere stata incarcerata in relazione a Epstein e accoglierebbe con favore l’opportunità di dire la verità al pubblico americano» scrive il tabloid inglese.   La Maxwell sostiene che avrebbe dovuto essere protetta dall’azione penale in base a un accordo di non persecuzione stipulato da Epstein, il suo ex amante e capo, nel 2007, quando accettò di dichiararsi colpevole di due accuse minori di prostituzione in un «accordo amichevole» che gli costò poco tempo dietro le sbarre.   Come riportato da Renovatio 21Ghislaine Maxwell è una delle figlie del magnate dei media inglese Robert Maxwell, che aveva cambiato nome nascondendo le sue origini ebraico-carpatiche: vero nome Ján Ludvík Hyman Binyamin Hoch, nato a Slatinske Doly in Rutenia (ora Ucraina) in una famiglia povera e numerosa che praticava l’ebraismo ortodosso e parlava solo yiddish. Robert Maxwell è stato definito come una «superspia» dello Stato di Israele, per il quale avrebbe trafficato segreti atomici. Morto misteriosamente nell’Atlantico mentre era sul suo panfilo (chiamato Lady Ghislaine), al funerale in Israele erano presenti vari capi del Mossad e vertici dello Stato Ebraico.

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La Maxwell sta attualmente scontando una pena di 20 anni presso l’Istituto correzionale federale di Tallahassee per traffico di ragazze minorenni a fini sessuali, dove ha adottato la «fede ebraica del defunto padre», ricevendo di conseguenza, con l’aiuto di un’organizzazione del movimento ebraico Chabad-Lubavitch, il beneficio di differenze nei pasti e nell’estensione del tempo libero.   Ghislaine è ritenuta essere un collegamento tra il caso Epstein e i servizi israeliani, sempre più sospettati di essere dietro l’immane operazione di ricatto dei potenti della Terra filmati mentre facevano sesso con ninfette nell’isola di San Giacomo piccolo nelle Isole Vergini britanniche o nelle magioni di Epstein (in Florida, in Nuovo Messico, a Parigi, a Nuova York aveva il più grande palazzo della città).   La Maxwell, è emerso, ha fatto vari viaggi con Bill Clinton, di cui, secondo le voci, sarebbe stata pure amante.   Nel frattempo continua a infuriare la polemica sulla dichiarazione del Dipartimento di Giustizia secondo cui non esiste una «lista dei clienti» di Epstein e sulla pubblicazione di video dall’interno del Metropolitan Correctional Center di New York che, secondo il dipartimento di Giustizia, dimostrano il suicidio dell’uomo nel 2019 mentre era detenuto con l’accusa di traffico sessuale. Dal video, tuttavia, manca un minuto.   Ad un giornalista che nel giorno dell’arresto della Maxwell chiedeva un commento a Trump, che la conosce personalmente come figura costante nel mondo dei party altolocati a Nuova York ed in Florida, il presidente reagì augurando alla donna buona fortuna.

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Trump nega l’insabbiamento del caso Epstein

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha respinto le accuse di insabbiamento del caso Jeffrey Epstein, difendendo la gestione da parte della sua amministrazione della pubblicazione dei documenti relativi alla morte in carcere del finanziere caduto in disgrazia e condannato per reati sessuali.

 

Alcuni alleati di Trump, tra cui il giornalista Tucker Carlson e l’ex consigliere Steve Bannon, hanno criticato un rapporto del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI, che non ha trovato prove di una lista di individui potenti a cui Epstein avrebbe trafficato ragazze minorenni. Il rapporto non ha inoltre trovato segni di dolo nella morte di Epstein avvenuta nel 2019 in un carcere di Manhattan, che è stata dichiarata suicidio.

 

In un post pubblicato sabato su Truth Social, Trump ha affermato che i file Epstein sono stati creati da importanti esponenti del partito democratico, tra cui l’ex presidente Barack Obama e l’ex segretario di Stato Hillary Clinton.

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«Hanno creato i file Epstein, proprio come hanno creato il FALSO dossier su Hillary Clinton/Christopher Steele che hanno usato su di me, e ora i miei cosiddetti “amici” stanno facendo il loro gioco», ha scritto.

 

«Perché questi lunatici della sinistra radicale non hanno pubblicato i file Epstein? Se c’era QUALCOSA lì dentro che avrebbe potuto danneggiare il movimento MAGA, perché non l’hanno usato?», ha aggiunto.

 

Trump ha difeso il Procuratore Generale Pam Bondi e ha sostenuto che le agenzie federali dovrebbero invece concentrarsi sulle indagini sugli scandali e sulla corruzione legati ai Democratici, nonché sulle elezioni presidenziali del 2020, che continua a sostenere siano state truccate a favore di Joe Biden. «LASCIA CHE PAM BONDI FACCIA IL SUO LAVORO: È GRANDIOSA!», ha scritto Trump. In precedenza, aveva affermato che il caso Epstein è stato usato per distogliere l’attenzione da questioni più urgenti, tra cui le mortali inondazioni in Texas.

 

Anche il direttore dell’FBI Kash Patel ha respinto le accuse. «Le teorie del complotto semplicemente non sono vere, non lo sono mai state», ha scritto su X.

 

I critici hanno sottolineato la presenza di un’interruzione di un minuto nel filmato di sorveglianza fuori dalla cella di Epstein la notte della sua morte, sostenendo che il nastro fosse stato manomesso. Bondi, tuttavia, ha negato che ci sia qualcosa di sospetto nel video.

 

Secondo quanto riferito, il dibattito sul caso ha causato una spaccatura all’interno del governo: diverse agenzie di stampa sostengono che il vicedirettore dell’FBI Dan Bongino stia valutando la possibilità di dimettersi.

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