Militaria
L’Ucraina colpisce il ponte di Kerch in Crimea con esplosivi sottomarini

Una grande esplosione ha danneggiato il ponte che collega la Russia continentale alla Crimea. Si tratta della terza volta che la grande struttura è colpita gravemente durante il conflitto tra Kiev e Mosca.
Il servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha rapidamente rivendicato la responsabilità, affermando che questa volta si è trattato di un attacco esplosivo subacqueo, probabilmente facilitato da un sottomarino senza pilota, che ha lasciato «in rovina» la struttura che va dalla città russa di Krasnodar, a est, fino a Kerch, in Crimea.
Poco dopo è stato pubblicato un video dell’esplosione di quello che l’SBU ha definito il ponte «gravemente danneggiato» dopo che le colonne di sostegno erano state fatte saltare in aria.
«I servizi di sicurezza dell’Ucraina hanno condotto una nuova, unica operazione speciale e hanno colpito il ponte di Crimea per la terza volta, questa volta sott’acqua!» ha dichiarato l’SBU su Telegram.
«Oggi, alle 4:44 del mattino, senza vittime civili, è stato fatto detonare il primo ordigno esplosivo», si legge nel comunicato. «I pilastri di supporto sottomarini sono stati gravemente danneggiati a livello del fondale marino, con l’equivalente di 1.100 kg di TNT. Di conseguenza, il ponte si trova di fatto in condizioni di emergenza».
🔴 BREAKING: For the third time, Ukraine’s Security Service blew up the Crimean Bridge—this time underwater.
The operation took months. Underwater supports were badly damaged at the base. The bridge is now in critical condition. pic.twitter.com/6p1bqyMBj4
— UNITED24 Media (@United24media) June 3, 2025
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La Russia ha confermato che il traffico sul Ponte di Crimea (chiamato anche Ponte di Kerch) è stato temporaneamente sospeso a causa dei danni e della situazione di emergenza. Tuttavia, il ponte di 19 chilometri, il più lungo d’Europa, sarebbe stato riaperto rapidamente dopo l’orario di chiusura.
«RIA Novosti, un’agenzia di stampa statale russa, ha riferito che il ponte è stato chiuso per diverse ore martedì», scrive il New York Times. «Un’app ampiamente utilizzata in Russia per monitorare il traffico sul ponte ha mostrato che era di nuovo aperto a metà pomeriggio».
Nel corso della guerra si sono verificati diversi attacchi al ponte simbolo del valore di 3,7 miliardi di dollari, tra cui un attentato con un camion bomba nell’ottobre 2022, che provocato morti e feriti tra i civili.
Ci sono voluti almeno dieci mesi per riparare quell’attacco, ma ce ne fu un altro circa un anno dopo il primo, nel quale vennero impiegati droni marittimi che hanno colpito i pilastri di sostegno. Ciò avviene due giorni dopo l’operazione ucraina «tela di ragno» che avrebbe distrutto circa quaranta aerei da combattimento russi, tra cui bombardieri strategici, nell’operazione più ambiziosa e provocatoria condotta da Kiev fino ad oggi.
L’Intelligence ucraina è davvero in piena espansione, ma il mondo attende un probabile attacco punitivo devastante da parte di Mosca, che a quanto pare sta esercitando pazienza mentre prepara l’inevitabile rappresaglia. Probabilmente, i centri di comando saranno presi di mira nei prossimi giorni.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi prima che il ponte di Kerch fosse attaccato dal camion-bomba detonato nell’ottobre 2022, una presentazione redatta per ufficiali dell’Intelligence britannica elencava un attacco al ponte come uno dei numerosi piani progettati per compromettere le forze militari russe.
Come riportato da Renovatio 21, le forze britanniche hanno addestrato militari ucraini nell’uso di droni sottomarini sminatori.
Nel giugno 2022, proprio nel tratto di mare dove si è avuto il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2, la NATO ha condotto le esercitazioni BALTOPS, dove sono stati utilizzati dichiaratamente sempre droni sottomarini.
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Immagine screenshot da Twitter
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La Russia testa nuove armi laser

La Russia ha testato con successo otto sistemi laser antiaerei, ha dichiarato il governo venerdì. Sono stati progettati specificamente per contrastare la minaccia dei droni, ha aggiunto il comunicato.
Ai test hanno partecipato alti funzionari russi, tra cui il Vice Primo Ministro russo Denis Manturov. I test sono stati condotti presso poligoni di prova specializzati e organizzati dalla Commissione Militare-Industriale russa e dal Ministero dell’Industria e del Commercio.
«Durante i test sono stati verificati l’accuratezza della guida, il raggio di distruzione, la velocità di reazione dei sistemi ai bersagli aerei in movimento e la resistenza alle diverse condizioni meteorologiche», ha affermato il governo russo in una nota.
⚡️🇷🇺Testing Russian (Chinese?) laser against UAVs pic.twitter.com/qAtDqiaLmA
— SIMPLICIUS Ѱ (@simpatico771) June 13, 2025
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Durante le prove sono state testate otto nuove armi, che vanno da «dispositivi mobili compatti a sistemi fissi ad alta potenza». Le armi laser sono state utilizzate contro bersagli diversi, tra cui droni commerciali di piccole dimensioni e «dispositivi più complessi che simulano droni da ricognizione e d’attacco», ha affermato il Cremlino.
Le riprese delle prove mostrano droni abbattuti da raggi laser e che si schiantano al suolo. Il video mostra anche i bersagli distrutti esposti, con alcuni droni che sembrano mostrare evidenti segni di bruciatura.
Tutti i sistemi presentati durante i test hanno funzionato come pubblicizzato dai rispettivi produttori, si legge nella dichiarazione. Si afferma inoltre che le prove hanno dimostrato «la correttezza della direzione scelta per lo sviluppo di sistemi di difesa integrati» per proteggere le infrastrutture critiche dai droni. Le prove aprono la strada alla produzione in serie dei sistemi in questione e all’implementazione su larga scala delle soluzioni presentate dai produttori, ha aggiunto.
Molte nazioni hanno ripetutamente tentato di creare armi basate sul laser, compresi sistemi antiaerei. Tuttavia, la maggior parte dei sistemi laser da combattimento non ha mai superato la fase di prototipo, essendo afflitta da diversi problemi operativi e tecnici, tra cui una gittata troppo ridotta e la dipendenza da fonti di energia ad alta potenza.
Il conflitto tra Russia e Ucraina, dove i droni a basso costo prodotti in serie sono diventati uno strumento chiave sia per l’impiego sul campo di battaglia che per gli attacchi a lungo raggio, ha apparentemente dato nuovo impulso allo sviluppo di sistemi basati su laser. Negli ultimi mesi, diversi Paesi, tra cui Ucraina, India e Israele, hanno presentato nuove armi di questo tipo.
Come riportato da Renovatio 21, l’arma laser Peresvet è stata testata negli scorsi mesidalla Russia finendo in impressionanti video che hanno circolato in rete. Va ricordato come nel maggio 2021 il Pentagono arrivò ad accusare la Russia di attaccare le truppe USA con armi a energia diretta.
Oltre alla difesa antiaerea, la Federazione Russa starebbe elaborando anche laser ASAT, cioè impiegati come armi antisatelliti.
Due anni fa Putin aveva annunciato che il settore della difesa russo sta lavorando su armi all’avanguardia basate su «nuovi principi fisici». Secondo quanto è possibile ricostruire, tali novità belliche includerebbero armi a energia diretta (laser, acceleratori, microonde e armi infrasoniche progettate per distruggere o disabilitare manodopera, attrezzature o strutture e infrastrutture potenziate dal nemico), armi elettromagnetiche (ad altissima frequenza e basate su laser), armi non letali (progettate per disattivare armi, equipaggiamenti, materiali e personale senza infliggere a quest’ultimo perdite irreparabili), armi geofisiche (sismiche, climatiche, ozoniche, ambientali), armi radiologiche (il cui effetto distruttivo si basa sull’uso di sostanze radioattive in grado di avvelenare la manodopera con radiazioni ionizzanti senza un’esplosione nucleare), armi genetiche (un tipo di arma in grado di danneggiare l’apparato genetico dell’essere umano, anche attraverso l’uso di virus con proprietà mutagene).
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato scienziati russi hanno dichiarato di aver creato elementi per il controllo della radiazione laser teraherz.
Anche la Cina avanza con le armi laserre.
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