Contraccezione
La prossima enciclica di Bergoglio aprirà alla contraccezione: lo dice il giornale dei Gesuiti

La Civiltà Cattolica, storica rivista dei Gesuiti, lo scorso 2 luglio ha pubblicato un articolo intitolato «Rileggere l’etica teologica della vita alla luce delle sollecitazioni di papa Francesco».
L’autore, Jorge José Ferrer, SJ, è professore di teologia morale presso la Pontificia Università Cattolica di Porto Rico.
L’articolo riassume e promuove il nuovo libro della Pontificia Accademia per la Vita (PAV) che propone come moralmente accettabile oltre – lo abbiamo visto – alla riproduzione artificiale anche la contraccezione. La casa editrice è nientemeno che la Libreria Editrice Vaticana.
«In coerenza con il magistero di papa Francesco, il volume costituisce infatti un interessante tentativo di immaginare un percorso che favorisca il rinnovamento della bioetica basato sul ruolo del discernimento e della coscienza formata dell’agente morale» scrive il gesuita, ammettendo che si sta ponendo quindi, anche in bioetica, un cambio di paradigma, «Grande Reset» – una mutazione filosofica e biopolitica a lungo covata dal modernismo teologico.
«È lecito domandarsi se papa Francesco ci consegnerà una nuova enciclica o esortazione apostolica sulla bioetica, che potrebbe magari intitolare Gaudium vitae» si conclude il pezzo gesuita, ostentando obliquamente sicumera perfino sul titolo del documento – è che i gesuiti (come Bergoglio…) ne sanno qualcosa?
La gallina che canta ha fatto l’uovo?
In pratica, questa Gaudium vitae cancellerebbe la Humanae vitae di Paolo VI, che, contro ogni previsione, aveva sorprendentemente mantenuto la barra dritta sul rigetto della contraccezione. Lo scorno del clero modernista fu totale, con episodi di reazione delusa da parte di cardinali anticoncezionalisti al limite del grottesco.
Ora, i tempi sembrano maturi per tornare all’assalto. Lo sfondo di questa epocale trasformazione, è la decade di devastante «teologia» di papa Francesco.
«Se consideriamo in questa prospettiva Evangelii gaudium, Laudato si’, Amoris laetitia e Veritatis Gaudium ci rendiamo conto che le sollecitazioni che vi sono presenti aprono un nuovo orizzonte per la teologia e per il compito dei teologi, con una forte sottolineatura del dialogo e del reciproco arricchimento di saperi diversi» ha detto a Vatican News lo stesso prelato a capo della PAV, Monsignor Paglia:
Il solito gergo melenso (con la solita presenza del termine «dialogo», assai gradito alla massoneria) sta a significare che il Vaticano è oramai pronto ad andare all’attacco dell’Humanae vitae per demolirne i contenuti, rendendo cattolicamente accettabili la contraccezione e la riproduzione artificiale – e da lì, quindi, la produzione di bambini bioingegnerizzati secondo un’ottica «vaccinale».
Tale apertura alla produzione di esseri umani in laboratorio, ha notato Renovatio 21 (e solo Renovatio 21) era il probabile significato della foto dell’udienza del Bergoglio a Elon Musk accompagnato da folta prole prodotta risaputamente in provetta.
Visto l’impegno di comunicazione – che ha utilizzato come veicolo nientemeno che l’uomo più ricco del mondo – c’è la certezza che questo il salto verso l’umanità umanoide sia caro agli strateghi del Vaticano odierno.
Come ripetiamo su questo sito, la provetta al momento uccide più esseri umani dell’aborto, in Italia e non solo. E la chiesa, nonostante il documento wojtyliano Donum Vitae, in questi anni sembra essersene incredibilmente dimenticata, promuovendo leggi riprogenetica sintetica come la 40/2004.
Cosa potrebbe significare, in termini apocalittici, il semaforo verde del papato agli umani sintetici, lo abbiamo scritto.
Ora, preparatevi a vedere anche i danni assoluti della contraccezione venire benedetti dal papa malvagio. Perché la contraccezione ormonale – fatta di steroidi – intossica le donne, le fa ammalare (magari anche di cancro), cambia i loro cervelli e pure i loro gusti sessuali, e inquina i fiumi rendendo i pesci transessuali.
Perché la contraccezione dà adito a fenomeni di cosiddetta «microabortività», o di aborto vero e proprio nel caso di spirali et similia: i dispositivi intrauterini di fatto uccidono l’embrione, impedendone l’annidamento o trafiggendolo, e mettendo comunque in pericolo la salute della donna.
C’è da giurare che con lo sdoganamento teologico della contraccezione, di ciò non si parlerà, anzi siamo pronti a scommettere che la pillola del giorno dopo sarà benedetta come anticoncezionale invece che come l’abortivo che è: perché, dalla legge 40 in poi, sappiamo che al Vaticano in realtà un computo di morti calcolabili sulla base delle megamorti – unità di misura per gli effetti della bomba atomica: un megadeath è un milione di morti.
La provetta oggi in Italia vale – ufficialmente – 1,7 megadeath annui. Se aggiungiamo l’aborto chirurgico, l’aborto chimico e pure gli aborti da contraccezione, arriviamo probabilmente tra gli 0,3 e gli 0,5 megadeath all’anno. Ogni due o tre anni, quindi, viene cancellato dall’esistenza un milione di piccoli cittadini.
È una strage, un genocidio: al contempo, è anche un suicidio, il suicidio di un intero popolo. Un sacrificio umano, e uno sterminio. Ora, con imprimatur del papa ecologico, il papa del paganesimo amazzonico e di Big Pharma, della Pachamama e della Pfizer, di Greta e dell’mRNA.
Questo è del resto il destino di ogni istituzione che abbraccia la Necrocultura – come fa il Vaticano oggi: finire per tollerare, o desiderare, stragi massive, l’apocalisse devastatrice degli esseri umani.
Post scriptum: Del preservativo, orrendo affare di gomma che distrugge il piacere e fallisce non raramente la sua funzione (portandosi dietro magari le malattie di sconosciuti), nemmeno vogliamo parlare.
Ma davvero, quale uomo desidera umiliarsi infilando uno strato di lattice sopra la sua virilità?
Quale donna vuole ospitare dentro di sé un pezzo di materiale elastico sintetico?
E questo al netto delle questioni morali, e del fatto che il mondo, ora più che mai, ha bisogno di bambini generati e cresciuti nella legge naturale.
Contraccezione
Kennedy conferma che Trump gli ha chiesto di studiare i pericoli della pillola abortiva

In un’intervista con Laura Ingraham della Fox News, dopo il suo giuramento nello Studio Ovale come nuovo direttore del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), Robert F. Kennedy jr. la scorsa settimana ha confermato che il presidente Trump gli ha chiesto di studiare i pericoli dei farmaci abortivi.
«Durante l’amministrazione Biden, l’NIH [l’ente sanitario governativo USA, ndr] ha fatto qualcosa di ingiustificabile, ovvero dire a medici e pazienti di non denunciare gli infortuni, e questa non è una buona politica», ha affermato Kennedy.
Durante l’interrogazione durante la sua udienza di conferma al Senato qualche settimana prima, Kennedy aveva insistito sul fatto che «ogni aborto è una tragedia» quando è stato incalzato sulla sua posizione sull’aborto, indicando che è importante conoscere gli «effetti avversi» di ogni farmaco, incluso il farmaco abortivo mifepristone.
«Sono d’accordo con il presidente Trump che ogni aborto è una tragedia. Sono d’accordo con lui che non possiamo essere una nazione morale se abbiamo 1,2 milioni di aborti all’anno», aveva detto Kennedy, che in genere sostiene l’aborto legale, rispondendo alla senatrice del Nuovo Hampshire Maggie Hassan, fervente abortista.
Una lettera aperta a RFK jr. scritta da David Bjornstrom, avvocato in pensione della California e membro dell’ordine degli avvocati della Corte Suprema degli Stati Uniti, pubblicata da LifeSiteNews il mese scorso, ha messo in guardia sul fatto che la FDA, che ora rientra nella competenza di Kennedy, sta danneggiando le donne fingendo che la pillola abortiva sia sicura.
«Sebbene il mifepristone comporti gravi rischi per la salute, la FDA ha scelto di ignorare gli eventi avversi e le affermazioni secondo cui il farmaco abortivo è “sicuro” per promuovere un programma politico».
«Secondo il Charlotte Lozier Institute, fino al 20 percento delle donne che si sottopongono ad aborti chimici subiscono complicazioni, quattro volte superiori a quelle degli aborti chirurgici, tra cui un numero scioccante di decessi», ha osservato Bjornstrom. «Gli aborti chimici hanno oltre il 50 percento di probabilità in più rispetto agli aborti chirurgici di causare una visita al pronto soccorso, colpendo il cinque percento delle donne che li utilizzano. Fino al cinque percento degli aborti chimici non riesce a espellere tutto il tessuto, rendendo necessario un intervento chirurgico per completare l’aborto».
«Gli aborti chimici sono particolarmente pericolosi in caso di gravidanza ectopica, circa l’1-2%di tutte le gravidanze. I dati della FDA stessa riportano i decessi di numerose donne che assumevano pillole abortive con gravidanze ectopiche. Sorprendentemente, la FDA non richiede alcuna valutazione di persona o ecografia come misura di sicurezza per diagnosticare una gravidanza ectopica in anticipo» ha continuato il Bjornström nella lettera pubblicata da LifeSite.
«Ironicamente, mentre il produttore del farmaco, i dottori e gli inserzionisti assicurano alle donne che il farmaco è “sicuro”, persino la FDA ammette silenziosamente che possono verificarsi reazioni pericolose, persino fatali, che richiedono cure di emergenza e che i farmaci per l’aborto non funzionano nemmeno nel 2-7 percento dei casi».
Planned Parenthood Action (PPA), il braccio politico del gigante dell’aborto, si è subito espressa con preoccupazione per l’assunzione da parte di Kennedy della guida dell’HHS e con indignazione per il fatto che l’accesso agli aborti chimici potrebbe essere limitato.
L’ente iper-abortista si è anche preoccupata per la futura disponibilità delle cosiddette «transizioni di genere» per le «giovani persone trans», un’industria pericolosa che, secondo l’amministrazione Trump, sta «mutilando e sterilizzando» i bambini attraverso mutilazioni chimiche e chirurgiche.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa più di 200 dirigenti farmaceutici, tra cui il CEO di Pfizer Albert Bourla, hanno firmato una lettera aperta in cui condannano la sentenza di un giudice federale americano contro l’approvazione da parte dell’ente regolatore farmaceutico Food & Drug Administration (FDA) del farmaco abortivo mifepristone, più conosciuto con il nome di RU486.
Dopo la sentenza della Corte Suprema Dobbs che ha di fatto negato che l’aborto sia un diritto federale, molta della battaglia dei pro-feticidio si è spostata sull’aborto farmacologico, che promette di far da sé a casa senza passare per strutture sanitarie. Alcuni giornali americani – gli stessi che hanno negato l’efficacia di idrossiclorochina e ivermectina e imposto i vaccini mRNA, in sprezzo al diritto di curarsi da sé – sono arrivati addirittura a promuovere pillole abortive fai-da-te.
L’aborto domestico-biochimico aveva avuto una grande spinta in pandemia, con le pillole della morte ottenibili per via postale in Gran Bretagna: una gran idea che la sanità di Sua Maestà ha deciso di estendere anche nel periodo post pandemico.
In Italia l’era dell’aborto chimico fai-da-te fu annunciata, sempre in pandemia, dal ministro della Salute Roberto Speranza, che cambiò la direttiva per rendere il suo uso possibile anche senza ricovero.
La verità sulla pillola abortiva l’ha detta ad una convention dei conservatori americani il mese scorso l’attivista Abby Johnson, un tempo manager di una clinica per aborti, ora convertitasi alla difesa della vita umana. Le donne che prendono la pillola dell’aborto «stanno mettendo questi bambini nel water, bambini completamente formati – 12, 14, 16 settimane di gravidanza – forse hanno un’emorragia nel loro bagno, incapaci di raggiungere una struttura di pronto soccorso, guardano nella toilette e vedono il bambino loro completamente formato che galleggia lì nella water» ha dichiarato la Johnson.
Questa è la cruda realtà dell’aborto domestico reso da ciò che il premio Nobel Jerome Lejeune definiva «il pesticida umano». Un farmaco che, ricorda il caso delle email trapelate recentemente dalla sanità britannica, può avere conseguenze mortali: si può chiedere, al di là delle statistiche e degli episodi che potete vedere negli articoli linkati, nel caso dell’attivista abortista argentina 23enne morta pochi giorni dopo aver assunto il farmaco per uccidere il figlio concepito nel suo grembo – certo, magari, anche qui, non c’è nessuna correlazione.
Il «bambino pienamente formato», una volta scaricato tirando l’acqua, finisce nelle fogne. E qui, oltre agli escrementi di altri esseri umani e ad ogni altra sozzura, troverà delle creature ben felici di incontrarlo – per divorarlo. Topi, rane, pesci… festeggiano la RU486, che tanta carne umana tenere e prelibata fa giungere loro senza che facciano alcuno sforzo, nella plastica immagine della catena alimentare ribaltata: le bestie mangiano gli esseri umani.
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Contraccezione
Elon Musk contro la pillola e la denatalità: basta «spaventare le donne» affinché non abbiano figli. Attacchi anche agli psicofarmaci SSRI

ELON: LET’S STOP SCARING WOMEN AWAY FROM HAVING KIDS
“We need to stop scaring women that having a kid destroys your life. This is false. We terrify girls into saying that if you get pregnant, your life’s over. This is what schools teach. And I agree, we should not have… https://t.co/g8RIZRr6cd pic.twitter.com/jcdcWAXNvo — Mario Nawfal (@MarioNawfal) October 8, 2024
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Women in the West have been taught that an accidental pregnancy is the worst thing that could possibly happen to them. Thus, they strongly oppose abortion bans as being an existential threat.
Many men also fear that they will be unable to have “fun” if abortion is outlawed. — Elon Musk (@elonmusk) November 8, 2023
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🚨 ELON MUSK ON HORMONAL BIRTH CONTROL:
“A lot of women may be unaware that hormonal birth control can cause significant risk of depression, increased risk of suicide, and can make you go out with people you don’t actually like. It actually says this on the box.” “My message to… pic.twitter.com/lF00nesJ1D — Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) October 8, 2024
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Elon Musk in interview by Tucker Carlson on antidepressants: “I think SSRIs are the Devil. They’re zombifying people, changing their personalities.”
SSRIs/SNRIs dampen emotions, which can be helpful for those experiencing severe depression and anxiety, however, the effects are.. pic.twitter.com/LNbl7wNrOc — Sindrome post SSRI (@SindromePSSD) October 8, 2024
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«Il Wellbutrin è molto peggio di Adderall, secondo me. Dovrebbe essere ritirato dal mercato» aveva scritto Musk. «Ogni volta che si parla di questo farmaco, qualcuno al tavolo racconta una storia di suicidio o quasi suicidio».Wellbutrin is way worse than Adderall imo. It should be taken off the market.
Every time that drug has come up in conversation, someone at the table has a suicide or near suicide story. — Elon Musk (@elonmusk) April 30, 2022
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Animali
Nuova York darà ai suoi topi la pillola anticoncezionale, inquinando drammaticamente l’ambiente

La città di Nuova York ha approvato un programma sperimentale per ridurre la popolazione di ratti della città senza usare veleno. A partire dall’anno prossimo, i pellet contraccettivi saranno collocati in contenitori speciali accessibili ai ratti in diversi quartieri della città.
I sostenitori di questo approccio sostengono che ridurrà in modo umano il numero di ratti senza mettere in pericolo altri animali o l’ambiente. Se tutto va come previsto, i ratti ingeriranno il contraccettivo, diventeranno sterilizzati e in questo modo non potranno riprodursi.
L’iniziativa è stata soprannominata «Legge Flaco», dal nome del gufo omonimo fuggito da uno zoo cittadino l’anno scorso e poi trovato morto con del veleno per muridi in circolo, secondo quanto riportato dai media locali.
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«Non possiamo uscire da questa situazione avvelenandoci, non possiamo uscire da questa situazione uccidendoci», ha affermato il membro del consiglio comunale Shaun Abreu ad aprile, quando ha presentato per la prima volta il disegno di legge.
Nel corso di un programma pilota di 12 mesi, gli ispettori effettueranno controlli mensili per verificare quanti pellet sono stati consumati nei diversi quartieri.
«Durante tali ispezioni mensili delle aree del programma pilota, il dipartimento dovrà monitorare la quantità di contraccettivo per ratti in ogni distributore di contraccettivi per ratti», si legge nelle disposizioni del disegno di legge.
Senestech, l’azienda che produce il prodotto di origine vegetale denominato Contrapest, sostiene che ogni dose impedisce ai ratti di riprodursi per 45 giorni, riducendone così la popolazione in modo umano senza mettere in pericolo altri animali o l’ambiente.
Nuova York è da tempo famosa per il suo problema con i ratti. Si stima che tre milioni di roditori vivano nella Grande Mela, secondo la società di disinfestazione MMPC, che ha basato la cifra su uno studio del 2014 di Jonathan Auerbach.
Il gruppo animalista PETA ha accolto con favore quello che ha definito un «approccio innovativo» al problema, elogiando la città per aver scelto «il controllo delle nascite invece di metodi crudeli e letali come il veleno e il soffocamento».
L’uso di anticoncezionali per il controllo della popolazione animale è comune, in ispecie per quanto riguarda i piccioni delle piazze cittadine. Nel 2006 gli animalisti chiesero all’allora sindaco della laguna Massimo Cacciari che sui banchetti in Piazza San Marco fosse venduto mangime anticoncezionale.
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La contraccezione, e forse non solo quella, viene praticata in Sud Africa anche con gli elefanti. Un articolo di domenica 8 ottobre 1995 si intitolava «aborto e pillola per gli elefanti, avanzata sconcertante proposta». Eppure un articolo di tre anni prima «Pillola per elefanti africani, sono diventati troppi» lodava il metodo chimico anticoncezionale come alternativo al culling, ossia all’abbattimento selettivo di alcuni branchi.
Tutte queste soluzioni non tengono presente di un aspetto agghiacciante della chimica contraccettiva: l’inquinamento ambientale.
Come riportato da Renovatio 21, secondo studi, l’inquinamento da pillola anticoncezionale, che ricordiamo è un ormone sessuale steroideo sintetico, starebbe facendo diventare i pesci transessuali, e vi sono stati recenti allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
È interessante come ambientalisti ed animalisti vari di questo tipo di inquinamento – sterilizzante, transessualizzante, lesivo della biologia animale ed umana – non si siano mai occupati.
La sua cifra antiumana lo fa ritenere forse accettabile?
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