Gender
La Polonia si muove per legalizzare le unioni gay
Il governo polacco ha proposto due progetti di legge volti a riconoscere le unioni civili, comprese quelle tra persone dello stesso sesso, ha annunciato il ministro per le pari opportunità Katarzyna Kotula.
Il Paese, che tecnicamente è ancora a stragrande maggioranza cattolico, riconosce sia i matrimoni civili che quelli religiosi, ma pone un limite alle unioni tra persone dello stesso sesso, nonostante anni di pressioni da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
«È ufficiale! Le bozze di legge sulle unioni registrate, che sono state discusse con le organizzazioni non governative, sono state inviate per consultazioni pubbliche e interministeriali», ha detto la Kotula su X ieri l’altro, posando con i documenti.
To już oficjalne! Projekty ustaw o rejestrowanych związkach partnerskich, które były omawiane z organizacjami pozarządowymi zostały skierowane do konsultacji publicznych i międzyresortowych 📣
To dla mnie bardzo ważny dzień, bo w Wasze ręce oddaję efekt wielu miesięcy pracy… pic.twitter.com/ARcfxIuppJ
— Katarzyna Kotula (@KotulaKat) October 18, 2024
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«Questo è un nuovo capitolo nella lunga marcia per l’uguaglianza, che, grazie al lavoro pluriennale di molte organizzazioni LGBT e della società civile, ci ha condotto a questo momento storico», ha aggiunto il ministro.
Il governo del primo ministro Donald Tusk ha proposto di istituire delle «unioni civili» tra adulti, indipendentemente dal sesso, che verrebbero registrate presso le autorità locali come qualsiasi altro contratto.
Le coppie che si uniscono in tali unioni potrebbero quindi stabilire una proprietà congiunta o dividere i loro beni tramite atti notarili.
Kotula ha dichiarato all’agenzia di stampa polacca PAP che il governo ha dovuto «fare un passo indietro» e scendere a compromessi quando si trattava di coppie dello stesso sesso e di adozione di bambini.
Pare essere tentata la via polacca alla stepchild adoption: secondo le proposte di legge, una persona che ha un’unione civile ha «diritto a partecipare» alla cura e all’educazione del figlio del partner residente nella stessa famiglia, comprese le decisioni quotidiane, «a meno che uno dei genitori che esercita l’autorità genitoriale sul figlio non vi si opponga».
I progetti di legge sono ora destinati alle discussioni interministeriali e alle consultazioni pubbliche, prima di essere esaminati dal parlamento di Varsavia.
La Polonia è uno dei cinque membri dell’UE che non ha concesso il riconoscimento giuridico alle relazioni tra persone dello stesso sesso; gli altri sono Bulgaria, Lituania, Romania e Slovacchia.
Come riportato da Renovatio 21, il nuovo governo polacco appena installatosi dopo le elezioni ha aperto immediatamente la strada al matrimonio omotransessuale.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) aveva recentemente rimproverato la Polonia affermando che il Paese sta violando i diritti delle coppie dello stesso sesso rifiutando di riconoscere legalmente le loro unioni. La stessa sorte è toccata alla Romania.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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