Militaria
La Norvegia aprirà una nuova base NATO per la guerra artica
La Norvegia intende istituire un nuovo centro NATO per la guerra artica e anfibia, dove verranno addestrati i marines statunitensi, britannici e olandesi, in un momento di crescenti tensioni con la Russia, ha annunciato venerdì il Ministero della Difesa di Oslo.
Il nuovo hub sarà creato nel comune di Sorreisa, a nord delle isole Lofoten, nell’Artico norvegese, a diverse centinaia di chilometri, in linea d’aria, dal porto strategico russo di Murmansk, che è un’importante base militare e navale.
La struttura del Paese membro della NATO ospiterà diverse centinaia di soldati e si prevede che diventerà pienamente operativa nel 2026.
«Dobbiamo addestrarci insieme per essere in grado di difendere la Norvegia, i paesi nordici e la NATO in caso di crisi e guerra», ha affermato il ministro della Difesa Bjorn Arild Gram, aggiungendo che il suo paese si trova ora «in una situazione di politica di sicurezza più seria».
«Vogliamo una maggiore presenza alleata in Norvegia. Più addestramento e pratica sono utili per la sicurezza norvegese. Abbiamo bisogno che gli alleati conoscano il clima e le condizioni meteorologiche norvegesi. Dobbiamo anche esercitarci insieme nel caso in cui se ne presenti la necessità. Quindi questo è uno sviluppo auspicabile», ha affermato.
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Il nuovo centro avrà stretti collegamenti con numerose strutture militari vicine, il che, secondo il ministro, sarà estremamente utile per la NATO.
L’annuncio arriva dopo che questa primavera il governo norvegese ha presentato un piano per un aumento storico della spesa per la difesa, con l’obiettivo di spendere 54 miliardi di dollari per le forze armate dal 2024 al 2036.
Come parte del pacchetto, Oslo vuole anche acquisire il suo primo sistema di difesa aerea a lungo raggio ed espandere l’esercito da una a tre brigate, aumentando nel contempo le dimensioni della Guardia Nazionale a 45.000 soldati.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha segnalato questo settembre che Mosca controllerà le ambizioni espansionistiche della NATO nella regione.
«Vediamo come la NATO sta intensificando le esercitazioni relative a possibili crisi nell’Artico. Il nostro Paese è pienamente preparato a difendere i propri interessi in termini militari, politici e tecnico-militari», ha affermato all’epoca.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso alcuni deputati USA hanno denunciato che la Cina starebbe conducendo ricerche «problematiche» nell’Artico.
La Russia tre mesi fa ha fatto sapere di aver approntato il poligono nucleare articolo della Novaja Zemlja.
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Immagine di NATO North Atlantic Threaty via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
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Cina
La Cina lavora su una nuova arma ad energia
L’esercito cinese sta lavorando su un sistema d’arma sperimentale dove convergono più flussi di microonde in un potente raggio di energia. Lo riporta il giornale di Hong Kong South China Morning Post.
Secondo quanto riferito, gli scienziati affermano di aver «completato prove sperimentali sul suo potenziale uso militare».
Secondo il SCMP, gli scienziati hanno calcolato che avevano bisogno di raggiungere una precisione posizionale di pochi millimetri e la sincronizzazione del tempo di 170 trilioni di un secondo, una precisione ancora maggiore di un orologio atomico.
Questi esperti dicono di aver raggiunto questo livello di precisione durante i recenti esperimenti. I ricercatori hanno inoltre scoperto che potrebbe bloccare i segnali dei satelliti GPS di proprietà statunitense, «raggiungendo più obiettivi come l’insegnamento e l’addestramento, la verifica della nuova tecnologia e le esercitazioni militari».
Gli scienziati sostengono che la combinazione di flussi di microonde potrebbe finire con una produzione più elevata rispetto alla somma dei singoli fasci. Non sorprende che gli interessati rimangano vaghi sui futuri potenziali usi della tecnologia.
Nel frattempo, gli Stati Uniti si sono dilettati a lungo in una tecnologia simile: l’Air Force ha sviluppato un sistema di armi ad alta potenza diretto a microonde chiamato Tactical High-power Operational Responder, progettato per contrastare i droni.
Se uno di questi sforzi culminerà in un’arma pratica è ancora tutto da vedere. Per ora le potenze militari dovranno lottare con armi energetiche dirette che possono interrompere l’elettronica e disabilitare i segnali di comunicazione per ottenere un vantaggio sul campo di battaglia.
Come riportato da Renovatio 21, le armi a microonde costituiscono da anni una frontiera esplorata dal settore militare.
Come riportato da Renvatio 21, pochi anni fa il Pentagono accusò la Russia di attaccare i soldati USA di stanza in Siria tramite armi a energia diretta, al fine di farli ammalare – proprio come dei casi di sindrome dell’Avana.
«Chi possiede l’energia diretta possiederà il 21° secolo», ha detto un esperto al Washington Post in un articolo sul tema di tempo fa. Il pezzo del WaPo si interrogava: «Se le microonde possono disabilitare i droni a distanza, possono sopraffare anche i computer. Se possono abbattere un quadrirotore, perché non un missile? Per i militari, è un nuovo mondo coraggioso e anche pericoloso».
Come riportato da Renovatio 21, secondo alcuni armi a microonde sarebbero state impiegate in Australia dalle forze dell’ordine contro le masse che protestavano contro il lockdown vaccinali COVID.
2. Video of EMF at the event… #DEW #Aus #LRAD #Canberra pic.twitter.com/XMDFecj3qc
— thefoxblog (@foxblog3) February 17, 2022
La tecnologia per il controllo delle manifestazioni è stata testata ufficialmente da tempo, con l’acronimo ADS, cioè active denial system, «sistema di negazione attiva».
Secondo una speculazione molto presente all’epoca in rete, armi ad energia diretta (DEW, «Direct Energy Weapon») sarebbero dietro al tremendo incendio subito dalle Hawaii nel 2023. Alcuni all’epoca accusarono presunte attività di «satelliti cinesi», mostrando video non verificati.
TENSIÓN | 🇺🇸🇨🇳
🔹Continúa la tensión entre EE.UU. y #China luego de que se confirmara que unos rayos láser de color verde sobre Hawaii (territorio estadounidense) procedían efectivamente de un satélite chino.
🔹El gobierno chino dice que el satélite solo “estudia la atmósfera” pic.twitter.com/ms0YfNOJwk
— El Nacional (@elnacionalpy) February 13, 2023
Non vi sono prove a carico di questa tesi, che tuttavia ha avuto a quel tempo ampia diffusione.
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