Protesta
Immagini dalla protesta del 23 ottobre: piazze e strade stracolme
Nonostante il flop di Trieste, dove la protesta di popolo è stata enigmaticamente disinnescata dagli stessi che hanno ottenuto un colloquio con un ministro, le piazze lo scoro sabato hanno visto un’esplosione di partecipazione.
Probabilmente grazie alla mossa repressiva del governo, oltre che all’obbligo vaccinatorio che pende come una spada di Damocle su ogni lavoratore, i numeri della protesta sono divenuti perfino superiori a quelli dello scorso luglio.
Milano si conferma la città più calda d’Italia
Milano, prosegue corteo No Pass: manifestanti in Corso Venezia #nogreenpass #covid pic.twitter.com/EBChfgUFnE
— Local Team (@localteamtv) October 23, 2021
Il blocco in Piazza 5 giornate, dove sì combatté per la nascita di uno Stato italiano basato su idee liberali, è una bella nemesi storica: ora lo Stato italiano «liberale» interpreta il ruolo che fu delle truppe austriache.
Milano, tensione a P. 5 Giornate: corteo costretto a deviare #nogreenpass #covid pic.twitter.com/3bC1Nic6sQ
— Local Team (@localteamtv) October 23, 2021
Altro luogo storico riempito dalla folla: Piazzale Loreto
Milano, 23 ottobre 2021, #NoGreenPaSS pic.twitter.com/VCH3BfP5VA
— Luca Pagani (@Luca__Pagani) October 23, 2021
#Milano Piazzale Loreto#NoGreenPass pic.twitter.com/dyupLg5PKm
— DarkSide (@Side73Dark) October 23, 2021
Immagini disturbanti da via Corridoni, dove le forze dell’ordine portano via un manifestante che pare perdere i sensi.
Milano, incidenti via Corridoni: bloccato corteo vicino CGIL #Milano #Corteo #NoGreenPass pic.twitter.com/0ictBgP9FU
— Local Team (@localteamtv) October 23, 2021
Secondo quanto riportato, una parte dei manifestanti voleva raggiungere la sede della CGIL, che era difesa da una cintura umana di uomini massicci sul cui datore di lavoro ci stiamo interrogando (sono certamente operai o partite IVA fan dei sindacati, che per imperativo morale hanno deciso di passare il sabato andando a proteggere un grande baluardo di libertà, giustizia e democrazia del nostro Paese).
«Mai più fascismi». scrive il costoso striscione affisso fuori dal palazzo CGIL. A difendere striscione e sindacalisti ci sono uomini con i manganelli. Ulteriore nemesi storica. Davvero una dopo l’altra, nemesi storiche a go-go.
Milano, cordone protegge CGIL: civili, polizia schierati #cgil #nogreenpass #covid pic.twitter.com/ZxkG4CTkKk
— Local Team (@localteamtv) October 23, 2021
Ma anche le altre città d’Italia non sono state a casa.
Livorno
#NoGreenPass Livorno la città più Rossa d’Italia Contro il #greenpass pic.twitter.com/nqW7Li6hjI
— Max santi 🇮🇹 resistere alla dittatura sanitaria (@Maxsanti8) October 23, 2021
Padova
🇮🇹#NoGreenPass ⛔
PADOVA C’È‼️ pic.twitter.com/Hzem1AijvX
— Massimo 🇮🇹 (@Massimo10489625) October 23, 2021
Bologna
Bologna anche oggi. #NoGreenPass pic.twitter.com/oQZH4SvfhH
— Chiara (@Claire317X) October 23, 2021
Torino
TORINO
Senza parole #NoGreenPass
Ascoltate pic.twitter.com/cuOxvGiG6X— Francesco Mosca (@FmMosca) October 23, 2021
Reggio Emilia
Reggio Emilia #NoGreenPass
23/10/2021 pic.twitter.com/FNZCvkiWPZ— Sapere è un Dovere (@SapereeunDovere) October 23, 2021
Verona
VERONA INCREDIBILE 🙌
“Il corteo allo start ieri, e la marea umana si perde a vista d’occhio.”
Lunga vita alla libertà pic.twitter.com/sMrsNRXmLl
— @d_essere fit 88 the returns (@dessere88) October 24, 2021
Messina
Italia 🇮🇹 #Trieste chiama #Messina risponde #NoGreenPass 23/10/2021 pic.twitter.com/rXAY8AS0Ep
— Aurora Pop (@pop_auror_a) October 23, 2021
Roma
A Roma oggi siamo insieme . Sotto la statua di Giuseppe Mazzini. #NoGreenPass pic.twitter.com/qyo6O90mZG
— Carla Vistarini (@charliecarla) October 23, 2021
Vicenza
Vicenza pic.twitter.com/8oiMkbRi6y
— Calabrò Luigi (@CalabrLuigi) October 23, 2021
Trento
Trento contro il lasciapassare nazista. 23 Ottobre 2021 pic.twitter.com/R9hsdQcxtf
— @cri (@rainiero43) October 23, 2021
Parma
Trieste chiama Parma risponde. E SUI TG NEANCHE UNA PAROLA DELLA SOMMOSSA IN TUTT’ITALIA.#ACHTUNGGREENPASS #governodeipeggiori pic.twitter.com/X3nNvimP1h
— Patrizia Adorni ex 5s (@PatriziaAdorni) October 24, 2021
Firenze
Firenze Piazza della Repubblica, dobbiamo continuare ad oltranza, nn solo il fine settimana, ma tutti i giorni! #NoGreenPass pic.twitter.com/uGFsDyhbqX
— nuvola (@nnnuvola) October 23, 2021
Cagliari
🔴🔵 TRIESTE CHIAMA, CAGLIARI RISPONDE 🔴🔵👇🏻👇🏻👇🏻 pic.twitter.com/UfgBicLQU2
— Guido De Martini (@GuidoDeMartini) October 23, 2021
Palermo
Palermo 23 ottobre 2021 pic.twitter.com/00qC3NLIOi
— Calabrò Luigi (@CalabrLuigi) October 23, 2021
Genova
Trieste (23/10/21). Lavoratori del porto di Trieste e Genova insieme: “La protesta contro l’obbligo del passaporto sanitario continua ad oltranza in tutta Italia!” A Genova i lavoratori del porto hanno indetto uno sciopero di 48 ore a partire da lunedì 25 ottobre. pic.twitter.com/riYSmTHLx5
— RadioGenova (@RadioGenova) October 23, 2021
Geopolitica
Macron dichiara lo stato di emergenza e invia truppe per sedare le rivolte mortali scoppiate in Nuova Caledonia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato lo stato di emergenza per i 12 giorni a partire da ieri a seguito delle rivolte mortali che hanno colpito il territorio indo-pacifico francese della Nuova Caledonia.
Quattro persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite negli scontri con la polizia martedì notte, con notizie di saccheggi ed edifici rasi al suolo.
Il caos è stato scatenato da un voto del parlamento francese, l’Assemblea nazionale, che autorizza i residenti che risiedono in Nuova Caledonia da 10 anni a votare nelle elezioni provinciali. Gli indigeni Kanak dell’arcipelago si sono quindi irritati – proseguendo una polemica che dura da decenni – per quella che vedono come una presa di potere a favore dei discendenti dei colonizzatori che vogliono rimanere parte della Francia.
#UPDATE ⚡️🇫🇷 —Events are growing in New Caledonia.
At least 4 people were killed in the riot in New Caledonia. – LS pic.twitter.com/yEsNWZ2ONH
— UK R REPORT (@UKR_Report) May 15, 2024
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Tali tensioni etniche sono rimaste latenti per molti anni e sono riemerse questa settimana.
Il territorio francese si trova a est dell’Australia, è dieci fusi orari avanti rispetto a Parigi e conta circa 270.000 abitanti. Il nuovo stato di emergenza mira a «ristabilire l’ordine nel più breve tempo possibile» si legge in una dichiarazione del Parlamento.
Ci sono notizie diffuse secondo cui truppe militari francesi sarebbero state schierate per reprimere le rivolte indipendentiste e, secondo quanto riferito, sarebbe stato anche emesso un divieto su TikTok, ma i funzionari di Parigi hanno cercato di minimizzare tali misure draconiane.
🚨🇫🇷 BREAKING: FRANCE DECLARES STATE OF EMERGENCY AND TIKTOK BAN IN NEW CALEDONIA
France has declared a state of emergency in New Caledonia following deadly riots over a new voting law.
Four people were killed as indigenous Kanaks protested against allowing long-term French… pic.twitter.com/vYnEJdzjgp
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) May 15, 2024
Les policiers tirent stupidement sur les jeunes .. Ne sortez pas l’excuse de légitime défense car les gamins ne sont pas armés .. L’Etat Français a quoi sert votre déclaration d’état d’urgence à tuer le peuple kanak ? #kanaky #nouvellecaledonie #world #war #newcaledonia pic.twitter.com/E5Te16KpuV
— Sorsha Junto (@SorshaJ) May 16, 2024
Secondo l’Associated Press, «alla domanda se la Francia potrebbe schierare l’esercito francese sull’isola, [la portavoce del governo della Nuova Caledonia Prisca] Thevenot ha detto che non è compito dell’esercito mantenere l’ordine ma che sta aiutando con il trasporto dei rinforzi della polizia».
L’agenzia di stampa AFP ha riportato che la Francia ha schierato personale dell’esercito nei porti della Nuova Caledonia e nel principale aeroporto.
🇫🇷🇳🇨MACRON SENDS TROOPS TO NEW CALEDONIA
Promising there would be no army on the streets, French officials said they were sending troops “to provide security for ports and airports.”
Five thousand people have been involved in riots that left four dead and hundreds injured after… pic.twitter.com/QwO84WawFd
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) May 16, 2024
Il presidente della Nuova Caledonia Louis Mapou ha affermato che tra le vittime delle ultime 24 ore di disordini figurano tre giovani indigeni Kanak e un agente di polizia della gendarmeria francese che aveva riportato ferite in precedenza. Centinaia di manifestanti e poliziotti sono rimasti feriti.
«Il gendarme mobile gravemente ferito da un proiettile in Nuova Caledonia è appena morto», ha annunciato il Ministro dell’Interno e dell’Oltremare della Repubblica francese Gérald Darmanin. «I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, alle persone a lui vicine e ai suoi amici. Niente, assolutamente niente, giustifica la violenza. L’ordine sarà ristabilito».
Parigi ha confermato che altri 500 agenti di polizia francesi sono stati inviati sul territorio per aiutare a ripristinare l’ordine.
The French Empire has deployed its military to put down insurgents in the Pacific island of New Caledonia, which is near Australia!
And France has also banned TikTok in that island to hide human rights violations.
Freedom, democracy and Western values on display: pic.twitter.com/0PViDdpt74
— S.L. Kanthan (@Kanthan2030) May 15, 2024
#WATCH | Visuals from the aftermath of deadly riots in New Caledonia, which have left businesses torched and stores looted.
Rioting broke out over a new bill, adopted by lawmakers in #Paris that will allow French residents who have lived in the region for 10 years to vote in… pic.twitter.com/MODJg8eqX0
— DD India (@DDIndialive) May 16, 2024
JUST IN: 🇫🇷 France declares state of emergency in New Caledonia, bans TikTok after riots leave 4 dead.
Over 130 people have been arrested in connection with the unrest, which erupted over a proposed constitutional amendment by mainland France.
The state of emergency will give… pic.twitter.com/4NX2ydEx1m
— The Worldview Monitor (@WorldviewFeed) May 15, 2024
Violent riots have broken out in the French territory of New Caledonia, killing at least three people.
C/7#NewCaledonia#Protests#Riots#Riot pic.twitter.com/njsJSztCqc
— Politics World Wide Web (@PoliticsWWWeb) May 15, 2024
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Tutte le scuole e gli edifici pubblici del capoluogo amministrativo Nouméa sono rimasti chiusi. Centinaia di edifici sono stati danneggiati o sono stati dati alle fiamme. Il presidente Macron avrebbe annullato un viaggio all’estero.
La Nuova Caledonia è una cosiddetta Collectivité d’outre-mer o COM, suddivisione territoriale per le aree ex coloniali francesi subentrata nel 2003 ai TOM (Territorires d’outre mer) e ad altri territori con statuto speciale.
Come riportato da Renovatio 21, durante il coronavirus vi furono rivolte contro l’obbligo vaccinale nel territorio d’oltremare francese della Guadalupa, dove furono inviate le forze speciali e, incredibilmente, assicurato ai rivoltosi un vaccino COVID non-mRNA solo per loro. Proteste contro il vaccino obbligatorio si registrarono anche in Nuova Caledonia.
Continua il periodo sfortunato di Parigi con le sue ex colonie, che in Africa si rivoltano l’una dopo l’altra con l’influenza francese – preferendogli apertis verbis quella russa. Il risentimento per la Francia e la sua storia coloniale era leggibile nella rabbia della rivolta etnica delle banlieue dello scorso anno e pure nei discorsi dell’allucinato accoltellatore della Gare de Lyon, il quale – passato come profugo per l’Italia – aveva pubblicato video in cui malediceva la Francia per aver oppresso lui ed i suoi antenati.
L’«impero francese» si sgretola proprio mentre Macron minaccia di continuo interventi in Ucraina – e mette in Costituzione il genocidio dei francesi tramite l’aborto di Stato.
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Immagine screenshot da Twitter
Digiuno
Attivista tailandese muore in carcere: era in sciopero della fame contro la lesa maestà
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Protesta
Proteste davanti casa Netanyahu a Gerusalemme si trasformano in rivolte: le immagini
I manifestanti si sono scontrati martedì sera con la polizia israeliana davanti alla casa del primo ministro dello Stato Ebraico Benjamin Netanyahu a Gerusalemme mentre chiedevano le sue dimissioni, secondo quanto riportato dai media.
Migliaia di manifestanti si sono radunati davanti al Parlamento israeliano, la Knesset, per esprimere la loro indignazione per la gestione della guerra a Gaza da parte di Netanyahu, che finora ha ucciso quasi 33.000 persone. Chiedevano il rilascio degli ostaggi e elezioni immediate.
La marcia è iniziata con una serie di discorsi tenuti dai familiari degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, così come da attivisti antigovernativi e dall’ex primo ministro Ehud Barak, un critico accanito di Netanyahu.
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Il terzo giorno di una manifestazione antigovernativa durata quattro giorni è rapidamente precipitato nel caos mentre i manifestanti con le torce si sono diffusi nei quartieri di Gerusalemme, dirigendosi verso la residenza del primo ministro.
🚨 THOUSANDS CALL FOR ACTION IN ISRAEL | DEMAND NETANYAHU MAKES A DEAL
Thousands of protestors and families of the Oct 7th hostages made their voices heard through a blaze of protest in Tel Aviv, lighting up Menachem Begin Road—a key artery in Israel—with bonfires.
Source:… pic.twitter.com/vlXknWKdsl
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) March 30, 2024
2nd night of massive protest in Jerusalem against Netanyahu and his war! pic.twitter.com/AHhORHRrLF
— Ashok Swain (@ProfAshokSwain) April 1, 2024
CHAOS IN TEL AVIV |
Thousands of settlers protest demanding the overthrow of netanyahu’s government and the immediate return of the Zionist prisoners. pic.twitter.com/DudnAJMRly
— Suppressed Voice (@SuppressedNws) March 31, 2024
🇮🇱⚔️🇮🇱Tens of thousands of settlers and families of zionist prisoners are continuing their protest in front of Netanyahu’s home in occupied AlQuds amidst ongoing confrontations to demand a prisoner exchange deal with the Palestinian resistance and the overthrow of the Netanyahu… pic.twitter.com/ZFjpvyGv0y
— dana (@dana916) April 2, 2024
Migliaia di manifestanti hanno invaso le strade del ricco quartiere di Rehavia, dove vivono i Netanyahu, gridando slogan e chiedendo le sue dimissioni. Secondo i media locali, alcuni manifestanti avrebbero tentato di abbattere le barriere all’esterno.
Immagini della scena mostrano la polizia che caricava la folla per impedirgli di sfondare e usava idranti per disperdere i manifestanti, molti dei quali portavano bandiere israeliane. La polizia israeliana ha descritto questa fase della marcia come una «rivolta sfrenata».
BREAKING: ISRAELI PROTESTORS TAKE FLAMES TO NETANYAHU’S HOUSE pic.twitter.com/oz53EO9tM5
— Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman) April 2, 2024
Israeli forces arresting ,torturing Israelis from protest in Jerusalem against NetanYahu .
They demands resign from NetanYahu and New Elections pic.twitter.com/AmL20MIYLY— Peace Warrior🇵🇸 (@Kilch_Warrior) March 31, 2024
💥Police lines have been broken in the Jerusalem protest, protesters carrying torches are near Netanyahu’s Aza Road residence. pic.twitter.com/S8eNPJ7TTA
— Noga Tarnopolsky נגה טרנופולסקי نوغا ترنوبولسكي💙 (@NTarnopolsky) April 2, 2024
🚨BREAKING: A large scale protest has broken out in Tel Aviv against the Netanyahu government and its handling of hostage negotiations. Several people have been arrested. #Gaza #GazaFamine #GazaGenocide #Israel #TelAviv pic.twitter.com/xdmyelO0oZ
— Lens Veritatis (@LensVeritatis) March 30, 2024
Israeli demonstrators blocked a main road & scuffled with police during a protest against Netanyahu.pic.twitter.com/EcdlTQuXDZ
— ⚡️🌎 World News 🌐⚡️ (@ferozwala) April 1, 2024
🚨 BREAKING – Anti-government protesters set tires on fire in Jerusalem during tonight’s mass protest #Israel #Palestine #Westbank #Rafah #Benjamin #Netanyahu #Jerusalem pic.twitter.com/nzhNkoi6hs
— T R U T H P O L E (@Truthpolex) March 31, 2024
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I manifestanti hanno accusato Netanyahu di aver tentato di utilizzare la guerra per prolungare la sua permanenza al potere, sostenendo che stava dando priorità alla sua sopravvivenza politica rispetto agli interessi più ampi del popolo israeliano. Hanno inoltre ritenuto il primo ministro responsabile dell’incapacità del suo governo di prevenire l’attacco del 7 ottobre guidato da Hamas.
Netanyahu è stato anche accusato di non aver fatto abbastanza per riportare a casa gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza.
Durante le proteste massive anti-Netanyahu di un anno fa – una vera rivolta, che anche allora gli circondò la casa, contro la riforma giudiziaria ad opera del governo più di destra e religiosamente estremista della storia dello Stato degli ebrei – circolò con insistenza la voce che vi fosse la mano americana dietro al caos. Trapelarono quindi, piuttosto oscuramente, documenti americani che indicavano nel Mossad la guida della protesta contro il governo in carica.
Come riportato da Renovatio 21, molti segni facevano proprio pensare che in Israele fosse in corso una «rivoluzione colorata» del tipo utilizzato dagli americani (con l’aiuto, in genere persistente, di George Soros e delle sue fondazioni «filantropiche») i per i tentativi di regime change in Paesi di tutto il mondo a cavallo tra gli anni Novanta e i 2000.
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