Droga
Gli USA attaccano un narco-sottomarino nei Caraibi: le immagini
Nell’ambito delle operazioni in corso contro i cartelli della droga in area caraibica, le forze armate statunitensi hanno colpito un sommergibile sospettato di traffico illecito di stupefacenti.
Il presidente Donald Trump ha rivelato l’azione durante una conferenza stampa del venerdì, in presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj in visita alla Casa Bianca.
Il biondo presidente ha illustrato l’operazione in risposta alle notizie su due presunti superstiti dell’attacco a un’imbarcazione dedita al narcotraffico.
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Il Segretario di Stato Marco Rubio ha risposto per primo alle interrogazioni sui due sopravvissuti, prima che Trump lo interrompesse per qualificare l’imbarcazione come un «sottomarino».
«Gli Stati Uniti stanno portando avanti un’operazione contro il narco-terrorismo. Riguardo ai dettagli di eventuali incursioni recenti, non siamo qui per rivelarli tutti, ma ve li comunicheremo presto», ha introdotto Rubio.
«Si trattava di un sottomarino, vero?», ha interloquito Trump.
«Lo era. Abbiamo neutralizzato un sottomarino, un sottomarino per il trasporto di droga, progettato appositamente per veicolare ingenti carichi di stupefacenti. Per chiarire, non erano innocenti civili. Non capita spesso di incontrare gente con un sottomarino privato, e si è trattato di un colpo a un mezzo zeppo di droga», ha proseguito Trump.
Quella dei narco-submarinos è un storia antica con addentellati anche in Europa, come quando un anno fa sono stati fatti arresti di narcotrafficanti sottomarini colombiani. La costruzione di ciascuna nave può costare fino a due milioni di dollari; i sottomarini possono trasportare abbastanza cocaina in un singolo viaggio da generare più di 100 milioni di dollari in proventi illeciti per i trafficanti.
Il video è stato postato sul profilo X ufficiale della Casa Bianca.
📹 DESTROYED: Confirmed DRUG-CARRYING SUBMARINE navigating towards the United States on a well-known narcotrafficking transit route.
“Under my watch, the United States of America will not tolerate narcoterrorists trafficking illegal drugs, by land or by sea.” – President Trump pic.twitter.com/N4TAkgPHXN
— The White House (@WhiteHouse) October 18, 2025
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L’incursione sul sommergibile rappresenta almeno il sesto intervento di questo genere su natanti nei Caraibi dall’inizio del mese precedente.
Il 2 settembre, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva reso noto che le truppe americane avevano eliminato 11 sospetti trafficanti.
In un messaggio sui social, Trump ha indicato gli individui come affiliati al Tren de Aragua, un gruppo criminale originario del Venezuela designato quest’anno come organizzazione terroristica dal Dipartimento di Stato.
Trump ha sostenuto che la formazione agisse «sotto il comando di Nicolás Maduro», capo di Stato venezuelano.
Nelle scorse settimane, l’amministrazione Trump ha intensificato le pressioni su Maduro, accusandolo di dirigere direttamente bande delittuose come il Tren de Aragua.
Questa settimana è emerso che Trump ha dato il via libera alla CIA per operazioni clandestine in Venezuela, verosimilmente volte a minare il governo di Maduro. Parallelamente, gli USA stanno dispiegando bombardieri B-52 al largo delle sue coste in un’esibizione di potenza.
Venerdì, un cronista ha interrogato Trump su Maduro. «Si dice che Maduro abbia messo in palio tutte le ricchezze del suo Paese, le risorse naturali incluse. Domenica ha persino inciso un video in inglese proponendo la sua mediazione. Che fare?», ha domandato il giornalista a Trump.
.@POTUS on Maduro: “He has offered everything, you’re right. You know why? Because he doesn’t want to fuck around with the United States.” 🔥🔥🔥 pic.twitter.com/EhG7Eeaq7P
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) October 17, 2025
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«Ha offerto tutto», ha replicato Trump, che ha risposto utilizzando una mala parola molto gettonata ultimamente nel giro MAGA .
«Ha offerto tutto. Hai ragione. Sai il motivo? Perché non vuole più fare il cazzone con gli Stati Uniti» ha detto Trump, utilizzando il termine «fuck around», cioè «fare il cazzone», «disturbare», «fare il pirla», base per il popolare acronimo FAFO, «fuck around and find out», ovvero «fai il cazzone e poi vedi».
Di fatto, Trump sta trattando Maduro come le sua azioni fossero già meme da distribuire sull’internetto.
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Droga
Olimpionico dello snowboardo accusato di essere un narcotrafficante che ha complottato un omicidio: «un nuovo Pablo Escobar»
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Droga
Panama sequestra 13 tonnellate di cocaina destinate agli Stati Uniti
Il procuratore antidroga di Panama, Julio Villareal, ha definito l’operazione «una delle più grandi mai realizzate nelle nostre acque»: martedì sono state sequestrate 13 tonnellate di cocaina – pari a 11.562 panetti – su un traghetto intercettato a sud-ovest dell’isola di San José. A bordo sono stati arrestati dieci uomini di nazionalità venezuelana, ecuadoriana e nicaraguense; la nave era partita dalla Colombia e diretta verso gli Stati Uniti.
La procura ha pubblicato sui social le foto della droga recuperata, precisando che l’intervento è stato condotto in collaborazione con l’Aeronaval Panama.
Panama, snodo chiave del traffico di cocaina dal Sud America al Nord America (il principale mercato mondiale), nel 2023 aveva già confiscato complessivamente 119 tonnellate di stupefacenti.
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Non si tratta di un caso isolato: solo il mese scorso la Spagna ha sequestrato 6,5 tonnellate di cocaina e arrestato nove persone su una nave al largo delle Canarie, grazie a una segnalazione USA.
Sempre a novembre, la marina pakistana ha intercettato nel Mar Arabico stupefacenti per oltre 972 milioni di dollari, mentre a settembre la marina francese ha confiscato quasi 10 tonnellate di cocaina (valore superiore a 600 milioni di dollari) al largo dell’Africa occidentale.
Nel frattempo, la Guardia costiera statunitense ha annunciato di aver intercettato nell’attuale anno fiscale oltre mezzo milione di libbre di cocaina in alto mare: il quantitativo record nella storia dell’agenzia.
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Immagine del 2014 di pubblico domino CC0 via Wikimedia
Droga
Nuovo studio capovolge tutto ciò che sappiamo sulla dipendenza
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