Immigrazione
Berlino messa a ferro e fuoco per il capodanno. Indovinate da chi
San Silvestro di fuoco nella capitale tedesca, dove orde di giovani hanno trasformato interi quartieri in zone di guerra, arrivando assaltare polizia, pompieri e perfino le ambulanze.
Siamo dinanzi ad una evenienza oramai comune, quella dei festeggiamenti degli immigrati, in ispecie maghrebini, che per il capodanno o per la vittoria della loro Nazionale creano disordini di ogni tipo – comprese le violenze sessuali di massa viste a Colonia e Milano.
Come riporta RMX.news, a Berlino, polizia e vigili del fuoco hanno risposto a 3.943 incidenti, con 15 vigili del fuoco e 18 agenti di polizia feriti dagli individui che, in teoria, erano fuori a festeggiare.
Secondo la testata tedesca Bild, si può parlare di «attacchi particolarmente violenti nei quartieri hotspot di Kreuzberg e Neukölln con un’alta percentuale di migranti».
«Ci sono stati dozzine di attacchi», afferma la senatrice dell’Interno Iris Spranger, dei socialdemocratici (SPD), il PD tedesco, ora al potere con Olaf Scholz.
A Kreuzberg, ad esempio, dopo che i giovani hanno appiccato il fuoco alle barricate, i vigili del fuoco arrivati per spegnere l’incendio sono stati attaccati da 200 uomini incappucciati.
A Neukölln, che è uno dei quartieri più multiculturali della Germania, 50 autori hanno lanciato razzi contro i servizi delle forze di emergenza
In una scena inquietante, un gruppo di uomini è stato filmato mentre attaccava un’ambulanza, lanciando oggetti all’interno delle porte posteriori aperte del veicolo. Alcuni sostengono che si tratti di mattoni.
Berlin-Neukölln New Year’s Eve. If you import Kalkutta you don’t help Kalkutta, you will become Kalkutta. @NancyFaeser you are responsible pic.twitter.com/roLNVwdyaO
— Hans Gutermann (@HausPirna) January 2, 2023
Altri video mostrano lanci di razzetti contro i veicoli dei soccorsi medici. È il caso di dire che stanno davvero festeggiando il nuovo anno sparando sulla Croce Rossa.
(1/4) Wenn man Bilder aus Städten wie Berlin oder auch Frankfurt sieht, weiß man: Es ist immer eine bestimmte Klientel, die hier zu Silvester völlig ausrastet. Es geht also nicht pauschal um Böller. Es geht darum, wer wie damit umgeht. pic.twitter.com/mdnT7qWRpw
— Anabel Schunke (@ainyrockstar) January 1, 2023
Zu #Silvester und dem #Jahreswechsel geht #Berlin im #Feuerwerk #Chaos unter.#Fachkräfte aus der #Partyszene und #Chaoten aus der #Sonnenallee, #Kreuzberg und #Neukoelln überfallen #Polizei und #Feuerwehr.
Berlin: das institutionialisierte #Staatsversagen, dank #Giffey. pic.twitter.com/4pHZcVYNKf
— Dr. David Lütke (@DrLuetke) January 2, 2023
Le immagini, con fiamme ed esplosioni, fanno pensare davvero ad una zona di guerra da qualche parte nel Medio Oriente martoriato: ma no, è la capitale della locomotiva d’Europa, la civilissima Germania.
Berlin Neukölln war dieses Jahr Silvester richtig schlimm pic.twitter.com/Obzc3tRyur
— ????فاطمة (@fatumaa_ab) January 1, 2023
Weitere Eindrücke der #Partyszene, die ich euch nicht vorenthalten möchte! Da wäre ich doch gern dabei gewesen – in dieser "sicheren und lebenswerten" #Silvester2022-Nacht!
Meine Kinder hätten das #Feuerwerk wahrlich genossen????????@polizeiberlin: Material für euch! Tut was damit???? pic.twitter.com/jhned7Yjiu— XzumTreme (@XzumTreme) January 2, 2023
Nel caos della guerra di capodanno sono state arrestate 103 persone (98 uomini e cinque donne).
La polizia berlinese si è sfogata su Twitter scrivendo che «la violenza che i nostri colleghi hanno dovuto subire a Capodanno è insopportabile. È compito della società nel suo insieme contrastare chiaramente questo. Ringraziamo tutti per l’impegno e auguriamo agli infortunati una pronta guarigione».
Un altro video che mostra l’impudica tracotanza dei diversamente-festeggianti-il-capodanno mostra un tizio a volto coperto che interrompe l’intervista TV di un vigile del fuoco mettendosi davanti alla telecamera e sparando con quella che sembra un qualche tipo di pistola (scacciacani? Non capiamo).
Berlin halt. pic.twitter.com/04NiRZGICB
— Anabel Schunke (@ainyrockstar) January 1, 2023
Il risveglio di Berlino è stato tra auto e autobus bruciati, uno spettacolo che nemmeno nel Donbass.
Hat #Berlin noch irgendwas von einer normalen deutschen Großstadt?
Wahldebakel, Antifa Krawalle und jetzt noch so ein Silvester. Vielleicht wählt ihr euch mal ne vernünftige Regierung ins Amt wie wir anderen. pic.twitter.com/Xneaf4OIgy— Henrijs_DE???? (@HenrijsDE) January 1, 2023
Georg Pazdersk, ex leader del gruppo parlamentare Alternative fuer Deutschland al Bundestag, ha scritto: «quando finalmente ammetteremo che abbiamo un enorme problema con i giovani migranti maschi provenienti da società arcaiche che non vogliono integrarsi? Tacere il problema significa continuare a promuoverlo». Nel Tweet ha messo anche un bel filmato di auto in fiamme, che male non fa.
Wann gestehen wir uns endlich ein, dass wir ein riesiges Problem mit jungen männlichen Migranten aus archaischen Gesellschaften haben, die sich nicht integrieren wollen. Das Problem totzuschweigen heißt es weiter zu fördern.https://t.co/Z6NODxl9Cmpic.twitter.com/7BqWOkxXKx
— Georg Pazderski (@Georg_Pazderski) January 1, 2023
Immagini di devastazione si sono viste anche in altre città tedesche.
In der Silvesternacht regieren in unseren Innenstädten #DIEGESETZLOSEN. Junge Männer, die machen, was sie wollen, vor niemandem Respekt haben, sich über Gesetz & Ordnung hinwegsetzen – unsere Doku morgen 18 Uhr bei #AchtungReichelt – Hier Kanal abonnieren: https://t.co/bhjqXCo8wP pic.twitter.com/BVdkbinASW
— Julius Böhm (@julius__boehm) January 1, 2023
#duisburg #silvester pic.twitter.com/kDiY1JmDSQ
— Anabel Schunke (@ainyrockstar) January 1, 2023
Come noto, nel 2016, circa 2.500 donne tedesche erano state violentate e aggredite sessualmente da uomini nordafricani e mediorientali nel capodanno in piazza presso il Duomo Colonia e in altre città, per esempio 400 denunce furono fatte nella sola Amburgo.
Un evento simile si è ripetuto all’ombra di un’altra cattedrale gotica, il Duomo di Milano, dove avvennero orrende molestie a ragazze italiane da parte di giovani di origine straniera. Il fenomeno, disconosciuto in Europa, ha un nome preciso in arabo: taharrush gamea, la «molestia collettiva», che abbiamo visto al Cairo violare la giornalista Lara Logan, salvatasi per miracolo da una violenza sessuale di massa di crudeltà incomprensibile.
Scene di distruzione urbana si sono viste di recente anche per le vittorie del Marocco durante i mondiali corrotti in Qatar.
Come riportato da Renovatio 21, il top si raggiunse tuttavia a Peschiera del Garda, con la conquista della cittadina lacustre da parte di orde di immigrati africani di seconda generazione.
Immagine screenshot da Twitter
Immigrazione
«Muhammad» diventa il nome più gettonato per i bambini in Inghilterra
Nuovi dati mostrano che il nome «Muhammad» ha superato «Noah» come nome per bambini più diffuso in Inghilterra.
Secondo il British Office for National Statistics, nel 2023 i genitori hanno chiamato più di 4.600 neonati «Muhammad» in Inghilterra e Galles, oltre 100 in più rispetto al secondo classificato. «Mohammed» e «Mohammad», altre grafie dello stesso nome, sono finite tra le prime 100. I nomi femminili erano più diversificati.
La prima scelta femminile, Olivia, era meno comune dei primi sei nomi maschili. I genitori hanno scelto opportunamente nomi «reali» meno frequentemente rispetto agli anni passati, come dimostrato dalla diminuzione di nuovi George, Archie, Harry, Charlotte, Elizabeth e Charles – a dimostrazione dello stato della monarchia britannica, non troppo popolare presso le masse britanniche.
La scelta del nome del profeta – e non altri nomi islamici, ad esempio uno Yusuf, che senza problemi potrebbe essere «integrato», «localizzato» in un «Joseph» – è molto significativa: oltre ad un bambino, l’immigrato islamico sta portando in terra straniera la sua religione, di fatto piantando una bandiera vivente per il Corano.
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Secondo dati 2013 dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) a Milano il nome Mohamed è 33º più presente tra i nuovi nati con oltre 2.553 persone chiamate così, sempre comunque dinanzi a Youssef 54º (2.132), ambedue dietro a Omar che è 30º con 3.100.
Da notare come Mohamed (o Mohammed) nel 2009 fosse il 164° nome più scelto in Italia. In Svezia nel 2022 è risultato il 46° nome.
Colpisce il fatto che gli immigrati islamici italiani che vogliono chiamare il figlio come il profeta preferiscono tenersi alla larga dal nome italianizzato, invalso nei secoli tra le lingue italiche, e cui è «Maometto», con il quale si chiamano ancora, oltre che il fondatore dell’islam, anche i sultani ottomani.
Secondo alcune voci in rete, il nome Maometto non piacerebbe ai musulmani perché avrebbe, a loro dire, una desinenza (-etto) che può ricordare un decrescitivo, un diminutivo o altro di non adatto alla figura storica centrale dell’islam.
Da un punto di vista di integrazione, pure in una società multietnica, avere nelle classi bambini che si chiamano Maometto invece che Mohamed indicherebbe effettivamente una situazione ben diversa da quella che si sta parando dinanzi a noi, come visto a Corvetto.
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Immigrazione
Gli immigrati saranno nostri guardiani e persecutori?
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«Truppe ONU introdotte come migranti rifugiati per reprimere la popolazione nel prossimo lockdown OMS» pic.twitter.com/vK0ieCMcsx
— Renovatio 21 (@21_renovatio) May 27, 2024
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Controllo delle nascite
Crolla la natalità in UE, ma la popolazione aumenta a causa dell’immigrazione
Il numero di bambini nati negli stati dell’UE è sceso a un minimo storico lo scorso anno, secondo gli ultimi dati dell’ufficio statistico del blocco (Eurostat). Nonostante ciò, la popolazione totale è in aumento a causa dell’immigrazione di massa.
Le nascite nei 27 stati membri dell’UE sono state pari a 3.665.000 nel 2023, un calo del 5,5% su base annua, secondo i dati di Eurostat. I tassi di natalità sono in calo costante in tutta l’UE dal 2008.
Lo scorso anno il numero di nascite è stato il più basso nei paesi dell’UE da quando sono stati raccolti per la prima volta dati comparabili nel 1961, e il calo annuale è il più grande mai registrato, riporta il Financial Times.
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I cali più marcati delle nascite nell’ultimo decennio sono stati registrati in Italia, Spagna, Grecia, Polonia, Finlandia e nei Paesi baltici.
Gli esperti demografici intervistati dal FT ritengono che la tendenza di lunga data degli europei ad avere meno figli possa essere stata esacerbata dalle preoccupazioni relative alle tensioni economiche e politiche a livello internazionale, alla peggiore impennata dell’inflazione in una generazione, al cambiamento climatico e alla pandemia di Covid-19.
Secondo un rapporto recente, il tasso di fecondità totale si è dimezzato, passando da 3,3 figli per donna nel 1960 a 1,5 nel 2022 nei 38 paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), tra cui 22 stati membri dell’UE, più Australia, Canada, Giappone, Corea del Sud e altri.
Secondo Eurostat, tutte le regioni dell’UE hanno tassi di fecondità inferiori al livello di sostituzione di 2,1 nati vivi per donna.
Tuttavia, la popolazione dell’UE è in aumento nell’ultimo decennio, ad eccezione dell’anno pandemico del 2021. Il balzo più notevole è stato registrato nel 2023, secondo i dati Eurostat.
«Il cambiamento naturale negativo (più decessi che nascite) è stato superato numericamente dalla migrazione netta positiva», ha affermato l’agenzia in un comunicato di luglio.
Eurostat ha attribuito la crescita della popolazione all’aumento delle migrazioni dopo la pandemia e all’afflusso di immigrati dall’Ucraina che hanno ottenuto lo status di protezione temporanea nell’UE.
Come riportato da Renovatio 21, vari Paesi europei hanno registrato tassi di natalità ai minimi storici dalla Seconda Guerra Mondiale.
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Nel corso di questi anni, è stata avanzata la domanda se i vaccini mRNA COVID abbiano in qualche modo influenzato i tassi di natalità.
Nel 2022 uno studio del governo tedesco aveva trovato «forte associazioni» tra il programma di vaccinazione COVID e il calo della fertilità.
I vaccini mRNA hanno dato prova di poter avere effetti devastanti su maschi e femmine.
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