Militaria
Armi a microonde utilizzate contro la protesta australiana?

La voce si è sparsa in rete, e una domanda sul tema è arrivata perfino al Senato degli antipodi.
La storia è semplicemente incredibile, scioccante.
Secondo quanto riferito, la polizia australiana avrebbe utilizzato armi a energia diretta (DEW) contro i pacifici manifestanti del Freedom Convoy durante la recente protesta nella capitale Canberra.
Queste particolari armi ad energia diretta, dette anche LRAD (Long Range Acoustic Device) utilizzerebbero radiazioni a microonde concentrate per infliggere dolorose ustioni alla pelle da lunghe distanze.
Video e foto inquietanti che circolano sui social media mostrano i manifestanti di Canberra, tra cui donne e bambini, che sembrano essere stati gravemente ustionati da armi a microonde dirette, con vesciche su viso, braccia e sul torso.
1. Short Thread on LRAD / DEW Directed Energy Weapons against Aus Peaceful Protestors pic.twitter.com/ciQhTkZbQv
— cathyfoxblog (@CathyCathyFox) February 17, 2022
Microwave Energy Weapons Used on Protestors in Canberra Australia 12 February 2022 pic.twitter.com/kyE5Ev1vCn
— BasicHumanRightsBeingErodedinAustraliaDEB☠ (@FallenAngel_Deb) February 16, 2022
Sono emersi inoltre video che dimostrano l’alto livello di onde elettromagnetiche rilevabili nel luogo della protesta.
2. Video of EMF at the event… #DEW #Aus #LRAD #Canberra pic.twitter.com/XMDFecj3qc
— cathyfoxblog (@CathyCathyFox) February 17, 2022
Alcune immagini mostrerebbero anche la polizia utilizzare la non ben definita strumentazione per dirigere l’arma verso la folla.
They are using LRAD Weapons on you, what else can you say about how evil they are pic.twitter.com/FdWFkwnf1A
— bombaybadboy (@bombaybadboy) February 19, 2022
3. These were the criminals using torture on Australians.
AFAIK the frequencies these weapons give out are similar to microwaves… #microwave #LRAD #DEW #Aus #Canberra pic.twitter.com/mhGEdaN4Bm— cathyfoxblog (@CathyCathyFox) February 17, 2022
All’inizio di questa settimana due senatori australiani hanno persino criticato il commissario federale della polizia australiana Reece Kershaw sull’uso delle armi a microonde contro manifestanti pacifici.
Lungi dall’essere fantascienza, le armi ad energia diretta, dette anche «armi non cinetiche» sono disponibili da anni.
Nel maggio 2021 il Pentagono arrivò ad accusare la Russia di attaccare le truppe USA con armi a energia diretta.
Gli Stati Uniti, nonostante le recenti, bizzarre smentite della CIA, ritenevano che attacchi con armi a microonde potessero essere la fonte della cosiddetta «sindrome dell’Avana», il fenomeno che ha fatto ammalare decine di diplomatici americani e non solo a Cuba, ma in varie ambasciate statunitensi in tutto il mondo, arrivando a lambire perfino lo staff del vicepresidente Kamala Harris.
Esiste già un ben strutturato pensiero di uso di armi ad energia per il controllo di manifestazioni, e vi sono video che ne fanno pubblicità esplicita.
Il Pentagono studia queste armi da decenni. Come scrive la ricercatrice Annie Jacobsen nel libro The Pentagon Brain, l’ARPA, antesignana della DARPA (attuale misterioso e finanziatissimo ramo Ricerca & Sviluppo dell’esercito USA) aveva pubblicato un «rapporto di 130 pagine offriva centinaia di idee di sviluppo aggiuntive su come inabilitare i manifestanti senza ucciderli, programmi che erano in fase di ricerca per l’uso sul campo di battaglia ma non erano ancora stati schierati in Vietnam».
«Le microonde potrebbero essere potenzialmente utilizzate per inabilitare gli individui bruciando la loro pelle, ma la scienza non era ancora stata adeguatamente avanzata. “Le ustioni superficiali della pelle usando le microonde non si formerebbero abbastanza presto per creare un vantaggio tattico”, hanno scritto gli scienziati» riportava la Jacobsen nel suo libro.
Come riportato da Renovatio 21, le armi a microonde sono considerate da alcuni analisti e tecnologi militari come la nuova frontiera della tecnologia bellica.
L’utilizzo di simili armi contro una protesta costituirebbe una palese violazione della Convenzione di Ginevra, che dice:
«È vietato utilizzare armi o metodi di guerra di natura tale da causare perdite inutili o sofferenze eccessive».
«Le parti in conflitto devono sempre distinguere tra popolazione civile e combattenti al fine di risparmiare la popolazione e le proprietà civili. Né la popolazione civile in quanto tale né le persone civili devono essere oggetto di attacco. Gli attacchi devono essere diretti esclusivamente contro obiettivi militari».
Purtroppo, ci troviamo in momento dove, come ha riconosciuto il relatore ONU per la tortura Nils Melzer, «le autorità considerano il proprio popolo come un nemico».
Immagine da Twitter
Militaria
Barzellette ucro-NATO: la Danimarca ha inviato all’Ucraina più carri armati rotti che funzionanti

Sturmtruppen, lèvati. Barzellette militari NATO-ucraine in pieno svolgimento sul teatro della guerra contro la Russia. E con nessuno che ride, e con nessuno che si vergogni.
Nell’ambito della folle corsa all’invio di attrezzature militari in Ucraina, è stato riferito che 12 dei 20 carri armati offerti dalla Danimarca non sarebbero funzionanti.
Secondo il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen, dieci carri armati sono arrivati in Ucraina, ma avrebbero bisogno di riparazioni prima di essere operativi. Gli altri 10 restano in Polonia, di cui 2 con «gravi difetti».
Gran parte di ciò è dovuto al fatto che i carri armati Leopard 1A5 promessi a Kiev erano stati dismessi negli anni ’90, ma data la disperata necessità di «indebolire la Russia» e l’incapacità delle economie postindustriali europee di mobilitarsi efficacemente, la Danimarca ha offerto vecchi carrarmati che richiedevano lavori di ristrutturazione prima di essere utilizzabili.
Sostieni Renovatio 21
Secondo Forbes, le loro scorte erano così scarse che la Danimarca ha grottescamente preso in prestito 6 carri armati dai musei che erano in condizioni migliori di quelli in deposito, e quindi questi 6 sono stati usati per l’addestramento mentre il resto era in fase di ristrutturazione.
I danesi, a torto pensati come il popolo meno importante del continente (i «canadesi dell’Europa», diceva sarcasticamente un vecchio episodio del cartone satirico South Park) non solo soli in questo teatro dell’assurdo mancato. La stessa medesima cosa sarebbe accaduta anche alle consegne previste dalla Germania a luglio, quando l’Ucraina aveva rifiutato 10 carri armati Leopard 1A5 a causa di difetti.
Secondo Newsweek, Kiev ha detto al ministero della Difesa tedesco che era inutile consegnare i carri armati così come erano, poiché l’Ucraina non aveva tecnici in grado di ripararli, né pezzi di ricambio.
Apparentemente questo è stato un problema ripetuto con l’impegno iniziale dell’Europa di 100 carri armati l’anno scorso.
Meno divertente è lo scenario raccontato dall’agenzia russa TASS qualche giorno fa, che ha riferito di segnalazioni di carristi dell’esercito tedesco – non mercenari, ma soldati regolari – che sarebbero stati trovati all’interno di tank distrutti dalle forze russe.
Immagine di 270862 via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic
Geopolitica
584° giorno di guerra

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Militaria
L’Ucraina è un «laboratorio» militare, dice il Pentagono

Il Pentagono ammette l’uso dell’Ucraina come cavia per la guerra moderna.
Il conflitto con la Russia sta infatti generando preziose informazioni: quantità di dati dalle forze armate statunitensi che vanno ad aggiungersi a quelli raccolti durante le guerre in Afghanistan e Iraq. Lo ha dichiarato la scorsa settimana in una tavola rotonda al Ronald Reagan Institute Mara Karlin, che ricopre il ruolo di Assistente Segretario alla Difesa per Strategia, Piani e Capacità.
L’Ucraina è diventata un vero e proprio «laboratorio di innovazione militare», in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale e dei droni, ha osservato l’alto funzionario del Pentagono.
«Ci sono cose che impari non in un conflitto, ad esempio attraverso wargame o esercizi pratici, e poi ci sono altre cose che inevitabilmente impari quando c’è una guerra in corso», ha spiegato la Karlin, ricordando «quanta innovazione è stata accadendo» quando le forze americane erano in Iraq e Afghanistan e come furono «in grado di prendere certe cose, metterle sul campo di battaglia, capire come effettuare certi cambiamenti e applicarli».
Sostieni Renovatio 21
«Ovviamente, l’Ucraina è un laboratorio di apprendimento per l’innovazione militare. Penso che tutti abbiamo visto non mancano gli esempi».
Considerare l’Ucraina come una sorta di «laboratorio» militare è qualcosa che è stato espresso non solo dai sostenitori d’oltremare di Kiev, ma anche dalla leadership del Paese. Ad esempio, il conflitto tra Russia e Ucraina è stato pubblicizzato come un’opportunità per i produttori di armi occidentali dall’ex ministro della Difesa Oleksyj Reznikov. I sostenitori occidentali di Kiev e i giganti dell’industria della difesa «possono effettivamente vedere se le loro armi funzionano, quanto sono efficienti e se hanno bisogno di essere migliorate», aveva detto Reznikov al Financial Times a luglio. «Per l’industria militare mondiale, non si può inventare un banco di prova migliore».
Come riportato da Renovaito 21, il Reznikov a inizio anno si era vantato in una intervista TV del fatto che Kiev stava pagando le armi della NATO con sangue degli ucraini.
«Oggi l’Ucraina sta affrontando questa minaccia. Stiamo svolgendo la missione della NATO oggi, senza versare il loro sangue. Abbiamo versato il nostro sangue, quindi ci aspettiamo che forniscano armi» aveva detto sulla rete 1+1.
Il discorso fa il paio con quello del presidente polacco Duda, che ha sostenuto che combattere i russi in Ucraina è vantaggioso in quanto «più economico».
Quanto ancora dovrà durare il massacro della vita e della dignità degli ucraini, trattati come cavie sacrificabili dai loro capi e dai profittatori stranieri?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Ministry of Defence via Wikimedia pubblicata su licenza Open Government Licence version 1.0 (OGL v1.0)
-
Spirito2 settimane fa
Squadra giovanile di football si inginocchia e canta l’Ave Maria in gregoriano al termine della partita
-
Genetica2 settimane fa
Siero mRNA contaminato dal DNA, ricercatori in allarme. Il vaccino è l’alba dell’era umanoide?
-
Reazioni avverse2 settimane fa
17 milioni di morti dopo il siero: nuovo studio rileva un «legame causale definito» tra il lancio del vaccino e i picchi di mortalità
-
Pensiero2 settimane fa
Napolitano e Messina Denaro, misteri atlantici
-
Pensiero1 settimana fa
All’ombra del papa crematorio
-
Pensiero1 settimana fa
L’equazione del collasso
-
Bioetica2 settimane fa
Analisi critica della proposta di legge «Un cuore che batte»
-
Occulto7 giorni fa
Il sindaco di Nuova York nominato massone di alto livello