Protesta
La protesta dei porti può bloccare l’Italia e l’Europa. Immagini dallo sciopero
Come preannunciato dalle manifestazioni delle ultime settimane, il porto di Trieste – hub energetico tra i più importanti d’Europa – è entrato in sciopero contro il green pass che sarà in vigore tra quattro giorni.
Su 950 lavoratori portuali, il 40% non avrebbe il green pass. Secondo il Coordinamento Lavori Portuali Trieste (CLPT), l’adesione allo sciopero sarebbe dell’80%.
La chiusura del porto di Trieste, primo porto petrolifero del Mediterraneo, porterebbe il caos energetico in Svizzera, Germania, Austra, Cechia, Ungheria.
La chiusura del porto di Trieste, primo porto petrolifero del Mediterraneo, porterebbe il caos energetico in Svizzera, Germania, Austra, Cechia, Ungheria.
La sostituzione dei lavoratori portuali non è cosa facile: un lavoro per cui serve formazione, e un corpo operaio (come si vede in queste ore) davvero unito e solidale, lontanissimo dalle sirene istituzionali dei sindacati-istituzione.
Enorme manifestazione a Trieste contro l’obbligo del passaporto sanitario. In testa al corteo i lavoratori del porto: “La gente come noi non molla mai!” pic.twitter.com/SLzHnmcuaa
— RadioGenova (@RadioGenova) October 11, 2021
Sotto la prefettura di Trieste i poliziotti si sono tolti il casco, fra gli applausi generali.
I portuali di Trieste hanno di fatto assunto il ruolo di guida nazionale nell’agitazione contro la certificazione verde che impedisce il lavoro ai lavoratori.
A Genova oggi i portuali hanno scandito lo slogan «Trieste chiama, Genova risponde».
#GENOVA
Corteo dei portuali: “Trieste chiama, Genova risponde”.
????????❤️ pic.twitter.com/JeXUAwr8SO— Valentina (@Valenti44837922) October 11, 2021
Protesta portuali genovesi ,cobas e altre categorie …contro green pass
@ilviruselostato pic.twitter.com/6IBP1vAxEc— Dorina Gratacasola (@gratacasola) October 11, 2021
I lavoratori con le @@ si iniziano a far sentire… portuali genovesi , cobas e altre categorie #NoGreenPass pic.twitter.com/CC3HLp23ZP
— ???????????????????????????? nel paese degli allocchi (@actarus1070) October 11, 2021
#Genova I portuali fermi dal 15 in poi . #greenpass pic.twitter.com/uYzBxsI81l
— Gabriella De Marco dalla Porta (@ganga2410) October 11, 2021
Anche a Napoli la protesta dei portuali si è fatta sentire
Anche il porto di #Napoli ha capito il gioco. Lo scontro muro contro muro con le elite si avvicina . pic.twitter.com/qCNLtzfgyz
— El-Elyon עליון 0️⃣ (@Dov_EL) October 11, 2021
Ora la palla è al governo. Il tentativo di demonizzare come «fascista» il rifiuto del green pass – che nelle ultime ore ha avuto la sua apoteosi politico-mediatica – potrebbe essere fallita definitivamente davanti a queste immagini di vera, lucida lotta operaia.
Potrebbe esservi già qualche smottamento.
Nel pomeriggio, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa dichiara la possibilità di rivedere le regole, anche se più in là nel tempo. «È ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure restrittive in atto nel nostro Paese (…) compreso il Green pass che potrà essere rivisto e ridotto nella sua applicazione». Poi non ce la fa a resistere al richiamo della foresta e attacca i manifestanti: «Paese in ripresa grazie a vaccinati non a chi contesta green pass».
Non abbiamo davanti alcun segno di cedimento da parte del potere. Attendiamo di vedere l’evoluzione della protesta portuale, non bollinabile artificiosamente come «fascista» in alcun modo
Non abbiamo davanti alcun segno di cedimento da parte del potere. Attendiamo di vedere l’evoluzione della protesta portuale, non bollinabile artificiosamente come «fascista» in alcun modo.
I portuali triestini hanno dichiarato apertis verbis di essere pronti a bloccare le operazioni in entrata e in uscita. Una settimana di agitazione potrebbe mettere in ginocchio mezzo continente.
La storia recente ci ha insegnato che l’attuale premier non teme le catastrofi nazionali con disordini sociali: abbiamo visto con la Grecia. Tuttavia questa volta non è chiuso in una torre a Francoforte a guardare fiamme lontanissime.
Se qualche forza residuali nei partiti se ne rendesse conto, il medioevo dei draghi finirebbe d’un tratto.
Immagine screenshot da YouTube
Protesta
Scontri durante la protesta della «Generazione Z» a Città del Messico
Sabato, in occasione della mobilitazione antigovernativa promossa dalla «Generazione Z», un gruppo di manifestanti incappucciati ha ingaggiato scontri con le forze di polizia di fronte al palazzo presidenziale di Città del Messico.
Migliaia di persone hanno percorso il tragitto dal monumento all’Angelo dell’Indipendenza fino alla Piazza della Costituzione, radunandosi poi davanti al Palazzo Nazionale, che ospita la residenza presidenziale.
Pur avendo esordito in forma non violenta, la protesta ha visto l’intervento di un manipolo di facinorosi mascherati, etichettati dai media locali come Black Bloc, che hanno infranto le barriere di protezione, lanciato pietre e affrontato gli agenti in corpo a corpo.
🚨🇲🇽 | #URGENTE COBARDES: La Policía del narcogobierno de Claudia Sheinbaum le rompió las costillas y le pateó la cabeza en el suelo a un joven patriota en la manifestación de la generación Z. pic.twitter.com/oQWa65ZqHc
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
🚨🇲🇽 | #URGENTE Manifestantes atraparon a un policía del narcogobierno de Sheinbaum y lo lincharon en el suelo a puños, patadas en la cabeza y hasta golpeándolo con herramientas. pic.twitter.com/SaBKWXN0U3
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
🚨🇲🇽 | #URGENTE COBARDES: La Policía del narcogobierno de Sheinbaum reprime y lanza piedras contra el pueblo mexicano, y una impactó a un reportero en la masiva manifestación de la generación Z. pic.twitter.com/gUNi3mCQ3v
— La Derecha Diario (@laderechadiario) November 15, 2025
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Le riprese video immortalano i dimostranti intenti a percuotere i poliziotti e questi ultimi che infieriscono con calci su un manifestante riverso al suolo. Le schermaglie sono durate circa sessanta minuti, al cui termine le forze dell’ordine hanno impiegato gas lacrimogeni per disperdere la folla dalla piazza, come documentato dalla testata La Jornada.
I partecipanti sostengono di contestare la corruzione, gli eccessi di potere e l’assenza di punizioni per i delitti violenti. Numerosi hanno levato slogan di accusa contro il partito di sinistra al potere, Morena.
La presidente Claudia Sheinbaum ha reagito biasimando gli atti violenti. «Chi non concorda deve far valere le proprie posizioni mediante cortei pacifici. La violenza non può mai costituire uno strumento per il cambiamento», ha sentenziato.
In precedenza, Sheinbaum aveva attribuito le proteste a «bot e account fittizi sui social» orchestrati da «entità di destra».
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Immagine screenshot da Twitter
Protesta
Un morto e oltre 100 feriti in una protesta dei giovani del Perù
#Increíble cientos de jóvenes cantando el himno nacional tras una larga jornada de protesta en #Lima Emocionados, y con apoyo de las redes sociales, no dejaban de difundir la crisis que se vive en el país. #15Octubre #GeneracionZ pic.twitter.com/GbAeC7tpgt
— Omar Coca (@OmarCoca_) October 16, 2025
⭕️ #ATENCIÓN | Este habría sido el momento exacto en el que un manifestante fue alcanzado por un proyectil de la Policía, durante las protestas de ayer, 15 de octubre, en Lima, Perú. El joven, de aproximadamente 30 años, falleció.#LaRadioDeLasNoticiaspic.twitter.com/ehIwJgFoMQ
— Radio Pichincha (@radio_pichincha) October 16, 2025
Hoy condenamos enérgicamente los actos de violencia registrados en Lima. La protesta no puede convertirse en excusa para el desorden ni para atentar contra la seguridad de los ciudadanos.
Expreso mi respaldo a la @PoliciaPeru , que cumple con la difícil tarea de resguardar el… pic.twitter.com/aIKvlG4uDR — José Cueto (@JoseCuetoAservi) October 16, 2025
🇵🇪 | Durante las protestas en el Cercado de Lima, una agente de la Policía Nacional del Perú fue captada intentando disparar su arma en medio de los enfrentamientos. El hecho generó indignación y nuevas críticas al gobierno del presidente José Jerí.
pic.twitter.com/ZVPRIl1gKa — Alerta News 24 (@AlertaNews24) October 16, 2025
You’re watching Peruvian workers standing strong against the cops last night as resistance to the new puppet govt explodes across Lima. At least one protester shot dead. We don’t give up the fight against US imperialism. This is what resistance looks like.pic.twitter.com/vbVZtVM0Iq
— GhostofDurruti (@DurrutiRiot) October 16, 2025
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Protesta
La polizia usa lacrimogeni e idranti contro i manifestanti a Brusselle
Episodi di protesta con violenza sono emersi durante le manifestazioni delle ultime ore a Brusselle.
Le immagini della protesta mostrano i manifestanti che si scontrano con le forze dell’ordine, lanciano fuochi d’artificio e sventolano bandiere e cartelli.
Poliziotti in tenuta antisommossa sono stati visti utilizzare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.
Des échauffourées ont éclaté lors de la manifestation nationale de ce mardi 14 octobre. Des participants masqués s’en sont pris à l’Office des Etrangers #Bruxelles pic.twitter.com/DJThcZywjq
— LN24 (@LesNews24) October 14, 2025
🔴Belgique | Répression brutale de la manifestation à Bruxelles contre le gouvernement Arizona. La police nasse les manifestants et fait usage de gaz lacrymogène et de canons à eau. pic.twitter.com/Z6uruZoZAL
— Révolution Permanente (@RevPermanente) October 14, 2025
Petite pensée à toutes ces boîtes privées qui investissent à perte à Bruxelles 😢 pic.twitter.com/2ncYyIEsYC
— Ir Pascal Desch@mps🥇🌵 (@PascalDeschamp8) October 15, 2025
🚨🇧🇪🇵🇸#Bruxelles #Brussels ##Brussel #Bxl #Belgium #Belgique #Belgie #Gaza https://t.co/NiDjgnDM3K pic.twitter.com/Q7epi8jCQD
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
🚨À #Bruxelles 🇧🇪! Violences policières 👮♀️ pendant la grève nationale d aujourd’hui !
🚨In #Brussels 🇧🇪! Police violence 👮♀️ during today’s national strike!#Belgique #Belgie #Belgium #Brussel pic.twitter.com/6KN4feIZIu
— vero 🔻🇵🇸 (@veroveronique1) October 14, 2025
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Secondo HLN, Gert Truyens, presidente del sindacato CGSLB, ha dichiarato che la manifestazione è stata interrotta a causa degli scontri provocati da una minoranza violenta tra i dimostranti.
«Questi non sono manifestanti, ma individui che causano disordini», ha riportato il giornale.
Durante la giornata, lo sciopero generale ha fortemente compromesso i servizi di trasporto pubblico e ha bloccato le partenze nell’aeroporto principale di Bruxelles.
De Wever, eletto a febbraio, ha proposto misure di austerità per affrontare il crescente deficit di bilancio del Belgio.
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