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Big Data

Imperativi del Capitalismo di sorveglianza

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Renovatio 21 pubblica alcuni estratti di un articolo di capitale importanza scritto per il New York Times da Shoshana Zuboff, docente universitario ad Harvard. Il suo libro Il capitalismo della sorveglianza è testé stato tradotto anche in italiano.

 

Le riflessioni della professoressa Zuboff sono di immane importanza per il futuro delle nostre vite personali nella società tecnologica. Vi torneremo ancora perché riteniamo che una delle più grandi minacce per la dignità umana nel XXI secolo sia, senza ombra di dubbio, la rete informatica.

 

Le menzogne da parte dei CEO e dei manager delle varie Corporation della soverglianza sono qui dettagliate in profondità. Esiste, ci pare ovvio, un doppio registro: da una parte, ci parlano di privacy, diritti etc.; dall’altra agiscono in senso totalmente opposto impadronendosi dei nostri dati e sfruttandoli in modo forsennato.

 

Il Capitalismo di Sorveglianza è qui. Lo Stato di sorveglianza pure.

Le questioni poste dalla Zuboff nel suo seminale articolo sul New York Times sono di portata abissale; l’idea del loop formato dagli algoritmi predittivi e dalle nuove tecnologie di persuasione – per cui la multinazionali informatiche ti conoscono, e ti manipolano – è qualcosa che deve interrogarci non solo su un piano filosofico ma anche su un piano propriamente politico.

 

C’è da chiedersi, infine, quale sia il passo ulteriore. Dopo le multinazionali, com’è possibile che non sia lo Stato stesso a pretendere il controllo algoritmico, predittivo, totalizzante dei nostri comportamenti?

Dopo le multinazionali, com’è possibile che non sia lo Stato stesso a pretendere il controllo algoritmico, predittivo, totalizzante dei nostri comportamenti?

 

È una domanda che ci facciamo all’indomani dell’approvazione presso il Parlamento italiano dell’uso di trojan, cioè software spia, nei telefoni dei cittadini.

 

Il lettore sia avvertito: nessuna sua conversazione, nemmeno quelle di WhatsApp (soprattutto quelle di WhatsApp), nemmeno quelle fatte a telefono spento (i trojan possono accedere al microfono anche se spegni lo smartphone) potrà essere al riparo in caso di intercettazione.

 

Senza contare che l’algoritmo predittivo, applicato dallo Stato, può un giorno arrivare a rendere punibili le intenzioni e non i reati – basta sventolare sotto il naso di giudici e opinione pubblica una statistica, e algoritmi utilizzati nei tribunali americani per comminare pene in base alla recidività già sono oggetto di vaste critiche.

 

La società distopica dipinta nel racconto di Philip K. Dick Minority Report (poi divenuto ffilm di Steven Spielberg con Tom Cruise) è già realtà: il crimine può essere previsto, quindi prevenuto e punito anzitempo. E non solo il crimine: ogni nostro comportamento. Il consumo di prodotti, il voto, le credenze religiose, le preferenze affettive. Previsto, e, di conseguenza, manipolato. Come abbiamo già riportato, qualcuno parla già di social media per l’accoppiamento su base genetica – o meglio eugenetica.

 

Non solo il crimine: ogni nostro comportamento. Il consumo di prodotti, il voto, le credenze religiose, le preferenze affettive. Previsto, e, di conseguenza, manipolato

Incredibilmente, il primo partito del Paese – quel Movimento 5 Stelle che tanto si sta dimostrando amico della Cina, superpotenza sperimentale della sorveglianza totale sul cittadino – su qualcosa sembra volere mantenere la parola: la creazione di una società della trasparenza assoluta, dove le intercettazioni non hanno più limiti, come nemmeno nelle fantasie orwelliane.

 

Siamo dinanzi, né più, né meno, alla prospettiva di una società di controllo totale.

 

La spinta tecno-giustizialista dei 5 stelle, sicuramente animata dalla spinta manettara dei vari Grillo-Travaglio-Di Pietro (i quali tutti, c’è da notare, hanno avuto a che fare con Casaleggio senior) ora può divenire realtà con il semaforo verde della Camera  al provvedimento che regola l’utilizzo dei trojan, «captatori informatici» in grado di trasformare ogni telefono in una cimice per lo spionaggio totale.

 

Come riescano a garantire l’iniezione di un trojan nel telefono dei cittadini e al contempo parlare di «privacy» e dati «sensibili» è un mistero che riusciamo a capire meglio leggendo della lingua biforcuta dei vari Google e Facebook così come documenta qui sotto la professoressa Zuboff.

La distopia è ora realtà: semaforo verde della Camera ai trojan, «captatori informatici» in grado di trasformare ogni telefono in una cimice per lo spionaggio totale

 

Il Capitalismo di Sorveglianza è qui. Lo Stato di sorveglianza pure.

 

Da un mondo dominato dagli algoritmi e dai Big Data che noi stesso offriamo loro in pasto, chi si salverà?

 

 

Renovatio 21

 

 

Da «You are remotely controlled», New York Times 24 gennaio 2020

 

Gli imperativi economici del capitalismo di sorveglianza furono perfezionati nella competizione per vendere certezza. All’inizio era chiaro che l’intelligenza artificiale doveva nutrirsi di volumi di dati, spingendo le economie di scala verso l’estrazione dei dati. Alla fine si è capito che il volume è necessario ma non sufficiente. I migliori algoritmi richiedono anche varietà di dati – economie di scopo.

 

All’inizio era chiaro che l’intelligenza artificiale doveva nutrirsi di volumi di dati, spingendo le economie di scala verso l’estrazione dei dati. Alla fine si è capito che il volume è necessario ma non sufficiente

Questa consapevolezza ha contribuito a guidare la «rivoluzione mobile» inviando gli utenti nel mondo reale armati di fotocamere, computer, giroscopi e microfoni incorporati all’interno dei loro nuovi telefoni intelligenti.

 

Nella lotta per la supremazia, i capitalisti della sorveglianza vogliono la tua casa e ciò che dici e fai tra le sue mura. Vogliono la tua auto, le tue condizioni mediche e gli spettacoli in streaming; la tua posizione, nonché tutte le strade e gli edifici sul tuo percorso e tutti i comportamenti di tutte le persone nella tua città. Vogliono la tua voce, ciò che mangi e ciò che acquisti; il tempo di gioco dei tuoi figli e la loro istruzione; le onde cerebrali e il flusso sanguignoNiente è esente.

 

Nella lotta per la supremazia, i capitalisti della sorveglianza vogliono la tua casa, la tua auto, le tue condizioni mediche, gli spettacoli in streaming, la tua posizione, il tuo percorso, e tutti i comportamenti di tutte le persone nella tua città. Vogliono la tua voce, ciò che mangi e ciò che acquisti; il tempo di gioco dei tuoi figli e la loro istruzione; le onde cerebrali e il flusso sanguigno. Niente è esente.

La diversa conoscenza di noi produce un potere diverso su di noi, e così la disuguaglianza epistemica si allarga per includere la distanza tra ciò che possiamo fare e ciò che può essere fatto a noi. I data scientist lo descrivono come il passaggio dal monitoraggio all’attuazione, in cui una massa critica di conoscenze su un sistema di macchine consente il controllo a distanza di quel sistema.

 

Ora le persone sono diventate bersagli per il controllo remoto, poiché i capitalisti della sorveglianza hanno scoperto che i dati più predittivi derivano dall’intervento sui comportamenti per mettere a punto, radunare e dirigere l’azione verso obiettivi commerciali.

 

Questo terzo imperativo, «economia di azione», è diventato un’arena di intensa sperimentazione. «Stiamo imparando a scrivere la musica», ha detto uno scienziato, «e poi lasciamo che la musica li faccia ballare».

 

Questo nuovo potere «di farci ballare» non impiega soldati per minacciare con il terrore e l’omicidio. Arriva portando un cappuccino, non una pistola.

 

È un nuovo potere «strumentista» che attua la sua volontà attraverso l’onnipresente strumentazione digitale per manipolare segnali subliminali, comunicazioni psicologicamente mirate, imporre architetture di scelta predefinita, innescare dinamiche di confronto sociale e riscuotere ricompense e punizioni – tutto mirato a sintonizzare, radunare e modificare a distanza il comportamento umano verso risultati redditizi e sempre studiato per preservare l’ignoranza degli utenti.

Ora le persone sono diventate bersagli per il controllo remoto

 

Abbiamo visto la conoscenza predittiva trasformarsi in potere strumentale negli esperimenti di contagio di Facebook pubblicati nel 2012 e 2014, quando ha diramato segnali subliminali e manipolato confronti sociali sulle sue pagine, prima per influenzare gli utenti a votare alle elezioni di medio termine e in seguito per far sentire le persone più tristi o più felici.

 

Abbiamo visto la conoscenza predittiva trasformarsi in potere strumentale negli esperimenti di contagio di Facebook (2012-2014) per influenzare gli utenti a votare alle elezioni di medio termine e in seguito per far sentire le persone più tristi o più felici

I ricercatori di Facebook hanno celebrato il successo di questi esperimenti rilevando due risultati chiave: che era possibile manipolare gli spunti online per influenzare il comportamento e i sentimenti del mondo reale e che ciò poteva essere realizzato bypassando con successo la consapevolezza degli utenti.

 

Nel 2016, il gioco di realtà aumentata incubato da Google, Pokémon Go, ha testato le economie d’azione per le strade. I giocatori del gioco non sapevano di essere pedine nel vero gioco della modifica del comportamento a scopo di lucro, poiché i premi e le punizioni delle creature immaginarie di caccia venivano usati per mandare le persone da McDonald’s, Starbucks e a pizzerie locali che pagavano la compagnia , esattamente nello stesso modo in cui gli inserzionisti online pagano per «fare clic» sui loro siti Web.

 

Nel 2017, un documento trapelato da Facebook e acquisito da The Australian ha rivelato l’interesse della società nell’applicare le «intuizioni psicologiche» dai «dati interni di Facebook» per modificare il comportamento degli utenti.

 

Gli obiettivi erano 6,4 milioni di giovani australiani e neozelandesi. «Monitorando post, immagini, interazioni e attività su Internet in tempo reale –hanno scritto i dirigenti –Facebook può capire quando i giovani si sentono”stressati”, “sconfitti”, “sopraffatti”, “ansiosi”, “nervosi”, “stupidi”, “sciocchi”, “inutili” e “falliti”».

 

Questa profondità di informazioni, hanno spiegato, consente a Facebook di individuare il periodo di tempo durante il quale un giovane ha bisogno di un «aumento della fiducia» ed è più vulnerabile a una specifica configurazione di segnali e trigger subliminali. I dati vengono quindi utilizzati per abbinare ogni fase emotiva a messaggi pubblicitari appropriati per la massima probabilità di vendite garantite.

 

Questa profondità di informazioni, hanno spiegato, consente a Facebook di individuare il periodo di tempo durante il quale un giovane ha bisogno di un «aumento della fiducia» ed è più vulnerabile a una specifica configurazione di segnali e trigger subliminali

Facebook ha negato queste pratiche, sebbene un ex product manager abbia accusato la società di «mentire spudoratamente». Il fatto è che in assenza di trasparenza aziendale e controllo democratico, regna la disuguaglianza epistemica. Loro sanno. Decidono chi lo sa. Decidono chi decide.

 

L’intollerabile svantaggio di conoscenza del pubblico è acuito dalla perfezione delle comunicazioni di massa dei capitalisti di sorveglianza come manipolazione. Due esempi sono illustrativi. Il 30 aprile 2019 Mark Zuckerberg ha fatto un sorprendente annuncio durante la conferenza annuale degli sviluppatori dell’azienda, dichiarando: «Il futuro è privato».

 

Alcune settimane più tardi, un avvocato di Facebook si è presentato davanti a un giudice distrettuale federale in California per difendere la società da una causa di un utente sull’invasione della privacy, sostenendo che l’atto stesso di utilizzare Facebook annulla ogni ragionevole aspettativa di privacy «come una questione di diritto».

 

Nel maggio 2019 Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, ha parlato al Times dell’ impegno delle sue corporazioni sul principio che «la privacy non può essere un bene di lusso». Cinque mesi dopo sono stati trovati appaltatori di Google che offrivano buoni regalo da $ 5 ai senzatetto di colore in un parco di Atlanta in cambio di una scansione facciale.

 

La smentita di Facebook invita ancora più alla cautela visto che è uscito un altro documento aziendale datato 2018. Il rapporto confidenziale offre una rara visione del cuore della fabbrica computazionale di Facebook, dove un «motore di previsione» gira su una piattaforma di intelligenza artificiale che «ingerisce trilioni di dati ogni giorno, forma migliaia di modelli» e quindi «li distribuisce alla flotta di server per previsioni dal vivo».

 

Facebook osserva che il suo «servizio di previsione» produce «più di 6 milioni di previsioni al secondo». A che scopo?

 

Facebook osserva che il suo «servizio di previsione» produce «più di 6 milioni di previsioni al secondo»

Nel suo rapporto, la società chiarisce che queste straordinarie capacità sono volte a soddisfare le «sfide del business»dei propri clienti aziendali con procedure che collegano previsione, microtargeting, intervento e modifica del comportamento.

 

Ad esempio, un servizio di Facebook chiamato «previsione di lealtà» è pubblicizzato per la sua capacità di superare il surplus comportamentale per prevedere le persone che sono «a rischio» di spostare la loro fedeltà al marchio e avvisare gli inserzionisti perché possano intervenire prontamente con messaggi mirati progettati per ristabilire la lealtà appena in tempo per cambiare il corso del futuro.

 

Quell’anno un giovane di nome Christopher Wylie divenne una gola profonda nei confronti del suo ex datore di lavoro, una società di consulenza politica conosciuta come Cambridge Analytica.

 

«Abbiamo sfruttato Facebook per raccogliere i profili di milioni di persone abbiamo creato modelli per sfruttare ciò che sapevamo su di loro e colpire i loro demoni interiori»

«Abbiamo sfruttato Facebook per raccogliere i profili di milioni di persone – ha ammesso Wylie –e abbiamo creato modelli per sfruttare ciò che sapevamo su di loro e colpire i loro demoni interiori».

 

Wylie ha definito queste tecniche come «guerra dell’informazione», valutando correttamente che tali guerre ombra sono costruite su asimmetrie di conoscenza e potere che tali asimmetrie offrono.

 

Meno chiaro per il pubblico o per i legislatori era che le strategie segete di invasione e di conquista dell’azienda impiegavano le procedure operative standard del capitalismo di sorveglianza a cui miliardi di «utenti» innocenti sono regolarmente sottoposti ogni giorno.

 

Wylie ha descritto questo processo di rispecchiamento, mentre seguiva una traccia che era già stata segnata. La vera innovazione di Cambridge Analytica consisteva nello spostare il focus dell’intera impresa da obiettivi commerciali a obiettivi politici.

 

La vera innovazione di Cambridge Analytica consisteva nello spostare il focus dell’intera impresa da obiettivi commerciali a obiettivi politici

In altre parole, Cambridge Analytica era il parassita e il Capitalismo di sorveglianza era l’ospite.

 

Grazie al suo dominio epistemico, il capitalismo di sorveglianza forniva i dati comportamentali che esponevano gli obiettivi degli assalti. I suoi metodi di microtargeting e modifica comportamentale sono diventati le armi. Ed è stata la mancanza di responsabilità del capitalismo di sorveglianza per i contenuti sulla sua piattaforma offerti dalla Sezione 230 che ha offerto l’opportunità per gli attacchi invisibili progettati per innescare i demoni interiori di cittadini ignari.

 

I metodi di microtargeting e modifica comportamentale del Capitalismo di sorveglianza sono diventati le armi

Non è solo che la disuguaglianza epistemica ci rende completamente vulnerabili agli attacchi di attori come Cambridge Analytica.

 

Il punto più importante e inquietante è che il capitalismo di sorveglianza ha trasformato la disuguaglianza epistemica in una condizione determinante delle nostre società, normalizzando la guerra dell’informazione come una caratteristica cronica della nostra realtà quotidiana perseguita dalle stesse società da cui dipendiamo per un’effettiva partecipazione sociale.

 

Possiedono le conoscenze, le macchine, la scienza e gli scienziati, i segreti e le bugie. Tutta la privacy ora spetta a loro, lasciandoci con pochi mezzi di difesa da questi invasori e predatori di dati.

 

Senza legge, ci arrampichiamo per nasconderci nella nostra vita, mentre i nostri figli discutono delle strategie di crittografia attorno a un tavolo e gli studenti indossano maschere per le proteste pubbliche come protezione dai sistemi di riconoscimento facciale costruiti con le nostre foto di famiglia.

In assenza di nuove dichiarazioni di diritti e legislazione epistemici, il capitalismo di sorveglianza minaccia di riformare la società mentre disfa la democrazia

 

In assenza di nuove dichiarazioni di diritti e legislazione epistemici, il capitalismo di sorveglianza minaccia di riformare la società mentre disfa la democrazia.

 

Dal basso, mina l’agire umano, usurpando la privacy, diminuendo l’autonomia e privando gli individui del diritto alla lotta.

 

Dall’alto, la disuguaglianza epistemica e l’ingiustizia sono fondamentalmente incompatibili con le aspirazioni di un popolo democratico.

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Big Data

Google sta digitalizzando campioni dei tessuti biologici dei soldati USA

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Google avrebbe collaborato con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per digitalizzare campioni di tessuto biologico prelevati da militari in servizio e memorizzarli in un database accessibile ai medici militari per la diagnosi e il trattamento di malattie. Lo rivela un articolo di ProPublica.

 

L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio denominato «Joint Pathology Center» (JPC) volto a creare un archivio digitale di campioni di tessuti di pazienti militari per migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie.

 

Questa collaborazione solleva preoccupazioni sulla privacy dei dati dei militari, in particolare riguardo alla possibilità che i dati possano essere utilizzati per finalità militari o di sorveglianza. Tuttavia, il Dipartimento della Difesa ha assicurato che il database sarà utilizzato solo per scopi medici e che saranno implementate rigorose misure di sicurezza per proteggere la privacy dei dati dei militari.

 

Tali collaborazioni pongono la questione della responsabilità delle aziende tecnologiche nell’uso dei dati sanitari e sottolinea la necessità di garantire che le aziende rispettino le normative sulla privacy dei dati e siano trasparenti riguardo alle loro attività nel settore della salute.

 

L’articolo sottolinea inoltre come l’iniziativa di Google sia solo una delle molte collaborazioni tra aziende tecnologiche e istituti militari per la creazione di archivi di dati medici. Tuttavia, l’articolo solleva preoccupazioni sulla natura di queste collaborazioni e sull’uso dei dati dei pazienti per finalità militari o di sorveglianza.

 

La creazione di archivi di dati medici digitali può portare a sviluppi tecnologici che sarebbero utili anche per il campo militare, come ad esempio lo sviluppo di protesi avanzate o tecnologie di diagnosi precoce. L’uso dei dati sanitari dei pazienti per la ricerca militare potrebbe minare la fiducia dei pazienti e della popolazione nel sistema sanitario e nella ricerca medica.

 

La società madre di Google, Alphabet, ha precedentemente attirato l’attenzione per i suoi sforzi per raccogliere e analizzare dati medici. Nel Regno Unito, le autorità di regolamentazione hanno rimproverato un ospedale nel 2017 per aver fornito dati su oltre 1,6 milioni di pazienti, a loro insaputa, all’unità AI di Alphabet, DeepMind.

 

Nel 2019, il Wall Street Journal ha riferito che Google aveva un accordo segreto, soprannominato «Project Nightingale», con un sistema sanitario cattolico che gli dava accesso ai dati su milioni di pazienti in 21 Stati americani, anche all’insaputa di pazienti o medici. Google ha risposto all’articolo del WSJ in un post sul blog in cui si afferma che i dati dei pazienti «non possono e non saranno combinati con i dati dei consumatori di Google».

 

Come riportato da Renovatio 21, Google ha finanziato l’organizzazione collegata al laboratorio di Wuhan guidata dal famigerato Peter Daszak – EcoHealth Alliance – per oltre un decennio.

 

«Il braccio di beneficenza del gigante della tecnologia, Google.org, ha ripetutamente fornito sostegno finanziario per ricerche e studi condotti da Daszak, colpito dallo scandalo, e dalla sua EcoHealth Alliance con sede a New York», riportava due anni fa il quotidiano britannico Daily Mail.

 

Google era altresì implicata in ricerche per lo sterminio delle zanzare, rilasciando nell’ambiente zanzare maschio infettate con un batterio che le rende sterili. Un’operazione non lontanissima da quelle finanziate da Gates (e del Pentagono suo «socio»), che usano però sugli insetti la bioingegneria spinta.

 

 

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Big Data

Big Data e controllo sociale: un’arma a doppio taglio per il Partito Comunista Cinese

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

 

I dati personali sono una risorsa strategica per il regime. Fughe massicce di informazioni rivelano l’ambizione di una sorveglianza globale della società. Quando i dati sono controllati però dai nemici della leadership, potrebbero rappresentare un pericolo.

 

 

 

A giugno è stato venduto online un database contenente le informazioni personali di un miliardo di cittadini cinesi e registrazioni dettagliate delle chiamate alla polizia. L’hacker ha affermato che la fuga di notizie proveniva dalla polizia di Shanghai e ha chiesto 10 bitcoin (più di 200mila dollari) di riscatto.

 

I campioni contengono informazioni dettagliate su nomi, numeri di telefono, numeri di carta d’identità, date di nascita e luogo di nascita dei cittadini.

 

Secondo il Wall Street Journal, le registrazioni delle chiamate e dei casi penali risalgono addirittura al 1995. Includono frodi, furti, violenze domestiche, stupri, oltre a dettagli su cittadini convocati dalla polizia per aver discusso di questioni politiche sul web.

 

La massiccia fuga di notizie dimostra che le autorità cinesi sono all’avanguardia nel mondo nella raccolta di informazioni sui cittadini, ma non riescono a proteggere i dati.

 

Analisti di sicurezza informatica affermano che i dati rubati erano stati ospitati sul cloud di Alibaba senza blocco crittografico per oltre un anno. Le autorità di Shanghai avrebbero convocato i dirigenti del gigante tecnologico, tra cui il vice presidente responsabile del cloud computing Chen Xuesong. Le azioni di Alibaba sono scese del 7,5% il 15 luglio.

 

Alibaba è un fornitore di servizi per l’infrastruttura digitale del governo. Già nel 2016 il suo fondatore Jack Ma aveva suggerito di applicare i big data alla governance e al controllo sociale.

 

Le autorità cinesi hanno attuato una rigida politica di blocco e di «zero-COVID» grazie a un sistema di tracciamento sviluppato dai colossi tecnologici.

 

Le discussioni su questa massiccia fuga di dati sono censurate sui social network cinesi. Le autorità non hanno risposto alle richieste dei media. Casi del genere si sono verificati però diverse volte in Cina.

 

Le leggi approvate dal 2016 non hanno impedito la perdita di dati e informazioni personali online. In larga parte esse mirano a rafforzare il controllo delle autorità sui dati e a prevenire la loro fuga all’estero.

 

I fornitori di servizi internet devono conservare i dati degli utenti all’interno dei confini nazionali. Ad esempio, Apple ha dovuto creare un centro dati nel sud-ovest della Cina, controllato da una società statale, per archiviare i dati degli utenti cinesi.

 

Le autorità cinesi sostengono in modo attivo il concetto di sovranità informatica. Sull’onda della corsa al controllo digitale, esse stanno usando vari canali per ottenere dati dall’estero, tra cui operazioni per hackerare, penetrare o acquisire società straniere.

 

L’app cinese di condivisione video TikTok è diventata virale a causa delle polemiche sulla privacy degli utenti. Oltre alla censura, recentemente TikTok ha ammesso che il suo personale in Cina può accedere ai dati degli utenti in altri Paesi. TikTok nega di fornire dati al governo cinese, ma le aziende nazionali sono obbligate a divulgare le informazioni alle autorità in base alla legge sulla sicurezza dello Stato.

 

La crescente importanza dei big data accelera l’intervento delle autorità, il controllo e l’integrazione più profonda con i giganti del web, poiché le informazioni personali sono visti come un asset strategico per il controllo sociale. App di messaggistica istantanea come WeChat sono uno strumento perfetto per la sorveglianza e il controllo della popolazione.

 

I big data possono diventare però una minaccia quando sono controllati dai nemici della leadership. In questo caso le compagnie tecnologiche finiscono per essere coinvolte nelle lotte di potere per il controllo del Partito Comunista cinese.

 

Secondo diversi media stranieri, il vice presidente di WeChat Zhang Feng è stato arrestato per aver condiviso le informazioni degli utenti con Sun Lijun, un vice ministro della Pubblica sicurezza rimosso poi da Xi Jinping. Sun è stato accusato di «coltivare il potere personale e di formare un gruppo di interesse» all’interno dell’organo anti-frode del Partito. Sun avrebbe chiesto a WeChat informazioni sui suoi colleghi politici.

 

I vertici del regime sono vigili anche su un progetto incompiuto di WeChat che utilizza la scienza dei dati per prevedere chi saranno i nuovi membri del Politburo, l’organo decisionale del Partito.

 

 

 

 

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Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni

 

 

 

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Algoritmi

Come combattere il transumanesimo e proteggere la tua privacy

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

 

 

I transumanisti non devono mettere un microchip nel braccio per ottenere il controllo, alterano già la realtà e fanno il lavaggio del cervello alla popolazione attraverso la raccolta di dati e la manipolazione delle informazioni. Puoi contribuire a proteggere la tua privacy e combattere il movimento del transumanesimo evitando tutti i prodotti Google.

 

 

 

La nozione di transumanesimo è attivamente ricercata ed esplorata, mentre a un certo livello è già qui.

 

Molte persone considerano il transumanesimo come la trasformazione degli esseri umani in robot, ma in realtà descrive un movimento sociale e filosofico che coinvolge lo sviluppo di tecnologie di miglioramento umano.

 

Nell’episodio 26 di Children’s Health Defense Tea Time, ho parlato con Polly Tommey, direttrice della programmazione per CHD-TV, e colleghi dell’agenda transumanista e di come il suo obiettivo finale sia controllare la popolazione umana.

 

Il processo è stato accelerato dalla pandemia di COVID e negli ultimi due anni la cabala globale è riuscita a influenzare il comportamento, principalmente attraverso la paura e la creazione di narrazioni.

 

La maggior parte delle persone non apprezza il fatto di essere sorvegliata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e la maggior parte della sorveglianza che stai consentendo nella tua vita e causa tua, poiché rinunci alla tua privacy e acconsenti alla sorveglianza in cambio di comodità.

 

Google è il principale colpevole, e ha un controllo e un’influenza maggiori poiché, a livello mondiale, il 93% delle ricerche effettuate online utilizza Google. È il più grande monopolio nella storia del mondo.

 

 

Stanno acquisendo i tuoi dati e influenzando la tua mente

In futuro, è possibile che il transumanesimo utilizzi tecnologie che sono fisicamente incorporate nel corpo umano o nel cervello per offrire cognizione sovrumana o forme di controllo mentale.

 

Tuttavia, in questo momento il transumanesimo sta già avvenendo, non da un dispositivo impiantabile, ma attraverso la psicosi di formazione di massa e la manipolazione dell’informazione.

 

Un esempio chiave è il termine «psicosi da formazione di massa», che il dottor Robert Malone, inventore della tecnologia della piattaforma di base del vaccino mRNA e DNA, ha menzionato in un episodio di The Joe Rogan Experience il 31 dicembre 2021. L’episodio è stato visto da più di 50 milioni di persone.

 

Il 2 gennaio, la psicosi di formazione di massa ha raggiunto un valore di 100 su Google Trends, il che significa che aveva raggiunto il picco di popolarità, dopo essere stata praticamente sconosciuta in precedenza.

 

I tecnocrati sono subito intervenuti, manipolando i risultati di ricerca e popolando Google di propaganda per screditare Malone e la teoria della psicosi della formazione di massa, anche se Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Gand in Belgio, che ha 126 pubblicazioni a suo nome, studia il fenomeno da molti anni, e afferma che il fenomeno in realtà risale a oltre 100 anni fa.

 

Quelli sotto l’incantesimo della psicosi di formazione di massa si concentrano ossessivamente su un fallimento del mondo normale o su un evento o persona particolare – in questo caso, COVID – che diventa il fulcro dell’attenzione e può controllare efficacemente le masse.

 

Il fenomeno porta al pensiero totalitario e, alla fine, agli stati totalitari, ed è chiaro che Google non voleva che tu lo sapessi.

 

 

Google si infiltra nella tua casa

A causa del suo monopolio, Google controlla ciò che vedi manipolando i risultati di ricerca e censurando i siti web o etichettandoli come «disinformazione». 

 

Se vuoi scoprire come mantenerti veramente in salute, ad esempio, le informazioni esistono su Internet – ci sono – ma non sarai in grado di trovarle facilmente se non sai dove cercare a causa del modo in cui Google controlla le informazioni.

 

Manipolando le informazioni, possono modellare e alterare la realtà su qualsiasi argomento, dal COVID all’Ucraina, per adattarsi alla loro agenda.

 

Non è solo il motore di ricerca di Google a monitorare ciò che fai, ma anche il tuo browser.

 

Il browser Google Chrome tiene traccia di tutto ciò che fai online, mentre Gmail cattura ogni carattere digitato e lo salva sui suoi server a tempo indeterminato.

 

Se utilizzi altoparlanti intelligenti in casa, come gli altoparlanti intelligenti Alexa e Google Home o l’app per smartphone Google Assistant, è possibile che delle persone ascoltino le tue richieste e che ascoltino anche quando non ti aspetteresti. Anche i termostati intelligenti possono avere dei microfoni.

 

Hai mai avuto una conversazione telefonica con qualcuno e poi nell’ora o nel giorno successivo hai iniziato a ricevere annunci relativi a qualcosa di cui hai parlato?

 

Questo è un potente esempio della quantità di dati che stanno raccogliendo su di te e di come lo stanno usando per controllare e manipolare il tuo comportamento. Non hanno bisogno di un dispositivo transumanista futuristico per entrare e manipolare il tuo cervello: lo stanno già facendo senza di esso.

 

 

«Hackerare gli organismi» per riprogettare la vita stessa

L’inizio del video di CHD presenta il transumanista Yuval Noah Harari, professore all’Università Ebraica di Gerusalemme e uno dei massimi consiglieri di Klaus Schwab, proprietario e presidente del World Economic Forum (WEF).

 

È importante essere consapevoli del fatto che Schwab, WEF e Harari parlano apertamente del transumanesimo come parte del Great Reset, e Harari ammette che i dati potrebbero consentire alle élite umane di fare di più che «costruire semplicemente dittature digitali».

 

«Hackerando gli organismi – ha detto Harari –le élite possono ottenere il potere di riprogettare il futuro della vita stessa perché una volta che puoi hackerare qualcosa, di solito puoi anche progettarlo». Presto, dice, alcune società e governi saranno in grado di «hackerare sistematicamente tutte le persone». E, se riescono a hackerare la vita, sarebbe la «più grande rivoluzione in biologia dall’inizio della vita 4 miliardi di anni fa». 

 

Secondo Harari:

 

«Per 4 miliardi di anni non è cambiato nulla di fondamentale. La scienza sta sostituendo l’evoluzione con la selezione naturale con l’evoluzione con un design intelligente. Non il design intelligente di qualche dio sopra le nuvole, ma il nostro design intelligente e il design intelligente delle nostre nuvole cloud — il cloud IBM, il cloud Microsoft — queste sono le nuove forze trainanti dell’evoluzione».

 

Una volta che la vita umana viene hackerata, gli hacker manterranno il controllo sulla vita stessa, un processo che è stato accelerato dalla pandemia. Dopotutto, Harari ha detto: «Si dice spesso che non dovresti mai lasciare che una buona crisi vada sprecata».

 

La sorveglianza è una parte fondamentale del piano per il controllo totalitario globale e Harari afferma che tra 100 anni le persone saranno in grado di guardare indietro e identificare la pandemia di COVID come il momento in cui un nuovo regime di sorveglianza ha preso il sopravvento – «soprattutto la sorveglianza sotto la pelle».

 

Anche se un impianto cervello-computer ha recentemente consentito a un uomo completamente paralizzato di comunicare con la famiglia e i medici con i suoi pensieri, non credo che la tecnologia sia avanzata al punto che i microchip impiantabili vengano utilizzati come interfacce cervello-macchina per controllare i tuoi pensieri .

 

Ma ciò che esiste oggi sono i passaporti per i vaccini, che possono passare a ID digitali, che poi portano alle valute digitali della banca centrale (CBDC), la fine del gioco.

 

Le CBDC sembrano essere inevitabili; non è una questione di se li avranno, ma quando. Una volta che le CBDC si saranno diffuse, saranno in grado di controllare tutto, poiché sarà difficile sopravvivere senza di loro.

 

Non devono mettere un microchip nel tuo braccio per ottenere questo controllo incommensurabile: saranno in grado di tracciare e controllare ogni tua mossa tramite CBDC.

 

 

Sviluppa la tua resilienza personale

L’ottimizzazione della tua salute è una delle misure migliori che hai per sviluppare la tua resilienza personale contro qualsiasi nuova minaccia possa presentarsi. 

 

Nel video ho delineato tre priorità principali, che includono:

1) Evita gli oli di semi nella tua dieta: gli oli di semi, che sono spesso indicati come oli vegetali, sono nascosti praticamente in ogni alimento trasformato, compresi i cibi dei ristoranti, a meno che tu non possa confermare che lo chef sta cucinando solo con il burro.

 

Non c’è praticamente niente di più distruttivo per il tuo corpo che produrre malattie cardiache, cancro, degenerazione maculare legata all’età, diabete, obesità e demenza.

 

Anche se elimini gli alimenti trasformati e altri importanti perpetratori dell’olio di semi come salse e condimenti per insalata nei ristoranti, puoi comunque essere colpito da queste tossine perniciose perché sono nascoste in cibi apparentemente «sani» come pollo e maiale.

 

Questi animali vengono nutriti con cereali carichi di acido grasso linoleico omega-6, che si trova nella maggior parte degli oli di semi e provoca danni alla salute se consumato ai livelli eccessivi che sono comuni oggi.

 

Molte persone mangiano un sacco di pollo perché è percepito come un alimento salutare ed è poco costoso, ma è una delle principali fonti di acido linoleico. Nella tua cucina, esempi di grassi sani da usare al posto degli oli di semi sono il sego di manzo, il burro o l’olio di cocco.

 

2) Evita il sovraccarico di ferro: se sei un maschio o una donna in postmenopausa, il sovraccarico di ferro può mettere a rischio la tua salute. Essendo un potente ossidante, il ferro può danneggiare i tessuti e compromettere la funzione mitocondriale. Il tuo corpo ha una capacità limitata di espellere il ferro, che gli consente di accumularsi nei tuoi organi, inclusi cuore, fegato e pancreas.

 

Gli uomini e le donne in postmenopausa possono ridurre il rischio di sovraccarico di ferro donando sangue due o tre volte l’anno. È un rimedio efficace ed economico che aiuterà anche gli altri.

 

3. Esporsi regolarmente al sole: stare all’aperto al sole, esponendo quanto più possibile la pelle nuda, è il modo migliore per garantire che i livelli di vitamina D siano ottimizzati.

 

L’esposizione al sole aumenta anche la forma attiva della vitamina A insieme alla melatonina mitocondriale, un antiossidante profondamente importante all’interno dei mitocondri che riduce lo stress ossidativo.

 

 

De-Googla te stesso

Non devi essere su Google.com per rischiare la tua privacy ed essere sorvegliato. È molto più dannoso di così, poiché i tuoi dati possono essere acquisiti mentre, ad esempio, stai parlando al telefono.

 

Le app possono tracciare e raccogliere i tuoi dati, che vengono quindi utilizzati essenzialmente per farti il ​​lavaggio del cervello.

 

È possibile de-Googlare il tuo cellulare acquistando un telefono Android che non ha un sistema operativo Google, ma dovrai trovare un esperto IT in grado di riformattare il disco rigido del tuo cellulare.

 

Puoi contribuire ulteriormente a proteggere la tua privacy e combattere il movimento del transumanesimo evitando tutti i prodotti Google.

 

Ciò comprende:

  • Smetti di usare i motori di ricerca di Google. Prova invece il motore di ricerca Brave.

 

  • Disinstalla Google Chrome e utilizza invece il browser Brave, disponibile per tutti i computer e dispositivi mobili. Blocca gli annunci e protegge la tua privacy.

 

  • Se disponi di un account Gmail, prova invece un servizio di posta elettronica non Google come ProtonMail, un servizio di posta crittografato con sede in Svizzera.

 

  • Smetti di usare Google Docs.

 

  • Se sei uno studente delle superiori, non convertire gli account Google che hai creato come studente in account personali.

 

 

Joseph Mercola

 

 

 

Pubblicato originariamente da Mercola.

 

 

 

© 18 aprile 2022, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

 

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