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Vaccini COVID, bene comune e liceità morale: una risposta a De Mattei – Parte I

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Introduzione

Ho una grande ammirazione per Roberto De Mattei. Lo ammiro per il suo intelletto, la sua erudizione storica di prim’ordine e la sua coraggiosa difesa di posizioni impopolari, compresa una critica approfondita della divagazione postconciliare della Chiesa dalla via della Tradizione (con un’adeguata enfasi sul disastroso pontificato bergogliano), la sua opposizione alla pseudoscienza dell’evoluzione (un mito secolare della creazione) e la sua disponibilità a chiamare il disordine intrinseco dell’omosessualità per quello che è: un «contagio» che contribuì alla caduta dell’Impero Romano. La sua volontà di dire la verità in mezzo all’odierna «cancel culture» gli è costata cara in termini di rispettabilità tradizionale nella Chiesa, caratterizzandolo come l’ultimo indesiderabile ecclesiale: un «ultra-tradizionalista».

 

Eppure, nonostante la mia ammirazione per il professor De Mattei, mi sento in dovere di unirmi ai critici della sua sorprendente apologia per l’imposizione del governo di «vaccinazioni di massa» con vaccini COVID derivati ​​dall’aborto che sono dubbiamente efficaci, potenzialmente e effettivamente dannosi e nella stragrande maggioranza dei casi non necessari nemmeno dal punto di vista medico, come dimostrerà la discussione che segue.

 

Nella sua Liceità morale della vaccinazione contro il COVID (LMV), il professor De Mattei afferma: «Se chi governa ritiene che il bene comune della popolazione richieda la vaccinazione di massa, ha il diritto di imporla, secondo il principio che il il bene comune ha la precedenza sul bene degli individui, ovviamente a condizione che non si legiferi contro l’ordine naturale cristiano». (LMV, pag. 55).

Si consideri, in via preliminare, le apparenti concessioni del libro di De Mattei all’autorità totalizzante del moderno stato laico, con la sua falsa nozione di «bene comune» e il suo tirannico abuso del termine «emergenza»

 

LMV (pp. 53-54) arriva addirittura a fornire un lustro pro vaccinazione obbligatoria alla dichiarazione della Congregazione per la dottrina delle Fededel 21 dicembre 2020 relativa ai vaccini COVID, che, al contrario della posizione del prof. De Mattei, afferma:

 

«È evidente, alla luce della ragione pratica, che la vaccinazione non è, di regola, un obbligo morale e deve quindi essere volontaria», aggiungendo solo che se il bene comune lo indica allora «è bene consentire la raccomandazione della vaccinazione, in particolare per tutelare i più deboli e i più esposti».

 

LMV interpreta in qualche modo questo consiglio di mera richiesta nel senso che «l’argomento secondo cui sarebbe, in linea di principio, illecito imporre un obbligo di vaccinazione contro il COVID o altre malattie, è un argomento liberale, che non corrisponde alla dottrina cattolica» perché presumibilmente trascura il bene comune. (LMV, pag. 54).

 

Ma LMV va ancora oltre, sminuendo le obiezioni cattoliche a una «dittatura medica» imposta dallo stato e suggerendo che i tirannici “«ockdown» COVID-19 che affliggono l’intero mondo occidentale sono giustificati, citando esempi storici inadatti di brevi e localizzati controlli epidemici nel 19° secolo, prima dell’alba della medicina moderna (MLV, pp. 58-59).

 

Pertanto, nel rispondere a LMV, sembra appropriato affrontare prima l’indifendibilità politica, sociale, spirituale, economica, giuridica e persino medica dello status quo COVID-19 nel suo insieme, inclusa la vaccinazione di massa obbligatoria, prima di qualsiasi considerazione del presunto liceità morale dei vaccini sviluppati e prodotti utilizzando linee cellulari derivate da varie parti del corpo di bambini uccisi dall’aborto.

 

 

Blocchi COVID-19: un crimine contro l’umanità

Si consideri, in via preliminare, le apparenti concessioni di LMV all’autorità totalizzante del moderno stato laico, con la sua falsa nozione di «bene comune» e il suo tirannico abuso del termine «emergenza» come si è visto nella più grande debacle di politica pubblica nella moderna politica storia (al di fuori dei regimi comunisti o socialisti): infiniti e immensamente distruttivi «blocchi» della società civile e la microgestione da parte dello Stato di praticamente ogni aspetto della vita delle persone, incluso il culto divino.

 

Questo vero e proprio crimine contro l’umanità, a cui mi sono opposto in numerosi tribunali civili negli Stati Uniti come avvocato per i diritti civili, è stato perpetrato con il pretesto di «contenere» una malattia virale non più contenibile dell’influenza, con un tasso medio di mortalità per infezione (IFR) dello 0,27% (meno di 3/10 dell’1%)

Questo vero e proprio crimine contro l’umanità, a cui mi sono opposto in numerosi tribunali civili negli Stati Uniti come avvocato per i diritti civili, è stato perpetrato con il pretesto di «contenere» una malattia virale non più contenibile dell’influenza, con un tasso medio di mortalità per infezione (IFR) dello 0,27% (meno di 3/10 dell’1%) anche con una propensione del sondaggio verso «luoghi con un alto numero di morti»(1).

 

E, come mostrato di seguito, solo il 2/10 dell’1% della popolazione degli Stati Uniti è probabilmente morto a causa del virus, con quei decessi fortemente concentrati tra i più anziani con comorbilità che accorciano la vita, vicini alla fine della loro aspettativa di vita .

 

Mai prima d’ora nella storia delle epidemie e delle pandemie, e su basi così dubbie, intere nazioni sono state sottoposte a una quarantena universale della stragrande maggioranza dei sani insieme a una piccola minoranza dei malati, pari agli arresti domiciliari di fatto dei parte migliore di un miliardo di persone sane nelle nazioni occidentali sotto la minaccia di sanzioni penali.

 

Queste «dittature sanitarie» intollerabilmente oppressive hanno causato danni incalcolabili proprio al bene comune: privazione del culto divino e dei sacramenti, anche per i moribondi; perdita di mezzi di sussistenza, bancarotta diffusa e impoverimento; alienazione, solitudine, depressione; e un aumento dei suicidi, dell’abuso di droghe e della violenza domestica. E per di più, ciò che intere popolazioni sono inutilmente costrette a soffrire oggi è ben lungi dal «chiudere le frontiere per proteggere la salute nazionale» o richiedere «un certificato medico da parte di immigrati extracomunitari che desiderano attraversare i nostri confini». (LMV, p. 58).

 

In effetti, quelle stesse misure sono respinte come «xenofobe» dai regimi liberali di sinistra di oggi, compresi gli Stati Uniti, gli stessi regimi che impongono restrizioni tiranniche ai propri cittadini piuttosto che controllare l’immigrazione (per il quale sforzo il presidente Donald Trump è stato incessantemente denunciato ).

 

Inoltre, nel 19° secolo il colera era una malattia incurabile con tassi di infezione e mortalità che sminuivano quelli di COVID-19.

 

Mai prima d’ora nella storia delle epidemie e delle pandemie, e su basi così dubbie, intere nazioni sono state sottoposte a una quarantena universale della stragrande maggioranza dei sani insieme a una piccola minoranza dei malati, pari agli arresti domiciliari di fatto dei parte migliore di un miliardo di persone sane nelle nazioni occidentali sotto la minaccia di sanzioni penali.

Nella città di Forio, ad esempio, durante l’epidemia del 1837 morirono 316 persone su 5500, quasi il 6% della popolazione totale (2). In confronto, COVID-19 si è rivelato fatale per 2/10 dell’1% (0,2%) della popolazione italiana (115.000/60.000.000) e meno di 2/10 dell’1% della popolazione statunitense (547.000/320.000.000), con un terzo o più dei decessi totali che si verificano nelle case di cura in cui le vittime sono state imprigionate in base alle politiche del governo, consentendo al virus di diffondersi a macchia d’olio tra i residenti molto anziani e già malati prossimi alla fine della loro vita. (3)

 

Questi tributi di morte sono una frazione di quelli per cancro o malattie cardiache, di cui già soffrivano molti dei pazienti COVID deceduti.

 

Riconoscere questi fatti non significa «negare l’esistenza della pandemia», come suggerisce piuttosto demagogicamente LMV (p. 49), ma è piuttosto riconoscere la sua vera portata e cosa dovrebbe significare per una sana politica pubblica, che certamente non richiedono la vaccinazione di tutto il mondo occidentale.

 

Esaminiamo un po’ più in profondità la verità epidemiologica della questione.

 

 

Oscurare la verità con la disonestà statistica

Come ho dimostrato in un contenzioso civile, anche i pedaggi ufficiali delle vittime di COVID che mostrano la portata limitata della pandemia sono statistiche chiaramente inaffidabili e confuse che esagerano enormemente il ruolo del virus nella mortalità tra l’unica coorte che è mai stata a rischio diffuso da esso: quelli di età superiore ai 70 anni che già soffrono di molteplici comorbidità che accorciano la vita.

 

Queste «dittature sanitarie» intollerabilmente oppressive hanno causato danni incalcolabili proprio al bene comune: privazione del culto divino e dei sacramenti, anche per i moribondi; perdita di mezzi di sussistenza, bancarotta diffusa e impoverimento; alienazione, solitudine, depressione; e un aumento dei suicidi, dell’abuso di droghe e della violenza domestica

Negli Stati Uniti, ad esempio, la tabella 1 dei decessi “coinvolgenti” COVID-19 del CDC , che al 16 aprile 2021 risulta essere 547.724, osserva che «i decessi per COVID-19 sono identificati utilizzando un nuovo codice ICD-10.  Quandoil COVID-19 viene segnalato come causa di morte – o quando è elencato come causa “probabile” o “presunta” – la morte è codificata come U07.1. Questo può includere casi con o senza conferma di laboratorio».

 

Questo «nuovo codice» si discosta da tutte le precedenti pratiche di denuncia dei decessi stabilendo la regola «in caso di dubbio, chiamalo COVID».

 

Nessuno sosterrebbe seriamente la tabulazione come morti per cancro «probabili o presunte» morti per cancro «con o senza conferma di laboratorio». Ma tale è la disonestà statistico che prevale quando si tratta di COVID-19 – e COVID-19 da solo , in tutta la storia delle statistiche di mortalità. In breve, la segnalazione statistica sui decessi COVID-19 (sembra di progettazione) rende impossibile valutare la vera letalità del virus da solo, sebbene la sua letalità non sia da mettere in dubbio.

 

Questo, tuttavia, è certo: il COVID-19 non è mai stato una minaccia significativa per la stragrande maggioranza della popolazione, come lo è il colera nel mondo non sviluppato, che ha un IFR del 50-60% se non trattato.

 

In Italia, ad esempio, dei 116.000 decessi attribuiti (in modo molto vago, per giunta) al COVID-19, meno di 15.000 si sono verificati tra quelli di età inferiore ai 70 anni e meno di 5.000 tra quelli di età inferiore ai 60 anni (4).

 

Al di sotto dei 70 anni, pertanto, i decessi correlati al COVID non rappresentano una deviazione statisticamente significativa dal recente bilancio medio annuo delle vittime dell’Italia di 630.000, mentre i decessi attribuiti al COVID in Italia si sovrappongono chiaramente ai decessi per malattie cardiache, cancro e altre condizioni terminali (5).

 

Nessuno sosterrebbe seriamente la tabulazione come morti per cancro «probabili o presunte» morti per cancro «con o senza conferma di laboratorio». Ma tale è la disonestà statistico che prevale quando si tratta di COVID-19 – e COVID-19 da solo , in tutta la storia delle statistiche di mortalità

Alla luce di questi fatti, è il colmo della follia istituzionale rinchiudere l’intera nazione italiana (popolazione 60.000.000) invece di concentrare la protezione sugli anziani mentre il resto della popolazione conduce una vita normale, come numerosi eminenti medici ed epidemiologi dei più importanti prestigiose istituzioni sostengono dallo scorso ottobre (6).

 

A ragione gli italiani, dopo un anno di questa follia, si ribellano nelle strade.

 

Date le statistiche sulla morte di COVID confuse e inaffidabili, un modo per ottenere la verità sulla gravità di questa pandemia è esaminare i dati sui «decessi in eccesso» annuali nel complesso, ovvero il numero di morti in eccesso rispetto a quelli previsti secondo i dati nazionali. tendenze statistiche della mortalità.

 

Uno studio recentemente pubblicato da ricercatori dell’Università della Pennsylvania e del Max Planck Institute for Demographic Research in Germania mostra che nel 2017 ci sono stati 470.700 morti in eccesso negli Stati Uniti, con una perdita totale di 13 milioni di anni in più di vita, mentre per l’anno 2020 il CDC ha stimato i decessi in eccesso «coinvolti» da COVID in 376.504.

 

Data l’età avanzata delle vittime di COVID, con decessi particolarmente concentrati nella coorte 85+, «nel 2017 i decessi in eccesso e gli anni di vita persi negli Stati Uniti rappresentano una perdita di vite annua maggiore rispetto a quella associata all’epidemia di COVID-19 nel 2020»(7).

 

In breve, la segnalazione statistica sui decessi COVID-19 (sembra di progettazione) rende impossibile valutare la vera letalità del virus da solo, sebbene la sua letalità non sia da mettere in dubbio

Si potrebbe obiettare che questo focus statistico è macabro, ma sono proprio le statistiche e la disonestà statistica che hanno guidato l’isteria dei media e la soppressione governativa senza precedenti delle libertà umane fondamentali, inclusa la stessa adorazione di Dio.

 

La manipolazione statistica è essenziale per la narrativa ufficiale che dipinge il COVID-19 come una piaga mortale che giustifica imposizioni indefinite sulla libertà umana, inclusa la soppressione del culto divino, da parte degli stessi governi militanti anticristiani che il prof. De Mattei sembra inspiegabilmente fidarsi come difensori in buona fede del «bene comune». (Cfr. LMV pp. 51, 53, 54, 55, 58, 60, 62).

 

 

Il bene comune non richiede vaccini COVID derivati ​​dall’aborto

Per quanto riguarda in particolare le vaccinazioni COVID, i riferimenti di MLV (pp. 55-56) a esempi storici dell’imposizione localizzata di vaccinazioni obbligatorie per il vaiolo a Napoli, Palermo e nello Stato Pontificio all’inizio del XIX secolo – il vaiolo non trattato ha un IFR impressionante dell 30% anche oggi (8) – difficilmente fornisce un obbligo  attuale per la «vaccinazione per tutti» (p. 57), compresi i bambini, con vaccini COVID sperimentali derivati ​​dall’aborto.

 

La manipolazione statistica è essenziale per la narrativa ufficiale che dipinge il COVID-19 come una piaga mortale che giustifica imposizioni indefinite sulla libertà umana, inclusa la soppressione del culto divino, da parte degli stessi governi militanti anticristiani che il prof. De Mattei sembra inspiegabilmente fidarsi come difensori in buona fede del «bene comune»

Per quanto riguarda i bambini, anche i «fact-checker» di sinistra sono costretti ad ammettere che sono molto più a rischio per l’influenza che per il COVID. (9)

 

Eppure non esiste una vaccinazione antinfluenzale obbligatoria per i bambini, né per chiunque altro, nemmeno per gli anziani più vulnerabili, che muoiono di influenza a decine di migliaia ogni anno.

 

Eppure LMV sembra accettare come un dato di fatto che la vaccinazione di massa obbligatoria per COVID-19 è necessaria per il bene comune. Questa affermazione è stata lanciata nel mondo cattolico senza alcuna considerazione apparente della limitata utilità di questi vaccini, come ammettono i loro stessi produttori.

 

Nessuno dei vaccini COVID-19 che ora vengono somministrati indiscriminatamente a giovani e anziani sulla base dell’«uso di emergenza» è stato nemmeno testato durante gli studi per la prevenzione o la trasmissione dell’infezione, ma solo per la riduzione dei sintomi negli individui infetti. Non ci sono prove scientifiche concrete che i vaccini nemmeno progettati per quello scopo fermino o addirittura limitino la diffusione del virus nella comunità in generale.

 

Al contrario, come ammette un articolo sulla prestigiosa rivista Nature :

 

«È possibile che i vaccini non si fermino o riducano significativamente le possibilità di infezione. Ma le iniezioni potrebbero rendere le persone infette meno in grado di trasmettere il virus, o renderle meno infettive, e quindi ridurre la trasmissione». (10)

 

LMV sembra accettare come un dato di fatto che la vaccinazione di massa obbligatoria per COVID-19 è necessaria per il bene comune. Questa affermazione è stata lanciata nel mondo cattolico senza alcuna considerazione apparente della limitata utilità di questi vaccini, come ammettono i loro stessi produttori

Gli studi finora sono limitati e provvisori, mentre i dati concreti forniti alla FDA da Moderna, ad esempio, mostrano una differenza statisticamente insignificante nei casi asintomatici nel gruppo vaccinato di circa 14.000 rispetto a un gruppo di controllo non vaccinato della stessa dimensione. (11)

 

Come conclude un rapporto di Reuters : «al momento non ci sono prove conclusive per affermare che il vaccino COVID-19 impedisce alle persone di diffondere il virus che causa la malattia, né esiste il contrario». (12)

 

Non sorprende, quindi, che il Cile, che è leader mondiale nelle vaccinazioni di massa per il COVID, non abbia visto rallentamenti nell’aumento dei «casi» di COVID-19 – la parola “casi” è di per sé un abuso di terminologia da paura per denotano semplici risultati positivi del test PCR piuttosto che casi reali di malattia clinica (una «casodemia» piuttosto che una pandemia).

 

Al contrario, dal 16 aprile c’è stato un «picco» record di «casi» – ora fino a 1,1 milioni.

 

È chiaro che i vaccini non hanno avuto un effetto attenuante sulla trasmissione diffusa, che è in ogni caso il corso naturale inarrestabile di un virus, che porta all’immunità di gregge.

 

«Non abbiamo mai detto che la vaccinazione sarebbe stata l’unica risposta», ha protestato il ministro della Sanità cileno Enrique Paris. «Dobbiamo vaccinare, ma dobbiamo anche essere consapevoli di altre cose come la mobilità ridotta, indossare mascherine, lavarci le mani e il distanziamento sociale in modo che il virus non si diffonda ». (13)

 

In altre parole, i vaccini si sono dimostrati inutili per prevenire la trasmissione virale. Anche dopo le vaccinazioni di massa, nulla cambia nel regime COVID-19.

 

Nessuno dei vaccini COVID-19 che ora vengono somministrati indiscriminatamente a giovani e anziani sulla base dell’«uso di emergenza» è stato nemmeno testato durante gli studi per la prevenzione o la trasmissione dell’infezione, ma solo per la riduzione dei sintomi negli individui infetti. Non ci sono prove scientifiche concrete che i vaccini nemmeno progettati per quello scopo fermino o addirittura limitino la diffusione del virus nella comunità in generale.

Così negli Stati Uniti, dove la mania vaccinale ha raggiunto proporzioni farsesche, gli «esperti di salute» (14) e i loro collaboratori mediatici (15), guidati dall’insopportabile Anthony Fauci (16),dichiarano ormai all’unanimità che anche con la vaccinazione si deve ancora indossare mascherine in pubblico (anzi, due maschere) (17), praticare il «distanziamento sociale» di sei piedi (la regola arbitraria che sembra caduta dal cielo) ed evitare grandi assembramenti per il prossimo futuro, o forse per sempre.

 

Ancora più ridicolo, il governo, gli «esperti» e i media hanno iniziato a sostenere che «varianti» del virus potrebbero sfuggire ai vaccini attuali e che saranno necessari nuovi vaccini derivati ​​dall’aborto, somministrati annualmente, insieme a nuovi lockdown. (18)

 

Nel frattempo, Pfizer ha appena annunciato che sarà necessaria una terza dose di quello che avrebbe dovuto essere un vaccino a due dosi nei prossimi sei-dodici mesi, con successive rivaccinazioni annuali, incluse «iniezioni di richiamo» per «varianti». (19)

 

E tutto questo per un vaccino che non può nemmeno essere garantito per prevenire la diffusione virale! Ma ci sono sicuramente molti soldi da fare per i fornitori di vaccini COVID derivati ​​dall’aborto.

 

Ormai dovrebbe essere perfettamente ovvio che l’argomento per la vaccinazione COVID come necessaria per proteggere «il bene comune» non ha basi credibili.

 

Anche il beneficio promesso di questi vaccini per l’alleviamento dei sintomi individuali – l’ unica promessa mai fatta, che LMV non sembra riconoscere – si sta rapidamente erodendo, con infinite «iniezioni booster». derivati ​​dall’aborto in vista.

 

Ormai dovrebbe essere perfettamente ovvio che l’argomento per la vaccinazione COVID come necessaria per proteggere «il bene comune» non ha basi credibili. Anche il beneficio promesso di questi vaccini per l’alleviamento dei sintomi individuali – l’ unica promessa mai fatta, che LMV non sembra riconoscere – si sta rapidamente erodendo, con infinite «iniezioni booster». derivati ​​dall’aborto in vista.

Che i vaccini COVID, per stessa ammissione del governo , siano essenzialmente inutili per prevenire il corso naturale e inevitabile della diffusione virale porta alla ribalta crescente evidenza di difetti pericolosi in queste terapie derivate dall’aborto frettolosamente autorizzate.

 

In questo preciso momento, anche la FDA, politicamente corrotta, ha raccomandato «una pausa» nell’uso del vaccino sperimentale derivato dall’aborto di Johnson & Johnson (tutti i vaccini COVID sono sperimentali) perché un certo numero di persone che lo hanno preso, in particolare le donne età portante, soffrono di un raro, e in alcuni casi fatale , disturbo della coagulazione del sangue. (20)

 

Il vaccino derivato dall’aborto di AstraZeneca sta causando lo stesso disturbo potenzialmente fatale in Europa, spingendo «un numero a cascata di Paesi europei» a sospenderne l’uso. (21)

 

Il dottor Richard Kuhn, un virologo della Purdue University, osserva degli incidenti negli Stati Uniti e in Europa che «sembra che il vaccino inneschi una risposta anticorpale che attiva le piastrine, portando a coaguli». (22)

 

Il database EudraVigilance dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) registra già 7.000 segnalazioni di decessi correlate al vaccino COVID: 4.036 decessi dopo l’inoculazione con il vaccino COVID di Pfizer, 1.922 decessi dopo la somministrazione del vaccino di Moderna e 1.234 decessi dopo l’iniezione con il prodotto di AstraZeneca.

 

Negli Stati Uniti, il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) registra già 3.005 decessi e 56.869 «eventi avversi» da iniezioni di coronavirus, inclusi «620 casi di paralisi di Bell e 110 aborti post-vaccinazione». (23)

 

I decessi segnalati e gli eventi avversi sono probabilmente una frazione del numero totale.

Un’autorizzazione di emergenza è ottenibile da un produttore di farmaci solo se «non ci sono adeguate alternative, approvate e disponibili» per il trattamento di una malattia

 

Dimostrando la conoscenza aziendale di quanto possano essere pericolosi i loro vaccini sperimentali derivati ​​dall’aborto, Big Pharma, in collaborazione con Big Government, ha organizzato per sé l’immunità totale ai sensi del PREP Act contro le richieste di lesioni e morte legate al vaccino COVID, costringendo le vittime a ricorrere allo stesso fondo del governo federale che non ha quasi mai pagato nemmeno il limitato importo consentito per le pretese del PREP Act contro i colossi farmaceutici. (24)

 

Inoltre, nel commento risolutamente pro-COVID di LMV manca qualsiasi menzione del modo disonesto in cui è stata ottenuta l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per questi vaccini in primo luogo.

 

Un EUA è ottenibile da un produttore di farmaci solo se «non ci sono adeguate alternative, approvate e disponibili» per il trattamento di una malattia. (25)

 

Ma ci sono diverse alternative per il trattamento che la FDA irretita dall’industria avrebbe potuto approvare, se non per un’interferenza politica chiaramente intesa a non lasciare alternative se non vaccini derivati ​​dall’aborto.

 

Considera, prima di tutto, l’idrossiclorochina combinata con lo zinco, che risulta essere lo standard di cura per il COVID ad esordio precoce in tutta l’Asia, dove i decessi correlati al COVID sono molto più bassi pro capite rispetto all’Occidente.

 

Come osserva un white paper, mentre l’idrossiclorochina «è diventata in qualche modo una patata bollente politica in Occidente» –  semplicemente perché Trump l’ha supportata, come tutti sanno – i Paesi asiatici l’hanno impiegata con grande successo nelle prime fasi dell’infezione. (26)

 

Ci sono diverse alternative per il trattamento che la FDA irretita dall’industria avrebbe potuto approvare, se non per un’interferenza politica chiaramente intesa a non lasciare alternative se non vaccini derivati ​​dall’aborto

Anche l’Italia ha riconsiderato il suo rifiuto politico dell’idrossiclorochina. Come scrive la rivista Nature riporta: «i medici in Italia sono nuovamente autorizzati a prescrivere l’idrossiclorochina ai pazienti COVID-19», a seguito di una decisione del dicembre 2020 del Consiglio di Stato, la più alta corte amministrativa italiana, che ha revocato un precedente divieto idiota dell’agenzia sanitaria. (27)

 

Mio padre ha ricevuto idrossiclorochina e zinco nella casa di cura del New Jersey in cui è stato intrappolato dal regime COVID dello stato, facendolo contrarre il virus dai residenti infetti. La sua morte in ospedale all’età di 96 anni è stata causata da insufficienza renale dovuta alla disidratazione cronica durante il lockdown, non dal COVID-19 che ha contratto nella casa di cura, di cui non ha mostrato sintomi dopo la somministrazione di idrossiclorochina. Ma, data la disonestà statistica di cui sopra, il suo certificato di morte afferma che l’insufficienza respiratoria dovuta a COVID-19 è stata la causa della morte, una palese bugia, forse incentivata da rimborsi ospedalieri più elevati per i decessi correlati al COVID.

 

Negli Stati Uniti, tuttavia, la FDA, soccombendo alle pressioni politiche dei media che odiano Trump, dei Democratici e di Big Pharma, ha revocato la sua EUA per l’idrossiclorochina off-label usata per trattare il COVID nel giugno del 2020. (28) Eppure studio dopo studio ha dimostrato che la terapia è altamente efficace se somministrata con sufficiente anticipo. (29)

 

Non persuade del contrario sono una serie di studi fatti frettolosamente che affermano di non mostrare alcun beneficio, incluso un lavoro scadente in The Lancet che ha dovuto essere ritirato – un enorme imbarazzo per quell’augusta rivista – perché gli autori avevano commesso errori che «uno studente di statistica al primo anno» poteva individuare. (30)

 

Come ha giustamente osservato un commentatore:

 

«Mi sembra che nel tentativo di smentire Trump, alcuni di questi studi che coinvolgono la clorochina o l’idrossiclorochina sono stati politicizzati. Prenderei qualsiasi risultato cum grano salis. Un vero peccato, mi aspetto di meglio dalla comunità scientifica, non lasciare che la politica influisca sull’obiettività di uno studio. E lo dico da persona a cui Trump non piace nemmeno». (31)

 

«Mi sembra che nel tentativo di smentire Trump, alcuni di questi studi che coinvolgono la clorochina o l’idrossiclorochina sono stati politicizzati. Prenderei qualsiasi risultato cum grano salis. Un vero peccato, mi aspetto di meglio dalla comunità scientifica, non lasciare che la politica influisca sull’obiettività di uno studio

Disponibile anche come trattamento alternativo è l’ivermectina, il «farmaco miracoloso» ampiamente acclamato e vincitore del premio Nobel, derivato da un microrganismo trovato nel suolo giapponese e già approvato dalla FDA per usi antiparassitari.

 

Esistono prove evidenti da numerosi studi, sia osservazionali che randomizzati controllati, di un importante miglioramento degli esiti, inclusa una mortalità drasticamente inferiore, da trattamento profilattico, precoce e persino tardivo. (32)

 

Nonostante una raffica di critiche da parte di Big Pharma, Democratici, media e FDA, simile alla jihad dell’establishment anti-Trump contro l’idrossiclorochina, l’ivermectina è in uso in tutto il mondo per il trattamento del COVID-19. (33)

 

In una testimonianza davanti al Congresso, il dottor Pierre Kory, che ha curato i suoi pazienti con Ivermectina, lo ha definito un «miracolo» che «sostanzialmente annulla la trasmissione di questo virus». (34) Il video della sua testimonianza è stato censurato da YouTube, dimostrando la ferrea determinazione dei poteri incaricati di permettere alle persone di morire per mancanza di un trattamento che potrebbe averle salvate in modo che i vaccini COVID possano essere descritti come l’unica opzione.

 

 

Inspiegabile ingenuità riguardo ai regimi COVID-19

Mentre i fatti precedenti mostrano che i vaccini COVID derivati ​​dall’aborto sono, secondo le indicazioni dello stesso governo, sostanzialmente inutili come misure per il bene comune, stanno servendo abbastanza bene come strumenti per il controllo della popolazione attraverso i «passaporti vaccinali ” ora minacciati dallo Stato e già richiesti da aziende egemoni, datori di lavoro e luoghi di massa con l’incoraggiamento dello Stato.

 

In una testimonianza davanti al Congresso, il dottor Pierre Kory, che ha curato i suoi pazienti con Ivermectina, lo ha definito un «miracolo» che «sostanzialmente annulla la trasmissione di questo virus». Il video della sua testimonianza è stato censurato da YouTube, dimostrando la ferrea determinazione dei poteri incaricati di permettere alle persone di morire per mancanza di un trattamento che potrebbe averle salvate in modo che i vaccini COVID possano essere descritti come l’unica opzione

Eppure il prof. De Mattei si fa beffe dell’idea che i vaccini possano far parte di una «macro-cospirazione che causa danni all’umanità…»(LMV , p. 50). E, a Rorate Caeli , difende il suo libretto dipingendo i suoi critici come «anti-vax» in generale, sminuendo le loro proteste contro una «dittatura sanitaria» mettendo quella frase tra virgolette sprezzanti (35),pur consapevole che il vescovo Athanasius Schneider ha giustamente condannato una «dittatura sanitaria» globale (36) la cui esistenza è lampante.

 

Suggerisce inoltre che i suoi critici sono partigiani di una teoria della «cospirazione» senza fondamento che dovrebbe (sembra) semplicemente riporre la propria fiducia in Big Government e Big Pharma. Com’è deprimente vedere il prof. De Mattei ricorrere a peggiorativi demagogici (ad esempio, «no-vax», «teorico della cospirazione») che deve sapere sono il bacio della morte alla corte dell’opinione pubblica. Apprezzerebbe essere definito un «vaccinista militante», un «covidiac» o un apologeta del «coronafascismo»?

 

Quanto al tema di «una macrocospirazione che arreca danno all’umanità», il prof. De Mattei sa sicuramente che la parola congiura deriva dal latino cospirare, che significa «respirare insieme», che connota molto di più della caricatura di incontri segreti di personaggi sinistri in tane sotterranee o isole private

 

E, altrettanto sicuramente, sa che l’intero corso della storia umana dal rovesciamento di Trono e Altare è stato un respirare insieme di quelle forze, sia pubbliche che private, che cercano di «danneggiare l’umanità» subordinando tutti e tutto al potere dello Stato laico.

 

Lo stesso Stato laico che chiude le chiese in nome del contenimento di un virus mentre restano aperti stabilimenti per l’aborto, dispensari di marijuana e negozi di liquori – e che esonera i musulmani durante il Ramadan ma non i cristiani durante la Pasqua dai limiti draconiani alle dimensioni delle riunioni pubbliche (37 ) –  non è certo l’autorità degna di fiducia sulla tutela del bene comune che il prof. De Mattei sembra presumere.

 

L’intero corso della storia umana dal rovesciamento di Trono e Altare è stato un respirare insieme di quelle forze, sia pubbliche che private, che cercano di «danneggiare l’umanità» subordinando tutti e tutto al potere dello Stato laico, lo stesso che chiude le chiese in nome del contenimento di un virus mentre restano aperti stabilimenti per l’aborto, dispensari di marijuana e negozi di liquori – e che esonera i musulmani durante il Ramadan ma non i cristiani durante la Pasqua dai limiti draconiani

Su questo punto, il prof. De Mattei farebbe bene a rivedere tali prove dei poteri che stanno «respirando insieme» come un notevole documento intitolato «The SPARS Pandemic of 2025-2028» (SPARS) pubblicato dal Johns Hopkins Center for Health Security nell’ottobre 2017, durante il primo anno dell’amministrazione Trump.

 

Questo «scenario futuristico per i comunicatori del rischio per la salute pubblica» presenta una nuova pandemia immaginaria di coronavirus e fornisce un vero e proprio manuale per persuadere il pubblico a sottoporsi a vaccinazioni di massa con «farmaci nuovi e/o sperimentali» che risultano avere gravi effetti collaterali.

 

Attraverso documenti campione e scenari ipotetici, SPARS anticipa stranamente, più di due anni prima dell’emergere di COVID-19, gli elementi stessi dei regimi COVID-19 che ora opprimono centinaia di milioni di anime:

 

  • Come gestire le fonti Internet che contraddicono la narrativa ufficiale e sono consultate da persone che «interagiscono solo con coloro con cui sono d’accordo…» (p. 1)

 

  • Un ipotetico articolo di cronaca e «allerta sanitaria» su un «nuovo coronavirus», chiamato SPARS, contratto per la prima volta dai fedeli e che è dichiarato impossibile da contenere con le solite misure, come dimostrano i «picchi» quando le persone lasciano le loro case il giorno del Ringraziamento . (pagg. 5, 8)

 

  • Sperimentazioni sovvenzionate dal governo per nuovi vaccini SPARS, con autorizzazione all’uso di emergenza immunità dalla responsabilità ai sensi della legge PREP. (pag. 12)

 

  • Ipotetica copertura di notizie di fonti alternative che suscitano opposizione quando il pubblico apprende che il nuovo vaccino in realtà non previene o riduce la trasmissione virale (p. 14) e consigli sull’utilizzo dei social media per contrastare questa cattiva pubblicità (p. 18). (38)

 

  • Uno scenario che tratta di notizie di effetti collaterali gravi e persino mortali di un nuovo vaccino SPARS , chiamato «Corovax», comprese le dichiarazioni negative di «Diversi membri del Congresso» che stanno usando i social media «per diffondere le proprie convinzioni personali sotto le spoglie di una pubblica posizione”. (pagg. 19-20)

 

  • Argomenti di discussione su come il governo e gli esperti sanitari possono promuovere Corovax come «l’antivirale d’elezione» nonostante i timori dell’opinione pubblica. (pag. 24)

 

  • Usare celebrità, star dell’hip-hop e un ex presidente per promuovere Corovax dopo che il pubblico si è reso conto che il tasso di mortalità per SPARS non è così alto come originariamente raffigurato. (pag. 26)

 

Esercitazione SPARS(2017): Usare celebrità, star dell’hip-hop e un ex presidente per promuovere Corovax dopo che il pubblico si è reso conto che il tasso di mortalità per SPARS non è così alto come originariamente raffigurato

  • La necessità di «figure altamente visibili» da vedere durante la vaccinazione. (pagg. 26, 28)

 

  • Controllo del governo della narrazione attraverso i social media, contrastando i thread critici della bacheca e non trascurando «diverse piattaforme popolari» in cui è fiorente una contro-narrazione. (pagg. 29-30)

 

  • Respingendo le critiche della FDA e degli esperti di salute su «Twitter, Facebook, Tumblr, Vine e ZapQ«, dove la gente dice che «i messaggi mutevoli hanno semplicemente dimostrato che gli scienziati sapevano molto poco su come affrontare SPARS» e «il fiorente movimento della medicina naturale» sta guadagnando terreno. (pagg. 31-32)

 

  • Affrontare «la diminuzione della fiducia del pubblico nelle dichiarazioni ufficiali su rischi e benefici antivirali» e «come le autorità [possono] meglio gettare le basi per il rilascio» di Corovax. (pagg. 34-34)

 

Esercitazione (SPARS 2017): Manipolare le ricerche di Google e i video di YouTube che descrivono gli effetti negativi del Corovax in modo da costringere gli spettatori a guardare contenuti positivi contrari prima di accedere a ciò che hanno scelto di visualizzare, un’iniziativa che «ha richiesto ai funzionari del governo di sfruttare le relazioni nel settore dell’informatica , compreso molte aziende coinvolte con i social media …»

  • Come rispondere ai «gruppi repubblicani ZapQ» che riportano ampiamente le proteste contro la politica della salute pubblica come “«n altro esempio di politica liberale al lavoro», inducendo «i repubblicani [a smettere] di seguire i feed di notizie e gli account Twitter dei loro dipartimenti di  sanità pubblica statale e locale». (pagg. 33-34)

 

  • Monitoraggio e presenza del governo sui siti di social media per contrastare la «tendenza crescente delle persone che costruiscono la propria “consapevolezza situazionale’ di un evento tramite i social media…» (pp. 39-40)

 

  • Trattare le obiezioni religiose su come è stato sviluppato Corovax (usando l’esempio sottilmente velato dei musulmani che si oppongono al vaccino perché deriva da quello usato sui maiali). (pag. 44)

 

  • Manipolare le ricerche di Google e i video di YouTube che descrivono gli effetti negativi del Corovax in modo da costringere gli spettatori a guardare contenuti positivi contrari prima di accedere a ciò che hanno scelto di visualizzare, un’iniziativa che «ha richiesto ai funzionari del governo di sfruttare le relazioni nel settore dell’informatica , compreso molte aziende coinvolte con i social media …» (p. 55)

 

  • Gestendo il preoccupante sviluppo che una volta iniziata la distribuzione di Corovax, «il movimento anti-vaccinazione ha mobilitato le proprie risorse» e ha iniziato a «diffondere il messaggio che Corovax non era adeguatamente testato e aveva effetti collaterali sconosciuti a lungo termine…» (pp. 43-44)

 

  • Affrontare le discussioni del pubblico sui forum di Facebook, Tumblr, Snapchat, YouTube e ZapQ sulla «crescente preoccupazione per gli effetti collaterali di Corovax». (pagg. 45-46)

 

Controllo del governo della narrazione attraverso i social media, contrastando i thread critici della bacheca e non trascurando «diverse piattaforme popolari» in cui è fiorente una contro-narrazione

  • Mostrare esempi di ex politici anti-vax che si sono «riscattati» sottoponendosi alla vaccinazione. (pag. 47)

 

  • Strategie di comunicazione per «irrompere e impegnarsi con gruppi altrimenti auto-isolanti che si oppongono» al vaccino «e potrebbero mettere a rischio se stessi e gli altri durante l’epidemia…» (p. 48)

 

  • Strategie di comunicazione per affrontare i sintomi neurologici emergenti e altri effetti a lungo termine di Corovax e la protesta pubblica quando il fondo PREP Act sembra essere inadeguato per il risarcimento delle vittime. (pagg. 60-63)

 

  • Una strategia di pubbliche relazioni per consolare le vittime dei danni causati dal vaccino, incluso un discorso presidenziale “per riconoscere il sacrificio che i destinatari del vaccino avevano fatto per conto delle loro comunità o per consolarli nel loro dolore per quel sacrificio”. (pagg. 64-65)

 

È sorprendente che il documento SPARS sia apparso più di due anni prima che qualcuno sentisse parlare di un «nuovo coronavirus» che avrebbe sconvolto il nostro mondo con un’infinita «emergenza sanitaria» che si è svolta quasi esattamente come questo scenario di «giochi di guerra»

  • Affrontare le «teorie del complotto» secondo cui il virus che causa la pandemia era «fuggito da un laboratorio del governo che testava segretamente armi biologiche». (pag. 66)

 

 

È sorprendente che il documento SPARS sia apparso più di due anni prima che qualcuno sentisse parlare di un «nuovo coronavirus» che avrebbe sconvolto il nostro mondo con un’infinita «emergenza sanitaria» che si è svolta quasi esattamente come questo scenario di «giochi di guerra».

 

Non si potrebbero chiedere prove migliori del fatto che i regimi COVID-19 ora in vigore fossero a lungo nella pianificazione, inclusa la spinta maniacale per inoculare l’intero pianeta con un nuovo vaccino, ancora e ancora, nientemeno.

 

Solo un’inspiegabile ingenuità in un critico altrimenti acuto della modernità politica potrebbe spiegare l’accettazione passiva di LMV dello status quo COVID-19 come semplice governo che protegge il bene comune piuttosto che il tanto atteso paradigma del Grande Reset che, ovviamente, Papa Bergoglio incessantemente promuove, come si compiace di notare il World Economic Forum in un articolo dal titolo, Ecco la ricetta del papa per resettare l’economia globale in risposta al COVID-19».

 

Non si potrebbero chiedere prove migliori del fatto che i regimi COVID-19 ora in vigore fossero a lungo nella pianificazione, inclusa la spinta maniacale per inoculare l’intero pianeta con un nuovo vaccino, ancora e ancora, nientemeno.

Forse la stessa ingenuità spiegherebbe perché qualcuno che è anche un acuto critico del pontificato bergogliano non trarrebbe deduzioni negative da una prossima conferenza vaticana sulla «Salute globale» con i discorsi degli amministratori delegati di Moderna e Pfizer (venditori di massa e distributori di vaccini COVID aborto- derivati ​), la pro-aborto Chelsea Clinton, l’onnipresente Anthony Fauci (un meschino tiranno e antipasto per l’industria farmaceutica), il vicepresidente di Google Health e, per le sue intuizioni speciali sulla «salute globale», Joe Perry degli Aerosmith, che senza dubbio ha «fatto l’iniezione» per fornire l’esempio di celebrità previsto dal documento SPARS.

 

Una sessione all’ordine del giorno è «Religione e pandemia», in cui  «i leader religiosi discutono di argomenti che vanno dal motivo per cui abbiamo una pandemia alle nostre responsabilità sociali… e come possiamo avere un impatto».

 

Significativamente, non si discuterà della tirannica soppressione della religione da parte dei regimi COVID-19.

 

Gli stessi regimi che Bergoglio – il quale indossa un’inutile maschera cerimoniale al momento opportuno – pure difende, con squallida prevedibilità, incluso un editoriale  sul New York Times in cui «picchia contro i manifestanti anti-lockdown». (39)

 

 

Non si discuterà della tirannica soppressione della religione da parte dei regimi COVID-19  che Bergoglio – il quale indossa un’inutile maschera cerimoniale al momento opportuno – pure difende, con squallida prevedibilità, incluso un editoriale  sul New York Times in cui «picchia contro i manifestanti anti-lockdown»

Conclusione

Dati tutti i punti qui presentati, sono perplesso su come il prof. De Mattei non riesca a vedere che la questione del vaccino COVID si pone nel contesto di un infinito «teatro dell’assurdo della quarantena»  in cui le più restrizioni e richieste che il governo impone quanto più lontano diventa l’obiettivo di un ritorno alla normalità e al ripristino delle libertà umane fondamentali, perché i regimi COVID-19 non hanno mai riguardato il bene comune, ma piuttosto la «Nuova Normalità» del Grande Reset, in cui i vaccini universali originati dall’aborto sarebbero servire come una sorta di empia comunione.

 

Incurante dei fatti che indicano che i vaccini derivati ​​dall’aborto non sono affatto essenziali per proteggere il bene comune, LMV adotta acriticamente la linea di Big Government e Big Pharma, respingendo tutte le obiezioni al programma come semplicemente il punto di vista di «una piccola minoranza … in generale , composto da medici con poca autorità, in cerca di visibilità mediatica e incapaci di fornire prove documentate per le loro affermazioni». (LMVpag. 50).

 

Il prof. De Mattei è un pensatore altrimenti sottile, ma è il peggior tipo di crudezza polemica il liquidare come semplici cercatori di pubblicità che curano in prima linea medici, scienziati e altri critici ben informati di una spinta governativa mondiale senza precedenti per l’inoculazione di vaccini derivati ​​dall’aborto che non hanno nemmeno dimostrato di prevenire la diffusione virale e stanno già dimostrando effetti collaterali potenzialmente letali che causano la sospensione generalizzata del loro uso.

I regimi COVID-19 non hanno mai riguardato il bene comune, ma piuttosto la «Nuova Normalità» del Grande Reset, in cui i vaccini universali originati dall’aborto sarebbero servire come una sorta di empia comunione

Il contesto fattuale che ho abbozzato in questa Parte I dovrebbe essere sufficiente per indicare che, socialmente, spiritualmente, politicamente, giuridicamente e persino medicamente parlando, LMV difende uno status quo che è davvero del tutto indifendibile, prima ancora di arrivare ai problemi puramente morali presentati da vaccini che non esisterebbero se i bambini non fossero stati assassinati nell’utero.

 

Viene da chiedersi perché, quindi, il prof. De Mattei abbia persino ritenuto necessario argomentare così a lungo sulla «liceità morale» dei vaccini COVID derivati ​​dall’aborto, argomento su cui mi dedicherò nella seconda parte di questa serie.

 

 

Christopher Ferrara

 

 

Articolo tradotto e pubblicato da Renovatio 21 per gentile concessione dell’autore.

 

 

NOTE

1) John P. Ioannidis, «Infection fatality rate of COVID-19 inferred from seroprevalence data», Bulletin of World Health Organization,  14 ottobre 2020 (versione aggiornata, p. 7).

2) Cfr. Pascal James Imperato, «The Second World Cholera Pandemic (1826-1849) in the Kingdom of the Two Sicilies with Special Reference to the Towns of San Prisco and Forio d’Ischia», Journal of Community Health, dicembre 2015.

3) Cfr. “One-Third of U.S. Coronavirus Deaths Are Linked to Nursing Homes,” New Yorj Times, 31 marzo 2021.

4) Cfr. https://www.statista.com/statistics/1105061/coronavirus-deaths-by-region-in-italy.

5) Cfr. https://www.statista.com/statistics/568024/death-rate-in-italy.

6) Cfr. «Great Barrington Declaration», i cui firmatari includono membri della facoltà di  Harvard, Stanford, Oxford, e Cambridge.

7)Samuel H. Preston e Yana C. Vierboom, «Excess mortality in the United States in the 21st century», Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (20 aprile, 2021).

8) Cfr. World Health Organization, “Smallpox”.

9) Cfr. Phil Galewitz, «True or False? DeSantis Says COVID is a Lower Risk for School-Aged Kids than Flu», Kaiser Health News, Aug. 20, 2020. («Peri bambini di 14 anni o meno, la mortalità del COVID in FLorida è lo 0.009%, molto meno dello 0.01%  dell’influenza in questo gruppo d’età).

10) Smriti Mallapaty, «Can COVID vaccines stop transmission? Scientists race to find answers», Nature, 19 febbraio  2021.

11)«Do Coronavirus vaccines stop coronavirus transmission? Here’s what research says» Advisory Board,  4 marzo 2021. («Per la sua parte, Moderna ha trovato nella sua ricerca supplementare presentata all’FDA  – basata su dati dai tamponi nasali – che solo 14 delle 14,134 persone cui è stato dato il vaccino hanno avuto un caso asintomatico di COVID-19, comparato alle 38 delle 14,073 persone nel gruppo di controllo»)

12)«Fact check: Scientists do not yet know whether the COVID-19 vaccine reduces transmission of the virus», Reuters,  18 gennaio 2021.

13) Rafael Romo, «Chile’s vaccination rollout was fast and broad. So why are COVID-19 cases spiking?», CNN, 15 aprile, 2021.

14) Cfr. Katie Kerwin McCrimmon, «Keep wearing a mask even after getting your COVID-19 vaccine»,  UCHealth,  20 gennaio 2021.

15) Cfr. Apoorva Mandavilli, «Here’s Why Vaccinated People Still Need to Wear a Mask», New York Times,  8 dicembre 2020 (aggiornato il 2 aprile 2021).

16) «Dr. Fauci Explains Why You Should Still Wear a Mask After Getting the COVID Vaccine»,  NBC Chicago, 5 marzo 2021.

17) Cf4. Adrianna Rodriguez, «Are two masks better than one? Double masking ‘just makes common sense’ to help prevent COVID-19 spread, Fauci says», USA Today, Jan. 26, 2021.

18) Cfr. Apoorva Mandavilli and Benjamin Mueller, «Virus Variants Threaten to Draw Out the Pandemic, Scientists Say», New York Times, 3 aprile 2021.

19) Berkeley Lovelace, Jr., «Pfizer CEO says third Covid vaccine dose likely needed within 12 months», CNBC, 15 aprile 2021.

20) Cfr. «Joint CDC and FDA Statement on Johnson & Johnson COVID-19 Vaccine». 13 aprile 2021.

21) Frank Jordans, «Major European nations suspend use of AstraZeneca vaccine»,  Associated Press, 15 marzo  2021.

22) Dr. Amanda Benarroch, «Scientists exploring possible link between Johnson & Johnson, AstraZeneca vaccine blood clot issues»,ABC News, 17 aprile 2021.

23) Raymond Wolfe, «10,000+ deaths after COVID shots reported by U.S., European agencies», LifeSiteNews, 14 aprile 2021.

24)Cfr. MacKenzie Sigalos, «You can’t sue Pfizer or Moderna if you have severe Covid vaccine side effects. The government likely won’t compensate you for damages either»,CNBC, 17 dicembre 2020.

25) FDA, «Emergency Use Authorization».

26) Dr. Christina Lin, «Why do Asian countries use hydroxychloroquine for COVID-19 despite Western rejection?», ISPSW Strategy Series, edizione numero 711, agosto 2020.

27) Fabio Turone, Ruling gives green light for controversial COVID-19 therapy», Nature, Dec. 18, 2020.

28) Cfr. FDA News Release, «Coronavirus (COVID-19) Update: FDA Revokes Emergency Use Authorization for Chloroquine and Hydroxychloroquine», 15 giugno 2020.

29) Vedi per esempiohttps://www.henryford.com/news/2020/07/hydro-treatment-study («Treatment with Hydroxychloroquine Cut Death Rate Significantly in COVID-19 Patients, Henry Ford Health System Study Shows») e https://tinyurl.com/4kkbuxmmVedi anche https://www.americasfrontlinedoctors.org/hcq/faqs (riguardo all’uso); https://www.americasfrontlinedoctors.org/hcq/the-science-of-hcq (riguardo alla scienza inerente); https://www.americasfrontlinedoctors.org/hydroxychloroquine (informazioni generali).

30) Erika Edwards, «The Lancet retracts large study on hydroxychloroquine» 4 giugno  2020.

31) Cfr. https://debatepolitics.com/threads/hydroxychloroquine-a-drug-promoted-by-trump-failed-to-prevent-healthy-people-from-getting-covid-19.402091/page-4.

32) Cfr. FLCCC Alliance, «Ivermectin in COVID-19». Vedi anche https://covid19criticalcare.com/wp-content/uploads/2020/11/FLCCC-Ivermectin-in-the-prophylaxis-and-treatment-of-COVID-19.pdf (raccolta di studi).

33) Ibid. (mappa dei Paesi e regioni che adottano l’Ivermectina).

34) Cfr. U.S. Commissione del Senato sulla Sicurezza Nazionale e affari di governo, udienza, «Early Outpatient Treatment: An Essential Part of a COVID-19 Solution, Part II» 8 dicembre 2020. Il video della testimonianza del dottor Koryè anche disponibile qui.

35) «Roberto de Mattei: 10 Questions to All Those Holding the ‘Anti-Vax’ Position»,Rorate Caeli, 9 aprile 2021.

36) «Bishop Schneider: Living Faith When Public Worship is Prohibited», 24 marzo 2020.

37) Chris Tomlinson, «French Police Instructed to Bend Lockdown Rules for Muslims During Ramadan», Brietbart, 17 aprile 2021.

38) Anthony Fauci ha esattamente fatto questo in risposta alla richiesta di  Tucker Carlson riguardo al perché mascherine e distanziamento sociale siano necessarie se i vaccini funzionano davvero (Intervista CNN  14 aprile 2021, https://100percentfedup.com/tucker-fires-back-at-fauci-what-are-you-really-telling-us-here.)

39) Oma Seddiq, «Pope Francis slams anti-lockdown protesters and praises healthcare workers in New York Times op-ed,», Business Insider, 27 novembre 2020.

 

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

I virgolettati sono traduzioni dell’articolo originale e non riproduzioni dei testi editi in lingua italiana

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Big Pharma

Deputati USA accusano Pfizer di aver testato nuovi farmaci sui prigionieri nella Cina comunista

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Un gruppo bipartisan di membri del Congresso ha mosso accuse sorprendenti contro le aziende farmaceutiche Pfizer ed Eli Lilly, chiedendo alla Food & Drug Administration (FDA) statunitense di indagare sui potenziali test di nuovi farmaci sui prigionieri della Cina comunista. Lo riporta LifeSiteNews.

 

La lettera è stata inviata il 19 agosto al commissario della FDA, il dottor Robert Calf, ed è stata firmata dal presidente del comitato speciale del Partito comunista cinese (PCC), il deputato John Moolenaar, un repubblicano della Florida e membro di spicco e il deputato democratico dell’Illinois Raja Krishnamoorthi, il membro di spicco del sottocomitato per la salute, l’energia e il commercio e deputato democratico della California Anna Eshoo e il deputato repubblicano della Florida Neal Dunn.

 

«Per oltre un decennio, sembra che le aziende biofarmaceutiche statunitensi abbiano condotto sperimentazioni cliniche con le organizzazioni militari cinesi, e in particolare con centri medici e ospedali affiliati all’Esercito Popolare di Liberazione (PLA), per determinare la sicurezza e l’efficacia di nuovi farmaci candidati prima dell’approvazione», si legge nella lettera.

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«Siamo anche preoccupati che le aziende biofarmaceutiche statunitensi abbiano condotto sperimentazioni cliniche con infrastrutture ospedaliere situate nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang (XUAR), dove il Partito Comunista Cinese (PCC) è impegnato nel genocidio della popolazione uigura».

 

L’analisi dei dati disponibili al pubblico da parte dei legislatori ha rilevato che nell’ultimo decennio le principali aziende farmaceutiche americane hanno condotto «centinaia di sperimentazioni cliniche in Cina che includevano almeno un’entità con PLA nel nome come partner per la sperimentazione di ricerca».

 

«Ancora oggi, una delle principali entità biofarmaceutiche degli Stati Uniti sta reclutando attivamente pazienti per una sperimentazione clinica di un farmaco per l’Alzheimer avanzato ed è partner del General Hospital and Medical School del PLA… e dell’Air Force Medical University del PLA… In precedenza, un’altra entità biofarmaceutica degli Stati Uniti ha utilizzato il 307 Hospital del PLA (307 医院) come sede per una sperimentazione clinica terapeutica contro il cancro».

 

Tale lavoro non solo comporta il rischio che tecnologie sensibili finiscano nelle mani del PCC, «ci sono anche studi clinici biofarmaceutici statunitensi elencati su clinicaltrials.gov che sono stati condotti con ospedali situati nella XUAR, dove rapporti investigativi credibili hanno dimostrato che le minoranze etniche nella regione sono ripetutamente costrette dal PCC a rinunciare alla loro autonomia corporea. Come sappiamo, non c’è semplicemente alcuna possibilità per le aziende di condurre la due diligence per garantire che gli studi clinici condotti nella XUAR siano volontari».

 

La testata americana Axios ha osservato che gli studi in questione riguarderebbero il farmaco della Pfizer  axitinib (nome commerciale Inlyta) contro il cancro al rene e il farmaco della Eli Lilly donanemab (nome commerciale Kisunla) contro l’Alzheimer.

 

I legislatori hanno chiesto alla FDA di rispondere a diverse domande relative alla sua conoscenza e supervisione di tali sperimentazioni e hanno invitato l’agenzia ad «assumersi un ruolo maggiore nella protezione degli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Con questi dati, è chiaro che la FDA dovrebbe svolgere un ruolo maggiore nell’analisi delle operazioni di sperimentazione clinica delle entità biofarmaceutiche statunitensi [sic] nella Repubblica Popolare Cinese».

 

Pfizer ha risposto che «si impegna a condurre gli affari in modo etico e responsabile. Ciò include il rispetto dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale in tutte le nostre operazioni», ha riportato Straight News. Eli Lilly ha affermato che è «impegnata nella protezione della proprietà intellettuale e conduciamo solide valutazioni dei nostri partner per garantire che soddisfino gli standard Lilly per la ricerca e la privacy dei dati. Inoltre, supervisioniamo le loro attività quando conducono sperimentazioni cliniche per garantire qualità e integrità dei dati».

 

Le accuse giungono in un momento di difficile reputazione pubblica per Big Pharma, visto il ruolo delle multinazionali del farmaco nella risposta alla pandemia di COVID-19.

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Finora le grandi farmaceutiche non hanno affrontato responsabilità grazie al Public Readiness and Emergency Preparedness (PREP) Act, una legge federale del 2005. Secondo il Congressional Research Service (CRS), il PREP Act autorizza il governo federale a «limitare la responsabilità legale per le perdite relative alla somministrazione di contromisure mediche come diagnosi, trattamenti e vaccini». Verso l’inizio dell’epidemia di COVID-19 del 2020, l’amministrazione Trump ha invocato il Prep Act per dichiarare il virus un’«emergenza di sanità pubblica».

 

In base a questa immunità «ampia», ha spiegato il CRS, il governo federale, i governi statali, «i produttori e i distributori di contromisure coperte» e i professionisti sanitari autorizzati o altrimenti autorizzati che distribuiscono tali contromisure sono protetti da «tutte le richieste di risarcimento danni» derivanti da tali contromisure, ad eccezione di «morte o gravi lesioni fisiche» causate da «condotta dolosa», uno standard che, tra gli altri ostacoli, richiede che il trasgressore abbia agito «intenzionalmente per raggiungere uno scopo illecito».

 

Nonostante il PREP Act, alcuni stati stanno attualmente compiendo sforzi per ritenere responsabili le aziende farmaceutiche, come dimostra l’indagine in corso della giuria popolare della Florida sui produttori dei vaccini.

 

Come riportato da Renovatio 21, è in corso una causa in Kansas che accusa Pfizer di falsa dichiarazione per aver definito i vaccini «sicuri ed efficaci».

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Big Pharma

Le azioni del produttore del vaccino Mpox salgono alle stelle dopo che l’OMS ha dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica globale

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   I prezzi delle azioni della Bavarian Nordic sono balzati del 17% nelle prime contrattazioni di oggi a Copenaghen, ha riportato Forbes, dopo essere saliti del 12% mercoledì quando l’OMS ha dichiarato l’mpox un’emergenza sanitaria globale a seguito di focolai in quasi una dozzina di paesi africani. La Svezia ha annunciato oggi il primo caso al di fuori dell’Africa.   I prezzi delle azioni del produttore del vaccino Mpox Bavarian Nordic sono aumentati vertiginosamente dopo che mercoledì l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato l’Mpox un’emergenza sanitaria pubblica globale.   I prezzi delle azioni della società sono balzati del 17% nelle prime contrattazioni di oggi a Copenhagen, ha riportato Forbes, dopo essere saliti del 12% ieri quando l’OMS ha fatto il suo annuncio. Negli Stati Uniti, le azioni sono salite del 33% questa mattina.   Nella sua dichiarazione, l’OMS ha citato le recenti epidemie nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nei paesi limitrofi.   Nella prima infezione nota del suo genere al di fuori dell’Africa, la Svezia ha confermato oggi un caso del ceppo altamente contagioso di mpox, secondo NBC News.   L’ufficio regionale europeo dell’OMS a Copenaghen ha affermato che stava discutendo con la Svezia su come gestire al meglio il caso appena rilevato, secondo Medical Xpress.

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Questa è la seconda volta in due anni che l’OMS dichiara l’mpox una «emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale» PHEIC, pronunciato «falso», che è la sua forma più alta di allerta.   L’annuncio segue una dichiarazione rilasciata martedì dai Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, secondo cui l’mpox è un’emergenza di sanità pubblica a livello continentale.   La scorsa settimana, l’ OMS ha avviato il processo per concedere l’Emergency Use Listing a due vaccini mpox, sebbene non abbia specificato quali sarebbero stati inseriti nell’elenco. L’agenzia ha anche invitato i produttori di vaccini mpox a presentare una «manifestazione di interesse» per l’Emergency Use Listing.   La Repubblica Democratica del Congo, dove l’epidemia è più concentrata e grave, ha approvato due vaccini: il giapponese LC16 e il bavarese Jynneos, commercializzato anche con i nomi Imvamune e Imvanex.   Bavarian Nordic è una delle poche aziende al mondo con un vaccino mpox già approvato che è disponibile anche in grandi quantità. Altri contendenti, come ACAM2000 di Emergent BioSolutions, sono stati disponibili in base a speciali protocolli di ricerca. Altri, come Tonix Pharmaceuticals, hanno iniezioni sperimentali che sono nelle fasi iniziali di sviluppo.   LC16 è un vaccino contro il vaiolo autorizzato nel 1980 in Giappone e approvato nel luglio 2022 per mpox. Non è disponibile in commercio, ma ci sono grandi scorte nelle scorte nazionali del Giappone, ha riferito il Center for Infectious Disease Research and Policy. Come Jynneos, è un vaccino mpox di terza generazione che utilizza ceppi di virus attenuati.   Jynneos e ACAM2000 possono causare miocardite, pericardite e altri gravi effetti collaterali in percentuali elevate, ha dichiarato la scorsa settimana la dottoressa Meryl Nass al The Defender, come indicato nelle etichette di entrambi i farmaci.   Anche il vaccino giapponese LC16 è stato collegato all’encefalite, ha riferito oggi Nass sul suo Substack.   «L’OMS sta usando l’epidemia di vaiolo delle scimmie in Africa per accelerare, in condizioni di emergenza, due vaccini contro il vaiolo delle scimmie», ha detto a The Defender la dottoressa Kat Lindley, ricercatrice senior presso la FLCCC Family Medicine e presidente del Global Health Project.   «Dobbiamo usare discernimento e valutare rischi e benefici prima di raccomandare qualsiasi nuovo prodotto sperimentale a una popolazione vulnerabile», ha affermato.   In un post su LinkedIn, il CDC africano ha affermato di aver bisogno di 10 milioni di dosi per controllare l’epidemia e ha chiesto il sostegno globale per i suoi sforzi di vaccinazione.   Il CEO di Bavarian Nordic, Paul Chaplin, ha dichiarato a Bloomberg che l’azienda può fornire 10 milioni di dosi del suo vaccino ai paesi africani nel prossimo anno e mezzo.   In un’intervista di mercoledì, prima dell’impennata del prezzo delle azioni di oggi, Chaplin ha detto: «Abbiamo inventario e abbiamo le capacità. Ciò che ci manca sono gli ordini».   Nel maggio 2022, l’OMS ha annunciato che avrebbe gradualmente eliminato il nome «vaiolo delle scimmie» e rinominato la malattia «mpox» per evitare lo stigma generato dall’associazione della malattia alle scimmie.

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Il processo dell’OMS per il rilascio delle dichiarazioni PHEIC è «non trasparente e contraddittorio»

Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato nel suo comunicato stampa che l’agenzia ha deciso di dichiarare una PHEIC perché:   «La rilevazione e la rapida diffusione di un nuovo clade di mpox nella RDC orientale [Repubblica Democratica del Congo], la sua rilevazione nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato mpox e il potenziale di un’ulteriore diffusione in Africa e oltre sono molto preoccupanti».   La dichiarazione dell’OMS segnala un rischio per la salute pubblica che richiede una risposta coordinata a livello internazionale. Può portare i paesi membri dell’OMS e gli investitori privati ​​a riversare risorse sostanziali nei paesi con focolai per facilitare la condivisione di vaccini, trattamenti e test.   La dichiarazione conferisce inoltre all’OMS l’autorità di emettere avvisi o restrizioni di viaggio, di esaminare e criticare la validità delle misure di sanità pubblica adottate dai paesi membri e di aiutare a convincere le persone che dovrebbero seguire le raccomandazioni di sanità pubblica.   Questa è l’ottava emergenza di sanità pubblica dichiarata dall’OMS dal 2007, quando ha sostanzialmente rivisto il suo Regolamento sanitario internazionale (IHR). I critici hanno definito il processo di designazione di tale emergenza «non trasparente e contraddittorio».   Nel luglio 2022, l’ OMS ha dichiarato l’mpox un’emergenza globale dopo aver segnalato che la malattia si era diffusa in più di 70 Paesi, colpendo principalmente uomini gay e bisessuali. All’epoca, Tedros fece la dichiarazione unilateralmente, in aperta contraddizione con il parere del comitato di revisione indipendente.   A quel tempo, il vaccino Jynneos era stato autorizzato negli Stati Uniti e ACAM2000 era stato «reso disponibile per l’uso contro l’mpox nell’attuale epidemia [2022] secondo un protocollo EA-IND ( Expanded Access Investigational New Drug)». Jynneos ha ricevuto l’autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti per i bambini di età inferiore ai 18 anni considerati ad alto rischio.   Sebbene negli Stati Uniti il ​​vaiolo delle scimmie sembri essere una malattia lieve, nel 2022 diversi lucrosi contratti governativi hanno pagato ai produttori di vaccini centinaia di milioni di dollari per accumulare scorte di vaccini.   Secondo quanto riferito, l’epidemia del 2022 ha colpito circa 100.000 persone, principalmente uomini gay e bisessuali, in 116 paesi e circa 200 persone sono morte.   Nonostante il clamore mediatico e le centinaia di migliaia di dollari spesi per accumulare scorte di vaccini Mpox negli Stati Uniti, la designazione è stata ritirata silenziosamente nel maggio 2023, ûdato il calo sostenuto dei casi».   L’8 agosto, la Biomedical Advanced Research and Development Authority ha rinnovato il contratto con Bavarian Nordic , impegnando 156,8 milioni di dollari per produrre e immagazzinare dosi di Jynneos per rifornire in parte l’inventario utilizzato per produrre vaccini in risposta all’epidemia di mpox nel 2022.

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I critici suggeriscono «misure di mitigazione basate sul buon senso»

Secondo l’OMS, il virus Mpox è stato individuato per la prima volta negli esseri umani nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo ed è considerato endemico nei paesi dell’Africa centrale e occidentale, con un numero di casi che aumenta e diminuisce periodicamente.   La malattia provoca sintomi simili all’influenza e lesioni piene di pus. Di solito è lieve ma può essere grave, in particolare nelle persone con un sistema immunitario indebolito, ha riferito Reuters.   Nel suo annuncio di mercoledì, l’OMS ha affermato che la RDC sta vivendo una grave epidemia di mpox, con 15.600 casi e 537 decessi. Ha affermato che l’attuale epidemia è causata da un ceppo virale, o «clade» (clade 1b), che è più grave del clade 2, che è stato responsabile dell’epidemia globale nel 2022.   «Sembra che si stia diffondendo principalmente attraverso reti sessuali» ed è stato rilevato nei paesi vicini di Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda, con un totale di 100 «casi confermati in laboratorio di clade 1b» in quei Paesi.   Lindley ha affermato che molto probabilmente le autorità sanitarie stanno utilizzando i test PCR, che durante la pandemia di COVID-19 hanno dimostrato di generare risultati falsi positivi.   «Non abbiamo davvero idea», ha detto, se le presunte morti siano «complicazioni di persone che hanno un sistema immunitario depresso e stanno morendo per altre cose».   «Perché dovremmo iniziare una vaccinazione di massa con un nuovo prodotto di cui non sappiamo nulla sul profilo di sicurezza quando misure di mitigazione basate sul buon senso possono funzionare?» ha chiesto. «Se è trasmesso sessualmente, usa un preservativo o astieniti dal sesso. Se può essere trasmesso tramite secrezioni, lavati le mani e non toccare le persone con una presentazione clinica».   Nass ha espresso un simile scetticismo sul suo Substack:   «Se questa malattia virale generalmente lieve sta uccidendo le persone, qual è la causa della morte? Causa la morte solo nei pazienti gravemente immunodepressi? I bambini muoiono a causa della disidratazione? Dobbiamo curare i bambini con liquidi piuttosto che somministrare loro un vaccino che non è mai stato testato sui bambini? Molte domande senza risposta».   Brenda Baletti Ph.D.   © 15 agosto 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Big Pharma

AstraZeneca ammette che il vaccino può provocare trombosi mortali: documenti giudiziari

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AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il suo vaccino anti-COVID può causare un raro effetto collaterale potenzialmente mortale, in un’apparente dietrofront che potrebbe aprire la strada a un pagamento legale multimilionario. Lo riporta il Telegraph.

 

Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in un’azione collettiva per aver affermato che il suo vaccino, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe causato morte e lesioni gravi in ​​dozzine di casi.

 

Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che il vaccino abbia prodotto un effetto collaterale che ha avuto un effetto devastante su un piccolo numero di famiglie.

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Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che è rimasto con una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli ha impedito di lavorare dopo aver fatto il vaccino nell’aprile 2021. L’ospedale aveva chiamato la moglie tre volte per dirle che suo marito stava per morire.

 

AstraZeneca contesta le affermazioni ma ha accettato, in un documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, che il suo vaccino anti-COVID «può, in casi molto rari, causare TTS», cioè la trombosi con sindrome trombocitopenica.

 

La TTS è una condizione rara, in cui una persona sviluppa coaguli di sangue che possono ridurre il flusso sanguigno se combinati con un basso numero di piastrine, causando difficoltà nell’arrestare il sanguinamento. I sintomi della TTS comprendono forti mal di testa e dolori addominali.

 

Cinquantuno casi sono stati depositati presso l’Alta Corte, con vittime e parenti in lutto che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.

 

«L’ammissione di AstraZeneca – fatta in difesa legale contro la richiesta del signor Scott all’Alta Corte – fa seguito ad un intenso dibattito legale» scrive il Telegraph. «Potrebbe portare a dei pagamenti se l’azienda farmaceutica accettasse che il vaccino è stato la causa di malattie gravi e morte in casi legali specifici».

 

Si apprende inoltre che «il governo si è impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca». Il governo britannico ha manlevato AstraZeneca da ogni azione legale ma finora si è rifiutato di intervenire.

 

In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott che «non accettiamo che la TTS sia causata dal vaccino a livello generico».

 

Tuttavia, nel documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, AstraZeneca avrebbe affermato: «È ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto».

 

«Inoltre, la TTS può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti».

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Gli avvocati sostengono che il vaccino AstraZeneca-Oxford è «difettoso» e che la sua efficacia è stata «ampiamente sopravvalutata», affermazioni che AstraZeneca nega fermamente.

 

Gli scienziati avevano identificato per la prima volta un collegamento tra il vaccino e una nuova malattia chiamata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) già nel marzo 2021, poco dopo l’inizio del lancio del vaccino COVID-19. Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che VITT è un sottoinsieme di TTS, sebbene AstraZeneca non sembri riconoscere il termine.

 

Kate Scott, la moglie del signor Scott, ha detto al Telegraph che «il mondo della medicina ha riconosciuto da molto tempo che la VITT è stata causata dal vaccino. Solo AstraZeneca si è chiesta se le condizioni di Jamie siano state causate dal vaccino».

 

«Ci sono voluti tre anni perché arrivasse questa ammissione. È un progresso, ma vorremmo vedere di più da loro e dal governo. È tempo che le cose si muovano più rapidamente. Spero che la loro ammissione significhi che saremo in grado di risolvere la questione il prima possibile. Abbiamo bisogno di scuse e di un giusto risarcimento per la nostra famiglia e per le altre famiglie che sono state colpite. Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo».

 

Sarah Moore, partner dello studio legale Leigh Day, che sta portando avanti le azioni legali, ha dichiarato che «AstraZeneca ha impiegato un anno per ammettere formalmente che il loro vaccino può causare devastanti coaguli di sangue, quando questo fatto è stato ampiamente accettato dal mondo clinico dalla fine del 2021».

 

«In questo contesto, purtroppo sembra che AZ, il governo e i suoi avvocati siano più propensi a fare giochi strategici e ad accumulare spese legali piuttosto che impegnarsi seriamente con l’impatto devastante che il loro vaccino AZ ha avuto sulla vita dei nostri clienti».

 

In un comunicato AstraZeneca ha dichiarato: «La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione dispongono di standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini».

 

«Dall’insieme delle prove contenute negli studi clinici e nei dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari».

 

L’azienda sottolinea che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere “la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford sia in grado, in casi molto rari, di essere un fattore scatenante» per la TTS.

 

L’azienda non riconosce le affermazioni di aver compiuto un dietrofront nel riconoscere che il vaccino può causare TTS nei documenti giudiziari, scrive il Telegraph.

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Il vaccino – annunciato al momento del suo lancio da Boris Johnson come un «trionfo per la scienza britannica» – non è più utilizzato nel Regno Unito.

 

Nei mesi successivi al lancio, gli scienziati hanno identificato l’effetto collaterale potenzialmente grave del vaccino. È stato quindi raccomandato di offrire un vaccino alternativo ai minori di 40 anni perché il rischio del vaccino AstraZeneca superava il danno rappresentato da Covid.

 

I dati ufficiali dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) mostrano che si sospetta che almeno 81 decessi nel Regno Unito siano stati collegati alla reazione avversa che ha causato la coagulazione in persone che avevano anche un basso numero di piastrine.

 

In totale, secondo i dati dell’MHRA, quasi una persona su cinque che soffriva di questa condizione è morta.

 

Il governo britannico gestisce il proprio programma di compensazione per il vaccino, ma le presunte vittime sostengono che il pagamento una tantum di 120.000 sterline sia inadeguato.

 

I dati ottenuti nell’ambito di una richiesta relativa alla libertà di informazione mostrano che dei 163 pagamenti effettuati dal governo entro febbraio di quest’anno, almeno 158 sono andati a destinatari del vaccino AstraZeneca.

 

AstraZeneca è la seconda più grande società quotata in borsa nel Regno Unito, con una capitalizzazione di mercato di oltre 170 miliardi di sterline. Il suo amministratore delegato, Sir Pascal Soriot, è il capo più pagato tra le società FTSE 100, con guadagni vicini a 19 milioni di sterline.

 

Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.

 

Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.

 

«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.

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Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.

 

«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.

 

I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.

 

Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.

 

In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.

 

Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.

 

AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.

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Immagine di UKinUSA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

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