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Vaccini, breve commento critico le dichiarazioni di padre Sélégny FSSPX

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Renovatio 21 pubblica questo testo partito da alcuni fedeli austriaci e di altre nazionalità. Il documento chiede rispettosamente alla alla Fraternità san Pio X di valutare attentamente il tema morale riguardo ai vaccini. Renovatio 21 sull’argomento ha pubblicato diversi articoli vergati da esponenti della FSSPX, tra cui l’importante studio morale di padre Joseph, già superiore del distretto di Francia della Fraternità. Un anno fa il distretto americano pubblicò un comunicato filovaccinista a cui Renovatio 21 aveva replicato duramente. Alcuni fedeli nostri lettori si scandalizzarono. In seguito, l’articolo americano fu tolto, ma comparve il problematico documento firmato da padre Arnaud Sélégny, a cui se ne aggiunse un secondo documento pubblicato lo scorso 24 settembre. È a quest’ultimo che questo gruppo di fedeli da tutto il mondo vuole rivolgere con rispetto quelle critiche che sono nel cuore di tanti cattolici in quest’ora di tenebra

 

 

 

La Casa Generalizia della Fraternità Sacerdotale San Pio X ha pubblicato una dichiarazione intitolata «Considerazioni pratiche per la vaccinazione contro il Covid-19» di padre Arnaud Sélégny il 24 settembre 2021.

 

Già questo ha scatenato reazioni critiche.

 

Alcune critiche dell”atteggiamento eccessivamente positivo di padreSélégny nei confronti della nuova vaccinazione, che molti credenti trovano incomprensibile, sono venute, ad esempio, da un laico degli USA, Anthony Ambrosetti, che è affiliato alla Fraternità.

 

Come si può sentire, è lontano dall’essere solo: sacerdoti e fedeli associati alla FSSPX, così come altri, sono scioccati e scandalizzati. Alcuni si chiedono come sia possibile che il baluardo della fede cattolica piena dia qui spazio al relativismo.

 

 

Riconoscimento dell’attività della Fraternità Sacerdotale San Pio X

Riconosciamo con espressione di gratitudine che sin dalla sua fondazione la Società Sacerdotale ha operato beneficamente, preservando la piena Fede, liturgia e morale durante l’apostasia successiva al Vaticano II.

 

Soprattutto, riconosciamo che in alcuni Paesi afflitti da «lockdown», la Fraternità ha mantenuto la devozione a Dio e la cura dei fedeli in modo esemplare.

 

Per questo motivo, niente è più lontano dalla nostra mente che partecipare a una denigrazione della Fraternità, come, purtroppo, è stato recentemente fatto dai media negli Stati Uniti.

 

 

Individuazione di una grave mancanza nella dichiarazione in questione

Tuttavia, per amore della Verità, per preoccupazione per l’integrità della Fraternità e per preoccupazione per la salvezza delle anime, l’affermazione di padre Sélégny non può restare incontestata: anche se il reverendo padre affronta le obiezioni che gli erano pervenute prima del 24 settembre, dimostrando così di essere alle prese con il problema morale, e anche se ammette che «incognite circondano la questione» e che «si esercitano pressioni», che accrescono le «difficoltà», il parere del 24 settembre è espressione di una profonda incertezza morale-teologica.

 

Ricorda le informazioni che guidano tutti gli argomenti e le considerazioni secondo cui il nuovo vaccino COVID in molti casi comporta la raccolta di linee cellulari da bambini abortiti (in fase di sviluppo e/o test).

 

Secondo i rapporti interni, anche bambini sani vengono prelevati vivi dall’utero e sezionati vivi, senza anestesia (!).

 

A tal proposito, va considerata esemplare la chiarezza del vescovo ausiliare Athanasius Schneider («cannibalismo», «inizio dell’apocalisse», «Cinque prelati condannano i vaccini COVID-19: “Il fine non può giustificare i mezzi”»).

 

Per dirla senza mezzi termini, la produzione e/o la sperimentazione dei vaccini comporta il sacrificio umano.

La dichiarazione di padre Sélégny non ritrae adeguatamente lo spaventoso peccato dell’aborto, a cui è associata la produzione di vaccini. Per dirla senza mezzi termini, la produzione e/o la sperimentazione dei vaccini comporta il sacrificio umano.

 

Inoltre, l’uso dei vaccini ha provocato negli ultimi undici mesi così tanti morti e altri danni, spesso molto gravi, che si deve parlare anche qui di sacrifici umani.

 

La citazione di Tommaso d’Aquino utilizzata da padre Sélégny, De malo, q. XIII, a. 4, ad 17, solleva seri interrogativi: il processo di pensiero del Doctor universalis è realmente pertinente qui? Il sensus fidei si oppone al fatto che Tommaso sia effettivamente complice dell’attuale tirannia della menzogna.

 

L’intera linea di pensiero di padre Sélégny, con tutte le affermazioni corrette che contiene, sta purtroppo lavorando nelle mani dei poteri che usano la peste COVID per i loro scopi. Essa opera quindi purtroppo anche nelle mani dell’attuale dirigenza vaticana, che si è fatta spudoratamente complice dei poteri politici.

 

 

Inosservanza dell’ovvio: dov’è l’analisi delle circostanze?

L’analisi teologico-morale di un’azione comprende tradizionalmente tre aspetti: l’oggetto dell’azione, l’intenzione e le circostanze.

 

Secondo la nostra osservazione, nella questione vaccinale, la considerazione delle circostanze compare troppo poco, anche tra i funzionari ecclesiastici e, purtroppo, anche nel caso di padre Sélégny.

 

Occorre tenere in considerazione quanto segue: secondo le sincere dichiarazioni di Bill Gates e altri, le epidemie di virus sono apparentemente controllabili e probabilmente vengono controllate (Gates: «il prossimo virus riceverà l’attenzione che merita», il miliardario Warren Buffet: «verrà una nuova ondata più letale»).

L’intera linea di pensiero di padre Sélégny, con tutte le affermazioni corrette che contiene, sta purtroppo lavorando nelle mani dei poteri che usano la peste COVID per i loro scopi

 

Bill Gates ha anche dichiarato apertamente di essere favorevole alla riduzione della popolazione. Le campagne di vaccinazione dovrebbero essere utilizzate anche per questo scopo.

 

D’altra parte, ha ammesso di recente, nel novembre 2021, che la vaccinazione COVID ha avuto un effetto minimo in termini di prevenzione delle malattie (!).

 

Allo stesso tempo, ha parlato minacciosamente di futuri «attacchi bioterroristici».

 

Qui mostra l’audacia del propagandista e del sovrano che non è impegnato in alcuna verità.

 

Tutte queste circostanze che circondano la vaccinazione devono essere prese in considerazione per un’analisi morale-teologica.

 

 

Dov’è il discernimento degli spiriti?

Il «discernimento degli spiriti» (1 Cor 12,10, Esercizi Spirituali Ignaziani) ci mostra il carattere satanico della propaganda menzognera, l’omicidio di bambini non ancora nati e il simultaneo occultamento e negazione dell’aborto nel processo, e la paura.

 

Inoltre, c’è un’enorme quantità di denaro coinvolta. Dove c’è mammona, il diavolo non è da meno.

Il «discernimento degli spiriti» (1 Cor 12,10, Esercizi Spirituali Ignaziani) ci mostra il carattere satanico della propaganda menzognera, l’omicidio di bambini non ancora nati e il simultaneo occultamento e negazione dell’aborto

 

È un insulto alla mente considerare la campagna di vaccinazione COVID come nient’altro che una misura medica

 

Alla luce di questi fatti, non ha senso cercare di interpretare il male in questa materia con sofismi teologico-morali.

 

 

Cosa direbbe l’arcivescovo Marcel Lefebvre?

Non possiamo pensare che l’arcivescovo Marcel Lefebvre lo avrebbe approvato. Dopotutto, dobbiamo solo alla sua indomabilità se la piena fede cattolica è stata salvata nel XX secolo.

 

Naturalmente, a questa fede appartiene la morale integrale, che a sua volta include il divieto assoluto di intrinsece malum, l’atto intrinsecamente cattivo. Solo la resistenza al male della cosiddetta «vaccinazione» contro il COVID può contenere ulteriore peccato e nuocere e placare l’ira di Dio.

 

Chiediamo quindi che la guida della Società Sacerdotale rafforzi inequivocabilmente i fedeli nella loro decisione per il bene intransigente e contro la contaminazione da parte di una dittatura bugiarda in nome dell’igiene.

 

 

Wolfram Schrems (Austria)
Anthony Ambrosetti (USA)
Victoria Ambrosetti (USA)
Karl Schlagenhaufen (Austria)
Patricia McKeever (Scozia)
Dott. Johann Wilde (Austria)
Inge M. Thürkauf (Germania)
Georg Roth (Austria)
Kamil Polakowski (Polonia)
Hofrat Mag. Thomas Lintner (Austria)
Mons. Michal Semin (Cechia)
Radomír Malý (Cechia)
Lucie Cekotová (Cechia)
Roman Ďuriš (cechia)
Maria Fellner (Austria)
Erwin Fellner (Austria)
Kamil Polakowski (Polonia)
Jee Soo Susanna Yun (Austria)
Pia Kim (Corea)
Claudia Schneidenbach (Germania)
Joanna Lee (Corea)
Hans-Jörg Karrenbrock (Austria)
Justine Veronika Renner (Austria)
Walter Froschauer (Austria)
Hilda Froschauer (Austria)
Christian Schöbel (Austria)
Eleonora Kummer (Austria)
Helene Kurjata (USA)
Ginger Estrada (USA)
Michael Estrada (USA)
Mary Wood (Australia)
Bridget Schafer (USA)
Richard Raymond (USA)
Monique Raymond (USA)
Jolanta Makowska (Can)
Jacob McLardy ( Nuova Zelanda)
Tania McLardy (Nuova Zelanda)
Jane Giannattasio (USA)
Daniel Dostie (USA)
Carl Vander Wouden (Canada)
Marie Tucker (USA)
Chere Bernhard (USA)
Kenneth N. Jensen (Danimarca)
David Hillebrand (USA)
Toni Hillebrand ( USA)
Andrew Quernmore (Inghilterra)
Bill Grijalva (USA)
Melanie Grijalva (USA)
Violet Bagtas (USA)
Patrick Neal Fuller (USA)
Lori Wilson (USA)
Leonorah McGlame (Scozia)
Charles Leipold (USA)
Michael E Fanning (USA)
Patrick DeSantis (NY, USA)
Allen Loyd (California, USA)
Gloria Loyd (California, USA)
Graeme JA Taylor (Scozia)
Nigel Dickens (Inghilterra)
Magdalena Jezierska (Australia)
Martin Blackshaw (Scozia)
Patricia Blackshaw (Scozia)
Kenneth Dewar (Scozia)
Jacqueline Dewar (Scozia)
Sean Dewar (Scozia)
Gemma Dewar (Scozia)
James Blackshaw (Scozia)
Maureen Hendrick (Scozia)
Thomas Hendrick (Scozia)
Bill Pfeiffer (USA)
Leslie Pfeiffer (USA)
Joe Pfeiffer (USA)
Thomas L. Massett (USA)
Patricia Wolfenden (Scozia)
Anthony Wolfenden (Scozia)
Bill Crofut (USA)
Thomas J. Fortino (NY, USA)
Renée Neuville (Galles)
E. Marlies Parker (Galles)
Frances Petty (Scozia)
Frank Payne (USA)
Lori Payne (USA)
Maria Plöb (Austria)
Anna-Maria Kaufmann (Austria)
Monika Kaufmann (Austria)
Irene Pichler (Austria)
Franz Matthias Pitscheneder (Austria)
Dr. Michael Ratzenhofer (Austria)
Andreas Kirchmair (Austria)
Manuela Hirschmugl (Austria)
Monika Rauch (Austria)
Yana Kalwoda (Austria)
Franz Kalwoda (Austria) Iniziatore

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Mons. Viganò ricorda mons. Lefebvre, «vero Confessore della Fede»

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Il 25 marzo di 33 anni fa moriva monsignor Marcel Lefebvre, il vescovo che per primo si oppose alla deriva della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II, preservando la Santa Messa nel suo vero rito e formando centinaia di sacerdoti che, in tutto il mondo, hanno tenuto acceso per milioni di persone il lume della tradizione dell’unica vera religione.

 

In un recente post su X, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha ricordato la ricorrenza, sottolineando la rilevanza assoluta dell’opere del vescovo Lefebvre.

 

«Il 25 Marzo 1991 l’arcivescovo Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, concludeva il suo pellegrinaggio terreno. Sono trascorsi da allora trentatrè anni, e mai come oggi comprendiamo quanto importante sia stato il suo impegno e il suo zelo apostolico – da vero Confessore della Fede – nella difesa del Sacerdozio cattolico e della Messa di sempre».

 

 

«Se oggi la Messa Apostolica è conosciuta e celebrata nel mondo lo dobbiamo a lui, così come dobbiamo a lui la denuncia di quegli errori esiziali del Concilio Vaticano II che sono alla base dell’apostasia presente. Verrà il giorno in cui le Autorità della Chiesa – non più eclissate dalla setta di eretici che la infesta sino al vertice – gli tributerà i pubblici onori che la Corte celeste già gli riconosce nella gloria eterna del Cielo».

 

Come ribadiamo spesse volte, i lettori che desiderano seguire una Santa Messa in rito antico possono scrivere a Renovatio 21.

 

Già in tanti lo hanno fatto e, indirizzati alla celebrazione più vicina a casa, mai si sono lamentati.

 

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Immagine di Jim, the Photographer e Stv26 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine modificata.

 

 

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«Infanticidio»: il cardinale Müller chiede che i vescovi americani scomunichino Biden

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L’ex prefetto del massimo ufficio dottrinale del Vaticano, il cardinale Gerhard Müller, ha condannato il sostegno del presidente americano Joe Biden all’aborto, affermando che si tratta di «infanticidio» e che coloro che promuovono l’aborto «dovrebbero essere scomunicati». Lo riporta LifeSiteNews.   «La parola “aborto” è una parola troppo morbida. La realtà è l’omicidio, l’omicidio di una persona vivente», ha affermato il cardinale Gerhard Müller. «Non esiste il diritto di uccidere un’altra persona. È assolutamente contro il Quinto Comandamento».   Il cardinale ha espresso la sua condanna al presidente Joe Biden nel corso di un’ampia intervista concessa a LifeSiteNews a Roma.  La critica alla posizione pubblica di Biden a favore dell’aborto è arrivata poco dopo che il presidente aveva utilizzato il suo discorso sullo stato dell’Unione del 2024 per promettere di «ripristinare Roe v. Wade come la legge del Paese».

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Roe v. Wade è la sentenza della Corte Suprema USA che ha istituito 50 anni fa un «diritto federale all’aborto», di fatto iniziando l’era del libero feticidio negli USA. La sentenza come noto è stata rovesciata dalla Corte Suprema due anni fa ad opera della maggioranza conservatrice, tra cui alcuni giudici supremi nominati dal presidente Donald J. Trump.   Il cardinale Müller ha paragonato l’uccisione dei nascituri e degli anziani ai tempi «nazisti», affermando che «è assolutamente inaccettabile che tu possa dirti cattolico e promuovere e giustificare l’uccisione di persone umane, esseri umani fin dall’inizio del grembo materno, fino all’ultima respirazione con l’eutanasia… Uccidere i malati, come ai tempi del nazismo, è eutanasia».   Biden è molto pubblico riguardo alla sua fede cattolica autoproclamata, ma il cardinale Müller ha suggerito che mentre Biden è «nominalmente un cattolico, in realtà è un nichilista. È cinismo e cinismo assoluto».   Il presule tedesco ha contrapposto Biden ai cattolici e agli altri cristiani di tutta l’America che «sanno e accettano come anche tutti, i non credenti, con la loro semplice ragione, possono capire che non è possibile che un essere umano abbia il diritto di ucciderne un altro».   Prendendo l’esempio di sant’Ambrogio di Milano e della sua scomunica dell’imperatore Teodosio, il cardinale Müller ha commentato come «in altri tempi persone così sarebbero state scomunicate. In passato i papi e i vescovi non avevano timore di scomunicare, come sant’Ambrogio di Milano».   «Lui si è alzato e anche noi dovremmo alzarci e, senza pensare alle conseguenze per noi, dobbiamo alzarci e aprire la bocca per le persone innocenti e per proteggere la loro vita» ha dichiarato il cardinale. «San Giovanni Battista disse a Erode: “Non ti è permesso prendere la moglie di tuo fratello per essere tua moglie”. Non vi è permesso uccidere persone o giustificare [questo], aprire la legislazione come se fosse legale o legittima. Uccidere le persone non è una forma di regolamentazione delle nascite e così via, ma è assolutamente immorale uccidere altre persone».   «E oggi tutto il mondo occidentale, i leader occidentali, la grande maggioranza dei leader occidentali anche in Germania e Francia, quando si sono arrogati il ​​diritto di uccidere il proprio popolo, hanno perso credibilità. Da un lato non possono protestare contro l’uccisione di persone innocenti in Ucraina e dall’altro permettere l’uccisione dei propri figli».   Ribadendo la verità che Dio è «creatore di ogni corpo e noi esseri umani siamo solo gli amministratori della buona volontà di Dio», il cardinale Müller ha osservato che l’umanità è chiamata a prendersi cura dei prossimi, poiché «non possiamo distinguere o separare l’amore di Dio per noi e il nostro amore per Dio, dall’amore nostro verso il prossimo e dall’amore del prossimo verso noi».   In seguito al discorso di Biden sullo stato dell’Unione, il sito LifeSitenews ha lanciato un appello pubblico ai vescovi statunitensi per scomunicare il presidente pro-aborto. Interrogato direttamente da questo giornalista sull’impresa, il cardinale Müller ha affermato che «il primo passo deve essere che noi dobbiamo avere la conferenza episcopale unanime degli Stati Uniti, probabilmente insieme ad altri religiosi cristiani, altri leader religiosi, a dare un’assoluta, chiara, forte affermazione che questo aborto è contro tutti gli standard e i principi dell’umanità».   «Che dichiarino in modo assolutamente chiaro che tutti coloro che hanno responsabilità pubblica e che, come cattolici, stanno promuovendo questo infanticidio, sono scomunicati».   Espandendo il tema di un politico pro-aborto, il cardinale Müller ha inoltre osservato nell’intervista con LifeSite che anche se non esiste un processo formale di scomunica, una persona non può essere esentata dalla gravità delle sue azioni a sostegno dell’aborto.   «Quindi anche nel caso in cui uno non sia formalmente scomunicato, se queste persone ricevono la Santa Comunione, non ricevono la Santa Comunione solo con la bocca, poiché non ricevono la grazia. Lo ricevono, secondo le parole di San Paolo, per la propria condanna, e Biden e tutte queste persone, devono sapere che nel giudizio finale, quando compariranno dopo la loro morte davanti al tribunale di Dio, che si tratta di un mortale peccato, cosa stanno facendo. Anche se non lo fanno personalmente, ma sono cooperatori, collaboratori diretti degli omicidi di persone innocenti».   «Biden dice che ha frequentato le scuole cattoliche, ma voglio chiederti cosa ha imparato lì? Perché cos’è questa religione?»   «Non è solo un certo sentimento di appartenenza, o un po’ di sentimentalismo, o un po’ di spiritualità, di buon sentire interiore, leggere qualche poesia o qualche libro, e così ti senti bene, guardando la natura e le mele… tutto bello. Non è religione. La religione è una confessione chiara di tutta la tua persona, di tutto il tuo essere, per donarti in sacrificio a Dio e per gli altri. Questa è la nostra religione cristiana».

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Oltre ai suoi commenti sulla natura intrinsecamente malvagia dell’aborto, il cardinale Müller ha inoltre sottolineato nella sua conversazione con il giornalista Michael Haynes che le «idee ristrette» del movimento pro-aborto che stanno portando alla distruzione dell’umanità.   La mentalità pro-aborto, ha detto, sostiene che «solo la mia felicità è importante, che è il criterio ultimo di definizione di felicità e piacere, del senso della mia vita».   Al contrario, il cardinale Müller ha osservato che «noi, come singoli esseri umani, dobbiamo comprendere noi stessi nel contesto della nostra famiglia, del nostro gruppo di amici, dei nostri compagni di classe, della nostra cultura, della nostra nazione e dell’umanità».   Sottolineando la natura intergenerazionale dell’insegnamento della fede cattolica, il cardinale tedesco ha sottolineato che la mentalità pro-aborto della felicità individuale è fondamentalmente contraria alla religione.   In chiusura, il cardinale Müller ha elogiato e sostenuto la novena di nove mesi recentemente lanciata dal cardinale Raymond Burke, che è diretta a Nostra Signora di Guadalupe, Patrona delle Americhe e dei non ancora nati.   Il cardinale Müller ha affermato che un simile sforzo servirebbe anche a rafforzare una «coscienza e un movimento mondiale» cattolico, poiché gli oppositori della Chiesa «hanno tutto il potere dei media» e «dietro di loro ci sono le organizzazioni internazionali», come Big Tech e il mondo finanziario.   Come riportato da Renovatio 21, il cardinale due mesi fa aveva parlato di «eresie materiali» di Bergoglio. Settimane prima aveva attaccato le benedizioni omosessuali introdotte con il documento Fiducia Supplicans come «impossibili» e «blasfeme».   Monsignor Müller negli scorsi mesi si era scagliato anche contro l’immigrazione di massa usata per distruggere le identità nazionali. In passato aveva dichiarato che il COVID è stato utilizzato per stabilire uno «Stato di sorveglianza» globale.   L’anno scorso il cardinale aveva accusato il Sinodo di voler distruggere la Chiesa.

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Richiesta di preghiera per Mons. Huonder

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Dal 19 marzo mons. Vitus Huonder, che risiede abitualmente presso l’istituto Sancta Maria di Wangs, è ricoverato a Coira per gravi problemi di salute.

 

Molto indebolito ma completamente lucido, sorridente e sereno, offre le sue sofferenze con edificazione per la Chiesa.

 

Il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha potuto fargli visita, e ogni giorno un sacerdote dell’Istituto Sancta Maria va a portargli la comunione.

 

Mons. Huonder è molto commosso e grato per i segni di sostegno spirituale e fraterno che riceve.

 

La Casa Generalizia della Fraternità San Pio X chiede delle ferventi preghiere per questa intenzione.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Immagine da FSSPX.news

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