Vaccini
Vaccini, aborti, cosmetici: parlano i Children of God for Life

Il mondo pro-life italiano, durante gli anni, si è sfaldato sempre di più allontanandosi dall’autenticità delle intenzioni. «Pro -life» in Italia è ormai uno slogan, un mondo fatto di associazioni e gruppi che non hanno più voglia – o forse non ne hanno mai avuta – di combattere per difendere la Vita in tutto e per tutto. Mentre da una parte si tentano di difendere i cosiddetti «principi non negoziabili», dall’altra non si ostacolano le voragini create dalla Cultura della Morte in campo bioetico e, oggi più che mai, nel campo delle biogenetica.
Non solo non le si ostacolano, ma a volte le si appoggiano anche.
Ben diverso pare ancora essere il mondo pro-life americano, dove si combattono battaglie che qui in Italia non sono nemmeno lontanamente pensate. È il caso dell’Associazione Children of God for Life, che da anni si batte su temi etici e morali, primo fra tutti, totalmente inesplorato (se non addirittura negato nelle file pro-vita italiane ), quello delle linee cellulari di feti abortiti utilizzate per produrre medicinali, in particolare vaccini, e altri prodotti di cosmesi.
Abbiamo intervistato la Dr.ssa Debi Vinnedge, Executive Director dell’Associazione – per saperne di più sul loro operato e su tutto ciò che riguarda il tema della cooperazione al male.
Signora Vinnedge, quando e come è nata la vostra associazione?
Children of God for Life è stata fondata nel 1999 con l’intento di informare il pubblico sulla ricerca di cellule staminali, embrionali e fetali, sull’uso di questo materiale nella produzione di vaccini, medicine e prodotti di consumo come la cosmesi.
«I vaccini sono richiesti negli Stati Uniti per frequentare la scuola, ma in 47 dei 50 stati, i genitori possono presentare esenzioni religiose per i loro figli e il diritto alla coscienza morale è sacro e riconosciuto»
Perché avete scelto il nome «Figli di Dio per la vita»?
Fin dall’inizio del mio lavoro, sapevo che Dio mi aveva chiamato a fare questo. Andavo alla Messa quotidiana e pregavo con fervore perché sapevo del compito grande che stavo per intraprendere; ma sapevo anche che con la grazia di Dio si poteva fare. «Tutti coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio». (Romani 8:14). Quelli che vogliono ascoltare, imparare e aiutarci nella lotta contro la ricerca sperimentale sui feti sono, come me, mossi dallo Spirito a farlo.
L’aggiunta di “for Life” significava due cose:
1) che siamo per la vita – siamo pro-vita
2) che siamo e saremo figli di Dio per sempre.
Nel concreto di cosa vi occupate?
Il nostro lavoro è quello di educare e informare il pubblico. Io viaggio a livello nazionale e in Canada per tenere conferenze a scopo divulgativo. Disponiamo inoltre di opuscoli che spiegano quali vaccini, medicinali e altri prodotti contengono materiale fetale abortito, fornendo negli stessi opuscoli le opzioni morali disponibili. Lavoriamo con la Catholic Medical Association e la nostra US Conference of Catholic Bishops per promuovere vaccini prodotti con criteri morali leciti, come il nuovo vaccino contro l’herpes zoster Shingrix. Incoraggiamo sia il clero che i laici – e in particolare i nostri medici – a scrivere alle aziende farmaceutiche, chiedendo loro di fornire opzioni moralmente lecite ai pazienti, ringraziandoli quando ciò viene reso possibile.
Quindi vi considerate a tutti gli effetti un’associazione pro-life?
Assolutamente! Siamo al 100% pro-life senza eccezioni, come lo sono tutti i membri del nostro consiglio.
«Attualmente si sta intensificando una grande protesta contro l’uso di materiale ottenuto da cellule di feti abortiti recentemente e impiegate dalle agenzie del governo federale per produrre topi con cellule umane»
Il tema delle linee cellulari di feti abortiti è un argomento conosciuto e dibattuto in America?
Certo. Attualmente, ad esempio, si sta intensificando una grande protesta contro l’uso di materiale ottenuto da cellule di feti abortiti recentemente e impiegate dalle agenzie del governo federale per produrre topi con cellule umane. Non solo: con il suddetto materiale testano anche vaccini e altre medicine. La nostra Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, insieme all’Associazione Medica Cattolica e ad oltre 50 leader pro-life, sta chiedendo al Congresso di porre fine a questa ingiustizia.
C’è un’obiezione di coscienza a questo problema?
In effetti è un grosso problema per le due parti coinvolte, cioè i medici e pazienti. I medici che non vogliono usare prodotti con materiale fetale abortito, e i pazienti che vogliono proteggere la loro salute ma non possono violare le loro convinzioni religiose, morali ed etiche profondamente radicate. I vaccini sono richiesti negli Stati Uniti per frequentare la scuola, ma in 47 dei 50 stati, i genitori possono presentare esenzioni religiose per i loro figli e il diritto alla coscienza morale è sacro e riconosciuto.
In Italia negano che alcuni vaccini siano prodotti con linee cellulari di feti abortiti. Nel corso degli anni avete raccolto materiale su questo?
Non tutti i vaccini sono prodotti usando cellule fetali abortite, ma in Italia molti lo sono. Ad esempio, non esiste un’alternativa morale per i vaccini MMR (morbillo, parotite, rosolia) o per l’epatite A in tutto il mondo, tranne che in Giappone. Non esiste alcuna alternativa morale in nessuna parte del mondo per la varicella e fino all’inizio di quest’anno, neanche nessuna opzione morale per l’herpes zoster era disponibile. La abbiamo ora negli Stati Uniti, in Canada e forse in alcune parti dell’Europa arriverà presto.
«Ci sono migliaia di linee cellulari fetali abortite che vengono immagazzinate e vendute attraverso società come American Type Cell Culture e Coriell Cell Repository per la ricerca e per le colture»
Quante linee derivate da feti abortiti volontariamente esistono ad oggi?
Ci sono migliaia di linee cellulari fetali abortite che vengono immagazzinate e vendute attraverso società come American Type Cell Culture e Coriell Cell Repository per la ricerca e per le colture. Quelle che vengono utilizzate per produrre vaccini e medicinali alcuni ancora in fase di sviluppo, ma la maggior parte già sul mercato sono 9: WI-26, WI-38, MRC-5, RA273, HEK-293, lambda.hE1, PER C6, Walvax 2 e PSP che viene utilizzato nelle creme per la pelle Neocutis.
E in quali vaccini sono presenti?
Questo può variare nei diversi paesi, ma i vaccini contenenti materiale fetale abortito negli Stati Uniti e in Canada sono: MMR, Varivax (varicella) Zostavax (fuoco di Sant’Antonio), Polio, Rabbia, Epatite-A (4 di questi), Vaiolo ed Ebola. Poi ci sono alcuni vaccini che si combinano con quanto sopra, come un morbillo-rosolia, parotite-rosolia, MMR + varicella (4 di questi), epatite-A + B, epatite-A più tifoidea, combinazioni di poliomielite come Pentacel, Quadracel , Infanrix-IPV-HiB. Inoltre ci sono molti altri medicinali che usano materiale fetale abortito come Adenovirus 4,7, Pulmozyme, Procrit, Epoetin alfa, Epogen, Aranesp, Darbepoetin alfa, Abciximab, rhFV1, Nuwiq, Eloctate, G-CSF ( per le gravi infezioni) – sono oltre 40 in totale.
Lo scandalo della Planned Parenthood ha a che fare, secondo lei, con tutta questa combinazione di morte e “ricerca”?
Solo nella misura in cui ha codificato tutto ciò che dicevamo da anni. Qui non si trattava solo di uno o due aborti (come qualcuno vuole far credere riferendosi sempre ai due casi degli anni ’60) : ce n’erano migliaia, e i tessuti e gli organi fetali sono stati voluti e ottenuti con il pieno intento di produrre vaccini – in molti casi gli aborti sono stati forzati come nella ricerca iniziale della poliomielite.
«Qui non si trattava solo di uno o due aborti (come qualcuno vuole far credere riferendosi sempre ai due casi degli anni ’60) : ce n’erano migliaia, e i tessuti e gli organi fetali sono stati voluti e ottenuti con il pieno intento di produrre vaccini – in molti casi gli aborti sono stati forzati come nella ricerca iniziale della poliomielite»
Ma la Chiesa, in particolare l’organo della Pontificia Accademia per la vita, ha affermato che non vi è alcun problema morale perché gli aborti sono stati fatti molti anni fa. Cosa ne pensate e come avete reagito a queste affermazioni?
In realtà non è quello che hanno detto nel 2005. La Pontificia Accademia per la Vita, in quel documento dichiarò i vari gradi di colpevolezza morale, osservando che gli abortisti, i ricercatori e le compagnie farmaceutiche che li hanno prodotti sono colpevoli di una cooperazione materiale diretta e formale con il male, che è illecita e peccaminosa. I gradi di cooperazione per medici e pazienti che avevano bisogno di usarli erano vari e complicati. Ecco cosa hanno dichiarato nel documento del 2005:
«Per quanto concerne chi ha la necessità di utilizzare tali vaccini per ragioni di salute, va precisato che, esclusa ogni c. formale, generalmente medici o genitori per i loro bambini che ricorrono all’uso di tali vaccini, pur conoscendone l’origine (l’aborto volontario), realizzano una forma di cooperazione materiale mediata molto remota, e quindi molto debole, rispetto alla produzione dell’aborto, e una cooperazione materiale mediata, rispetto alla commercializzazione di cellule procedenti da aborti, e immediata, rispetto alla commercializzazione dei vaccini prodotti con tali cellule. La cooperazione è più forte da parte delle autorità e dei sistemi sanitari nazionali che accettano l’uso dei vaccini.
Ma in questa situazione, più emergente è l’aspetto della c. passiva. Ai fedeli e ai cittadini di retta coscienza (padri famiglia, medici, ecc.) spetta di opporsi, anche con l’obiezione di coscienza, ai sempre più diffusi attentati contro la vita e alla “cultura della morte” che li sostiene. E da questo punto di vista, l’uso di vaccini la cui produzione è collegata all’aborto provocato costituisce almeno una cooperazione materiale passiva mediata remota all’aborto, e una cooperazione materiale passiva immediata alla loro commercializzazione. Inoltre, sul piano culturale, l’uso di tali vaccini contribuisce a creare un consenso sociale generalizzato all’operato delle industrie farmaceutiche che li producono in modo immorale».
Hanno poi continuato a parlare dei doveri di noi cattolici in questa materia:
«Pertanto, i medici e i padri di famiglia hanno il dovere di ricorrere a vaccini alternativi (se esistenti), esercitando ogni pressione sulle autorità politiche e sui sistemi sanitari affinché altri vaccini senza problemi morali siano disponibili. Essi dovrebbero invocare, se necessario, l’obiezione di coscienza rispetto all’uso di vaccini prodotti mediante ceppi cellulari di origine fetale umana abortiva.
Ugualmente dovrebbero opporsi con ogni mezzo (per iscritto, attraverso le diverse associazioni, i mass media, ecc.) ai vaccini che non hanno ancora alternative senza problemi morali, facendo pressione affinché vengano preparati vaccini alternativi non collegati a un aborto di feto umano e chiedendo un controllo legale rigoroso delle industrie farmaceutiche produttrici.
Per quanto riguarda le malattie contro le quali non ci sono ancora vaccini alternativi, disponibili, eticamente accettabili, è doveroso astenersi dall’usare questi vaccini solo se ciò può essere fatto senza far correre dei rischi di salute significativi ai bambini e, indirettamente, alla popolazione in generale».
Come può vedere non è un problema semplice, e certamente una parte di Chiesa lo ha preso molto seriamente, così come i nostri medici e tutti quelli che seguono Children of God for Life in questa opera di apostolato.
In America ci sono preti, vescovi o cardinali che sostengono la vostra battaglia bioetica?
Sì! Abbiamo avuto il pieno sostegno di numerosi membri del clero, tra cui cardinali e vescovi, molti dei quali mi hanno fatto parlare nelle loro parrocchie o in eventi pro-life su questo tema, nel tentativo di informare il pubblico e di unire le forze impegnandosi a fare pressione per ottenere alternative moralmente lecite.
Cambiamo argomento: come state vivendo le vicende sugli scandali degli abusi sessuali in America, a quanto pare coperti da così tante autorità ecclesiali?
Lo scandalo non ha colpito direttamente la nostra attuale diocesi, ma in passato ci sono stati problemi qui in Florida e negli Stati Uniti. I laici stanno alzando la voce chiedendo risposte e rimozioni di quei cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi. Anche i nostri buoni vescovi chiedono una riforma completa. C’è grande dolore e bisogno di una preghiera senza fine rispetto a queste gravi vicende.
Cosa ne pensa del memoriale di Mons. Viganò?
Anche se non conosco personalmente l’ex Nunzio, non ho motivo per dubitare della veridicità di ciò che ha detto e scritto. Lo ricordo e lo sostengo sempre nelle mie preghiere.
Grazie signora Vinnedge, per il tempo e la disponibilità. I migliori auguri per il vostro lavoro!
Cristiano Lugli
Reazioni avverse
Vaccino e danni cardiaci nei giovani, la FDA trova prove di un serio segnale di sicurezza, ma dice che le iniezioni sono «sicure»

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
I giovani adolescenti che hanno fatto il vaccino mRNA COVID-19 hanno un rischio più elevato di infiammazione cardiaca, secondo un nuovo studio della Food and Drug Administration degli Stati Uniti – i ricercatori hanno affermato che i risultati dello studio forniscono «prove aggiuntive per la sicurezza dei vaccini COVID-19 in pediatria popolazione».
I bambini di età compresa tra 12 e 17 anni che hanno ricevuto il vaccino mRNA COVID-19 affrontano un rischio maggiore di infiammazione cardiaca, secondo un nuovo studio della Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
Ma poiché lo studio ha identificato solo un segnale di sicurezza per due condizioni cardiache – miocardite e pericardite – nei bambini «questi risultati forniscono ulteriori prove della sicurezza dei vaccini COVID-19 nella popolazione pediatrica», hanno concluso i ricercatori della FDA.
Il cardiologo Peter McCullough ha detto di non essere d’accordo. «La mia preoccupazione è che questi dati rappresentino una grave sottostima della frequenza e della gravità della miocardite indotta dal vaccino COVID-19», ha detto McCullough a The Epoch Times.
«Ci sono stati più di 200 articoli nella letteratura sottoposta a revisione paritaria e oltre 100 casi mortali documentati in gran parte tra giovani uomini, età massima 18-24 anni, alcuni con infiammazione cardiaca del vaccino COVID-19 provata dall’autopsia che ha portato alla morte», ha aggiunto McCullough.
Nello studio, pubblicato lunedì su JAMA Pediatrics, i ricercatori della FDA hanno esaminato i risultati sulla salute di oltre 3 milioni di bambini che hanno ricevuto il vaccino mRNA Pfizer fino alla metà del 2022.
I ricercatori hanno scoperto che il numero di casi sia di miocardite, una forma di infiammazione cardiaca, sia di pericardite, infiammazione del tessuto che circonda il cuore, era abbastanza alto da soddisfare i criteri per un segnale di sicurezza.
I ricercatori hanno anche trovato segnalazioni di casi di miocardite e pericardite tra i bambini vaccinati dai 5 agli 11 anni, ma non abbastanza per attivare un segnale di sicurezza, hanno dichiarato.
Conclusioni «abbastanza ridicole» e «politiche», dicono gli esperti
Norman Fenton, Ph.D., professore emerito di rischio presso la Queen Mary University di Londra, ha definito «piuttosto ridicola» l’affermazione secondo cui i risultati forniscono ulteriori prove che i vaccini sono sicuri nei bambini.
Ha detto che la conclusione non aveva senso dato che il segnale era sia forte che «probabilmente sottovalutato date alcune ovvie debolezze dello studio» e anche che i bambini di quell’età non corrono alcun rischio di COVID-19 ma hanno un rischio maggiore di contrarre COVID -19 se sono vaccinati.
Anche il dottor Kirk Milhoan, un cardiologo pediatrico, ha dichiarato a The Defender che l’affermazione sulla sicurezza non ha retto perché lo studio ha identificato due segnali di sicurezza. «Il segnale è ciò che indica che non sono al sicuro», ha detto.
Ha detto che con precedenti vaccini per bambini come RotaShield, il primo vaccino per prevenire la gastroenterite da rotavirus, circa 100 casi di intussuscezione o ripiegamento dell’intestino correlati al vaccino, hanno portato alla conclusione che non era sicuro ed è stato ritirato dal mercato.
Tuttavia con la miocardite nei giovani, ha detto, «siamo a migliaia» e i casi sono probabilmente sottostimati.
Gli esperti mettono in dubbio la metodologia dello studio
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche delle richieste di assistenza sanitaria archiviate in tre database di richieste di assicurazione sanitaria commerciali gestiti da Optum, HealthCore e CVS Health.
Hanno esaminato le richieste di risarcimento presentate per diversi possibili eventi avversi correlati al vaccino entro una finestra temporale successiva alla vaccinazione che variava per i diversi eventi studiati.
Hanno trovato 153 casi di miocardite o pericardite tra i bambini di età compresa tra 12 e 17 anni. I bambini hanno cercato assistenza per i loro sintomi in media entro sette giorni dalla vaccinazione.
Il periodo di studio dei ricercatori è iniziato nel dicembre 2020, quando la FDA ha autorizzato il vaccino Pfizer per uso di emergenza e si è protratto fino a maggio o giugno 2022, a seconda del database.
La FDA ha anche monitorato i database per altri 18 potenziali eventi avversi che includevano anafilassi, paralisi di Bell, ictus emorragico della sindrome di Guillain-Barré e altri, ma lo studio ha riportato che nessuna delle altre condizioni soddisfaceva i criteri per un segnale di sicurezza.
I ricercatori hanno riferito che i loro risultati erano coerenti con altri risultati in pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria che hanno dimostrato un rischio elevato di miocardite e pericardite dopo i vaccini a mRNA, specialmente tra i maschi più giovani di età compresa tra 12 e 29 anni.
Alcuni esperti hanno messo in dubbio la metodologia dello studio, osservando che le finestre di rischio erano brevi dato che alcuni effetti possono richiedere del tempo per esprimersi e che la soglia del segnale per alcuni criteri era fissata così alta che avrebbero dovuto verificarsi con una frequenza doppia rispetto ai non vaccinati per essere riconosciuto come segnale.
Hanno anche affermato che le categorie di risultati a volte erano eccessivamente ristrette e che alcuni eventi avversi non erano nemmeno stati presi in considerazione.
«Penso che l’idea che guardino solo 20 eventi avversi molto specifici [eventi avversi] e poi li dichiarino al sicuro non trovando nulla sia molto miope», il docente dell’Università Ebraica Joshua Guetzkow, Ph.D , ha scritto in una mail.
Gli esperti hanno anche affermato che lo studio non ha tenuto conto degli effetti del «pregiudizio dell’utente sano», in cui le persone che assumono determinati trattamenti tendono ad essere più sane delle persone che non lo fanno, solitamente legate a fattori socio-economici.
La ricerca ha dimostrato che le persone che decidono di vaccinarsi tendono ad essere più sane di quelle che non lo fanno.
In questo caso, tutte le persone nello studio sono state vaccinate, completamente assicurate per l’intera durata dello studio e in grado di visitare un medico che ha mantenuto la loro documentazione sanitaria continua.
Milhoan ha aggiunto che prima di COVID-19, non era pratica comune per gli articoli scientifici dare riconoscimenti alla salute pubblica alla fine degli articoli.
In precedenza, ha detto, i ricercatori non implicavano raccomandazioni, dicevano semplicemente: «Questo è ciò che abbiamo trovato dal punto di vista medico… Queste affermazioni sulla salute pubblica non sono scientifiche, sono politiche».
Brenda Baletti
Phd.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Vaccini
Cerotti vaccinali per neonati, finanziati da Bill Gates. Esperimenti africani «riusciti»

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Una società biotecnologica con sede ad Atlanta la scorsa settimana ha dichiarato di aver concluso con successo il primo test clinico in assoluto – con l’aiuto della Bill & Melinda Gates Foundation – di un vaccino senza iniezione di microarray [microaghi, ndt]su bambini di appena 9 mesi.
Una società biotecnologica con sede ad Atlanta la scorsa settimana ha dichiarato di aver concluso con successo il primo test clinico in assoluto di un vaccino a microarray [microaghi, ndt] senza iniezione su bambini di appena 9 mesi.
Micron Biomedical ha testato la somministrazione a base di microaghi del vaccino morbillo-rosolia (MR) sui bambini in Gambia con il sostegno della Bill & Melinda Gates Foundation e dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Le iniezioni di microarray vengono somministrate tramite un cerotto di microaghi che assomiglia a un cerotto e viene applicato premendolo sulla pelle. Una volta applicati, i microaghi penetrano nello strato superiore della pelle per rilasciare il vaccino.
Lo studio, che i ricercatori hanno presentato la scorsa settimana alla conferenza Microneedles 2023 a Seattle, ha valutato la sicurezza, l’immunogenicità e l’accettabilità del principale vaccino MR disponibile in commercio del Serum Institute of India fornito dalla tecnologia dei microarray di Micron in adulti, bambini e neonati.
I fautori di questo metodo di vaccinazione, come GAVI Vaccine Alliance – di cui la Gates Foundation è membro fondatore – definiscono i cerotti «il futuro della vaccinazione, dove questi interventi salvavita vengono erogati senza dolore, senza bisogno di siringhe o forse anche addestrati professionisti medici».
«Sostenere le innovazioni nella somministrazione dei vaccini è fondamentale per affrontare le disuguaglianze sanitarie in corso», ha affermato nel comunicato stampa James Goodson, co-ricercatore dello studio e scienziato senior ed epidemiologo presso la divisione di immunizzazione globale del CDC.
Goodson ha aggiunto che lo studio è anche un passo fondamentale verso l’ottenimento della licenza delle patch.
Gli sviluppatori pubblicizzano la tecnologia come indolore – sembra velcro, affermano – e più termostabile dei vaccini tradizionali.
Ciò renderebbe più facile la distribuzione globale diffusa dei vaccini, hanno affermato, in particolare nelle aree in via di sviluppo che potrebbero non disporre di infrastrutture, come la refrigerazione, e di professionisti qualificati.
Il mercato dei vaccini a microaghi vale miliardi
Il CEO di Micron, Steven Damon, ha dichiarato che «Micron, con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation e del CDC, è entusiasta di raggiungere un traguardo importante nel futuro della somministrazione senza iniezione di vaccini e terapie necessari e potenzialmente salvavita».
Con questo studio, l’azienda rimane in prima linea nel portare sul mercato prodotti vaccinali basati su microarray, ha affermato Damon.
La Fondazione Gates, il CDC, l’UNICEF, il PATH – un’altra organizzazione fortemente finanziata da Gates – e la Georgia Research Alliance hanno fornito a Micron un finanziamento di 40 milioni di dollari per sviluppare la sua tecnologia di cerotti a microaghi.
Nel 2017, la Fondazione Gates ha concesso a Micron una sovvenzione di 2,2 milioni di dollari per sviluppare il cerotto con microaghi per il vaccino MR e altri 900 milioni di dollari nel 2022 per la poliomielite.
Negli ultimi mesi, Micron ha anche ricevuto finanziamenti significativi da investitori come Global Health Investment Corporation e LTS Lohmann. E meno di due settimane fa, poco prima di presentare i risultati dello studio alla conferenza Microneedles 2023, la società si è assicurata un ulteriore investimento di 3 milioni di dollari da J2 Ventures, portando il finanziamento totale della serie A a 17 milioni di dollari.
Il finanziamento di series A, il primo round di finanziamento per una startup dopo che ha dimostrato un certo successo con il finanziamento iniziale, precede un’offerta pubblica.
Sono in corso anche le prove per i cerotti vaccinali contro COVID-19, l’influenza stagionale e l’epatite B, mentre i cerotti contro il papillomavirus umano, il tifo e il rotavirus sono in fase di sviluppo preclinico.
Si prevede che il mercato dei vaccini con microaghi per il solo vaccino antinfluenzale raggiungerà i 2,3 miliardi di dollari entro il 2030.
L’anno scorso, Mark Prausnitz, Ph.D., co-fondatore e capo consulente scientifico di Micron Biomedical, ha presentato la tecnologia di Micron a una tavola rotonda della Casa Bianca, Innovation in Vaccine Delivery.
Il panel, presieduto dal dottor Francis Collins, allora direttore del National Institutes of Health, ha esplorato «un percorso verso vaccini COVID-19 innovativi e di nuova generazione e tecnologie di somministrazione dei vaccini».
«Questa tecnologia ha un potenziale rivoluzionario per estendere la portata dei vaccini in contesti con risorse limitate e durante le pandemie», ha dichiarato a GAVI David Hoey, presidente e CEO di Vaxxas, una società di biotecnologie con sede a Brisbane, in Australia.
L’azienda di Hoey ha cerotti contro morbillo e rosolia, COVID-19 e influenza stagionale negli studi sull’uomo.
«Sicuro e ben tollerato senza reazioni allergiche o eventi avversi gravi correlati»
Quarantacinque adulti, 120 bambini piccoli (15-18 mesi) e 120 neonati (9-10 mesi) sono stati arruolati nella sperimentazione clinica e randomizzati a ricevere il vaccino MR tramite microarray di Micron o tramite iniezione sottocutanea, ovvero sotto la pelle.
Lo studio non è stato ancora pubblicato, ma in un comunicato stampa Micron ha riferito che la vaccinazione mediante microarray è risultata «sicura e ben tollerata senza reazioni allergiche o eventi avversi gravi correlati».
Lo studio ha riportato tassi di sieroprotezione simili di circa il 90% o più dopo 42 giorni per i gruppi che hanno ricevuto il microarray e le iniezioni sottocutanee.
«In generale, i genitori erano molto positivi riguardo alla possibilità di vaccinare i loro bambini piccoli senza ago», ha detto Damon.
I cerotti transdermici sono disponibili per malattie come la cinetosi dal 1979, ma molti tipi di farmaci non possono essere somministrati attraverso la pelle perché essa costituisce una barriera efficace.
Secondo GAVI, lo sviluppatore di vaccini Prausnitz ha trascorso anni cercando di sviluppare modi per attraversare la barriera cutanea per aiutare nella somministrazione di farmaci, ma è stato solo quando ha iniziato a collaborare con persone esperte in microchip per computer che è stato in grado di trovare modi per penetrare la barriera naturale della pelle.
Quindi ogni vaccino ha bisogno della propria formulazione che possa funzionare con quella tecnologia.
Trasferimento di «sperimentazioni cliniche su larga scala di farmaci non testati o non approvati nei mercati in via di sviluppo»
Secondo Fierce Pharma, la decisione di Micron di lanciare il primo test in assoluto della nuova tecnologia sui bambini in Africa «riflette la convinzione che la tecnologia dei microaghi sia particolarmente adatta alla somministrazione di vaccini in quella parte del mondo».
«La tecnologia dei microaghi, come questa, è considerata una componente chiave per il controllo del morbillo nell’Africa sub-sahariana e altrove. Ciò riflette, tra le altre cose, la potenziale facilità di consegna, i ridotti requisiti della catena del freddo e l’assenza di rifiuti taglienti», ha dichiarato Ed Clarke, Ph.D., in una nota.
Clarke, il ricercatore della London School of Hygiene and Tropical Medicine che guida lo studio, ha anche ricevuto denaro dalla Gates Foundation per studiare altri vaccini in Gambia.
Molti studiosi hanno sollevato la preoccupazione che la ricerca condotta dalle organizzazioni internazionali nel sud del mondo, e dalla Fondazione Gates in particolare, possa mancare di responsabilità e portare a gravi danni alla popolazione sottoposta a test.
Un articolo pubblicato nell’Annual Survey of International and Comparative Law ha rilevato che «queste campagne sanitarie [condotte in India e in Africa], con il pretesto di salvare vite umane, hanno trasferito sperimentazioni cliniche su larga scala di farmaci non testati o non approvati verso mercati in via di sviluppo in cui la somministrazione di farmaci è meno regolamentato e più economico».
Il comitato editoriale di The Lancet ha anche sollevato domande sulla ricerca finanziata da Gates in contesti a basso reddito, sottolineando la trasparenza limitata della fondazione e l’enorme potere di dirigere i programmi sanitari e la ricerca con i suoi finanziamenti.
Brenda Baletti
Phd.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Essere genitori
Aumento di «miocarditi gravi» tra i bambini britannici

Le autorità sanitarie pubbliche nel Regno Unito stanno indagando su un picco «insolito» nei casi di miocardite grave nei neonati che hanno colpito 15 bambini e causato la morte di almeno due, secondo una dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Martedì 16 maggio l’OMS ha emesso un avviso richiamando l’attenzione su un forte aumento dei casi di «miocardite grave» neonatale tra giugno 2022 e marzo 2023 nel Galles meridionale e nel sud-ovest dell’Inghilterra.
È stato riferito che questi casi sarebbero «associati all’infezione da enterovirus», che la dichiarazione corrispondente delle autorità sanitarie gallesi affermava «raramente colpisce il cuore».
I 15 neonati hanno mostrato sintomi coerenti con la sepsi e il test PCR di nove ha indicato la presenza di due tipi di enterovirus (coxsackie B3 o coxsackie B4).
Al 20 aprile 2023, tre di questi nove bambini piccoli erano stati ricoverati in ospedale, quattro erano stati curati come pazienti ambulatoriali e due erano morti. I restanti sei bambini sono stati identificati retrospettivamente e sono in attesa di ulteriori informazioni sul loro stato attuale.
«L’aumento segnalato di miocardite grave nei neonati e nei bambini associati all’infezione da enterovirus è insolito», ammette l’OMS. «Nello stesso ospedale (che copre la regione del Galles meridionale) negli ultimi sei anni, è stato identificato solo un altro caso simile».
Secondo il quotidiano britannico Daily Mail, un altro neonato è morto di miocardite nel marzo 2022 ma non fa parte del periodo di cluster definito dalla sanità pubblica del Galles e quindi non è oggetto di indagine con gli altri 15 neonati.
Joann Edwards, di Mountain Ash nel Galles meridionale, ha dato alla luce suo figlio Elijah il 25 febbraio 2022. Pochi giorni dopo essere tornato a casa, il bambino è diventato letargico, era stitico, ha sviluppato l’ittero ed è stato portato in ospedale da lei e dal suo marito dopo che il figlio ha smesso di nutrirsi.
Gli è stata diagnosticata la sepsi e la miocardite ed è morto pochi giorni dopo il ricovero.
Riconoscendo la curiosa tempistica di tali tragedie, la consulente anatomopatologa britannica Clare Craig ha dichiarato al giornale americano Epoch Times che c’è «un enorme dubbio sul fatto che questi bambini o le mamme siano o meno vaccinati» per il COVID-19.
In una conferenza all’Hillsdale College, Naomi Wolf ha descritto come le nanoparticelle lipidiche delle iniezioni basate sul gene dell’mRNA COVID avrebbero la capacità di attraversare la placenta durante le gravidanze e persino di farsi strada nel latte materno, arrestando la crescita, ferendo e talvolta persino uccidendo i bambini allattati.
«I bambini che venivano allattati, nei documenti [del processo] Pfizer, hanno subito convulsioni e un bambino è morto al pronto soccorso dopo essere stato allattato da una madre vaccinata, per insufficienza del sistema multiorgano», ha spiegato Wolf alla conferenza all’Hillsdale, dove era presente anche Robert F. Kennedy jr.
Le affermazioni della Wolf sono state attaccate dai fact–checker.
La miocardite, che alcuni ritengono che in forma migliore può essere causata anche dall’infezione di COVID-19, è una malattia che può portare alla morte. Casi certificati di morti per miocardite da vaccino mRNA si sono avuti sia tra giovani che tra bambini piccoli.
La consapevolezza del ruolo del vaccino nella possibile manifestazione di questa malattia cardiaca, specie nei giovani, è diffusa presso praticamente tutte le istituzioni sanitarie dei Paesi del mondo.
Disturbo fino a poco fa abbastanza raro, abbiamo visto incredibili tentativi di normalizzare la miocardite infantile con spot a cartoni animati.
Come riportato da Renovatio 21, la miocardite in settori dello sport è oramai un fenomeno impossibile da ignorare.
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