IVF
Uomo vasectomizzato per errore. Gli propongono la fecondazione in vitro
Un uomo argentino si è svegliato in un letto d’ospedale la settimana scorsa per scoprire che gli era stata praticata una vasectomia per errore. La vittima ha detto ai media locali di essere arrivata in ospedale per una rimozione di routine della cistifellea, ma di non essere più in grado di generare il terzo figlio che desiderava.
Jorge Base, 41 anni, è arrivato martedì scorso all’ospedale Florencio Diaz di Cordoba per l’intervento alla cistifellea, ma l’operazione è stata rinviata al giorno successivo. Quando ha ripreso conoscenza, un’infermiera gli ha detto che i chirurghi avevano pensato che fosse pronto per una vasectomia, poiché l’ospedale non effettua mai operazioni alla cistifellea il mercoledì.
«Mi sento così arrabbiato e impotente perché non si può tornare indietro da quello che hanno fatto», ha detto il Base alla TV argentina El Doce. «Infinite domande ti passano per la testa. Non capisco come possa accadere una simile negligenza. Un errore così grande».
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«È molto strano perché nella mia cartella c’era scritto “cistifellea” ovunque, bastava leggerlo, non è troppo scientifico», ha aggiunto.
Base ha detto a El Doce che aveva già due figli, ma voleva provare ad avere una figlia con il suo nuovo partner. Purtroppo, i medici gli hanno spiegato che le possibilità di invertire la procedura sono minime. «Mi hanno detto che, a causa della mia età e delle dimensioni del condotto, non ha più senso», ha detto, aggiungendo che l’inseminazione artificiale è ora la sua unica opzione per avere un altro figlio.
Dopo aver appreso la notizia, Base è dovuto rimanere in ospedale e sottoporsi ad un secondo intervento chirurgico per rimuovere la cistifellea.
Il Ministero della Salute ha detto a El Doce che il caso è sotto inchiesta.
Il piccolo episodio esemplifica in modo interessante l’impianto della Necrocultura nosocomiale che permea l’ora presente: dalla malsanità alla provetta in poche mosse.
Sia la malsanità – creata da persone che hanno in mano le vite dei pazienti ma nemmeno ne leggono le cartelle cliniche – che la riproduzione artificiale derivano dal medesimo disprezzo della dignità umana.
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E ricordiamo che anche in Italia, la produzione di esseri umani in laboratorio è ora, grazie alle riforme Lorenzin con cui è entrata nei LEA, già a carico del contribuente: creare artificialmente bambini è un vero e proprio intervento sanitario, come appunto un’operazione chirurgica alla cistifellea.
Del resto, il feto non è, come suggerisce il pensiero unico «democratico», un ammasso di cellule? In cosa si differenzia da una cistifellea?
Sterilizzare l’umanità e poi produrla, se del caso, in maniera programmatica: quanta chiarezza in questa storiella argentina.
Prima la vasectomia, poi l’offerta di fare un figlio in provetta con conseguente selezione hitleriana dell’embrione che al microscopio risulta migliore (in una parola, eugenetica), scartando quantità di fratellini che mostrano a livello cellulare di essere lebensunwerten lebens («vita indegna di essere vissuta), in attesa di poterne combinare a piacimenti i geni con il CRISPR.
Sterilizzazione e designer baby: lo Stato moderno è votato a darvi – a imporvi – queste due cose.
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IVF
Trump annuncia un accordo per rendere più facile la provetta. Kennedy dice che per questo andrà in paradiso
.@POTUS: “We’re here today to announce a historic victory for American women, mothers, and families. With the actions I will outline this afternoon, we’ll dramatically slash the cost of IVF, and many of the most common fertility drugs… prices are going way down.” pic.twitter.com/O8YOXNPLF7
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) October 16, 2025
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RFK Jr. just told Trump he’ll “get to heaven” for promoting IVF. WATCH 👇
No, Mr. Kennedy. As a Catholic, you know IVF violates God’s law—and as a man of science, you know it kills millions of embryonic children. We pray for your conversion—and for the President’s. 🙏 pic.twitter.com/sfOnjSFRCf — John-Henry Westen (@JhWesten) October 17, 2025
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Eugenetica
«Pratiche eugenetiche discriminatorie»: allarme del bioeticista contro nuovo test sugli embrioni FIVET
Un team di accademici ha sviluppato uno strumento che permette alle coppie che si sottopongono a fecondazione in vitro (FIVET) di scegliere quali embrioni impiantare, suscitando critiche da bioeticisti che temono possa condurre a una «società distopica». Lo riporta LifeSite.
Herasight, co-fondata dall’ex docente della Duke University Jonathan Anomaly, afferma che il suo prodotto è in grado di prevedere il rischio che un embrione sviluppi patologie come glaucoma o Alzheimer, offrendo ai genitori più informazioni sugli embrioni generati tramite FIVET.
La FIVET produce generalmente tra 15 e 19 ovociti, di cui circa sei raggiungono lo stadio di blastocisti entro una settimana dalla fecondazione. Secondo Reproductive Medicine Associates, le cliniche spesso eliminano gli embrioni considerati portatori di anomalie. Anomaly ha sottolineato che Herasight non impone scelte ai genitori, ma fornisce dati genetici per supportare le loro decisioni.
«C’è una grande differenza tra uccidere persone nelle camere a gas e, sai, dare alle persone informazioni sui loro embrioni», ha dichiarato Anomaly al sito The College Fix, respingendo paragoni con l’eugenetica, pur avendo precedentemente pubblicato un saggio intitolato «Difendere l’eugenetica», in cui descriveva il termine come «scelta informata».
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Anomaly ha chiarito che Herasight si distingue da aziende come Orchid Health, che promuovono lo screening embrionale come pratica universale. «Il nostro approccio è: se stai già facendo la FIVET e probabilmente ti sottoponi a qualche test, possiamo offrirti più informazioni», ha detto.
Il dottor Aaron Kheriaty, direttore del Programma di Bioetica, Tecnologia e Sviluppo Umano presso l’Ethics and Public Policy Center, ha criticato la pratica in un commento a The College Fix. In un recente documento per la Heritage Foundation, Kheriaty ha avvertito che gli strumenti di screening embrionale sono spesso presentati come soluzioni per malattie genetiche, ma non curano gli embrioni affetti, che vengono invece distrutti se identificati come portatori di rischi.
Kheriaty ha messo in guardia contro l’estensione dello screening genetico alla selezione di tratti come intelligenza, capacità fisiche o aspetto, che potrebbe portare a «pratiche eugenetiche discriminatorie».
La Chiesa cattolica ha sempre condannato la FIVET e la fecondazione artificiale come gravemente immorali. Nel 1949, Papa Pio XII dichiarò nel suo discorso ai medici cattolici a Roma per il quarto congresso internazionale che «la fecondazione artificiale nel matrimonio, ma prodotta mercé l’elemento attivo di un terzo, è del pari immorale e, come tale, va condannata senza appello».
La Chiesa insegna inoltre che la distruzione degli embrioni equivale alla soppressione di una vita umana innocente.
Per il momento, Herasight sostiene che il suo strumento mira esclusivamente a fornire informazioni ai genitori già impegnati in un percorso di FIVET.
Come riportato da Renovatio 21, oltre alla soppressione massiva di embrioni su matrice eugenetica, la fecondazione in vitro produce il fenomeno, sempre più diffuso ma di cui nessuno ha il coraggio di parlare, delle chimere umane.
Con la compresenza di embrioni, tipica della IVF, uno degli embrioni può venire assorbito dall’altro, continuando tuttavia a svilupparsi, talvolta andando addirittura a sostituire gli organi dell’organismo ospite: vi sono quindi al mondo individui dotati di più DNA, e per questo chiamati nel gergo della biologia «chimere».
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Quindi, si hanno individui i cui organi sono in realtà dei «fratelli» chimerici – perfino gli organi sessuali, con casi allucinanti, ma già ben documentati, di persone cui tolgono i figli quando risultano non geneticamente loro, ma di fratelli e sorelle che non esistono, cioè esistono, ma dentro il loro stesso corpo.
A volte i «gemelli» continuano a crescere dentro l’organismo ospite producendo dentro le carni tessuti come capelli, occhi, etc.
Cosa poco nota, ma logica, le chimere umane sono in aumento a causa degli impianti multipli previsti dalla riproduzione artificiale: i medici inseriscono nella donna più embrioni sperando che qualcuno attecchisca. Si hanno così più parti gemellari e plurigemellari ma anche, fenomeno non sempre rilevato, casi di chimerismo.
La provetta non solo uccide milioni di embrioni ogni anno (decine e decine per ciclo, a seconda del Paese e del medico): buttati nell’azoto liquido in attesa di chissà cosa, scartati, gettati via perché «non funzionali», impiantati e morti in utero.
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I sudcoreani eludono il divieto di fecondazione in vitro sesso-selettiva viaggiando all’estero
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