Alimentazione
Più della metà degli alimenti commerciali per bambini sono nocivi per la salute
Secondo un nuovo studioo che ha esaminato molti dei prodotti più comuni nel contesto americano, molti alimenti commercializzati per neonati e bambini piccoli non sono sani e possono portare a un aumento dell’obesità, cattive abitudini alimentari e malattie croniche. Lo riporta il giornale statunitense Epoch Times.
I ricercatori che hanno analizzato 651 prodotti di 10 catene di supermercati statunitensi hanno scoperto che il 60 percento degli alimenti trasformati non soddisfaceva i requisiti nutrizionali stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli alimenti campionati erano destinati a bambini di età compresa tra 6 e 36 mesi.
«La conformità più bassa è stata riscontrata per le proteine totali e gli zuccheri totali, con oltre il 70% dei prodotti che non soddisfano i requisiti proteici e il 44% che superano le raccomandazioni sugli zuccheri totali», hanno scritto i ricercatori nello studio pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Nutrients.
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«Le formule per lattanti, il latte fortificato e gli elettroliti orali non sono stati inclusi perché la Food and Drug Administration statunitense regolamenta questi prodotti separatamente», hanno aggiunto gli autori.
I ricercatori hanno scoperto che gli alimenti in busta, il segmento di prodotti in più rapida crescita, sono tra gli alimenti per bambini più dannosi.
«Le confezioni snack-size hanno mostrato la minore conformità ai requisiti nutrizionali», scrivono i ricercatori. «Queste scoperte evidenziano che è necessario un lavoro urgente per migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti per neonati e bambini piccoli prodotti commercialmente negli Stati Uniti».
Lo studio ha dimostrato che l’uso delle buste è cresciuto del 900% negli ultimi 13 anni, dominando il mercato degli alimenti per bambini con quasi il 50 percento di tutti i prodotti sugli scaffali nel 2023.
Un altro gruppo di alimenti commercializzati per i bambini piccoli (snack e stuzzichini) ha ottenuto un basso punteggio di conformità alle linee guida nutrizionali e promozionali.
Ciò include barrette di frutta e cereali, nonché snack soffiati. Una linea guida nutrizionale dell’OMS esprime preoccupazioni sulla composizione e la promozione di alimenti per neonati e bambini piccoli. Alcune delle preoccupazioni includono nomi di prodotti spesso fuorvianti e affermazioni di “senza zuccheri aggiunti”, anche se la maggior parte dell’energia del cibo è attraverso lo zucchero.
«Insieme, bustine e snack costituiscono la stragrande maggioranza del mercato e probabilmente continueranno ad aumentare in popolarità poiché i genitori tendono a preferire questi prodotti ai cibi fatti in casa a causa di stili di vita frenetici, tassi di natalità in aumento e un numero crescente di donne nella forza lavoro», hanno scritto i ricercatori.
«Dal punto di vista neuroevolutivo, hanno bisogno di spalmarsi il cibo su tutto il viso», ha detto a Epoch Times Elizabeth Dunford, assistente professore di nutrizione presso l’Università della Carolina del Nord e coautrice dello studio. «Hanno bisogno di toccare il cibo; hanno bisogno di annusarlo. Hanno bisogno di entrare nei capelli, per interagire davvero con esso».
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Katy Talento, epidemiologa ed ex consigliere sanitario capo della Casa Bianca, ha dichiarato al giornale statunitense che è necessario che i bambini più piccoli allenino il loro cervello a sane abitudini alimentari, facendoli sedere e parlando loro di ciò che mangiano.
«Devono imparare a conoscere il cibo, che aspetto ha e che sapore ha, e cosa è buono», ha detto la Talento. «È una parte importante del processo, indipendentemente da quanto possa essere scomodo. Quando lo disinfettiamo e ci assicuriamo che non ci sia letteralmente alcun contatto con il cibo, a parte il piccolo capezzolo succhiante sulla bustina di salsa di mele, se lo perdono».
«Penso che il vero problema qui sia che i genitori si rivolgano a questi cibi. Quando si svezzano i bambini dal latte materno o si inizia a combinare il latte materno con altri alimenti, ciò che dovremmo fare è prendere il cibo umano che mangiamo noi stessi e buttarlo in un frullatore».
Secondo la Dunford, un’etichettatura più onesta degli alimenti per bambini avrebbe un impatto significativo sulle abitudini di consumo dei più piccoli.
«Come madre di due bambini piccoli, anche se istruita in questo campo, mi sono comunque trovata attratta da prodotti che facevano affermazioni sulla salubrità», ha detto la Dunford. «Penso che se ai produttori non fosse consentito esporre affermazioni proibite a meno che i loro prodotti non raggiungano una certa soglia di salubrità, sarebbe molto più facile per i genitori fare scelte più sane per i loro figli».
Un problema importante è che le agenzie di regolamentazione, la Food and Drug Administration e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, non hanno a cuore gli interessi dei genitori e dei bambini, ha affermato la Talento.
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Alimentazione
SSRD, la dieta povera di amido e zucchero per la sindrome dell’intestino irritabile e la perdita di peso
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- Cereali raffinati e cereali per la colazione lavorati
- Snack e bevande zuccherate
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Alimentazione
L’attrice Eva Mendes annuncia il boicottaggio di Kellogg’s per gli ingredienti «vietati in altri Paesi»
L’attrice Eva Mendes ha dichiarato che boicotterà il grande produttore di cereali Kellogg’s, sostenendo che i cereali con cui è cresciuta sono pieni di ingredienti chimici vietati in altri Paesi.
In un post su Instagram pubblicato martedì, la star di Hollywood ha attribuito al personaggio internet Vani Hari detta «Food Babe» il merito di aver contribuito a far conoscere la presenza di coloranti alimentari nocivi nelle scorte alimentari americane e, cosa allarmante, nei cereali per la colazione dei bambini.
«Sono cresciuta a cereali. Li adoro ancora, ma non mangerò più @kelloggsus dopo aver scoperto che molti degli ingredienti che usano qui negli Stati Uniti sono VIETATI in altri paesi. Perché? Perché sono dannosi per i bambini», ha scritto martedì l’attrice nota per essere anche la moglie e la madre dei figli del divo Ryan Gosling.
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«Grazie a @thefoodbabe per aver contribuito a portare alla luce questo problema e per aver chiesto che [la Kellogg’s] rimuova per noi questi coloranti alimentari artificiali dannosi, proprio come fanno in altri Paesi», ha aggiunto la bellissima 50enne Eva.
La Mendes, il cui account vanta 6,6 milioni di follower, ha anche pubblicato un’immagine che illustra come una versione canadese di «Froot Loops» ometta i coloranti alimentari Rosso 40, Giallo 5, Blu 1 e Giallo 6, alcuni dei quali hanno dimostrato di causare il cancro nei topi da laboratorio.
La stella hollywoodiana ha inoltre pubblicato un volantino che pubblicizzava una manifestazione che si sarebbe tenuta all’esterno della sede centrale della Kellogg’s a Battle Creek, nel Michigan.
Il personaggio noto come «Food Babe» è apparsa la scorsa settimana a una tavola rotonda ospitata dal senatore repubblicano wisconsino Ron Johnso, dove ha criticato i regolatori statunitensi per aver permesso la vendita di questi alimenti negli Stati Uniti, nonostante contengano ingredienti nocivi che sono vietati in Europa.
«Il nostro governo sta permettendo alle aziende alimentari statunitensi di servire ai cittadini americani ingredienti nocivi che sono vietati o fortemente regolamentati in altri paesi», ha affermato «Food Babe» Hari.
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«Ancora peggio, le aziende alimentari americane vendono all’estero gli stessi identici prodotti senza queste sostanze chimiche, ma scelgono di continuare a servirci la versione più tossica qui», ha affermato, aggiungendo: «è antiamericano».
La sostenitrice convinta del cibo sano ha continuato spiegando come numerosi prodotti alimentari popolari negli Stati Uniti differiscano dalle loro controparti nel Regno Unito, tra cui le patatine fritte di McDonald’s, che, ha sottolineato, contengono 11 ingredienti, tra cui la formaldeide, negli Stati Uniti, rispetto ai tre ingredienti in Europa.
American food companies are making a fool out of us. They are knowingly poisoning us. It’s time for this to stop. Our movement is growing like I have never seen before. It’s going to be historic! This is a clip from my Senate testimony in Washington DC yesterday, watch the whole… pic.twitter.com/FrZRAV5Op2
— Vani Hari (@thefoodbabe) September 24, 2024
«Questi sono gli Skittles. Notate la lunga lista di differenze negli ingredienti», ha detto indicando un grafico. «10 coloranti artificiali nella versione statunitense e biossido di titanio. Questo ingrediente è vietato in Europa perché può causare danni al DNA. I coloranti artificiali sono ricavati dal petrolio e i prodotti che li contengono richiedono un’etichetta di avvertenza in Europa. E sono stati collegati al cancro e a disturbi del sistema immunitario».
La questione delle sostanze chimiche tossiche nella filiera alimentare americana è stata portata alla ribalta anche dall’ex candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy, Jr., che ha denunciato i pericoli degli alimenti ultra-processati e degli oli di semi e di recente si è alleato con l’ex presidente Donald Trump per proclamare un programma «Make America Healthy Again», «rendi l’America di nuovo in salute».
Come riportato da Renovatio 21, l’origine dei gustosi cereali che costituiscono la prima colazione per tante persone nel mondo è piuttosto particolare, e si intreccia con un grande flagello che ancora si abbatte sulla società americana e su alcune intoccabili minoranze anche in Italia: la circoncisione.
John Harvey Kellogg (1852-1943) era un dottore nutrizionista americano, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica, con un pensiero fisso: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile, per la quale arrivò a raccomandare, come rimedio a lungo termine, il taglio del prepuzio ai bambini.
Tuttavia, secondo quanto ricordato, anche i cereali da lui commerciati avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.
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Il Kelloggo, che godeva di una certa influenza presso la società statunitense del tempo, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. L’inventore dei cereali inoltre scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai a Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.
Insomma: gratta Big Pharma, e il lettore trova lui sai cosa. Ora abbiamo capito che gratta Big Food (o Big Ag), e ci trovi… forse le stesse cose.
La battaglia del Kennedy, e di tutte le Eve Mendes e Food Babes al seguito, è quindi davvero una crociata fondamentale per l’umanità.
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Immagine di Santana10515 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Alimentazione
La Corea del Sud risarcirà gli allevatori per la fine della carne di cane
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Trump breaks internet with viral “They’re eating the dogs. They’re eating the cats” remix trend taking over TikTok 🤣
Unstoppable. pic.twitter.com/buZvDLdssA — Benny Johnson (@bennyjohnson) September 12, 2024
In Springfield, they’re eating the dogs, they’re eating the cats. They’re eating the pets of the people who live there. Featuring a special appearance by @catturd2 and @cb_doge. pic.twitter.com/NX2KzN9aL0
— Jewels Jones ® (@JewelsJonesLive) September 28, 2024
They’re eating the DOGS! They’re eating the CATS!🎯🤣 pic.twitter.com/OtAioVIh72
— FreedomToons (@Freedom_Toons) September 17, 2024
They’re Eating The Dogs, They’re Eating The Cats.
– Donald Trump pic.twitter.com/E9q5SwgLRt — MonoNeon (@MonoNeon) September 11, 2024
«They’re eating the dog / they’re eating the cats».“they’re eating the dogs, they’re eating the cats” 🗣️🗣️🗣️ pic.twitter.com/vPZ6p1Pgii
— 𝘈𝘣𝘩𝘪 🎀 (@torturedabhi) September 20, 2024
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