Geopolitica
Orban: Putin e Xi si aspettano colloqui di pace in Ucraina entro la fine dell’anno
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato ai funzionari dell’UE che il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping prevedono colloqui di pace tra Russia e Ucraina prima della fine del 2024. Lo riporta il quotidiano spagnuolo El Pais, che cita documenti che ha potuto visionare.
Orban ha fatto questa affermazione in un cablogramma diplomatico inviato al presidente del Consiglio europeo Charles Michel e ai leader degli stati membri dell’UE, ha scritto la testata iberica. Secondo il quotidiano, Orban è stato invitato da diversi leader dell’UE a spiegare i suoi recenti incontri con Putin, Xi e il leader ucraino Volodymyr Zelens’ky.
Nel documento Orban avrebbe sostenuto che, con i funzionari americani preoccupati per le imminenti elezioni presidenziali, era giunto il momento per «un’iniziativa europea» per risolvere il conflitto, che gli Stati Uniti avrebbero poi potuto sostenere.
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«Ho avanzato l’idea che un presidente [degli USA] appena eletto subirà pressioni per presentare un rapido risultato politico, anche prima di entrare in carica», ha scritto, descrivendo la sua conversazione con Xi. «Un cessate il fuoco che precede i colloqui di pace, così come colloqui di pace rapidi e intensi, potrebbero essere nell’interesse di una nuova amministrazione».
Sebbene Xi «non abbia rilasciato dichiarazioni sulla possibilità di questo scenario», egli vede la Cina come «un onesto mediatore» che potrebbe mediare la pace tra Mosca e Kiev, ha osservato Orban.
Xi e Putin credono entrambi che i colloqui inizieranno in qualche forma entro la fine dell’anno, secondo quanto riportato da Orban nei cablogrammi. Data l’entità delle perdite dell’Ucraina sul campo di battaglia, ha aggiunto, Putin è «sorpreso» che Kiev abbia respinto categoricamente la proposta di Orban di un «rapido cessate il fuoco» mirato ad accelerare i negoziati di pace.
Putin ritiene ancora «rilevante» la formula di pace respinta da Kiev nel 2022, ha continuato Orban. In base ai termini preliminari concordati a Istanbul ad aprile, l’Ucraina sarebbe diventata uno stato neutrale con un esercito limitato in cambio di garanzie di sicurezza internazionale. Tuttavia, il piano è stato silurato da Zelens’kyj dopo che l’allora primo ministro britannico Boris Johnson ha convinto il leader ucraino a ritirarsi dai colloqui, secondo il capo della delegazione ucraina e diversi resoconti dei media che citano fonti.
In un discorso dopo l’incontro con Orban, Putin ha affermato che la Russia desiderava una «fine completa e definitiva del conflitto» piuttosto che un cessate il fuoco temporaneo, e che qualsiasi accordo di pace deve prevedere il ritiro delle forze di Kiev dal Donbass e dalle regioni di Kherson e Zaporiggia, che hanno votato per unirsi alla Federazione Russa alla fine del 2022.
Orban ha intrapreso la sua «missione di pace» a Kiev, Mosca e Pechino subito dopo che l’Ungheria ha assunto la presidenza di turno del Consiglio europeo all’inizio di luglio.
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I leader dell’UE sono stati rapidi nel condannare la sua iniziativa diplomatica, con Michel, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell che hanno tutti ripetutamente affermato che non aveva alcun mandato per condurre la diplomazia per conto del blocco.
Secondo Politico, i funzionari dell’UE stanno attualmente valutando se possono revocare la presidenza del Consiglio europeo dell’Ungheria in risposta.
Con evidenza, se vogliono punire (in maniera inedia) qualcuno in missione di pace, i vertici di Bruxelles vogliono la guerra.
Si tratta di qualcosa che di fatto Orban ha spesso dichiarato apertis verbis: i burocrati di Bruxelles, ha detto solo una settimana fa, «vogliono la guerra con la Russia».
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso il premier magiaro aveva accusato l’UE di essere in «psicosi di guerra», avvertendo che la NATA sta davvero preparando una guerra con la Russia e collegando l’attentato al premier slovacco Robert Fico con i preparativi del conflitto.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Orban come John Snow
Hungary PM Orbán as Jon Snow from Game of Thrones in defending the EU’s legal&financial system from crazy EU bureaucratic warmongers—fighting them to reduce migration, increase competitiveness, and restore sanity, values and peace. 🕊️
Help is coming as Russian CB sues Euroclear pic.twitter.com/jHyav6mk0f — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Unmasked NATO’s Mark Rutte.
He does not have family or children. He wants war. But peace will prevail. 🕊️ https://t.co/lDPBucIAkA pic.twitter.com/JjqVogOSWM — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Geopolitica
Orban: i funzionari dell’UE «violano la legge»
Il primo ministro ungherese Vittorio Orban ha accusato i funzionari dell’UE di «violazione sistematica della legge» per il loro piano di privare gli Stati membri del diritto di veto sul congelamento degli asset russi.
Venerdì pomeriggio la Commissione Europea ha votato una proposta per attivare l’articolo 122 dei trattati UE, una clausola di emergenza che permette di adottare decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità. Tale misura consentirebbe all’Unione di mantenere indefinitamente il blocco dei beni sovrani russi e di destinare i profitti o gli interessi generati a sostegno dell’Ucraina, anche in presenza di opposizioni da parte di singoli Stati membri.
«Con la procedura di oggi, i burocrati di Bruxelles aboliscono con un solo tratto di penna l’obbligo di unanimità, un atto palesemente illegale», ha scritto Orban su X venerdì. «Lo stato di diritto nell’Unione Europea sta giungendo al termine e i leader europei si pongono al di sopra delle regole. Anziché garantire il rispetto dei trattati UE, la Commissione Europea viola sistematicamente il diritto europeo».
Orban ha denunciato che i «burocrati» e i guerrafondai dell’UE stanno spingendo per «protrarre la guerra in Ucraina, un conflitto che è chiaramente impossibile vincere».
Today, the Brusselians are crossing the Rubicon. At noon, a written vote will take place that will cause irreparable damage to the Union.
The subject of the vote is the frozen Russian assets, on which the EU member states have so far voted every 6 months and adopted a unanimous…
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) December 12, 2025
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«Con questo passo, lo stato di diritto nell’UE viene sostituito dal governo dei burocrati. In altre parole, si è instaurata una dittatura di Bruxelles», ha aggiunto. «L’Ungheria protesta contro questa decisione e farà tutto il possibile per ripristinare un ordine legittimo».
Dopo l’escalation del conflitto ucraino nel 2022, i partner occidentali di Kiev hanno congelato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, la maggior parte dei quali depositati presso Euroclear a Bruxelles. Nelle ultime settimane è scoppiata una forte controversia tra i Paesi europei favorevoli all’utilizzo di tali fondi come garanzia per un «prestito di riparazione» a Kiev e quelli contrari, che invocano rischi legali e finanziari.
L’attivazione della clausola di emergenza per un congelamento a tempo indeterminato toglierebbe a Stati oppositori come l’Ungheria la possibilità di veto sul rinnovo semestrale. Secondo il piano, il blocco rimarrebbe in vigore fino al pagamento da parte della Russia delle riparazioni post-conflitto all’Ucraina e fino a quando l’UE non riterrà cessata «una minaccia immediata» ai propri interessi economici derivante da possibili ritorsioni legali.
Mosca ha condannato come illegittimo qualsiasi tentativo di appropriazione dei suoi beni. Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato questa settimana che la Russia reagirà a ogni espropriazione, aggiungendo che «derubare» il Paese rappresenta l’ultima carta rimasta ai sostenitori europei dell’Ucraina per continuare a finanziare Kiev nel conflitto con Mosca.
L’Ungheria si oppone da tempo a ulteriori aiuti a Kiev: Orban li ha paragonati al «mandare un’altra cassa di vodka a un alcolizzato». Budapest non è tuttavia isolata: anche il Belgio, che custodisce la maggior parte dei fondi, ha criticato duramente il piano, con il primo ministro Bart De Wever che lo ha definito «equivalente a rubare» denaro russo.
I capi di Stato e di governo dell’UE voteranno la proposta al vertice della prossima settimana.
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Immagine di Manfred Weber via Flickr con licenza CC BY-NC-SA 2.0
Geopolitica
Trump fa pressione su Zelens’kyj affinché ceda terreni alla Russia
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