Arte
Nuova campagna dell’Ucraina contro il soprano russo Anna Netrebko

Il governo di Kiev ha chiesto ai sostenitori occidentali dell’Ucraina di vietare al soprano Anna Netrebko di esibirsi al di fuori della Russia.
All’inizio di questa settimana, l’Opera di Roma ha annunciato che Netrebko sarà la protagonista della produzione di Tosca il 14 gennaio, in occasione del 125° anniversario della prima dell’opera di Giacomo Puccini al Teatro Costanzi.
«Ora è molto importante che le personalità russe non abbiano l’opportunità di guadagnare soldi nel mondo civile e continuino a portare la cultura russa in Europa e in Occidente», ha affermato venerdì il capo dello staff di Volodymyr Zelens’kyj, Andriy Yermak.
Iscriviti al canale Telegram
Lo Yermak ha descritto Netrebko come un «servitore del regime» di Mosca, che ha appoggiato il presidente Vladimiro Putin alle elezioni del 2012 e ha visitato il Donbass nel 2014.
«Netrebko non dovrebbe esibirsi in Europa. L’unico posto per lei e altri come lei ora è l’opera di Mosca. Chiedo a tutti gli interessati e ai nostri alleati di reagire», ha aggiunto.
L’iniziativa giunge in un momento in cui le forze armate ucraine stanno perdendo terreno lungo tutta la linea del fronte e subito dopo l’annuncio di Zelensky della sospensione di tutti i pagamenti del debito estero.
Formalmente a capo dell’amministrazione presidenziale, si vocifera che lo Yermacco sia l’eminenza grigia che in realtà governa l’Ucraina, scrive RT. L’ex produttore cinematografico ha più influenza a Kiev di qualsiasi funzionario eletto, hanno detto alcuni ucraini al Times a giugno.
Netrebko vive in Austria dal 2006 e insiste nel dire di non essere politica. Ciononostante ha dovuto affrontare un’ondata di cancellazioni in Occidente. Compagnie e teatri negli Stati Uniti, in Estonia, nella Repubblica Ceca e persino a Taiwan hanno rescisso i loro contratti a causa del suo rifiuto di rinnegare la Russia, condannare Putin o sostenere Kiev nel conflitto con Mosca.
Il soprano nato a Krasnodar ha finito per fare causa alla compagnia del Metropolitan Opera di New York l’anno scorso per la cifra di 360.000 dollari, per violazione del contratto, diffamazione e altri reati.
Gli artisti ucraini hanno boicottato l’International May Festival dell’anno scorso in Germania, perché Netrebko avrebbe dovuto esibirsi lì. Più di recente, la città svizzera di Lucerna ha annullato la sua esibizione del 1° giugno, citando l’imminente «conferenza di pace» in Ucraina programmata per due settimane dopo.
Kiev ha anche cercato di far cancellare tutti gli artisti russi. A marzo, il governo ucraino ha fatto pressione sulla Corea del Sud per ritirare l’invito a Svetlana Zakharova, la famosa ballerina del Teatro Bolshoi russo. Avrebbe dovuto esibirsi al Seoul Arts Center, in uno spettacolo sviluppato in collaborazione con la casa di moda francese Chanel nel 2019.
Come riportato da Renovatio 21, un concerto che la cantante avrebbe dovuto tenere a Lucerna è stato cancellato.
Aiuta Renovatio 21
La questione Netrebko ha portato lo scorso maggio anche il ministero degli Esteri ucraino a denunciare la decisione dell’Opera di Stato di Berlino di riportare indietro il soprano russo di fama mondiale, una grande artista che era stata precedentemente «cancellata» per essersi rifiutata di denunciare il suo Paese.
Come riportato da Renovatio 21, la battaglia dell’Ucraina contro la Netrebko in Germania è risalente, e non si tratta della sola Germania: lo scorso settembre era emerso che pure le autorità ceche, sotto pressione, hanno annullato l’esibizione programmata di Netrebko a Praga il mese scorso.
La musica classica – settore di eccellenza di tanti artisti russi, dall’opera al balletto e oltre – è sempre più teatro della guerra della russofobia, con le pretese allucinanti del regime di Kiev spesso assecondate dai Paesi occidentali, nonché episodi al limite del tollerabile come quello della nona di Beethoven, cioè L’Inno alla gioia, dove viene ora inserita la parola «Slava», che ricorda ovviamente da vicino lo slogan banderista, cioè neonazista, «Slava Ukraini».
Come riportato da Renovatio 21, la furia russofoba era tracimata anche in Italia, facendo saltare in provincia di Vicenza il balletto Il lago dei cigni di Tchaikovskij, compositore che ha la colpa di essere russo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di BAMBI 2009 via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Arte
Partito l’ingresso ai concerti con identificazione facciale

Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Arte
I Soundgarden assumono una cantante nera obesa che si lancia dal palco, ma nessuno la sorregge

Il gruppo rock Sound Garden, assai popolare negli anni Novanta all’altezza dell’esplosione della musica cosiddetta grunge, si è raramente presentata in pubblico negli ultimi decenni, specie dopo la morte del cantante Chris Cornell all’età di 52 anni nel 2017.
La band di Seattle si è limitato a pochi spettacoli, di solito con un cantante ospite al posto del defunto Cornell. Alcuni hanno ipotizzato che la band abbia provato nuovi cantanti per un potenziale ritorno, usando il nome «Nudedragons» («Draghi nudi»: in realtà un anagramma di «Soundgarden»).
Tuttavia, la maggior parte delle loro collaborazioni sono state con cantanti donne che non assomigliano per niente a Chris Cornell, la cui voce e carisma restano indimenticati – al punto che esistono teorie della cospirazione articolate sulla sua morte, che non sarebbe avvenuta per suicidio: sarebbe stato eliminato violentemente perché in procinto, anche lui, di rivelare un circuito di traffico pedofilo di bambini. Un sussurro complottista simile corre nei riguardi di un altro suicida d’eccellenza, il popolarissimo chef e scrittore Anthony Bourdain.
Sostieni Renovatio 21
Nel loro spettacolo più recente durante un evento di beneficenza i Soundgarden hanno portato una cantante attivista nera di nome Shaina Shepherd, residente a Seattle, Washington, che definisce il suo lavoro un mix tra «gospel e garbage metal». Renovatio 21 ammette di non sapere cosa sia il garbage metal, arriva solo al thrash metal. Notiamo però che il mondo del rock ha esaurito persino la fantasia per i nomi di generi e sottogeneri.
Durante il concerto, la treccioluta cantante, tremendamente sovrappeso, ha deciso di lanciarsi dal palco: il famoso stage dive, pratica inveterata nel circuito rock di un tempo, piuttosto utilizzata anche nei dorati anni Novanta dei grunge e del resto della cosiddetta «musica alternativa».
Il risultato è stato drammatico, e si è sfiorata la tragedia. Di fatto, quando l’obesa ugola afroamericana si è lanciata dal palco, nessuno tra il pubblico ha voluto sorreggerla.
The new sassy overweight Soundgarden singer tried to crowdsurf but the crowd wasn’t into it and let her faceplant pic.twitter.com/vwj1IJ3OfT
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) January 3, 2025
Nei video in circolazione si sente la Shepherd esclamare «Sapevo di essere troppo pesante per voi figli di puttana…» mentre qualcuno tentava di metterla in piedi dopo il suo imbarazzante precipitare verso la nuda terra.
Poi la cantante è tornata barcollante sul palco, stordita. L’errore di calcolo della Shepherda è stato di fisica elementare, nota Zerohedge, «unito al fatto che la maggior parte dei fan dei Soundgarden ha ormai 50 anni e si è rapidamente spostata per evitare un altro costoso viaggio dal chiropratico».
«Probabilmente ha lasciato al suolo un dente» scrive amaro un commentatore di YouTube sotto il video che riprende l’intero concerto, che di per sé non è parso troppo memorabile.
Quello del tuffo sulla folla che finisce a terra è un evento raro, ma capitato. La sua comicità è stata riprodotta dall’attore bideniano Jack Black nella pellicola School of Rock ()
Aiuta Renovatio 21
Le immagini parlano di tante cose: sicuramente della fine di un’era, di una musica, oltre che del senso del decoro e del principio di realtà. È finita l’era del rock apollineo, dove i musicisti erano bellissimi anche con i jeans strappati. Il rock ucciso dal razzismo zelota gender-woke, dove la deformità, l’aberrazione, è premiata – anche quando è chiaro che il pubblico, letteralmente, non la regge.
Alcuni fan hanno notato che Shepherd non era molto brava a cantare le canzoni della band, sostenendo che se stavano davvero cercando un sostituto talentuoso per Chris Cornell, avrebbero dovuto parlare con la figlia di Cornell.
Soundgarden replaced Chris Cornell with Shaina Shepherd…a singer and community organizer. If only they had another female option that had close ties to the band’s legacy itself and possessed stellar vocals…one can only dream…oh wait.. Toni Cornell. pic.twitter.com/j3G0Ncpf50
— Johnny St.Pete (@JohnMcCloy) January 3, 2025
Il triste concerto, con la cantante obesa ferita dalla sua hybris e dalla gravità terrestre, tuttavia appare più rassicurante di altri: qui sappiamo perfettamente che da dove viene il male che colpisce il musicista, mentre in tantissimi altri casi, ampiamente riportati da Renovatio 21, malori improvvisi colpiscono sul palco, talvolta cagionando la morte.
Anche lì, a pensarci bene, c’è un grande segno di decadenza del rock, che da musica sedicente «ribelle» è diventata frusto megafono del conformismo e della propaganda politica, biopolitica dello Stato moderno: Renovatio 21 ha spesso ricordato quante band, quanti grandi nomi della musica hanno non solo raccomandato la vaccinazione, ma impedito a non vaccinati di accedere ai concerti.
Come nel caso dei Foo Fighters, un ulteriore nome che discende dall’età dell’oro del grunge (il cantante e chitarrista Dave Grohl era batterista dei Nirvana, altro grande capofila della musica promanante da Seattle), il cui percussionista è morto improvvisamente a 50 anni mentre era in tour in Sud America: il loro spettacoli erano rigorosamente proibiti ai non sierati.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Arte
Giovane cantante australiana abbandonata dalla sua etichetta discografiche per i testi contro Big Pharma, guerra e corruzione

Meet Iyah May.
She is an Australian based singer who just lost a contract with her management company because she refused to change these lyrics. It’s amazing! 🙏🏼 pic.twitter.com/wnTLKCalY4 — Ryan Fournier (@RyanAFournier) December 30, 2024
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Salute2 settimane fa
I malori della 4ª settimana 2025
-
Scuola6 giorni fa
Del bruco e della farfalla. La scuola verso algoritmi mostruosi
-
Pensiero2 settimane fa
Mons. Viganò: Bergoglio e Davos hanno la stessa agenda
-
Politica2 settimane fa
Esorcista pubblica una preghiera per Donald Trump
-
Spirito1 settimana fa
Perù: un cardinale chiama la polizia contro i fedeli che pregano il rosario
-
Armi biologiche2 settimane fa
La CIA ora crede al virus fuggito dal laboratorio di Wuhano
-
Pensiero2 settimane fa
La giornata della memoria selettiva
-
Sanità7 giorni fa
I malori della 5ª settimana 2025