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Mons. Viganò: Messaggio alle Forze dell’Ordine

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Renovatio 21 pubblica questo messaggio di Mons. Carlo Maria Viganò.

 

 

 

Messaggio

di Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo e Nunzio Apostolico

alle Forze dell’Ordine

 

Ciascuno di voi, cari fratelli delle Forze dell’Ordine, ha prestato giuramento all’inizio del proprio incarico, e ad ogni promozione esso è stato da voi rinnovato con la convinzione di chi è consapevole del proprio ruolo in difesa della Legge e del bene comune.

 

Questo giuramento si fonda su valori antichi, quali l’onore e il rispetto della parola data, chiamando Dio a vostro testimone. Ma nel giurare fedeltà alla Costituzione, come in passato si giurava fedeltà al Re, voi non vi siete privati delle vostre facoltà: rimanete esseri pensanti, dotati di un intelletto e di una volontà, in grado di discernere il bene dal male, poiché è questo che fa di voi degli esseri umani e non degli automi. 

 

In questi due anni, come tutti i cittadini, avete assistito ad un colpo di stato globale, progettato e realizzato col pretesto di una pandemia, nel quale i più elementari principi del diritto, della scienza e dell’etica professionale sono stati calpestati impunemente da persone che, come voi, avevano giurato: i governanti e i magistrati, di rispettare le leggi naturali e positive per il bene della Patria; i medici, di curare i malati e adoperarsi per salvare loro la vita; i giornalisti, di divulgare la verità.

 

Dinanzi a quanto vediamo accadere in tutto il mondo, comprendiamo quanti abbiano tradito il giuramento prestato, quanti abbiano rinnegato gli impegni assunti, quanti si siano dimostrati corrotti e asserviti al potere. 

 

Ora molti di voi, che nella fase iniziale dell’emergenza erano rimasti disorientati dall’incoerenza e dalla contraddittorietà delle informazioni, dei decreti, dei provvedimenti nominalmente volti al contenimento del contagio, hanno compreso di essere stati usati come strumenti di repressione delle legittime proteste dei cittadini, come se non aveste anche voi dei genitori anziani ricoverati in ospedale, dei figli che non possono frequentare le scuole, dei parenti privati del lavoro a causa della loro libera e legittima decisione di non sottoporsi all’inoculazione del siero genico sperimentale. 

 

Vi hanno usati come automi, pensando che foste disposti a un’obbedienza cieca e irrazionale verso un potere sempre più autoritario, repressivo e tirannico.

 

Nessuno vi ha chiesto cosa pensaste dell’assurdità di certi decreti, né se foste disposti a calpestare la Costituzione per eseguire ordini che hanno come solo scopo quello di distruggere il tessuto sociale, morale ed economico della Nazione.

 

Nessuno ha tenuto in considerazione il vostro senso di frustrazione nel vessare i vostri concittadini per le ragioni più assurde, esponendo voi e il Corpo che rappresentate al disprezzo delle persone oneste, colpevoli di non volersi sottoporre a una vaccinazione di massa sperimentale di cui iniziamo a vedere i risultati devastanti. E mentre eravate impegnati a multare l’anziana disabile o lo studente senza mascherina; mentre disperdevate la folla dei manifestanti con gli idranti e gli operai licenziati con i manganelli, i criminali erano deliberatamente lasciati liberi di rubare, aggredire, violentare gli Italiani. 

 

Quante volte, mentre imponete il rispetto di regole illegittime e incostituzionali, vi siete sentiti rimproverare per questo tradimento del vostro ruolo e del giuramento che avete fatto?

 

E quante volte avete pensato che le proteste dei cittadini erano giustificate, così come è giustificata la delusione che essi provano nel vedervi eseguire ordini degni di un regime totalitario?

 

Quante volte avreste voluto dire loro: «Sono dalla vostra parte, la penso come voi, mi vergogno di ciò che mi è stato ordinato»?

 

Molti di voi, liberamente e in conformità col diritto naturale e con le leggi vigenti, hanno scelto di non essere vaccinati: la vostra libera scelta vi ha privati del lavoro e della retribuzione; altri sono stati emarginati e costretti a consumare i pasti sui gradini della Questura o all’esterno della caserma; molti hanno ceduto, sotto la pressione psicologica dei superiori e dei colleghi, al ricatto infame di chi ha deciso, contro la Costituzione e le convenzioni internazionali, di discriminare una parte della popolazione.

 

Era questo che vi sareste aspettati, quando in alta uniforme avete gridato «Lo giuro», all’inizio della vostra carriera? 

 

Oggi questo colpo di stato, la cui evidenza è provata dalla premeditazione del disegno criminale in tutto il mondo e da un unico copione sotto un’unica regia, sembra vacillare in molti Stati; in Italia, dove un governo non eletto tradisce impunemente le basi del vivere civile e del diritto nel silenzio dei magistrati, i cittadini sono ostaggio di un’autorità autoreferenziale asservita a poteri sovranazionali e che agisce contro il popolo, impossibilitato a opporre resistenza alla sopraffazione e indifeso dalle Forze dell’Ordine, anzi da queste ulteriormente oppresso e punito.

 

Questa ingiustizia grida vendetta al cospetto di Dio e chiede una presa di posizione netta e determinata. Il silenzio, l’obbedienza cieca-pronta-assoluta, il rispetto delle regole per quieto vivere o per paura di ritorsioni non può costituire una giustificazione al protrarsi di una situazione ormai insostenibile. Ricordatevi di Norimberga, e di quanto sia valso ai condannati il giustificarsi con «eseguivo gli ordini». 

 

Vi esorto tutti, cari fratelli delle Forze dell’Ordine, a ricordarvi che non siete automi, come qualcuno vorrebbe farvi credere; che non siete droni senz’anima nelle mani di sconsiderati e traditori della Patria.

 

Siete persone capaci di gesti eroici, siete professionisti che hanno dedicato la propria vita alla difesa degli onesti e alla repressione del crimine, siete Cristiani che nel servizio della comunità devono conquistare il Cielo e diventare santi.

 

Pensate ai vostri colleghi che, in epoche che credevamo lontane, hanno saputo dire di no agli abusi e alla violenza della dittatura, rifiutandosi di collaborare con un potere tirannico nel perseguitare e discriminare i propri concittadini, anche a prezzo della loro vita.

 

Pensate agli atti eroici dei vostri compagni contro il crimine organizzato, e a quale sarebbe il loro giudizio sul vostro operato di oggi, sulla vostra connivenza a norme assurde e illegittime.

 

Pensate al discredito che il vostro comportamento getta sulla vostra immagine, e chiedetevi se esso non sia voluto da chi, invocando l’istituzione di un esercito europeo, cerca di destabilizzare la sicurezza nazionale e di indebolire le istituzioni ad essa preposte.

 

Perché è evidente che, nella perpetua rivoluzione imposta dall’alto, la distruzione dell’autorità inizia proprio nel renderla odiosa alle masse, nell’utilizzarla contro i cittadini e non contro i criminali, nello screditarla agli occhi degli onesti. 

 

Tra le vostre fila, in grandissima maggioranza, vi sono persone oneste a cui noi tutti guardiamo con rispetto e con gratitudine. Ricordatevi del giuramento prestato, della parola data, dell’onore di servire la Patria e soprattutto del giudizio di Dio, che vi chiederà conto di ciò che avete fatto come servitori dello Stato, come rappresentanti delle Forze dell’Ordine, come Cristiani.

 

Ricevete la mia paterna Benedizione, con la speranza che sappiate ritrovare l’orgoglio della vostra professione e la pace che potrete avere solo compiendo il bene e operando per la giustizia. 

 

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

 

29 Gennaio 2022

 

 

 

 

 

 

Renovatio 21 offre pubblica questo testo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni

 

 

Arte

Ode all’equinozio di primavera

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Oggi, 21 marzo, è il giorno dell’equinozio.

 

Tecnicamente, significa che la rivoluzione ha portato il sole allo zenit rispetto all’equatore.  Tecnicamente, questo momento è stato raggiunto ieri, 20 marzo, alle ore 22:24.

 

Questo è il giorno in cui il giorno è in equilibrio con la notte. Questo è il giorno in cui inizia la primavera – il momento di rinnovamento, di rigenerazione della vita. Anche se il mondo moderno non vi fa più caso, l’importanza di questo giorno è conosciuta, e misteriosamente tramandata, nei millenni della storia umana.

 

Come ad ogni equinozio, Renovatio 21 vuole scrivere qualcosa. O meglio, lasciare la parola a quei pochi che hanno voluto, nel corso della storia, significare sulla cara la meraviglia di questo momento.

 

Questa poesia si chiama proprio L’Equinozio di PrimaveraThe Spring Equinox»). L’autrice è Anne Ridler (1912-2001), poetessa inglese che aveva lavorato con T.S. Eliot. Questi versi sono stati scritti alla fine degli anni Trenta.

 

Concediamoci questo momento di meditazione estetica. Concediamoci questa «pausa tra il sonno e la veglia».

 

Sospendiamoci in questa metafisica del passaggio, quando «il sole oscilla sulla linea equinoziale», e la nostra anima può permettersi per un attimo di concepire la bellezza del creato e dei suoi cicli.

 

 

Now is the pause between asleep and awake: Two seasons take

A colour and quality each from each as yet.

The new stage-set

Spandril, column and fan of spring is raised against the

winter backdrop.

Murrey and soft;

Now aloft

The sun swings on the equinoctial line.

Few flowers yet shine:

The hellebore hangs a clear green bell and opulent leaves

above dark mould;

The light is cold

In arum leaves, and a primrose flickers

Here and there; the first cool bird-song flickers in the thicket.

Clouds arc pale as the pollen from sallows;

March fallows are white with lime like frost.

 

This is the pause between asleep and awake:

The pause of contemplation and of piece,

Before the earth must teem and the heart ache.

This is the child’s pause, before it sees

That the choice of one way has denied the other;

Must choose the either, or both, of to care and not to care;

Before the light or darkness shall discover

Irreparable loss; before it must take

Blame for the creature caught in the necessary snare:

Receiving a profit, before it holds a share.

 

Ora è la pausa tra il sonno e la veglia: due stagioni prendono

ancora un colore e una qualità ciascuna da ciascuna.

Sullo sfondo invernale si erge

la nuova scenografia con pennacchio, colonna e ventaglio di primavera.

fulva e morbida; Ora in alto

Il sole oscilla sulla linea equinoziale.

Pochi fiori brillano ancora:

l’elleboro pende un chiaro campanello verde e foglie opulente

sopra la muffa scura;

La luce è fredda

nelle foglie di arum, e una primula guizza qua e là;

il primo fresco canto degli uccelli guizza nella boscaglia.

Le nuvole sono pallide come il polline dei salici;

I maggesi di marzo sono bianchi di calce come il gelo.







Questa è la pausa tra il sonno ela veglia:

la pausa della contemplazione e del silenzio,

prima che la terra brulichi e il cuore soffra.

Questa è la pausa del bambino, prima che veda

che la scelta di un modo ha negato l’altro;

Deve scegliere l’uno o l’altro,

o entrambi, di preoccuparsi e non preoccuparsi;

Prima che la luce o l’oscurità scoprano

una perdita irreparabile; prima che debba prendersi 

La colpa per la creatura presa nella trappola necessaria:

ricevere un profitto, prima che detenga una quota

 

 

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Pensiero

L’arresto di Trump può portare alla pace mondiale?

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Donald Trump potrebbe essere arrestato questo martedì. Dopo alcune voci trapelate ai media, lo ha dichiarato lui stesso sul suo social Truth.

 

L’ex presidente Donald Trump ha annunciato sabato che si aspetta di essere arrestato da un procuratore distrettuale di Nuova York la prossima settimana e ha invitato i suoi sostenitori a sollevarsi in protesta.

 

«Fughe di notizie illegali da un ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan corrotto e altamente politico, che ha permesso di stabilire nuovi record di crimini violenti e il cui leader è finanziato da George Soros, indicano che, senza che nessun crimine possa essere provato, e sulla base di un vecchia e completamente sfatata (da numerosi altri pubblici ministeri) favola, il candidato repubblicano di gran lunga leader ed ex presidente degli Stati Uniti d’America, sarà ARRESTATO martedì della prossima settimana», ha scritto Trump, tutto in caratteri maiuscoli.

 

L’ex presidente sarebbe incriminato per questioni legate ad un presunto pagamento per il silenzio – in America lo chiamano hush money – alla pornostar Stormy Daniels, con la quale avrebbe passato una nottata molti anni fa. Il cavillo starebbe nel fatto che quello potrebbe essere danaro elettorale.

 

Il riferimento a George Soros nel messaggio di Trump riguarda una dinamica sconosciuta in Italia, dove il finanziere magiaro è noto più che altro per gli aiuti alle ONG dell’immigrazione e per la megaspeculazione che distrusse la lira italiana nel 1992. In America George Soros ha implementato in questi anni una tecnica nuova: sostiene i candidati procuratori, così da modificare completamente gli equilibri cittadini (i criminali vengono messi subito in libertà, talvolta anche senza cauzione, ritenuta ora «razzista»).

 

La notizia dell’arresto di un ex presidente non ha precedenti nella storia americana. Ne ha, tuttavia, in quella dei Paesi del Terzo Mondo. Trump lo ha notato nel proseguo del suo messaggio.

 

«La nostra nazione ora è il terzo mondo e sta morendo. Il sogno americano è morto! Gli anarchici di sinistra radicale hanno rubato le nostre elezioni presidenziali e, con esse, il cuore del nostro Paese. I patrioti americani vengono arrestati e tenuti in cattività come animali, mentre criminali e teppisti di sinistra possono vagare per le strade, uccidendo e bruciando senza punizione. Milioni di persone stanno invadendo i nostri confini aperti, molti provenienti da carceri e istituti psichiatrici. La criminalità e l’inflazione stanno distruggendo il nostro stesso stile di vita».

 

L’effetto, al momento, è stato quello di ricompattare il Partito Repubblicano attorno a Trump, che affronta la sfida impegnativa da parte della candidatura del posato, e amatissimo, governatore della Florida Ron De Santis. La destra americana istituzionale ora parla di Banana Republic e si trova giustificata nel farlo da questo inedito assoluto di un ex presidente messo in manette. La simpatia va comunque al di là del partito. Elon Musk ha scritto che se Trump verrà arrestato vincerà le prossime elezioni con una valanga di voti.

 

Si specula in rete su quali possano essere i motivi di una mossa del genere. I democratici vogliono creare un diversivo – un’arma di distrazione di massa – così da distogliere l’attenzione del popolo dal collasso bancario che sta travolgendo le piccole banche americane, in attesa che si possano contagiare le grandi? Vogliono essere liberi di salvare con i soldi dei contribuenti gli istituti amici?

 

Oppure si tratta del problema di Biden? Il Partito Repubblicano ha appena rivelato un’ulteriore tassello nella saga della corruzione del clan Biden: milionate dai cinesi (quelli con cui Washington ora minaccia la guerra per Taiwan… ma a cui ha di fatto lasciato l’Afghanistan e i suoi trilioni minerari) sarebbero finite anche a Hallei Biden, la vedova di Beau Biden, il figlio morto di Joe, la quale ha pensato bene, in una squallida soap opera di terz’ordine, di mettersi con il cognato drogato e depravato, Hunter Biden.

 

Sui media il nuovo scandalo di estrema corruzione dei Biden non attacca, ma sempre più in realtà cominciano a scoprirlo (non i lettori di Renovatio 21, che ne sono informati da anni e anni, anche e soprattutto riguardo  le trame cinesi dei Biden, che passa per barili di petrolio delle riserve USA venduti stranamente ora a Pechino e pericolose centrali nucleari cinesi in cui ha investito Biden jr.).

 

E quindi, di cosa si tratta davvero? Non abbiamo certezza. Ma ci sono voci che girano che sono allucinanti – o incoraggianti, non sappiamo bene dire. Secondo Alex Jones, che cita fonti che è facile credere che abbia, Trump sarebbe già in contatto con la procura di Manhattan per costituirsi martedì. Perché mai dovrebbe farlo?

 

Trump è un uomo di spettacolo, e quindi ha ben presente la teatralità e il significato di tutto il processo mediatico-giudiziario: ti mettono le manette, ti leggono i tuoi diritti (come nei film, sì), ti portano dentro per prenderti le impronte digitali… in America vi è inoltre l’abitudine della perp walk: le forze dell’ordine fanno sfilare in luogo pubblico l’accusato ammanettato, portato via da orde di agenti armati, mentre telecamere e obiettivi fotografici riprendono tutto, tra giornalisti che urlano domande e popolani che urlano e basta. Curiosamente, la pratica fu popolarizzata negli Ottanta da un famoso procurato di Nuova York, Rudolph Giuliani, che poi diverrà avvocato di Trump (e tra i primi depositari del laptop dall’inferno di Hunter Biden).

 

Donald sta allora cercando di spettacolizzare il suo arresto? Lo fa per motivi elettorali – la persecuzione potrebbe sbaragliare chiunque alle primarie – o ha in mente altro?

 

«Protestate, riprendetevi la nostra Nazione!» scriveva Trump in chiusura del messaggio. È un messaggio particolarmente rilevante: perché l’ultima volta che lo ha detto, è finito nei guai, accusato di aver fomentato il J6, ossia la protesta del 6 gennaio 2021 al Campidoglio di Washington. Anche qui, c’è una sfumatura da considerare: come riportato da Renovatio 21, la narrativa ufficiale sugli eventi di Capitol Hill – quella dei democratici – sta crollando sotto l’esposizione dei video di sorveglianza, finora incredibilmente secretati, che mostrano la polizia aiutare i manifestanti, i quali dentro al Palazzo si comportano pacificamente. Il fatto che nella massa vi fosse una grande quantità di agenti FBI è oramai indiscutibile verità pubblica accettata dalle stesse testate dell’establishment.

 

Trump sta chiedendo un’altra sollevazione popolare, questa volta in tutto il Paese?

 

Qui sta, in verità, la chiave di volta non solo per la politica americana, ma per il destino del pianeta. Non crediamo di esagerare.

 

Il mondo non è mai stato così vicino alla guerra termonucleare, nemmeno a Cuba con Kennedy e Krushev (che, da uomini, risolsero la cosa), nemmeno durante tutta la Guerra Fredda. Questo sta a significare che il problema, per lo Stato profondo di Washington, non è mai stato il comunismo… è, forse, l’odio totale per la Russia e per l’Europa, è l’odio per la vita e per la Civiltà, è l’hybris distruttiva che possiede le menti di chi dispone segretamente di tanto potere. Non abbiamo dubbi a dire che questa pulsione è una pulsione demoniaca.

 

Trump in questi giorni si è scagliato, e a più riprese, contro l’apparato militare e diplomatico statunitense, facendo nomi e cognomi (i neocon e Victoria Nuland), annunciando la sua cancellazione in caso di vittoria elettorale.

 

Ha detto pure che con lui al potere la guerra non sarebbe mai iniziata, e che lui sarebbe in grado di risolverla in 24 ore. Gli crediamo. E per un semplice motivo: come ha rivendicato lui stesso, è di fatto uno degli unici presidenti USA che non ha iniziato guerre nel suo mandato.

 

Ora, una crisi della politica interna americana, esacerbata dall’arresto e magari perfino dall’imprigionamento dell’idolo di milioni di americani working e middle-class oramai disgustati irreversibilmente dalle élite e dal sistema, non potrebbe che togliere la pressione USA sull’Ucraina. E di qui, si arriverebbe subito alla fine della guerra: perché abbiamo imparato che sono gli angloamericani a non volere la pace, come dimostrato dalla visita di Boris Johnson ad aprile 2022, quando pareva che Mosca e Kiev avessero trovato l’accordo, per far saltare tutto.

 

Lo scenario di caos in America può andare dalla protesta pacifica (come il J6) alla vera guerra civile, la Seconda Guerra Civile americana tanto annunciata in questi anni praticamente da politiciinvestitori, utenti social e dagli stessi interessati Trump e Biden. La società è polarizzata in modo inguaribile, le posizioni – su ogni argomento, e pensate solo alla questione dell’aborto alla Corte Suprema – sono inconciliabili. In America convivono due tribù antropologicamente opposte. Gli hutu e i tutsi del Ruanda nel 1994.

 

Non che l’amministrazione non abbia fatto le debite preparazioni: appena iniziata l’era Biden era cominciata la conversione degli obiettivi delle agenzie di sicurezza (come l’FBI): non più i terroristi, ma i «terroristi domestici», e cioè genitori che si oppongono agli indottrinamenti gender-razzisti nelle scuole, dissidenti pandemici, persone dubbiose del voto elettronico, utenti social «conservatori», più ovviamente i sostenitori del MAGA… ultimamente si è appreso che pure i cattolici della Messa in latino erano nel mirino dell’FBI.

 

Lo scontro tra le parti può diventare conflitto aperto. Hutu e vatussi d’improvviso non convivono più.

 

A quel punto, il drone americano, invece che volare sul Mar Nero (e farsi pisciare addosso dal Su-27 russo) potrebbe ripiegare nel lavoro, ben più orribile, di sorvegliare e bombardare qualche fattoria in Ohio, Wyoming, Idaho, il paesino della Florida, il ranch nello Utah, la cittadina del Wisconsin…  il fatto che gli americani, grazie al Primo Emendamento della loro Costituzione, sia armati fino ai denti, può essere ovviato dal potere solo con l’uso di tecnologie come quelle degli UAV (in attesa di robocani e slaughterbots). È una prospettiva orrenda, tuttavia è quella che sposterebbe indietro le lancette dello sterminio atomico.

 

Sì, una guerra civile americana può salvare il pianeta dalla distruzione terminale. Il gioco in cui si è messo Trump è questo.

 

Trump è un personaggio principale di questa storia pazzesca. È l’uomo che può riportare la pace e l’ordine sulla Terra. Ha bisogno di una mano, perché non può nulla da solo: ciò che egli può fare è possibile solo grazie al fatto che egli rappresenta un intero popolo.

 

Non abbiamo idea di cosa dobbiamo aspettarci. Potrebbe succedere di tutto, così come tutto potrebbe risolversi in un puf. Solo cani che abbaiano, per guadagni di carriera o calcoli di politica spettacolo. Oppure potrebbe innescarsi il cambiamento di cui il mondo ha disperatamente bisogno in quest’ora buia.

 

Abbiamo bisogno che i ragazzi ucraini e i ragazzi russi non muoiano più. Abbiamo bisogno di ridare impulso alla nostra economia devastata, ridare energia alle imprese ormai sfinite, finire di impiccare la povera gente alle bollette. Abbiamo bisogno di far ripartire una Civiltà della vita che si opponga alla Cultura della Morte.

 

Preghiamo perché ciò avvenga, per qualsiasi via.

 

In passato Renovatio 21 ha fatto dire delle Messe per il presidente Trump. Ora ne faremo dire una per il popolo americano, che, solo, ha in mano la possibilità di far capitolare il vero Impero del Male che ci minaccia tutti.

 

Che il Signore ci aiuti in quest’ora di tenebra. Che il Signore ci aiuti a vincere sull’Impero della Morte.

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

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Pensiero

Viva San Patrizio!

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«Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l’amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore, la mia fede crebbe e il mio spirito era portato a far circa cento preghiere al giorno e quasi altrettante durante la notte, perché allora il mio spirito era pieno di ardore»

 

Così si racconta San Patrizio nella sua Confessio — uno dei due scritti da lui lasciati, insieme alle Epistula — parlando di quando fu rapito in giovane età e poi venduto come schiavo. 

 

Lo stesso ardore alimentò questo grande vescovo cristiano per tutta la sua vita, convertendo al Cristianesimo tutte le terre pagane ed inglobando, sotto il segno della Croce di Cristo, la cultura celtica con tutti i suoi simboli.

 

Così come i simboli della tradizione romana vennero non soppressi, ma cristianizzati, così si deve a San Patrizio la cristianizzazione dell’affascinante cultura celtica. Si deve al santo vescovo, ad esempio, l’introduzione della croce solare sulla croce latina, a formare ciò che oggi conosciamo come croce celtica. 

 

Al di là del carattere ampiamente goliardico che ha assunto questa festività, in particolare in Irlanda della quale San Patrizio è patrono assieme a Santa Brigida e a San Columba, la festività porta una piccola pausa nel digiuno quaresimale, invitandoci ad ammirare la semplicità ma allo stesso la profondità con cui San Patrizio evangelizzava i popoli pagani. 

 

Prendiamo, ad esempio, l’immagine del trifoglio, che vediamo utilizzato come magno simbolo per il St. Patrick day: esso non è solo un addobbo o un ricamo da indossare per questa festività, ma è il simbolo attraverso il quale, con una genialità ed un intelletto che ben si addice ai santi, San Patrizio spiegò ai pagani il mistero della Santissima Trinità, del Dio Trino ed Uno, di quelle Tre Persone uguali ma distinte. 

 

Un’usanza tipicamente irlandese vuole che quest’oggi si beva un buon boccale di birra in compagnia, con un trifoglio posizionato proprio sul fondale del bicchiere e che, a fine bevuta, andrebbe mangiato. 

 

Possa questo santo vescovo missionario accompagnarci in questi tempi bui, scacciare i serpenti come fece in Irlanda secondo ciò che narra la tradizione: non è banale pensare che quei serpenti fossero proprio il simbolo delle impurità, delle corruzioni, e di tutti quei mali che una società senza Dio ha attirato a sé.

 

La corazza di San Patrizio, una potente preghiera composta dal Santo stesso, ci accompagni, ci protegga e ci guidi oggi e sempre:

 

 

Io sorgo oggi Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,

Alla fede nell’Essere Uno e Trino,

Alla confessione dell’unità

Del Creatore del Creato.

 

Io sorgo oggi

Grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,

Alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,

Alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,

Alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.

 

Io sorgo oggi

Grazie alla forza dell’amore dei cherubini,

In obbedienza agli angeli,

Al servizio degli arcangeli,

Nella speranza della resurrezione e della ricompensa,

Nelle preghiere dei patriarchi,

Nelle predizioni dei profeti,

Nella predicazione degli Apostoli,

Nella fede dei confessori,

Nell’innocenza delle sante vergini,

Nelle imprese degli uomini giusti.

 

Io sorgo oggi

Grazie alla forza del cielo:

Luce del sole,

Fulgore della luna,

Splendore del fuoco,

Velocità del lampo,

Rapidità del vento,

Profondità del mare,

Stabilità della terra,

Saldezza della roccia.

 

Io sorgo oggi

Grazie alla forza del Signore che mi guida:

Il potere di Dio per sollevarmi,

La saggezza di Dio per guidarmi,

L’occhio di Dio per guardare davanti a me,

L’orecchio di Dio per udirmi,

La parola di Dio a parlare per me,

La mano di Dio a difendermi,

la via di Dio che si apre davanti a me,

Lo scudo di Dio che mi protegge,

L’esercito di Dio che mi salva

dai tranelli dei diavoli,

Dalle tentazioni del vizio,

Da chiunque mi voglia del male,

vicino e lontano,

Solo e nella moltitudine.

 

Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali

Contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima

Contro le stregonerie di falsi profeti,

Contro le leggi nere del paganesimo,

Contro le leggi false degli eretici,

Contro la pratica dell’idolatria,

Contro i sortilegi di streghe e druidi e maghi,

Contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo.

 

Cristo fammi da scudo oggi

Contro il veleno, contro il fuoco,

Contro l’annegamento, contro ogni ferita,

Così che io possa avere un’abbondanza di ricompense,

Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,

Cristo in me, Cristo sotto di me, Cristo sopra di me,

Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra,

Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo,

Cristo quando mi alzo,

Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa,

Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me,

Cristo in ogni occhio che mi guarda,

Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.

 

Io sorgo oggi

Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,

Alla fede nell’Essere Uno e Trino,

Alla confessione dell’unità

Del Creatore del Creato.

 

Buon Festa di San Patrizio!

 

Cristiano Lugli 

 

 

 

 

 

 

Immagine di Nheyob via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

 

 

 

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