Protesta
Milano, rabbia e tristezza
Sono sempre più disarmanti le immagini che arrivano dalla protesta del sabato di Milano.
Quelle della settimana scorsa, ci avevano devastato il cuore. Non avevamo mai visto una cosa del genere.
Dopo il giro di vite della Lamorgese che ha di fatto impedito le proteste in città – sulla costituzionalità della questione si esprimerà forse qualcuno più avanti – la massa di Milano si è ristretta. Sono spariti, ad occhio, molti anarchici, centrosocialisti, pure quelli di destra sembrano meno.
Sono rimasti però, le signore, gli anziani, i ragazzi qualunque, gli uomini col giubbino, le ragazze con lo zainetto. La gente comune c’è ancora, tutta.
È considerando questo che ci interroghiamo su quello che stanno facendo le forze dell’ordine, in numero sempre più corposo, e con agenti in borghese sempre più, diciamo così, determinati.
Le scene di «identificazione di massa» non sono edificanti, ma forse è un limite nostro, che non conosciamo bene la legge e i modi della sua applicazione.
A cominciare dallo storico punto di concentramento della protesta, Piazza Fontana, dove ora non c’è praticamente nessuno, se non le solite forze dell’ordine intente a «identificazioni possibili manifestanti No Green Pass».
Per esempio qui, non abbiamo capito cosa avessero fatto le persone fermate.
In piazza Duomo, come sempre, c’è qualcuno che prega ad alta voce. La visione del rosario circondato da scudi, caschi e manganelli ci impressiona ancora tantissimo.
La mesta cavalcata continua con un’altra trista scena ripresa dalle telecamere di Local Team. Ecco un ragazzo mascherato discutere con un forse ancor più giovane no green pass.
«Non farai niente senza green pass», dice il mascherino tronfio, forse per vantarsi, forse per inserire negli ascoltatori questo pensiero desolante – l’emarginazione è dietro l’angolo. Dice che così non andrà più al ristorante, parla di ignoranza dei non vaccinati: insomma la solita solfa, trita e ritrita.
Preghiamo il lettore di fissare un piccolo, ma eloquente dettaglio: il vaccinato, che difende con passione e coraggio mascherina e siero genico anche davanti a chi gli parla del lavoro perso, porta l’orecchino come un rocker.
Abbiamo paura, come scritto su Renovatio 21, che questo tipo di intraprendenza pro-vax possa generare, nell’ipotesi assai prossima di un lockdown totale, i presupposti per un pogrom biotico contro i non vaccinati.
Tuttavia, l’apice dello sconforto lo si raggiunge guardando la clip «Ciclista No Green Pass identificato dalla polizia e allontanato da piazza Duomo».
Si tratta di un signore che si era visto in Piazza anche sabato scorso, un uomo anziano con una bici tappatissima: bandierona sul retro e lucci intermittenti tricolori sul sellino, sul manubrio, sui raggi, sul telaio, ovunque. Un vero fenomeno zonale, che stavolta si è portato dietro, ligio alle direttive, anche una mascherina, ovviamente tricolore. Oltre all’ombrello.
Ebbene, il signore viene mandato via. «Deve andar via» gli ordinano, non si capisce bene perché. Gli spingono via la bici. Qualche uomo in borghese, e qualcuno in divisa, lo porta verso Palazzo Reale, tra le volanti. Viene portato ancora più avanti, tra una selva di camionette blindate. Non capiamo cosa succede, la didascalia del video dice che sarebbe stato «identificato».
Tuttavia vediamo ad una scena che polverizza il morale all’istante. Per motivi che non comprendiamo, iniziano a spegnere le lucette della bici fenomenale. Una ad una. Alla fine, di acceso non rimane più niente.
Spento tutto. Spento tutto.
Sì, una scena simbolica. Assai.,
Ah, dimenticavamo.
A Roma c’è stata una manifestazione femminista intitolata «non una di meno», con grande profusione di asterischi (tant*, tutt*) e di inni all’aborto, che è quella cosa con cui si possono fare anche i vaccini. Tutto OK.
Sempre nella capitale, stamattina mega-manifestazione «contro la manovra di governo» (tse) di CGIL-CISL-UIL, con sventolare di bandiere rosso con logo fresche di stamperia. Anche lì, tutto OK.
Chissà perché, per le femministe e ai sindacalisti il trattamento è diverso rispetto a quello dei no green pass.
Qualcuno vuole avanzare un’ipotesi?
Immagini video di Local Team
Immagine screenshot da YouTube
Protesta
Bolsonaro guida una manifestazione massiva per la libertà di parola in Brasile
Migliaia di brasiliani hanno inondato le strade delle città sabato per protestare contro la crociata di censura del governo contro la piattaforma X di Elon Musk e la libertà di parola.
La manifestazione, tenutasi sabato nel giorno dell’Indipendenza, è stata guidata dall’ex presidente brasiliano Jair Messias Bolsonaro, che ha dichiarato, rispondendo al giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes: «spero che il Senato federale ponga un freno ad Alexandre de Moraes, questo dittatore che fa più danni al Brasile dello stesso Luiz Inacio Lula da Silva».
There’s a massive free speech protest in Brazil today.
The media coverage:
CNN – nothing
AP – nothing
Reuters – nothing
NYT – nothing— John LeFevre (@JohnLeFevre) September 7, 2024
More from @ezralevant’s great team pic.twitter.com/9vin0bEVbC
— John LeFevre (@JohnLeFevre) September 7, 2024
Massive rally in Sao Paulo against the President Da Silva.
Brazil, in spite of what their politicians will have you believe, loves Israel and proudly fly the Israeli flagObrigado Brasil pic.twitter.com/4gvRUNUKL6
— #EBluemountain1 🎗 (@EBluemountain1) September 7, 2024
🚨| ÚLTIMA HORA: Protesta absolutamente masiva hoy en Brasil por a favor de la libertad de expresión. Los grandes medios de comunicación no te mostrarán esto 👇 DALE ME GUSTA y RT para que le duela al comunista y tirano Lula Da Silva. 🇧🇷 pic.twitter.com/95Gn4bmWNg
— Eduardo Menoni (@eduardomenoni) September 7, 2024
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Diversi account X di rilievo, tra cui il giornalista Michael Shellenberger, stanno riportando dal viale principale di San Paolo, dove decine di migliaia si sono radunate oggi per opporsi a Lula e de Moraes che hanno recentemente bloccato X a livello nazionale.
«Il presidente brasiliano Lula e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes affermano che devono bloccare X per proteggere l’indipendenza del Brasile. X è una piattaforma per parole pericolose, false e odiose, affermano, e molte di queste parole violano le leggi e la Costituzione del Brasile» scrive lo Shellenberger, già noto per i cosiddetti «Twitter Files».
«Ma la loro censura va ben oltre quanto consentito dalla costituzione brasiliana. Il governo ha chiesto che X e altri social network censurino e bandiscano singole persone, tra cui giornalisti e politici. Tali divieti sono immorali, illegali e incostituzionali. Costituiscono un’interferenza elettorale e minano la democrazia impedendo ai candidati di far circolare la parola».
«Sono d’accordo che mentire è sbagliato, l’incitamento all’odio è brutto e ci sono limiti alla libertà di parola. Non dobbiamo permettere alle persone di usare parole che causano direttamente violenza fisica».
Brazilian President Lula and Supreme Court Justice Alexandre de Moraes say they must block X to protect Brazil’s independence. X is a platform for dangerous, false, and hateful words, they say, and many of those words violate Brazil’s laws and Constitution.
But their censorship… pic.twitter.com/mu1lROzzoN
— Michael Shellenberger (@shellenberger) September 7, 2024
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«Ma tutti mentono, tutti si impegnano in discorsi d’odio, e i limiti alla libertà di parola non devono mai includere le elezioni. Immagina cosa succederebbe se fosse illegale mentire: tutti dovrebbero andare in prigione a partire dai giornalisti e dai politici. Quanto ai discorsi d’odio, Lula ha espresso odio quando ha elogiato Adolf Hitler? Non esprime odio ogni volta che parla di Elon Musk e Jair Bolsonaro?»
«La gente incolpa il discorso per il caos del 6 gennaio negli Stati Uniti e dell’8 gennaio in Brasile. Ma gli eventi di quei giorni sono stati il risultato di una sicurezza inadeguata, non di qualcosa che qualcuno ha detto online. E se il governo può censurare informazioni elettorali sfavorevoli, come potrebbe qualcuno sapere se il governo ha rubato un’elezione?» continua lo Shellenbergherro.
«La democrazia e le elezioni sicure dipendono dalla libertà di parola. L’idea che dobbiamo censurare la parola per proteggere la democrazia è in linea con altre idee orwelliane come “La guerra è pace” e “La schiavitù è libertà”. Per migliaia di anni, democrazia e libertà hanno camminato mano nella mano, così come censura e dittatura».
«Tutti sanno nel profondo del loro cuore che la censura è sbagliata. Sappiamo tutti di essere imperfetti e di non sapere tutto. Sappiamo di fare affidamento sugli altri per scoprire la verità. Perché, allora, così tante persone vogliono la censura?»
The crowd was absolutely enormous. Without a doubt one of the largest free speech protests in history. pic.twitter.com/npVeBE5f6I
— Michael Shellenberger (@shellenberger) September 7, 2024
— Michael Shellenberger (@shellenberger) September 7, 2024
Come riportato da Renovatio 21, X e in generale le aziende di Musk sono sotto attacco da parte di quello che è oramai considerato come il sovrano de facto del Brasile, il giudice supremo Alexandre de Moraes, che ha chiuso il social, multato con cifre folli chiunque vi acceda tramite VPN (a parte gli account del presidente Lula, che continuano a postarvi fischiettosamente) e perfino messo sotto attacco giudiziario Starlink, un’altra società di Musk ma totalmente separata da X, in una mossa unica che incute timore a qualsiasi investitore estero.
Starlink, peraltro, era stata premiata solo un anno fa perché tramite i suoi satelliti fornisce connessione alle scuole brasiliane dell’entroterra amazzonico.
La battaglia è proseguita con la pubblicazione da parte di X dei cosiddetti «Alexandre Files», in cui si dà conto delle richieste di censura di De Moraes su X, che quest’ultimo ritiene illegali ed incostituzionali secondo l’ordinamento brasiliano. In almeno un caso, era richiesta la censura di un senatore dell’opposizione.
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Come riportato da Renovatio 21, potenti manifestazioni pro-Bolsonaro si erano viste anche sei mesi fa.
Il governo Lula ha quindi avviato un’indagine su Bolsonaro, gli ha sequestrato il passaporto e successivamente gli è stato impedito di candidarsi fino al 2030 dal tribunale elettorale.
L’ex presidente è stato incriminato per falsificazione dello status vaccinale (con il rischio di sentenza da 12 anni di carcere); sul vaccino il Lula è particolarmente attento, partecipando appena eletto a campagne di vaccinazione di massa a base di grotteschi balletti con siringhe giganti.
Da quando ha lasciato la presidenza, Bolsonaro ha dovuto affrontare diverse indagini contro di lui, inclusa l’accusa di un «tentato colpo di Stato» per i moti del gennaio di quest’anno. A giugno gli è stato vietato di candidarsi alle elezioni fino al 2030.
Tra le accuse mossegli pubblicamente, anche quella di aver molestato una balena.
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Immagine da Twitter
Protesta
Migliaia di persone manifestano contro il nuovo primo ministro francese
In Paris, everyone is protesting against everything: thousands of people came out to express their dissatisfaction with Macron, the new Prime Minister Barnier, left-wing politicians led by Le Pen, and Israel’s actions in Gaza.
The nuclear mixture has not yet flared up, but the… pic.twitter.com/uyl4Fs9444 — Readean (@readeancom) September 7, 2024
🔴 Manifestation #Paris #7septembre “Coup de force” de #Macron : plusieurs milliers de personnes dans la rue pic.twitter.com/KlKm5bCBYq
— L’Echiquier social (@EchiquierSocial) September 7, 2024
🌍🇺🇳🔴⚪️🟢ALERTE-URGENT 🇪🇺UE🇫🇷 France 💥💥💥 💥💥💥 Il faut destituer Emmanuel Macron et ses suiveurs sans attendre !!
La manifestation pour demander la destitution d’Emmanuel Macron à rassemblé ce samedi plus de 160000 personnes à Paris et plus de 300000 dans toute la France… pic.twitter.com/1hb2HiBubj — Christ 24 International (@Christ24Intern1) September 7, 2024
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Mass protests in France
Demonstrators took to the streets of Paris after Macron decided to appoint Michel Barnier, a representative of the right, as prime minister when the left won the parliamentary elections. Demonstrators carried placards with the slogans: ” Macron stole our… pic.twitter.com/amKRv341MV — Peacemaker (@peacemaket71) September 8, 2024
🔴Retour en images sur la manifestation contre le coup de force de #Macron, pour sa destitution, pour la censure ou la démission de #Barnier et pour nos revendications à #Paris.
📹 @RemyBuisine#MarcheDestitution #MacronDestitution #BarnierDemissionpic.twitter.com/MNEPS16QTk — Peuple Révolté 📣 (@PeupleRevolte) September 7, 2024
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‼️HUGE 🔊 mobilization today in Paris 🇨🇵 during ongoing protest 🪧 against the legislative coup by Macron, who appointed ultra conservative politican Barnier as new Prime Minister in contrast to the majority of French people, who decided for the leftist LFI Alliance. pic.twitter.com/bw7pmSOjEM
— Jazzy (@JazzyBellBray) September 7, 2024
🔴 Manifestation à Paris contre la nomination de Michel Barnier à Matignon #antifas #ultragauche #NFP #PremierMinistre #Macron #MarcheDestitution #7septembre pic.twitter.com/n6JSbLWjT1
— Valeurs actuelles ن (@Valeurs) September 7, 2024
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Protesta
La polizia britannica continua ad arrestare bambini e anziani per la «rivolta» seguita alle bimbe accoltellate
Il governo del Regno Unito ha scatenato il suo stato di polizia per perseguire bambini e anziani che hanno fomentato una rivolta dopo che undici bambine sono state accoltellate il mese scorso da un migrante di seconda generazione che ha ucciso tre di loro.
In risposta alla strage di Southport, la popolazione locale di Southport, in Inghilterra, è scesa in piazza e molti hanno fatto irruzione in un vicino centro per migranti e si sono scontrati con la polizia.
Tra le 30 persone accusate di disordini a Southport e Liverpool c’erano anche due ragazzi di 12 anni.
The U.K. has arrested a 12-year-old boy for attending a protest.
The U.K. is trying to instill fear into the hearts and minds of its citizens so the invasion can continue on.
Fear no one. pic.twitter.com/b4Bp6ARUV9
— Breanna Morello (@BreannaMorello) August 12, 2024
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La polizia afferma che uno dei ragazzi ha lanciato un «missile» contro un furgone della polizia durante la manifestazione.
A livello nazionale sono state arrestate almeno 900 persone e più di 460 sono state incriminate, tra cui un ragazzo di Manchester di 13 anni.
La scorsa settimana, tre ragazzi adolescenti di 15, 16 e 17 anni sono stati arrestati a Hull con l’accusa di «sospetto di disordini violenti» in seguito a una manifestazione anti-immigrazione.
Le autorità britanniche hanno inoltre condannato un uomo di 69 anni a quasi tre anni di prigione per aver impugnato una mazza di legno durante la rivolta di Southport.
Messed up https://t.co/QFXPqUwiJV
— Elon Musk (@elonmusk) August 10, 2024
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La repressione nei confronti della protesta intanto va avanti, è il caso di dire, casa per casa.
I cittadini che scendono in piazza per esprimere la loro opposizione all’immigrazione di massa possono aspettarsi visite da parte della polizia, come si vede nel post sui social media riportato di seguito, in cui il ministero dell’Interno del Regno Unito si vantava di dare la caccia ai trasgressori.
Knock, knock.
Anyone who commits violent disorder should be expecting a visit like this ???? pic.twitter.com/5ejoNRTaDb
— Home Office (@ukhomeoffice) August 11, 2024
La polizia britannica sta inoltre incarcerando cittadini che osano pubblicare contenuti offensivi online, tra cui un padre di 31 anni recentemente incarcerato per 12 settimane per un post su Facebook ritenuto «offensivo o minaccioso» secondo la definizione del Communications Act.
???????????? “Am I going to be locked up for the night? Do I need to bring my medications?”
Welcome to 2024 Britain where The Police arrive at your home to arrest you for comments made on Facebook.
As Britain descends into lawless chaos – the Governments priority clearly isn’t fixing… pic.twitter.com/YmxBj92aCl
— Concerned Citizen (@BGatesIsaPyscho) August 5, 2024
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Londra sta istituendo nelle scuole programmi di indottrinamento dei bambini che insegnano loro come riconoscere «contenuti estremisti» e «disinformazione» online.
È oramai venuto alla luce il tema del sistema politico a due livelli, che di fatto favorisce gli immigrati sino a lasciarli impuniti: vengono inflitte condanne severe agli autoctoni, mentre agli stranieri vengono comminate pene lievi dopo aver commesso reati violenti.
E in Italia, è diverso?
Fate una prova voi stessi: recatevi in questura, e vedete se gli immigrati non hanno più strutture a disposizione.
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