Connettiti con Renovato 21

Intelligenza Artificiale

L’Intelligence USA accusa la Russia di usare l’AI per colpire le elezioni

Pubblicato

il

La Russia sta impiegando l’intelligenza artificiale (IA) per interferire con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti ed è più abile nel farlo di qualsiasi altro stato, ha affermato un funzionario dell’intelligence statunitense non identificato. Lo riporta Reuters.

 

Mosca ha ripetutamente negato qualsiasi tipo di interferenza nelle elezioni straniere, comprese quelle negli Stati Uniti, affermando di rispettare qualsiasi scelta facciano gli elettori.

 

Un funzionario dell’Office of the Director of National Intelligence (ODNI), che ha voluto mantenere l’anonimato, ha rilasciato queste dichiarazioni durante una conferenza stampa sul presunto utilizzo della tecnologia AI da parte della Russia e di altre nazioni per influenzare il voto presidenziale degli Stati Uniti a novembre, ha riferito Reuters.

 

I contenuti di Intelligenza Artificiale realizzati dalle autorità russe sono «coerenti con gli sforzi più ampi della Russia per rafforzare la candidatura dell’ex presidente e denigrare la vicepresidente e il Partito Democratico, anche attraverso narrazioni cospirative», ha affermato il rappresentante,.

Aiuta Renovatio 21

Secondo il funzionario, la Russia è un attore molto più sofisticato nel campo e ha una migliore comprensione del sistema elettorale statunitense. Ha anche citato l’annuncio del Dipartimento di Giustizia di luglio, quando i funzionari hanno affermato di aver interrotto una presunta campagna abilitata dall’Intelligenza Artificiale per diffondere propaganda pro-Cremlino che coinvolgeva 1.000 account di social media negli Stati Uniti e all’estero.

 

Anche la Cina e l’Iran sono tra le nazioni condannate da Washington per aver presumibilmente utilizzato l’IA nel tentativo di diffondere la propria influenza. Secondo il funzionario, Pechino utilizza la tecnologia in operazioni più ampie per modellare le opinioni globali sulla Cina e amplificare le divisive questioni politiche degli Stati Uniti. Teheran è accusata di aver generato post per i social media e di aver scritto «articoli di notizie non autentici per siti Web che affermano di essere veri siti di notizie» con l’aiuto dell’IA.

 

Come riportato dda Renovatio 21, il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov settimane fa ha dichiarato che le imminenti elezioni presidenziali statunitensi «non sono un interesse prioritario» per la Russia, osservando che Mosca è «concentrata sui problemi e l’agenda interna».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Tesla presenta il taxi autonomo. E inquietanti robot umanoidi

Pubblicato

il

Da

Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha presentato un prototipo del tanto atteso «robotaxi» a guida autonoma del produttore di veicoli elettrici. La nuova auto dovrebbe arrivare su strada entro i prossimi due anni.   Il Cybercab, presentato giovedì ai Warner Bros Studios di Los Angeles, è dotato di due porte ad ala di gabbiano e non ha volante né pedali. Si prevede che entrerà in produzione nel 2026 e avrà un prezzo inferiore a  30.000 dollari, secondo Musk, che ha anche presentato il nuovo Robovan di Tesla.   «Probabilmente, beh, tendo a essere un po’ ottimista sulle tempistiche, ma nel 2026», ha detto il CEO, parlando alla folla riunita. «Prima del 2027, lasciatemi dire così».

Sostieni Renovatio 21

L’imprenditore tecnologico ha sottolineato che il funzionamento del veicolo, che è «altamente ottimizzato per il trasporto autonomo», alla fine costerebbe 0,2 dollari al miglio poiché la ricarica non richiederebbe spine.   Musk si è impegnato a trasformare l’esperienza di trasporto Tesla in una guida completamente autonoma e supervisionata che consentirà alle persone di «addormentarsi e svegliarsi a destinazione».     Parlando di sicurezza, l’imprenditore miliardario ha paragonato il passaggio ai veicoli autonomi al passaggio dagli ascensori azionati dall’uomo a quelli automatici.    

Iscriviti al canale Telegram

«Vedremo le auto autonome diventare dieci volte più sicure di un essere umano», ha detto Musk. «Il futuro autonomo è qui, abbiamo 50 auto completamente autonome qui stasera. Vedrete il modello Y e il Cybercab. Tutto senza conducente».     Colpisce il design delle macchine, che, a differenza dell’apparenza «normotipica» delle prime Tesla (una berlina, un SUV, una piccola spider) pare aver virato decisamente su un carattere non solo futuribile, ma anche molto «artistico».   Musk ha definito il robovan come «bus futuristico Art Deco», che di fatto pare uscito da un’illustrazione degli anni Venti, magare con una spruzzata di retrofuturismo anni Cinquanta.    

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Tesla ha avviato per la prima volta il beta testing del suo software Full Self-Driving (FSD), l’ultima versione della tecnologia Autopilot, quattro anni fa. La funzionalità, tuttavia, è stata sottoposta a un intenso controllo da parte degli enti regolatori federali statunitensi.   All’inizio di quest’anno, la National Highway Traffic Safety Administration del Dipartimento dei trasporti statunitense ha dichiarato di aver aperto un’indagine dopo aver ricevuto segnalazioni di 20 incidenti che hanno coinvolto veicoli su cui erano installati gli aggiornamenti software Autopilot. Tesla aveva già richiamato i veicoli.   Durante l’evento, tenutosi agli studi cinematografici losangeleni, sono stati presentati anche gli avanzamenti del robot umanoide di Tesla, Optimus.   Durante l’evento, gli Optimus hanno servito drink e chiacchierato con gli ospiti.  

Aiuta Renovatio 21

Durante il festone di Tesla, le creature elettromeccaniche sono state purtroppo viste anche danzare successi della dance italiana anni Novanta.   Secondo alcune voci, in realtà gli automi non sarebbero stati davvero automatici, anzi, sarebbero stati radiocomandati da remoto da esseri umani. Musk già una volta, tre anni fa, aveva presentato il robot utilizzando, dietro la corazza, un attore umano.   Tuttavia, il robot che riesce a camminare– di per sé un compito difficilissimo – è arrivato, e ora Elon sostiene che il robot, che potrà aiutare in lavori industriali e domestici, sarà in vendita a meno di 30 mila dollari, cosa che lo renderà «il più grande prodotto di sempre». Cosa che potrebbe essere vera.     La marcia dei robot Tesla nel capannone della presentazione è stata definita «inquietante» da qualche osservatore.  

Iscriviti al canale Telegram

In rete non è mancato chi ha miscelato le immagini dei robot Tesla con gli androidi killer T-800 di Terminator.   La borsa americana sembra aver reagito male alla presentazione, con il titolo Tesla che è crollato tra commenti dei pochi dati mostrati sui prodotti.   Tuttavia, non sarebbe necessariamente la prima volta che Elon rovescia le aspettative degli investitori di Wall Street. Questi ultimi, questo dovrebbero averlo imparato, in teoria.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter  
Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Klaus Schwab: l’Intelligenza artificiale controllerà la salute e le finanze nella transizione verso l’«era intelligente»

Pubblicato

il

Da

Il fondatore del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab ha annunciato che il tema della riunione annuale del prossimo anno a Davos sarà «Collaborazione per l’era intelligente».

 

Schwab ha fatto l’annuncio sul blog WEF Agenda il 24 settembre, dove ha anche dichiarato che «abbiamo già varcato la soglia dell’era intelligente (…) Sta a noi stabilire se porterà a un futuro di maggiore uguaglianza, sostenibilità e collaborazione, oppure se approfondirà le divisioni già esistenti».

 

Schwab usa l’espressione «era dell’intelligenza» per parlare dell’ascesa di tecnologie intelligenti per la sorveglianza di massa e la censura che limitano le nostre capacità decisionali.

Iscriviti al canale Telegram

«L’era intelligente sta anche trasformando il nostro modo di vivere. Le città stanno diventando più intelligenti, con sensori e intelligenza artificiale che gestiscono tutto, dal flusso del traffico all’uso dell’energia. Queste città intelligenti e le case intelligenti al loro interno non sono solo più efficienti, sono progettate per essere più sostenibili, riducendo le emissioni di carbonio e migliorando la qualità della vita» dichiara il guru del gruppo estremista di Davos.

 

Nel suo ultimo post sul blog WEF Agenda, Schwab elenca diversi esempi di come l’intelligenza artificiale e l’automazione stiano superando le capacità umane.

 

  • Nel settore sanitario, i sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale stanno superando gli esseri umani a vantaggio dei pazienti

 

  • In agricoltura, gli agricoltori stanno sfruttando l’intelligenza artificiale per ottimizzare le rese delle colture, mentre i produttori stanno utilizzando sistemi intelligenti per migliorare l’efficienza della catena di fornitura e ridurre gli sprechi.

 

  • La finanza, uno dei settori più conservativi, sta venendo stravolta da algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, capaci di prevedere i movimenti del mercato con sempre maggiore accuratezza e velocità.

 

Un capitolo a parte va riservato alle cosiddette smart-cities, ovvero l’inserimento di algoritmi di controllo nel tessuto urbano.

 

Oltre a rendere le città più intelligenti grazie ai sensori e all’Intelligenza Artificiale, lo Schwab sostiene che l’intelligenza artificiale ci sta avvicinando sempre di più negli spazi virtuali e sta cambiando per sempre il modo in cui comunichiamo tra noi: «l’intelligenza artificiale sta portando la comunicazione istantanea e globale a un livello superiore, consentendo la traduzione in tempo reale in tutte le lingue» gongola lo Schwab, incurante del fatto che nessuno davvero imparerà più una lingua straniera.

 

Lo Schwab quindi arriva a toccare il tema dell’IA applicata alla censura, una questione a più riprese elaborata da membri del WEF. «Man mano che questi sistemi diventano più sofisticati, plasmeranno sempre di più il flusso di informazioni nella società, sollevando importanti questioni su pregiudizi e disinformazione» dice, sembrando però poi virare di scatto vero la nostalgia per l’umanità: «man mano che deleghiamo sempre più decisioni agli algoritmi, rischiamo di esacerbare le divisioni sociali se i sistemi vengono progettati senza equità, inclusione e una comprensione di cosa significhi essere umani nel profondo».

 

La soluzione, quindi, è la tecnocrazia: convergenza di pubblico e privato in un unico schema di controllo del mondo e dell’umanità.

 

«Con l’avvento dell’era intelligente, ci troviamo di fronte sia a opportunità senza precedenti che a rischi senza precedenti. Per navigare in questa nuova era in modo responsabile, abbiamo bisogno di sforzi globali coordinati in tutti i settori della società», scrive il calvo guru tedesco-elvetico.

 

«Stiamo entrando nell’Età Intelligente, un’era ben oltre la sola tecnologia. Questa è una rivoluzione sociale, una che ha il potere di elevare l’umanità, o addirittura di frantumarla».

 

Sostieni Renovatio 21

Al World Governments Summit di quest’anno, tenutosi a Dubai a febbraio, lo Schwab aveva tenuto un discorso in cui ha affermato che l’era intelligente è una transizione dall’era industriale a una nuova alba della civiltà umana alimentata dalle tecnologie della cosiddetta «Quarta Rivoluzione Industriale», un altro termine coniato da Schwab nel 2016.

 

«Ora, non stiamo parlando solo della quarta rivoluzione industriale; stiamo parlando della transizione dell’umanità verso una nuova era, che non è caratterizzata solo dal cambiamento tecnologico, una nuova era in cui l’umanità godrà di molte più opportunità e possibilità”, ha affermato Schwab nel suo discorso al World Governments Summit intitolato Civiltà di domani: costruite per fallire o per ascendere?

 

«È una transizione. Abbiamo avuto la transizione per la prima volta circa cento anni fa dalla società agricola alla società industriale, ma oggi parliamo di transizione verso quella che definirei “l’era intelligente”», ha aggiunto.

 

 

Schwab ha raccontato poi come ha inserito la sua idea di un’era intelligente in ChatGPT, rafforzando così la sua ideologia.

 

Secondo Schwab, ChatGPT gli ha detto:

 

«Immaginando un futuro guidato dalle tecnologie della quarta rivoluzione industriale, vediamo una NUOVA ALBA della civiltà umana, che armonizza la tecnologia con i bisogni e le aspirazioni più profonde dell’umanità».

 

«Questa missione si sviluppa all’interno di una società in cui l’intelligenza artificiale, la robotica, l’Internet delle cose, la stampa 3D, l’ingegneria genetica e l’informatica quantistica diventano le fondamenta della nostra vita quotidiana, ma sono guidate da un profondo rispetto per i valori umani, la creatività e il mondo naturale».

 

«In questa nuova era intelligente, la tecnologia non è più solo uno strumento o un’estensione delle capacità umane; è un partner nella creazione di un mondo in cui ogni individuo ha l’opportunità di raggiungere il proprio pieno potenziale».

 

Qui vediamo Schwab stesso fare ingenuamente affidamento sulla tecnologia per rafforzare la sua stessa visione del mondo.

 

«La finestra di opportunità è stretta, ma con un’azione collettiva e una leadership responsabile, possiamo cogliere il potenziale di questa nuova era e costruire un mondo che avvantaggi tutta l’umanità», ha scritto Schwab nel suo ultimo post sul blog.

Aiuta Renovatio 21

Il boss WEF ha intitolato il meeting annuale del WEF del prossimo anno a Davos «Collaborazione per l’era intelligente», dopo aver presentato per la prima volta l’idea al Summit dei governi mondiali. Va notato che aveva fatto esattamente la stessa cosa nel 2022 quando aveva dichiarato «La storia è davvero a un punto di svolta».

 

Quando ancora si chiamava il singolare World Government Summit, Schwab aveva detto il 30 marzo 2022: «la storia è davvero a un punto di svolta. Non conosciamo ancora la portata completa e i cambiamenti sistemici e strutturali che si verificheranno».

 

«Tuttavia, sappiamo che i sistemi energetici globali, i sistemi alimentari e le catene di approvvigionamento saranno profondamente colpiti», ha aggiunto. Due mesi dopo, il WEF tenne il suo incontro annuale a Davos sul tema «La storia a un punto di svolta».

 

«Quarta Rivoluzione Industriale», «Grande Reset», ora «Era Intelligente»: Schwab ricicla il concetto ogni quattro anni, sembra. La sostanza, tuttavia, pare essere sempre la stessa: una riforma radicale dell’umanità, che va sottomessa ad un sistema macchinale che la controlla e la diriga.

 

Il tutto in una palingenesi, in un azzeramento, che cancelli le strutture di pensiero e di governo precedenti, rendendo obsoleta la democrazia, le Costituzioni, lo Stato così come conosciuti in questi secoli dagli esseri umani.

 

E per chi si oppone, sappiamo cosa succede: il gulag digitale è già qui, e Renovatio 21 sa qualcosa di questa censura, che però è solo l’inizio. Dal gulag elettronico si passerà a quello biochimico, a quello fisico, un giorno a quello psichico, verso l’annientamento totale di ogni opposizione al sistema della Cultura della Morte.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

 

 

Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Posto il veto sul primo disegno di legge statunitense sulla sicurezza dell’AI

Pubblicato

il

Da

Il governatore della California Gavin Newsom ha posto il veto a una legge storica sull’Intelligenza Artificiale che avrebbe stabilito le prime misure di sicurezza per il settore negli Stati Uniti. La legge, nota come California Senate Bill 104, o SB 1047, mirava a ridurre i potenziali rischi creati dall’IA.   La regolamentazione proposta avrebbe obbligato le aziende tecnologiche con modelli di Intelligenza Artificiale potenti a sottoporli a test di sicurezza prima di rilasciarli al pubblico, nonché a divulgare pubblicamente i protocolli di sicurezza dei modelli. Ciò sarebbe stato fatto per impedire che i modelli venissero manipolati per causare danni, come l’hacking di infrastrutture strategicamente importanti.   In un messaggio che accompagnava il veto di domenica, il governatore ha affermato che, sebbene la proposta fosse «ben intenzionata», si concentrava erroneamente sui modelli di IA «più costosi e su larga scala», mentre «modelli più piccoli e specializzati» potrebbero potenzialmente causare più danni. Newsom ha anche sostenuto che il disegno di legge non tiene conto dell’ambiente in cui viene distribuito un sistema di IA o se comporta un processo decisionale critico o l’uso di dati sensibili.

Sostieni Renovatio 21

«Invece, il disegno di legge applica standard rigorosi anche alle funzioni più basilari… Non credo che questo sia il miglior approccio per proteggere il pubblico dalle minacce reali poste dalla tecnologia», ha affermato il governatore californiano.   Il Newsom ha sottolineato di essere d’accordo sul fatto che il settore debba essere regolamentato, ma ha chiesto iniziative più «informate» basate su «analisi empiriche della traiettoria dei sistemi e delle capacità di Intelligenza Artificiale».   «In definitiva, qualsiasi quadro per regolamentare efficacemente l’Intelligenza Artificiale deve tenere il passo con la tecnologia stessa… Data la posta in gioco – proteggere dalle minacce reali senza vanificare inutilmente la promessa di questa tecnologia di promuovere il bene pubblico – dobbiamo fare le cose per bene», ha il controverso politico sanfranciscano.   In qualità di governatore della California, Newsom è visto come colui che svolge un ruolo importante nel nascente processo di regolamentazione dell’IA. Secondo i dati del suo ufficio, lo stato ospita 32 delle «50 principali aziende di IA» del mondo.   L’autore del disegno di legge, il senatore dello Stato Scott Weiner, ha definito il veto «una battuta d’arresto» per coloro che «credono nella supervisione di grandi aziende che prendono decisioni critiche» che incidono sulla sicurezza pubblica. Ha promesso di continuare a lavorare sulla legislazione.   Il disegno di legge ha suscitato reazioni contrastanti da parte di aziende tecnologiche, ricercatori e legislatori. Mentre alcuni lo vedevano come un modo per aprire la strada a normative nazionali sul settore, altri sostenevano che avrebbe potuto soffocare lo sviluppo dell’IA. L’ex presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha definito la proposta «ben intenzionata ma mal informata».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Nel frattempo, decine di dipendenti di diverse aziende leader nel campo dell’Intelligenza Artificiale, come OpenAI, Anthropic e DeepMind di Google, hanno sostenuto il disegno di legge, perché ha aggiunto tutele per chi denuncia i rischi nei modelli di intelligenza artificiale che le loro aziende stanno sviluppando.   Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso l’ alto rappresentante delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo Izumi Nakamitsu aveva dichiarato che l’uso dell’Intelligenza Artificiale abbinato alle armi nucleari può portare alla catastrofe.   n precedenza, i leader e gli studiosi del settore dell’Intelligenza Artificiale hanno firmato una lettera aperta sollecitando rapidi passi per mitigare i rischi apparentemente collegati ad esso.   La lettera è stata firmata da alcuni dei più grandi attori del settore, con firmatari tra cui il CEO di OpenAI (azienda creatrice di ChatGPT) Sam Altman, Geoffrey Hinton, il «padrino dell’IA», Dan Hendrycks, direttore del Center for AI Safety, alti dirigenti di Microsoft e Google e Microsoft.   «Mitigare il rischio di estinzione dell’IA dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare», afferma la dichiarazione pubblicata il 30 maggio 2023.   La lettera aperta era stata preceduta da un messaggio di aprile, firmato dal CEO di Tesla Elon Musk e da una manciata di altre figure di spicco del settore, che chiedevano una pausa nella ricerca sull’IA.   Come riportato da Renovatio 21, a chiedere di fermare l’Intelligenza Artificiale è stato anche un gruppo di medici che hanno firmato un appello sulla prestigiosa rivista scientifica BMJ Global Health.   Un recente rapporto della banca d’affari Goldman Sachs calcola che l’IA potrebbe portare a breve a 300 milioni di disoccupati nel mondo.   Il Musk aveva dichiarato durante la sua recente intervista con Tucker Carlson che il fine di Google – nemmeno così occulto – è quello di creare un dio-Intelligenza Artificiale. Quando Musk ha ribattuto ad un entusiasta fondatore di Google Larry Page specificando i rischi dell’AI, il Page gli ha dato dello «specista», termine del gergo animalista che indica una persona che mette la specie umana sopra le altre.

Iscriviti al canale Telegram

L’idea che l’AI diventerà una sorta di dio circola da anni e investe direttamente personale di OpenAI come il capo scientifico e cofondatore Ilya Sutskever, il quale ha chiesto ai suoi followers se le super-IA avanzate dovrebbero essere rese «profondamente obbedienti» ai loro creatori umani, o se questi algoritmi dovrebbero «amare veramente profondamente l’umanità». L’anno scorso, Sutskever affermò che «può darsi che le grandi reti neurali di oggi siano leggermente consapevoli».   Eliezer Yudkowsky, specialista nel tema dei pericoli delle IA, ha dichiarato che l’unica possibilità è una moratoria che preveda il bombardamento delle server farm dei Paesi che stanno sviluppando l’AGI, poiché se non si fermano le macchine «tutti sulla terra moriranno».   Come riportato da Renovatio 21, tale pessimismo non è condiviso dal magnate Bill Gates, che sostiene invece che l’IA «salverà la democrazia».   Come riportato da Renovatio 21, Microsoft ha finanziato con 10 miliardi di dollari OpenAI, integrando la sua IA nel motore di ricerca Bing, con risultati talvolta davvero allucinanti. Ricercatori dell’azienda – che, en passant, ricordiamo ha il brevetto per trasformare i morti in chatbot 3D – hanno affermato che ChatGPT-4 esibisce un’intelligenza «di livello umano».   Lo stesso Gates l’hanno passato, dopo essersi rifiutato di sottoscrivere la lettera di esperti che chiedeva una moratoria sui pericoli dell’AI, sostenne il suo uso nelle scuole dicendo che la macchina «alla fine diverrà un buon maestro» a livello dell’essere umano.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
     
Continua a leggere

Più popolari