Sport e Marzialistica
Lev Yashin incoronato miglior portiere di sempre

La leggenda del calcio sovietico Lev Yashin è stata nominata il più grande portiere della storia di questo sport dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS). Yashin è in testa alla classifica di tutti i tempi dell’organizzazione, davanti a Gianluigi Buffon e Manuel Neuer.
La classifica aggiornata, annunciata venerdì, include anche Iker Casillas, Gordon Banks, Petr Cech, Sepp Maier, Ricardo Zamora, Oliver Kahn e Dino Zoff.
Yashin, che ha giocato l’intera carriera con la Dinamo Mosca, rimane l’unico portiere ad aver vinto il Pallone d’Oro, il prestigioso premio annuale assegnato dalla rivista France Football al miglior calciatore del mondo dal 1956. Ricevette il riconoscimento nel 1963. Yashin collezionò 74 presenze con la nazionale sovietica, vincendo la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1956 e il Campionato Europeo del 1960. Una medaglia d’argento è arrivata poi con le olimpiadi di Spagna del 1964.
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Yashin – soprannominato Ragno Nero e Pantera Nera per via della tuta scura che era indossava – è stato precedentemente nominato miglior portiere del XX secolo dall’IFFHS ed è stato inserito nella squadra di tutti i tempi della Coppa del Mondo FIFA.
La leggenda del calcio dell’URSS nacque nel 1929 a Mosca in una famiglia operaia: i suoi genitori lavoravano nell’industria pesante, con la madre a sostituire gli uomini al fronte della Seconda Guerra Mondiale già da ragazzina quattordicenne. Fin dalla prima infanzia, Yashin si immerse nello sport, gettando le basi per una carriera straordinaria, per la quale era stato insignito nel 1967 dell’Ordine di Lenin, al tempo la massima onorificenza in tempo di pace.
Ha trascorso ben 22 stagioni con la Dinamo Mosca, vincendo il campionato dell’URSS cinque volte e sollevando la Coppa sovietica in tre occasioni.
La sua partita d’addio ebbe luogo il 27 maggio 1971 allo stadio Luzhniki di Mosca, davanti a oltre 100.000 tifosi.
Lo Yashin, 189 centimetri per 82 chilogrammi, ha giocato un totale di 358 partite con la Dynamo, stabilendo il record del club con 178 clean sheet. È ampiamente riconosciuto per aver contribuito a ridefinire il ruolo del portiere nel calcio.
Leone Yashin è morto il 20 marzo 1990 a Mosca all’età di 60 anni. Si era sottoposto poco prima ad un’operazione per un cancro allo stomaco. Negli ultimi anni aveva subito un’emorragia cerebrale e l’amputazione di una gamba per una grave trombofleblite. Nonostante la mutilazione, accompagnò la nazionale sovietica che vinse l’oro alle Olimpiadi di Seul nel 1988.
Nei primi anni cinquanta, era stato anche portiere di Hockey su ghiaccio.
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Il campione di hockey Ovechkin inserito nella lista nera ucraina

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Sport e Marzialistica
La Russia bandita dall’hockey su ghiaccio alle Olimpiadi di Cortina 2026

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha deciso di escludere le squadre russe di hockey su ghiaccio dalle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, ha dichiarato lunedì all’agenzia di stampa TASS il presidente della Federazione Internazionale di Hockey su Ghiaccio (IIHF), Luc Tardif.
La scorsa settimana, l’emittente sportiva ESPN ha riferito che il CIO ha confermato che le squadre russe rimarranno escluse dai Giochi invernali del 2026.
«Per le Olimpiadi, la decisione spetta al CIO», ha risposto Tardif quando un corrispondente dell’agenzia di stampa statale russa TASS gli ha chiesto se la decisione del comitato riguardante la squadra di hockey russa fosse definitiva.
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A febbraio, l’IIHF ha deciso di estendere le sanzioni e di vietare alle squadre russa e bielorussa di partecipare alla stagione di campionato 2025-2026 della federazione.
L’IIHF, come molte altre organizzazioni sportive internazionali, ha bandito atleti di entrambe le nazioni su richiesta del CIO in seguito all’escalation del conflitto in Ucraina nel 2022. In seguito, il comitato ha consentito ad alcuni atleti russi e bielorussi di gareggiare sotto bandiera neutrale, a condizione che superassero un processo di verifica per determinare che non avessero sostenuto il conflitto in Ucraina.
«La raccomandazione del Comitato Esecutivo del CIO di marzo 2023 in merito alle squadre di atleti con passaporto russo rimane valida», ha scritto ESPN la scorsa settimana, citando il CIO. «Si basa sul fatto che, per definizione, un gruppo di atleti neutrali individuali non può essere considerato una squadra».
La scorsa settimana, il Comitato olimpico russo ha annunciato che intende contestare la squalifica della nazionale di hockey.
Mosca ha ripetutamente definito le sanzioni del CIO una perversione della Carta olimpica, che dovrebbe garantire i Giochi liberi da interferenze politiche.
Come riportato da Renovatio 21, un giocatore russo, Alexander Ovechkin, è appena divenuto superando gli 895 goal il più grande marcatore della storia del campionato americano hockeistico NHL.
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Immagine di Syume via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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