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La NASA si preoccupa: e se le astronaute rimangono incinte nello spazio?

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Esperti di salute spaziale stanno discutendo delle posizioni ufficiali della NASA sul sesso e il concepimento nello spazio. Lo riporta il Daily Beast.

 

«La politica ufficiale della NASA proibisce [il sesso e] il concepimento nello spazio», ha detto alla testata un esperto di medicina spaziale, «e per una buona ragione».

 

Secondo il sito di informazione statunitense, la NASA sarebbe preoccupata che qualcuno subisca una gravidanza involontaria nello spazio, aprendo le domande più complicate possibili sulla salute riproduttiva e il benessere di un feto non ancora nato in un ambiente fuori dal mondo terrestre.

 

Sebbene gli esperimenti abbiano visto «un successo limitato» con la progenie di invertebrati e insetti, i mammiferi devono ancora concepire bambini nello spazio che sarebbero in grado di sopravvivere sulla Terra. Per quanto ne sappiamo, però, la gravidanza è assolutamente possibile.

 

«Anatomicamente e biologicamente», ha detto al sito Jennifer Fogarty, esperta di medicina spaziale di Baylor, «non ci sono impedimenti noti al concepimento umano nello spazio». Ma ci sono «serie preoccupazioni» come la microgravità e le radiazioni che potrebbero rovinare o addirittura uccidere il feto.

 

In effetti non sappiamo nemmeno molto su come lo spazio influisca sulla crescita dei corpi umani. E quel poco che sappiamo suggerisce che, nel complesso, lo spazio pare essere piuttosto ostile alla salute umana.

 

Sebbene non ci sia alcuna registrazione ufficiale dell’attività sessuale nelle varie orbite spaziali, ci sono alcuni indicatori su come potrebbe andare.

 

«L’ex astronauta della NASA Mike Mullane ha dichiarato che, durante le missioni, si sarebbe svegliato con erezioni che avrebbero potuto “perforare la kryptonite”», ha detto al Beast il ricercatore del Kinsey Institute e sessuologo spaziale Simon Dubé.

 

Pur essendoci preoccupazioni sulla microgravità che riduce il flusso sanguigno, l’aneddoto dell’erezione mattutina a gravità zero di Mullane suggerisce che potrebbe svolgere un’attività sessuale abbastanza tranquillamente. 

 

Il rapporto rileva anche che Jonathan Miller – un ingegnere della NASA di lunga data che ha lavorato con l’agenzia per oltre 30 anni – una volta ha scherzato sulle peculiari difficoltà di fare sesso dove la gravità non è presente.

 

«Il sesso nello spazio è sopravvalutato», ha scherzato Miller in risposta a un thread di Quora. «Per prima cosa, il numero di posizioni è dimezzato… E poi devi aggiungere vincoli e vincoli… beh, ripensandoci, non importa».

 

Il sesso in situazioni di microgravità era stato teorizzato come attività ricreativa attraente per i coloni spaziali da Gerard K. O’Neill, l’uomo che introdusse il concetto delle colonie spaziali orbitanti.

 

Un vecchio racconto dello scrittore di fantascienza William Gibson, Stella rossa, orbita d’inverno, accennava all’accoppiamento nello spazio fatto con cinghie e lacciuoli usati per dormire, che nella storia cigolavano assai.

 

La storia più particolare riguarda tuttavia Andriyan Nikolayev e Valentina Tereshkova, due cosmonauti russi che si sposarono e dando vita al primo essere umano i cui genitori erano entrambi stati nello spazio. Anche se Nikolayev e la Tereshkova non condivisero mai una missione nello spazio, la popolazione sovietica cominciò a mormorare che la loro piccola aveva sviluppato un virus alieno, o era aliena lei stessa, etc. Insomma, era la figlia dello spazio.

 

Il dolce volto della bambina, tuttavia, finì sulla confezione dell’onnipresente barretta di cioccolato sovietico Aljonka.

 

Immagine di upyernoz via Flickr CC BY 2.0

 

Più tardi, Elena Nikolaevka-Tereshkova avrebbe lavorato come medico chirurgo per la compagnia aerea di bandiera russa, l’Aeroflot. Ha un figlio, Aleksej, che oramai ha 25 anni.

 

La madre cosmonauta, 85 anni, è invece parlamentare alla Duma per il partito di Putin Edinaja Rossja (Russia Unita).

 

 

 

 

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Tizi ignudi continuano a terrorizzare l’Italia e il mondo: la temibile ascesa dell’«uomonudismo»

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Sei mesi fa Renovatio 21 ha scritto di un tremendo fenomeno che sembra aver colpito l’Italia, l’Europa, il mondo: quello degli uomini ignudi che deambulano in pubblico.

 

Piazze, strade, autostrade, nessun luogo pare essere al riparo dalla catastrofe di quello che a questo punto proponiamo di chiamare «uomonudismo».

 

Sono ovunque: nei negozi, sui monumenti, nelle fontane, sulle aiuole, alle finestre, sui balconi. Affrontano, talvolta aggressivamente, i pedoni, gli automobilisti, le forze dell’ordine. Nessuno è davvero al riparo dall’ascesa della minaccia dei signori senza vestiti.

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È vero, in larga parte sembrano extracomunitari, cioè, immigrati, cioè migranti, insomma pare a spogliarsi dinanzi a tutti non siano persone del posto, e possiamo a questo punto anche immaginare perché, e ipotizzare che l’uomonudismo sia correlato all’immigrazione di massa: sradicare un individuo e reimmetterlo in un luogo in cui non conosce nessuno, senza famiglia a provare vergogna, forse aumenta la possibilità che costui si metta a correre in istrada così come mamma lo ha fatto.

 

In realtà, non vorremmo far sembrare che si tratti solo di un effetto collaterale del piano Kalergi: vi devono essere certamente anche vari casi di uomonudisti autoctoni, perché il processo di sradicamento personale che vogliono per il cittadino è il medesimo che già ottengono, a gratis, dall’immigrato.

 

In questo mezzo anno, abbiamo visto tanti episodi sconcertanti.

 

Udine: «Nudo con i pantaloni calati imita la statua di Ercole». Lo riporta Friuli Oggi.

 

Vicenza: «Uomo nudo cammina per la strada», TViWeb mostra pure il video, si tratta della cosiddetta «Zona Piscine», quartiere dove centinaia di genitori portano i figli nei vari impianti sportivi ivi siti.

 

A Vicenza a gennaio era comparso un uomo nudo anche nel quartiere San Pio X, non lontano dalla grande base militare americana (la cosiddetta «Caserma Ederle»).

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Un uomo nudo sarebbe comparso nel parco del Pineto, in zona Boccea, a Roma.

 

Ancora Roma: «Uomo nudo semina il panico al Pigneto: una donna trans aveva rifiutato di farlo entrare in casa».

 

Sempre la capitale, un mese fa: «Uomo nudo vicino a Termini, urla e insulti ai passanti, poi si scaglia contro la polizia: arrestato». Se leggi fra le righe scopri che si tratta di un 28enne di nazionalità nigeriana.

 

Firenze: «Uomo nudo minaccia i passanti dal balcone». La7 ci ha il filmato.

 

 

 

Carpi, «Mezzo nudo dà in escandescenza in via Berengario». Lo riporta Temponews.

 

«Nudo alla stazione molesta tre ragazze: salvate da una passante» ci informa Il Messaggero a fine febbraio.

 

C’è anche il dramma famigliare uomonudista: «Maltratta moglie e nudo su terrazzo minaccia suicidio. Giudice lo allontana». Accade a Pratola Peligna, in provincia di cosa non sappiamo (vabbè, è L’Aquila). Lo riporta Onda Tv.

 

Cremona, poche ore fa: «Disagio: uomo nudo in centro a Cremona». Lo riporta Telecolor.

 

La Gazzetta del Mezzogiorno riporta dell’«uomo nudo in giro fra le auto a Bari». I social in visibilio.

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Ad aprile alla Cassina de’ Pecchi, appena fuori Milano, è partita la variante religiosa: «Uomo completamente nudo davanti alla chiesa, intervengono i Carabinieri»

 

Momento mistico anche a Reggio Emilia a cavallo tra i primi due mesi dell’anno: «Nudo e ubriaco davanti al Duomo: arrestato per resistenza», titola Reggionline.

 

Lungolago direzione Lecco. «Uomo nudo a Malgrate, centinaia di segnalazioni tra indignazione e incredulità». Lo riporta Il Giorno.

 

A Lecco, c’è da dire, un episodio era stato segnalato anche cinque anni fa.

 

 

A Modena lo scorso gennaio Il Resto del Carlino ha fatto scattare il titolo che piace a noi: «Nudo in strada semina il panico». Nelle prime righe, in barba alla Carta di Roma, è possibile leggere, timidamente, che si tratta di uno «straniero».

 

Capita anche con SiracusaOggi.it per la notizia di due settimane fa: «Identificato l’uomo che girava nudo in corso Gelone: è un 39enne nigeriano».

 

Agrigento, 2 aprile: «Uomo bloccato nudo per strada: bloccato dalla polizia». Lo riporta Agrigento Oggi.

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Barletta, ottobre 2023: «A Barletta sul lungomare di Ponente uomo nudo alla fontana». Lo riporta Barletta NEWS 24.

 

Ancona, febbraio scorso: «Choc al Ventaglio: uomo nudo al parco».

 

A Napoli, un caso tre settimane fa. «corre nudo per 4 chilometri tra Vomero e Posillipo: interviene il 118, ricoverato» titola Il MattinoLe forze dell’ordine sono state prontamente allertate, facendo intervenire il 118 facendo così finire la corsa dell’uomonudista partenopeo in ospedale.

 

Non che a Napoli, in questi anni, siano mancati i casi.

 

 

 

In America esiste un’espressione, «going postal», per dire quando uno impazzisce: laggiù, par di capire, accade che in molti danno in escandescenza all’ufficio postale. Ecco che l’uomo nudo ha tradotto l’espressione anche in Italia: Torino, un mese fa, «Entra e si spoglia: tensione alle Poste di Borgo Dora a causa di un uomo in stato di alterazione».

 

Aprile, Liguria: «Loano, cammina nudo sull’Aurelia bloccando i veicoli in transito: arrestato uomo di 47 anni». Lo riporta Telenord.

 

A gennaio ecco il caso enigmatico: «Trovato incosciente e nudo dentro l’auto vicino all’aeroporto: gravissimo a Torrette», scrive Cronache Ancona.

 

Montanaro, vicino Chivasso: «Uomo nudo insegue due giovani studentesse».

 

Reggio Calabria: «Uomo nudo bloccato dalla Polizia nel centro storico».

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Anche il mondo dello sport sconvolto: «Lotito contro Mourinho negli spogliatoi mentre un uomo nudo scappava: “Ma che è ‘sta roba?”»

 

Misteri a Pesaro: «Girava nudo nel maneggio indossando una coda di cavallo finta: scoperto dalla videosorveglianza».

 

Il fenomeno ci impiega poco a diventare drammatico, inquietante: «Anziana uccisa in casa a Foggia, fermato un uomo nudo in strada» scrive RaiNews due giorni fa.

 

Uomo nudo assassino anche a Maennendorf, in Isvizzera: «Uomo nudo uccide una donna che correva in un parco di Männedorf» scrive il sito Blue News.

 

Sempre in Confederazione Elvetica, a marzo: «Un uomo nudo minaccia una venditrice con un coltello». Lo riporta il Corriere del Ticino.

 

C’è anche la storia dell’uomo nudo che defunge: «Chieti, uomo nudo fermato dai carabinieri col taser muore in ambulanza» riporta SkyTG24.

 

«Uomo nudo trovato morto sul lido» a Caserta. «Indagano i carabinieri».

 

Ancora nera uomonudistica: «Uomo di 33 anni trovato morto sui binari: «Il corpo completamente nudo e con ferite alla testa». Accadde a Vigevano, riporta il Corriere Adriatico.

 

«Getta figlia dal terrazzo, la ricostruzione dei testimoni: “Abbiamo preso la bimba, correva mezzo nudo”» è il caso tragico di Cinto Caomaggiore riportato da Fanpage.

 

Il fenomeno, dicevamo, è globale: «Disneyland California: uomo nudo passeggia nell’attrazione». Riporta Panorama.

 

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Volo della Virgin Australia da Perth a Melbourne: «Uomo arrestato perché correva nudo dentro l’aereo». Lo riporta Sky News.

 

Nuovo Jersey: Uomo nudo causa 100 mila dollari di dollari al ristorante.

 

Uomo nudo cammina per il centro della città di Fargo, Nord Dakota.

 

Leeds, Alabama: «Si lancia nudo dentro la vasca di un negozio». Il 42enne è nei guai.

 

 

Missouri: «Un uomo nudo sfonda il muro di un appartamento a St. Louis, minaccia la famiglia viene colpito da uno sparo».

 

Uomonudista sconvolge la cittadina di Burlington, USA.

 

«Un uomo nudo ferma il traffico sulla I-93, dice la polizia». Succede a Boston.

 

«Uomo nudo e ubriaco ha tentato di violare i controlli di sicurezza all’aeroporto di Fort Lauderdale», in Florida.

 

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Morgantown, Virginia: «Arrestato l’uomo che era fuggito nudo dalla polizia».

 

A Seattle il caso più difficilmente riferibile: «Uomo nudo nella contea di Kitsap afferra un bambino, corre nel bosco e morde il vicino che lo inseguiva».

 

Oklahoma: «Uomo accusato di aver visitato il drive-thru di Starbucks nudo più volte».

 

«L’uomo nudo corre nel traffico» a Los Angeles.

 

 

Houston, Texas: «Solo il 13: la polizia di Galveston cerca un uomo accusato di atti osceni dopo essere stato visto correre nudo».

 

C’è anche un caso, che certo manda in solluchero il lettore di Renovatio 21: in Texas uomo nudo arrestato da robocane!

 

 

 

Sempre Houston: «Uomo nudo ripreso dal video del campanello nel quartiere di Old Braeswood» (Insomma, Houston abbiamo un problema)

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Williamson County, Texas: «Uomo nudo trovato nella vasca idromassaggio del proprietario di una casa della contea di Williamson»

 

Milwakee: «Uomo nudo corre sull’autostrada del Wisconsin».

 

Ashbourne, cittadina del Derbyshire, in Gran Bretagna: «La polizia indaga sulla denuncia di un uomo nudo che porta a spasso un cane». Lo scrive la BBC.

 

Portswood, Inghilterra: «Shock quando un uomo nudo è stato visto correre vicino al supermercato».

 

Germania: «Uomo di Kaiserslautern trovato chiuso fuori dall’appartamento nudo».

 

Dublino: «Un uomo si presenta in tribunale nudo perché il gatto è scomparso».

 

Non possiamo dimenticare, a questo punto, che un uomo ignudo è comparso perfino sul palco del Premio Oscar: si trattava del sinofono ex wrestler John Cena, forse inconsapevole di aver così validato l’oscuro trend globale.

 

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Poi c’è la quantità di scene che stanno finendo sui social, specie dagli account che danno conto della questione immigrati.

 

L’ineffabile Radio Genova, che si sdoppia su Twitter in Radio Genoa, ne offre una caterva, pur senza indicazioni di luogo e data. Anche tanti altri utenti, va riconosciuto, fanno con dovizia il lavoro di raccogliere le immagini dello shock uomonudista che si abbatte sul mondo.

 

 

 

 

 

 

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Tuttavia, sappiamo che ognuno di questi video, con il loro intollerabile carico di sconvolgimento, mai toccheranno le vette del video virale dell’anno, che ha fatto impazzire per qualche ragione soprattutto gli USA, ma che pare sia stato firmato a Brescia: quello del signore che, con le braghe calate, si infila nel sedere una pompa di benzina.

 

Si tratta di un caso di uomonudismo estremo? Una mutazione, un’evoluzione lungo il cammino del fenomeno dell’uomo nudo? Non sappiamo dirlo.

 

Tuttavia l’angoscia non decresce. Uomini nudi dappertutto. Imprevedibili, pericolosi, senza veli. È la fase terminale della civiltà liberale, un assaggio della morale nell’era dell’anarco-tirannide in via di caricamento – e non potete farci niente.

 

Potete solo dirvi, borbottando mentre invecchiate, che una volta, quando eravate piccoli, quando eravate giovani, non era così.

 

E quindi: cosa è andato storto?

 

E soprattutto, quando da bambini vi spaventavano parlando dell’uomo nero, perché non vi hanno detto poteva anche presentarvisi ignudo?

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Caso di surf urbano a Bassano del Grappa. Ricordando le «Turbigo Wars»

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In rete circola il video di un signore che, durante i giorni di maltempo che hanno pesantemente colpito il vicentino, ha preso il surf per cavalcare un’onda fissa formatasi nelle acque ingrossate del Brenta presso Bassano del Grappa su un tratto del fiume a poca distanza dal famoso Ponte degli Alpini.   L’episodio di surfismo urbano è stato registrato dagli smartphone dei passanti martedì sera. Per un po’ è stata messa in discussione la veridicità delle immagini; poi, vista la quantità di testimoni oculari, i dubbi sono finiti: sì, surf da onda a Bassano centro, tutto vero.      

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Sui vari social ora si sprecano le condivisioni del video, magari accompagnato da irritante musichetta dei Beach Boys.     Il protagonista si chiama Sebastian, è un ragazzo austriaco di 31 anni che, ha detto, stava tornando a casa in macchina dopo un viaggio in Marocco. «Mi sono accorto che i fiumi erano piuttosto ingrossati» ha dichiarato a TVA Vicenza. «Quindi ho cercato su Google Maps un fiume surfabile. Questo è il primo punto che mi ha indicato. Sono stato veramente fortunato perché veramente bello».   Il giovane ha spiegato con entusiasmo da dove gli viene la voglia di tuffarsi in quelle acque marroni dove, a differenza di quanto avviene con le diaboliche lontre del Pacifico all’altezza di Santa Cruz, nessuna nutria gli ha rubato la tavola.   «Surfo da nove anni e da quando ho iniziato faccio solo quello. È l’unica cosa che voglio fare nella mia vita» ha detto il fortunato austriaco nell’intervista, che ha rivelato di essere lì solo con il suo cane Amor dopo un periodo di surf in Nordafrica. Ora sta tornando dalla famiglia a Graz.  

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Il surfista della Stiria è tornato all’opera anche il giorno dopo il primo giro, raccogliendo l’attenzione di diecine di passanti.   Tra i presenti, anche un consigliere comunale che si è detto preoccupato per la possibilità che «Seby» (i giornali locali lo chiamano così) si fosse fatto del male. «Stavamo assistendo stupiti alla scena, vedere qualcuno surfare sul Brenta non succede tutti i giorni. Quando però, all’improvviso, lo abbiamo visto cadere dalla tavola senza più riemergere abbiamo temuto il peggio».   Secondo quanto riporta Il Corriere del Veneto, della faccenda sono stati avvisati i carabinieri di Bassano i quali, tuttavia, una volta visto che il giovine era incolume, avrebbero detto di non ravvisare infrazioni nel suo gesto.   Secondo quanto riportato dai giornali, il sindaco della cittadina Elena Pavan non ha invece preso benissimo l’idea del ragazzotto oltremontano.   «Non metto in dubbio che sia un atleta esperto e in grado di gestire la situazione, ma la sua iniziativa è stata quantomeno sconsiderata se si considera la portata del Brenta in queste ore» ha detto il sindaco. «Il giovane non ha messo in pericolo solo se stesso ma anche chi, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe dovuto intervenire soccorrerlo. E poi trovo questa impresa irrispettosa nei confronti dei tanti cittadini che stanno pagando caro il conto di questa nuova ondata di maltempo. Ci sono strade chiuse, scantinati allagati e siamo stati costretti ad evacuare due famiglie dalle loro case per il rischio di frane. Immagino che essendo un turista di passaggio a Bassano dopo un viaggio all’estero non conoscesse la gravità della situazione che sta vivendo la nostra regione, ma temo che il suo possa essere stato percepito come un gesto irriverente da quanti sono ancora alle prese con i danni provocati dal maltempo».

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Nonostante lo stupore dei bassanesi e di tutti i vicentini, il surf fluviale in contesto urbano è un fenomeno esistente.   A Monaco di Baviera c’è la cosiddetta Eisbachwelle, considerata la migliore onda fluviale d’Europa, dove arrivano surfisti da tutto il vecchio continente, in genere parco – con l’esclusione del Portogallo – di spot per lo sport californiano, per quanti sforzi facciano Varazze e Punta Sabbioni.     L’onda è dovuta al fatto che il fiume Eisbach va sottoterra per poi riemergere all’altezza del quartiere monacense Lehel, dove un gradino di pietra genera l’onda alta circa mezzo metro.     Situata dentro l’Englischen Garten della città bavarese, votata nel 2024 tra le 100 spiagge più belle del mondo (piazzando una spiaggia tedesca sopra a quella di Ipanema!), la Eisbachwelle si fa surfare da oltre 40 anni, con tante stelle internazionali della tavola che sono state viste cavalcare l’onda tedesca – una vera Deutsche Welle.

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Il caso di surf da entroterra più intrigante resta tuttavia nei dipressi di Milano, quello dell’onda statica di Turbigo.   Turbigo non è un nome inventato dal marketing (mirabile crasi di «turbo» e «go»), ma il nome di una località dove è sita una centrale termoelettrica, da cui parte un canale di scolo con un «point break» adatto: un’onda fissa si genera infatti su uno scalino, per la gioia dei fan meneghini di Un mercoledì da Leoni.             «L’oceano Pacifico in un naviglio fognario: e poi dicono che Milano non è interessante» scriveva quasi tre lustri fa la rivista Zero.

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Esistono voci, non verificate, di tensioni sul luogo tra i surfisti e i canoisti, che vedono la californizzazione delle acque della centrale come una minaccia alle loro pagaiate.   Ecco quindi che alcuni sussurrano di veri e propri scontri tra le fazioni degli sportivi acquatici, chiamati anche «Turbigo Wars». Renovatio 21 non è in grado di verificare se si tratti di realtà o leggenda, in ispecie riguardo alle chiacchiere su eventuali sabotaggi dello spot.   C’è da dire ad ogni modo che la teppa canoista ha avuto buona sorte, perché il mondo raccontato dal capolavoro Top Secret! (1984) – dove si immagini la combo di surf e armi da fuoco, un vero tiro al piattello su onda – non sia purtroppo realtà.     Il nome del surfista protagonista della grande pellicola demenziale era, per l’appunto Nick Rivers, cioè Nicola Fiumi. Un prodromo della colonizzazione delle acque dolci da parte degli amanti della tavola?   Intanto, la domanda che si stanno ponendo in molti, vedendo le immagini del Sebastian che domina le acque marroni di Bassano, è: ma il ciuffetto biondo che spunta ai surfisti anche castani, come funziona?

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La polizia indiana entra con un SUV in ospedale per eseguire un arresto da cinema

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Una clip di un veicolo della polizia indiana che entra nel pronto soccorso di un ospedale per arrestare un funzionario accusato di aver molestato una dottoressa ha fatto il giro sui social media.

 

La drammatica sequenza si è svolta presso l’All India Institute of Medical Sciences (AIIMS) di Rishikesh, Uttarakhand, un importante istituto sanitario nel nord dell’India. Nella clip di 26 secondi, si possono vedere poliziotti che spingono da parte le barelle che trasportano i pazienti per aprire la strada a un SUV della polizia per entrare nel reparto. Un gruppo di agenti della sicurezza ha inoltre contribuito a liberare la strada per il veicolo.

 

Secondo quanto riportato dai media, la scena caotica è culminata con l’arresto al terzo piano del reparto.

 

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Secondo ETV, una dottoressa che lavorava all’AIIMS aveva presentato una denuncia alla polizia sostenendo che un infermiere aveva tentato di molestarla nell’area operatoria il 19 maggio. Il funzionario, identificato come Satish Kumar, avrebbe anche inviato al medico un SMS osceno.

 

La polizia della zona di Kotwali ha preso in custodia l’imputato sulla base della denuncia. È stato sospeso dalle sue funzioni in ospedale.

 

Le presunte molestie hanno scatenato disordini tra i medici, che hanno scioperato e protestato davanti all’ufficio del preside chiedendo il licenziamento dell’accusato, secondo un rapporto NDTV.

 

I medici dell’istituto sono in sciopero da martedì, anche se i servizi di emergenza sono ancora operativi.

 

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La polizia indiana ha le sue particolarità. Come in altre parti dell’Asia, esiste in India la pratica dei cosiddetti «encounter killing», ossia omicidi extragiudiziali compiuti dalle forze dell’ordine contro criminali di alto livello. Gli «encounter specialist» sono celebrati dal cinema e perfino dai giornali.

 

A volte negli encounter (bell’eufemismo: «incontri») vengono uccisi anche agenti di polizia, anche se raramente. Nell’arco di due anni nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh, ad esempio, gli incontri avrebbero provocato la morte di 103 presunti criminali e 5 agenti di polizia. Secondo quanto riportato, diversi singoli agenti di polizia sono stati coinvolti in più di 100 omicidi durante gli scontri. Il re degli encouter specialist Pradeep Sharma sarebbe stato coinvolto in più di 300 casi.

 

Negli anni Novanta e a metà degli anni 2000, la polizia di Bombay ha utilizzato gli omicidi individuali per attaccare il mondo sotterraneo della città e la pratica si è diffusa in altre grandi città. tra il 2002 e il 2013 sono stati calcolati quasi un migliaio di «incontri».

 

È facile capire, dunque, che in India un SUV in ospedale non è la cosa più strana che può capitare con la polizia.

 

Renovatio 21 tre mesi fa aveva pubblicato le immagini di un’automobile entrata per qualche ragione in un pronto soccorso di Austin, nello Stato americano del Texas.

 


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