Bizzarria
Nigeriano nudo nella fontana romana con in testa un cappello rosso
Un 23enne nigeriano è stato filmato mentre a Roma entrava ignudo in una fontana.
Vari giornali, nell’impossibilità di scrivere «immigrato», «migrante», «richiedente asilo» etc. stanno scrivendo spesse volte semplicemente di un «uomo nudo».
Il video del novello emulo di Anita Ekberg (la quale, epperò, era vestita), è in breve diventato virale.
Il luogo è la fontana, detta «delle Naiadi», di Piazza Repubblica, chiamata dai Romani di solito «Esedra», a non troppa distanza dalla Stazione Termini.
Non è davvero nudo: in testa un berretto rosso
Il nigeriano sale sulle statue tra l’ilarità dei passanti e i tentativi della Polizia di contenere questo atto osceno consumatosi nel giorno dell’Immacolata.
Poi l’africano tenta la fuga, tuffandosi nei circa 30 centimetri di acqua, che il nostro, rialzatosi, per qualche motivo si porta alla bocca. Poi, le proiezioni acquatiche contro le forze dell’ordine: potenti schizzi nella direzione di un agente, nel frattempo raggiunto da una quantità di colleghi.
L’uomo viene quindi neutralizzato, anche per mezzo di qualche manganellata. Il giovane africano è stato sottoposto a TSO.
«Il video – spiega il segretario romano del SUPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) in un comunicato – girato da un anonimo cittadino, mancherebbe dell’antefatto, ove lo stesso uomo aveva in precedenza minacciato l’agente di Roma Capitale con il collo di una bottiglia rotta allo scopo».
Il copricapo riporta alla mente le inchieste sui Vikings, un cult – cioè un clan della mafia nigeriana – uso allo «sfoggio di berretti o bandane di colore rosso»
A colpire la nostra attenzione, tuttavia, è la mise del nostro. Non è davvero nudo: ai piedi ha un paio di scarpe da ginnastica. In testa un berretto rosso.
Il copricapo riporta alla mente le inchieste sui Vikings, un cult – cioè un clan della mafia nigeriana – uso allo «sfoggio di berretti o bandane di colore rosso», secondo quanto riportato dal Resto del Carlino che cita 110 pagine firmate dal giudice per le indagini preliminari di Ferrara che ha affrontato il caso di un’organizzazione «di elevata pericolosità ed efferatezza» pronta «all’annientamento fisico degli avversari», costituita da uomini dotati di «elevatissima capacità intimidatoria» e capaci di «allarmanti azioni di plateale contrapposizione allo Stato italiano».
Il cult nigeriano dei Viking, anche detto «Norsemen Kclub International», definito sui giornali come «mafia nigeriana del “basco rosso”» ha subito a fine 2020 una serie di arresti in tutta Italia, con una operazione delle Forze dell’Ordine che ha portato a decine di arresti in tutto il territorio nazionale.
«Le indagini hanno infine consentito di evidenziare elementi distintivi caratteristici (il colore rosso predominante è il colore del cult), il peculiare abbigliamento degli affiliati (baschi con un simbolo di militanza da esibire con orgoglio durante le riunioni) ed una sorta di “papello” (litania) da recitare durante i riti di affiliazione» ha scritto La Stampa a fine ottobre 2020.
Non è chiaro, dalle immagini dell’episodio di nudismo registrato alla fontana della Naiadi, se si tratti di un basco o di un più banale cappello di lana, come sostiene qualcuno: potrebbe trattarsi di una coincidenza, e nessuna affiliazione mafioso-cultista nigeriana potrebbe essere implicata. Si tratterebbe insomma solo di un nigeriano nudo con il cappello rosso dentro una fontana ottocentesca, niente di più.
Sulla mafia nigeriana, la sua morfologia e la sua storia anche in patria, Renovatio 21 ha dedicato un articolo di approfondimento quando il segretario leghista Salvini fu pubblicamente maledetto da una immigrata africana nel corso di un incontro pubblico.
Immagine screenshot da YouTube
Bizzarria
Donna trasporta cadavere in banca per avere un prestito
Una donna in Brasile è stata presa in custodia dopo aver trasportato il cadavere di un uomo anziano in una banca, sostenendo che era suo zio e che avrebbe firmato un prestito, secondo quanto riferito dai giornali locali, che citano la polizia locale.
Erika de Souza Vieira Nunes, che affermava di essere la nipote e badante del 68enne Paulo Roberto Braga, martedì ha portato il cadavere in una banca in un sobborgo di Rio e ha detto al cassiere che l’uomo voleva un prestito di 17.000 reais (circa 3000 euro).
Lei teneva una penna e spostava la mano in avanti senza ottenere alcuna risposta, come mostra il filmato della telecamera di sicurezza della banca.
«Zio, stai ascoltando? Devi firmare», avrebbe detto, suggerendo di firmare per lui. «Firma, così non mi fai più venire il mal di testa, non ne posso più», aggiunse la donna, afferrando da dietro il collo dell’uomo con la mano.
«Non penso che stia bene. Non ha un bell’aspetto», ha osservato diffidente un dipendente, con Nunes che ha risposto «Non dice niente, è fatto così».
🇧🇷 #Brasil
📹 A woman in Brasil brought her dead uncle to the bank in order to take credit in the name of dead man.
Bank clerks realized the situation and called the police. pic.twitter.com/D2CDMRizNS
— Journalite (@journaIite) April 17, 2024
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Poi si è rivolta al defunto: «Se non stai bene, ti porto in ospedale».
Il personale della banca si è insospettito poiché la testa dell’uomo continuava a cadere all’indietro e hanno chiamato la polizia. che hanno arrestato sul posto la donna. La Nunes è stata accusata di frode. Il cadavere è stato portato all’obitorio.
«Sapeva che era morto… era morto da almeno due ore», ha detto mercoledì l’ufficiale investigativo, Fabio Luiz Souza, al programma di notizie Bom Dia Rio. «Non mi sono mai imbattuto in una storia come questa in 22 anni», ha aggiunto il poliziotto, il quale ha riferito che segni visibili di livor mortis (la decolorazione del corpo nei cadaveri) non lasciano dubbi sullo stato del Braga.
Successivamente è stato stabilito che Braga era morto diverse ore prima del suo viaggio in banca. La polizia ha detto che esaminerà le circostanze della morte dell’uomo e cercherà di determinare se Nunes è effettivamente sua nipote e se altre persone sono state coinvolte nel presunto tentativo di commettere una frode bancaria.
La vicenda fa pensare ad una pellicola di fine anni Ottanta oramai dimenticata, Weekend at Bernie’s (in italiano Weekend con il morto), dove una coppia di amici, sorpresi dalla morte improvvisa del loro ricco ospite, cominciano a portarlo in giro fingendo che sia ancora vivo.
In molti usano la trama del film per descrivere la situazione della Casa Bianca sotto Joe Biden, il quale, peraltro ha appena raccontato una poderosa balla a base proprio di uno zio morto, in questo caso mangiato da cannibali guineani.
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Bizzarria
Violenza domestica, donna ferisce il compagno con un osso da brodo durante una discussione sulle elezioni
Una donna in Polonia è stata presa in custodia dalla polizia per aver colpito il suo partner con un osso preso dalla zuppa che stava cucinando, dopo che i due, in istato di ebbrezza, avevano avuto un disaccordo sulla politica, ha riferito martedì l’agenzia di stampa PAP.
Secondo quanto riferito, la disputa interna ha a che fare con le elezioni locali a Bartoszyce, una città nel Nord del Paese. La sospettata di 44 anni stava cucinando in quel momento, quindi ha usato l’osso come arma improvvisata per colpire il suo uomo alla testa.
Il malcapitato è stato portato in ospedale, dove gli sono stati applicati dei punti di sutura.
«Lunedì 8 aprile nel pomeriggio gli agenti di polizia sono intervenuti d’urgenza in una delle case del comune di Bisztynek in relazione alla notizia di un uomo privo di sensi e con una ferita alla testa. Nell’appartamento gli agenti hanno trovato un uomo insanguinato ma cosciente e la sua compagna» scrive il sito della polizia polacca.
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Entrambe le parti hanno confermato le circostanze del litigio agli agenti intervenuti. La polizia ha affermato di non aver ancora ispezionato la scena del presunto crimine, dove probabilmente confischeranno la micidiale arma domestica.
«Non ce l’abbiamo ancora, quindi è difficile dire di quale osso stia parlando la coppia», ha rivelato un funzionario locale citato dall’agenzia stampa polacca.
Il portavoce ha osservato che la disputa sul ballottaggio è stata influenzata dall’alcol che entrambi i partecipanti apparentemente avevano consumato in quel momento.
Secondo il sito della polizia polacca, «la 44enne si è mostrata aggressiva in presenza delle forze dell’ordine e ha insultato il suo compagno», al quale avrebbe «causato un trauma cranico».
«La 44enne è già stata condannata per aver abusato del suo compagno e ha la pena sospesa. Ora rischia la responsabilità di recidiva, e quindi una pena fino a 7,5 anni dietro le sbarre».
È una zuppa amara, per tutti.
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