Connettiti con Renovato 21

Bizzarria

Uomini ignudi terrorizzano tutta l’Italia

Pubblicato

il

Da mesi, quantità di uomini ignudi stanno seminando terrore e scompiglio in tutta Italia. Il fenomeno è preoccupante non accenna a diminuire la sua devastante portata, che espressasi in tutta la sua virulenta oscenità negli ultimi mesi.

 

Moltissimi di questi casi riguarderebbe, come si può presumere dalle immagini, immigrati da terre lontane, tuttavia non è questo il momento di formalizzarci, e certe battute (tipo che l’immigrazione altro non è se non un arrivare nudi alla meta) lasciamole pure per altre occasioni.

 

L’altra mattina, poco prima delle 8:00, si è verificata un’irruzione in un condominio situato in via Giovanni de Agostini 42, nel quartiere Pigneto a Roma. Un individuo, completamente svestito tranne che per una maglietta, ha fatto ingresso nel palazzo impugnando un ombrello e manifestando evidenti segni di agitazione.

 

Una volta all’interno, ha suonato e bussato ripetutamente alle porte dei residenti, per poi procedere a danneggiare gli interni del palazzo. Utilizzando l’ombrello, ha colpito fioriere, vasi, finestre e vetri, lasciando inoltre tracce del suo sangue sui muri, sulle scale e sui pavimenti dei pianerottoli. Secondo Leggo, che parla anche di «atti di autolesionismo», l’uomo avrebbe «cercato di entrare nella casa di una donna trans brasiliana e, al suo rifiuto, ha seminato il panico».

 

L’individuo coinvolto, secondo quanto riferito dai condomini all’Adnkronos, sarebbe di nazionalità italiana. Questi abitanti del condominio hanno dichiarato di averlo sentito parlare da solo, manifestando deliri a sfondo religioso riguardanti il diluvio universale e Dio. La situazione ha causato terrore tra i condomini, i quali hanno preferito barricarsi nei propri appartamenti e chiamare ripetutamente il numero di emergenza 113. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo è stato immobilizzato, portato via e, secondo quanto trapela, potrebbe essere stato ricoverato a causa delle ferite autoinflitte.

 

Negli scorsi giorni a Erbusco, nel Bresciano un uomo completamente denudato è stato avvistato correndo in mezzo alla strada, tra automobili e camion. Ripreso dai telefonini, il filmato è divenuto virale, prima di essere rimosso dalla censura dei social.  Secondo quanto riportato, numerose persone hanno cercato di fermare e calmare l’uomo, non solo per garantire la sua sicurezza, ma anche per prevenire il rischio di incidenti con i veicoli che transitavano sulla trafficata Strada Statale. Successivamente, un’ambulanza è intervenuta per soccorrere l’individuo e lo ha trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti. Brescia Today riporta che la provincia di Brescia è stato teatro di precedenti simili episodi, l’ultimo risalente al 2021 a Paratico. In quell’occasione, un uomo di circa 50 anni è stato avvistato lungo la Provinciale mentre faceva jogging in totale assenza di indumento.

 

Domenica 24 settembre, era stata la volta di Milano, con un uomo denudato avvistato mentre camminava con nonchalance in pieno centro a Milano, precisamente in via Fatebenefratelli. La sua condotta ha suscitato ovvia curiosità e costernazione tra le persone che si trovavano in quel luogo in quel momento, riporta la stampa locale. Parrebbe che l’uomo esente di vesti abbia pure lanciato delle bottiglie di vetro contro gli astanti.

 

 

Pochi giorni prima, un 35enne pakistano fu trovato in viale MacMahon, sempre a Milano, completamente svestito: l’asiatico pensò bene di avventarsi contro un’autovettura saltellandovi sul cofano e financo sul parabrezza, al punto da rompere pericolosamente il vetro e staccare i tergicristalli.

 

Il 3 agosto, a mezzogiorno, a Firenze un uomo di colore ma senza veli seminò il panico in strada con calci, pugni e bottigliate contro i passanti. Si tratterebbe di un 23enne senegalese, che ha colpito con una bottiglia di vetro rotta due spedizionieri, per poi picchiare persone a caso. Bloccato dalle forze dell’ordine, è stato tradotto in ospedale.

 

 

A fine settembre, ancora a Firenze, un sedicente artista si mostrò senza vestiti in Piazza della Signoria. Era noto per aver imbrattato di gialloblù (colori dell’Ucraina) la statua del Leone Rampante nella medesima piazza e, in una ulteriore occasione, per aver dato fuoco al telo nero che copriva il David. Da notare come lo stesso, nel 2018, spaccò un quadro in testa a Marina Abramovich, sostenendo che lo aveva fatto «per l’arte». (Interessante)

 

 

Il mese scorso, alle otto del mattino, in pieno centro a Verona vi fu il caso dell’uomo che passeggiava integralmente ignudo sotto la pioggia battente. Segnalato da vari cittadini allarmatissimi, è stato intercettato dal personale sanitario, a cui ha spiegato che si trattava di una «protesta contro i poteri forti».

 

 

A luglio, un altro uomo nudo era stato avvistato mentre compiva una passeggiata notturna nel quartiere San Lorenzo.

 

 

 

A settembre, un signore in totale mancanza di vestiti è stato visto aggirarsi del cimitero di Santa Cristina di Quinto, provincia di Treviso. Erano le 10 del mattino. Secondo quanto riportato, una signora con in mano un mazzo di fiori per i cari estinti lo ha visto «sbucare all’improvviso da una tomba».

 

 

 

A settembre, un signore in totale mancanza di vestiti è stato visto aggirarsi del cimitero di Santa Cristina di Quinto, provincia di Treviso. Erano le 10 del mattino. Secondo quanto riportato, una signora con in mano un mazzo di fiori per i cari estinti lo ha visto «sbucare all’improvviso da una tomba».

 

 

Il mese scorso, a Casale Monferrato  un uomo vestito di nulla ha rincorso una povera ragazza delle superiori, dopo aver tentato – dicono le cronache – tentato un approccio, che al momento non riusciamo ad immaginare.

 

A fine agosto, a Monza, un ulteriore uomo nudo aveva rincorso alcune ragazzine. «Dalla descrizione si tratta di un uomo di circa un metro e 75 centimetri di altezza, di carnagione olivastra, con barba non folta». Del personaggio, chiamato dalla stampa «pervertito», si son perse le tracce, e le autorità brancolano nel bujo.

 

A maggio a Villorba, sempre nel Trevigiano, un signore ebbro ha creato «pericolo per gli automobilisti» sfidando il traffico privo di qualsiasi indumento. Erano solo le 17.

 

A settembre, a Roma, un uomo seminudo è stato filmato mentre fuggiva inseguito da una donna che lo insultava. Si sprecarono le illazioni sulla dinamica della situazione (corna scoperte in flagranza? Semplice messaggino Whatsapp di buon compleanno della ex dei tempi del liceo?), ma anche questo caso di uomo nudo è rimasto inspiegato.

 

 

A metà agosto, a Chieti, ci è scappato il morto: un uomo nudo fermato dai carabinieri col il taser è morto in ambulanza.

 

Il mese scorso, a Barletta, sul lungomare di Ponente – detto lungomare Pietro Mennea – ecco palesarsi l’uomo ignudo presso una fontana. L’uomo parea impegnato a stendere i panni al sole, dopo essersi lavato in grande scioltezza.

 

C’è, ovvio, il caso blasfemo: tutti ricorderanno a giugno l’altare di San Pietro profanato da un uomo nudo, poi bloccato dalla Gendarmeria Vaticana. Nella basilica è stato quindi celebrato un rito di riparazione.

 

 

A settembre, presso Gallese, nel Viterbese, un uomo si è denudato iniziando ad inveire contro i passanti.

 

Il mese scorso, un 50enne privo di vestiti si è manifestato nei pressi di Piazza dei Valdesi a Cosenza, indossando solo una parrucca.

 

Inizio settembre: il quartiere di San Donato, a Torino, sconvolto da un uomo del tutto privo di abiti che corre nel cuore della notte.

 

A marzo l’ennesimo uomo nudo era stato individuato mentre circolava per un quartiere romano. Ore dopo i militari dell’Arma lo hanno trovato in un istituto di suore.

 

Da notare che negli inquietanti episodi si tratta sempre di «uomo nudo»; la donna nuda, alcuni potrebbero ammettere, ha pubblicamente un altro significato, e genera – in tutti, tutte, tutt* – altre emozioni.

 

Si tratta quindi di un ulteriore soverchiante segno del patriarcato? L’uomo patriarcale si sente in diritto di mostrarsi al mondo come matriarca lo ha fatto?

 

Non sappiamo dirlo. Tuttavia, l’Italia si appresa a chiude il Q4 (il terzo quarter, cioè trimestre, dell’anno) con un incredibile bilancio in fatto di randomatico nudismo urbano. E si tratta pure del periodo in cui, se esistessero ancora le mezze stagioni e il cambiamento climatico non fosse indiscutibile realtà, ci sarebbe da vestirsi, e non da svestirsi.

 

È inutile cercare di nasconderselo: le autorità sanno, ma non fanno nulla. Il fenomeno è macroscopico, eppure non se ne parla, e si interviene a fatto compiuto, a danno concretizzato. Un po’ come avviene per certi malori che paiono affliggere autisti, sportivi, cantanti, cercatori di funghi, piloti d’aereo, presentatori TV, calciatori, calciatrici, giornalisti, anziani e giovani a caso.

 

Che sia, ad una certa, il caso di dire che il re è nudo?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine di caso di uomo nudo milanese del 2020 (era lockdown), screenshot da YouTube
 

Continua a leggere

Bizzarria

Giocatore di hockey si amputa un dito per giocare alle Olimpiadi. Un certo numero di sue colleghe atlete invece avranno abortito

Pubblicato

il

Da

Il giocatore australiano di hockey su prato Matt Dawson ha deciso di sacrificare parte del suo dito per assicurarsi la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi, hanno riferito i media venerdì.   L’atleta trentenne si è rotto l’anulare della mano destra durante una gara pre-olimpica, mettendo a repentaglio la possibilità di partecipare alla sua terza Olimpiade.   Per assicurarsi che l’infortunio e il processo di guarigione non lo tengano fuori dalle competizioni, Dawson, membro della squadra vincitrice della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo, ha dovuto fare una scelta critica. Ha optato per il taglio della parte superiore del dito, sottoponendosi a un intervento chirurgico questa settimana.   «Ho preso una decisione informata con il chirurgo plastico in quel momento, non solo per l’opportunità di giocare a Parigi, ma anche per la vita dopo», ha detto Dawson al media australiano 7NEWS.   «La scelta migliore per me era quella di togliermi la parte superiore del dito. È un po’ un cambiamento al momento e una sfida emozionante, credo», ha aggiunto.   L’atleta non avrebbe avuto molto tempo per decidere, ma si è detto «molto fortunato» ad aver dovuto amputare solo «un pezzettino» del dito.   L’allenatore della nazionale australiana Colin Batch ha elogiato la determinazione di Dawson nel partecipare ai Giochi, affermando che si è trattato di un’incredibile dimostrazione di impegno.   «Il modo migliore per riprendersi era semplicemente tagliarsi la punta del dito. Ecco cosa ha deciso di fare. Non è una cosa che un allenatore può decidere per un giocatore», ha detto a 7NEWS. «Pieni voti a Matt. Ovviamente è molto impegnato per giocare a Parigi. Non sono sicuro che l’avrei fatto, ma lui l’ha fatto, fantastico.”

Iscriviti al canale Telegram

Dawson fa parte della squadra maschile australiana di hockey su prato dal 2014, con la quale ha partecipato alle Olimpiadi del 2016 e del 2020. Le Olimpiadi del 2024 si terranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto.   L’atleta ha fatto un sacrificio di poco conto rispetto a quanto di certo hanno già fatto segretamente (o meno) tante sue colleghe: parliamo dell’«aborto-doping», che ovviamente schizza con l’approssimarsi dei Giochi Olimpici.   La dinamica del fenomeno è piuttosto semplice: per giovarsi della biochimica ormonale fantastica offerta dalla gravidanza e migliorare quindi le proprie prestazioni sportive, le atlete si fanno ingravidare per poi uccidere il figlio e godere del beneficio organico e muscolare della gravidanza. Praticamente: vero e proprio doping, senza alcuno steroide sintetico – quindi perfettamente legale. Specie, immaginiamo, nelle Olimpiadi delle «pari opportunità».   «Ora che i test antidroga sono di routine, la gravidanza sta diventando il modo preferito per ottenere un vantaggio sulla concorrenza» avvertiva ancora nel 2013 Mona Passiganno, direttrice di un gruppo pro-life texano. In quell’anno emerse anche la storia di un atleta russo che avrebbe raccontato a un giornalista che già negli anni Settanta, alle ginnaste di appena 14 anni veniva ordinato di far sesso con i loro allenatori per rimanere incinte e poi abortire.   La procedura sarebbe così conosciuta da arrivare persino anche sui libri di testo: un libro di testo online di fisiologia del dipartimento di Fisiologia Medica dell’Università di Copenaghen sembra averne ancora traccia.   Annotata anche questa realtà orrenda e allucinante consegnataci dal mondo moderno, Renovatio 21 ci tiene a specificare che ritiene l’hockey su ghiaccio come uno sport eccezionale ingiustamente negletto dal pubblico italiano. Dell’hockey su prato – tizi che corrono sull’erba con una mazza – tuttavia, come molti, si chiede talvolta il senso.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Raul Lieberwirth via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0    
Continua a leggere

Bizzarria

Incredibile foto mostra il proiettile che passa accanto a Trump

Pubblicato

il

Da

Il New York Times ha pubblicato una foto che sembra mostrare un proiettile che vola oltre la testa di Donald Trump, nel momento in cui è stato preso di mira da un uomo armato durante il comizio in Pennsylvania dove l’ex presidente sembra essere scampato alla morte per pochi millimetri.

 

L’immagine è stata scattata dal fotografo veterano del NYT Doug Mills all’evento della campagna nella città di Butler, dove il candidato repubblicano alla presidenza stava tenendo un discorso in vista delle elezioni del 5 novembre.

 

La foto di Mills mostra quello che sembra essere un proiettile che attraversa l’aria alla destra della testa di Trump. Il fotografo, che ha scattato foto dei presidenti degli Stati Uniti per più di quattro decenni, ha descritto la sua esperienza ai colleghi del NYT.

 

Iscriviti al canale Telegram

Il signor Mills stava usando una macchina fotografica digitale Sony in grado di catturare immagini fino a 30 fotogrammi al secondo. Ha scattato queste foto con una velocità di otturazione di 1/8.000 di secondo, estremamente veloce per gli standard del settore.

 

Mills ha detto che l’evento è iniziato come un «raduno molto standard e tipico», con lui e molti altri fotografi in piedi «in quella che viene chiamata l’area cuscinetto a soli due metri dall’ex presidente».

 

«All’improvviso, ci sono stati quelli che ho pensato fossero tre o quattro forti scoppi. All’inizio ho pensato che fosse un’auto. L’ultima cosa che ho pensato è che fosse un fucile», ha ricordato Mills.

 

Il fotografo ha quindi continuato a scattare, tuttavia ben presto non è più riuscito a vedere l’ex presidente perché Trump era circondato da agenti dei servizi segreti da ogni parte, mentre sul palco apparivano cecchini.

 

Nonostante apparisse provocatorio e apparentemente imperturbabile nella foto con il pugno alzato, Trump sembrava «molto, molto scioccato» un attimo dopo, secondo Mills.

 

Il fotografo ha dichiarato al giornale di «non essersi mai trovato in una scena più orribile» nel corso della sua decennale carriera.

 

L’agente speciale in pensione dell’FBI Michael Harrigan, che attualmente lavora come consulente nel settore delle armi da fuoco, ha confermato al giornale che la foto di Mills ha molto probabilmente catturato «il percorso del proiettile nell’aria».

 

«Se l’uomo armato stesse sparando con un fucile in stile AR-15, i proiettili calibro .223 o 5,56 millimetri che usano viaggiano a circa 3.200 piedi [975 metri] al secondo quando escono dalla volata dell’arma», ha detto l’Harrigan. «E con una velocità dell’otturatore di 1/8.000 di secondo, questo consentirebbe al proiettile di viaggiare a circa quattro decimi di piede mentre l’otturatore è aperto».

 

Sebbene tecnicamente possibile con la macchina fotografica usata da Mills, «catturare un proiettile su una traiettoria laterale come quella che si vede in quella foto sarebbe un’ipotesi su un milione… anche se si sapesse che il proiettile sta arrivando», ha osservato l’ex agente dell’FBI.

 

«Date le circostanze, se questo non mostra il percorso del proiettile nell’aria, non so cos’altro potrebbe essere», ha affermato.

 

Un commentatore su X l’ha definita la più pazzesca foto della storia americana. Non si tratta della cosa più pazzesca, per la storia americana e quella dell’umanità, vista durante quegli attimi concitati in Pennsylvania.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Animali

Arrestato uomo con 100 serpenti nei pantaloni

Pubblicato

il

Da

Doganieri cinesi hanno sorpreso un uomo che cercava di introdurre di nascosto nel paese più di 100 serpenti vivi, nascondendoli nei pantaloni. Lo riportano varie testate locali.   L’uomo, descritto come «dall’aspetto sospetto» (e ci mancherebbe), è stato arrestato dalle autorità la scorsa settimana mentre tentava di entrare nel Paese attraverso il canale «nulla da dichiarare» del porto di Futian a Shenzhen, che è un posto di blocco tra Hong Kong e la Cina continentale.   Da dichiarare invece il personaggio pare avesse moltissimo.

Iscriviti al canale Telegram

Dopo l’ispezione, gli ufficiali hanno trovato sei sacchetti di plastica infilati nelle tasche dei pantaloni dell’uomo, contenenti un’ampia varietà di serpenti vivi. Il conteggio finale ha rivelato che c’erano 104 rettili nascosti nei suoi pantaloni.   Successivamente sono state identificate cinque specie di serpenti: serpenti del latte (Lampropeltis triangulum), serpenti muso di porco occidentali (Heterodon nasicus), serpenti del grano (Pantherophis guttatus), serpenti ratto del Texas (Elaphe obsoleta lindheimeri) e serpenti toro (Pituophis melanoleucus). Quattro delle specie non sono originarie della Cina e pertanto è vietato portarle nel paese senza certificazione.     L’autorità doganale non ha rivelato il nome del contrabbandiere, né ha detto se l’uomo è stato arrestato. L’agenzia ha tuttavia avvertito che, in conformità con la legislazione cinese sulla biosicurezza e il controllo delle malattie, potrebbe perseguire la responsabilità legale se riterrà che le azioni dell’uomo abbiano violato le normative.   L’episodio è così sconcertante che non ci riesce nemmeno a fare delle battute. Tuttavia, è lasciata all’immaginazione dei lettori capire come potessero starci 104 serpenti nei dipressi delle pudenda di un uomo, così come bisogna fare sforzi mentali per cercare di comprenderne le motivazioni. Lo fa per soldi? Vediamo: se ti dicessero «ti metteresti cento bisce sotto i pantaloni per 10 mila euro», voi lo fareste?   Il traffico di animali è un fenomeno comune in Cina, nonostante le leggi ne proibiscano la pratica. Il mese scorso, CCTV News ha riferito che un uomo era stato arrestato mentre cercava di contrabbandare un totale di 454 tartarughe, tra cui alcune specie in via di estinzione, da Macao alla Cina continentale.   Speriamo solo che la prossima pandemia, invece che dal pangolino venduto per qualche motivo al mercato del pesce di Wuhano, o dal pipistrello suo amico, non decidano di farlo partire dai serpenti mutandari.   Per questo tipo di storie, bisogna dire, siamo oramai vaccinati.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
       
Continua a leggere

Più popolari