Arte
Installazione artistica che collega in video Nuova York e Dublino chiusa dopo che una tizia Onlyfans vi mostra il seno ignudo
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/05/portal-new-york-YT.png)
Un’installazione artistica che trasmetteva video in live streaming tra Dublino e Nuova York è stata chiusa a seguito di diversi incidenti tabù, tra cui un’influencer che ha esibito il suo petto nudo dinanzi cittadini irlandesi.
«The Portal», un grande schermo circolare con una telecamera collegata, è stato inaugurato l’8 maggio scorso e aveva lo scopo di unire le persone oltreoceano consentendo ai cittadini statunitensi e irlandesi di interagire tra loro.
Tuttavia, la situazione è presto sfuggita di mano poiché i passanti hanno iniziato a comportarsi in modo inappropriato. Su Internet hanno cominciato a circolare video che mostrano persone che esibire nudità, tirare fuori video pornografici e prendere in giro le tragedie americane. In un caso una torma di irlandesi presumibilmente ebbri hanno finto di sniffare cocaina, mentre altri hanno mostrato dai loro telefonini video erotici o immagini delle Torri gemelle che fumano.
A video portal was installed between New York City and Dublin, allowing people from both countries to interact in real time pic.twitter.com/z03yp5dqMt
— Historic Vids (@historyinmemes) May 12, 2024
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Vi sono stati casi inoltre di mooning, ossia come in lingua inglese si chiama l’usanza antica di mostrare le terga nude al prossimo in segno di scherno.
And this is why you don’t have a portal from Dublin to New York 😂😂
— LADbible (@ladbible) May 9, 2024
L’«opera d’arte» è stata poi chiusa quando una «creatrice di contenuti» di OnlyFans, Ava Louise, si è messa davanti alla telecamera transoceanica e, davanti a dublinesi e neoeboraceni, ha tirato fuori le mammelle, facendole pure rimbalzare vistosamente.
Dublin-New York livestream portal temporarily shuts down after OF girl flashes
— Clown World ™ 🤡 (@ClownWorld_) May 14, 2024
«Quindi ho appena chiuso il portale da New York a Dublino», ha detto Louise in un video di TikTok. «Pensavo che la gente di Dublino meritasse di vedere le mie due patate coltivate in casa a New York» ha aggiunto, usando uno stereotipo tacciato di insensibilità rispetto alla storia dell’isola di San Patrizio.
NEW: New York City to Dublin portal reportedly shuts down after an OnlyF*ns girl flashes her boobs, an Irishman sniffs an unknown substance, and another man shows his *ss pic.twitter.com/awgus0vZtK
— Unlimited L’s (@unlimited_ls) May 13, 2024
La fanciulla ha difeso il suo operato nella trasmissione del giornalista britannico Piers Morgan. «Chi non ama le tette? Sono sicuro che anche tu le ami, Piers» ha detto la ragazza, accusando chi ha trovato i suoi commenti sulle patate irlandesi inappropriati di non aver mai probabilmente fatto sesso.
«Non ho nessuna vergogna. Ho fatto 100 mila dollari alla settimana» ha dichiarato la ragazza, facendoci davvero temere per la sua generazione.
“Who doesn’t love boobs? I’m sure you love boobs, Piers.”
Piers Morgan speaks to the OnlyFans model who flashed her breasts to Dublin from New York via the Portal… and her mum 👇
Live now: 📺 https://t.co/v7us45zo5H@piersmorgan pic.twitter.com/24XXuN2gjn
— Piers Morgan Uncensored (@PiersUncensored) May 24, 2024
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La chiusura dell’installazione di videoarte ha provocato anche il commento di Elone Musk: «inevitabile».
Inevitable 😂
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2024
Il Consiglio comunale di Dublino ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna il comportamento inappropriato, sottolineando che la maggior parte delle interazioni sono state positive.
«La stragrande maggioranza delle interazioni sono positive», ha scritto il consiglio comunale in una dichiarazione la scorsa settimana.
«Il Portale offre una finestra su altre città e collega persone e culture in un modo unico: ciò che stiamo vedendo tra Dublino e New York riflette una narrazione più ampia di comportamento culturale. Sfortunatamente, abbiamo assistito anche a una piccolissima minoranza di persone coinvolte in comportamenti inappropriati, che sono stati amplificati attraverso i social media».
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«Anche se non possiamo controllare tutte queste azioni, stiamo implementando alcune soluzioni tecniche per risolvere questo problema e queste saranno attive nelle prossime 24 ore».
Il portale sarebbe stato da poco riaperto: con transenne e guardie di sicurezza. Un’altra immagine eloquente dei nostri tempi.
New York – Dublin portal is BACK OPEN… With security guards? 🤔 pic.twitter.com/z5tHUQaz8j
— Daily Mail Online (@MailOnline) May 22, 2024
Il tema delle oscenità trasmesse da un capo all’altro del mondo in videocollegamenti pubblici era preconizzato in accenno in un romanzo del 1999 scritto dallo scrittore di fantascienza William Gibson, All Tomorrow’s Parties, tradotto in Italia come American Acropolis.
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Bergoglio incontra i comici goscisti, abortisti, omotransessualisti e vaccinari
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/06/papa-whoopi-goldberg-YT.png)
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What in the jaggy vaccine needle is this shit?#JimmyFallon #XBB15 #CovidVaccines pic.twitter.com/HoRXmwoKuQ
— NEWS 23/5 (@NEWS23Five) January 9, 2023
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Arte
Rivista di moda cancella dalla foto la spilletta pro-Palestina dell’attore hollywoodiano
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/05/pearce-cannes.png)
L’edizione francese di Vanity Fair ha ritoccato l’immagine dell’attore Guy Pearce, rimuovendo una spilla palestinese che indossava al Festival di Cannes. La rivista è stata poi costretta a scusarsi dopo le accuse di censura.
La star australiana di film come Memento e LA Confidential ha camminato sul tappeto rosso con una spilla con la bandiera palestinese visibile sulla giacca. La stessa spilla era assente nella foto ritratto dell’attore realizzata da Vanity Fair France e pubblicata sul suo sito.
La modifica è stata segnalata per la prima volta dal giornalista Ahmed Hathout durante il fine settimana. «Così Guy Pearce ha mostrato solidarietà con la Palestina a Cannes indossando una spilla e Vanity Fair ha deciso di ritoccarla con Photoshop», ha scritto su X, sottolineando che l’attore indossava anche un braccialetto con i colori della bandiera palestinese.
So Guy Pearce showed solidarity with Palestine at Cannes by wearing a pin and Vanity Fair decided to photoshop it out. 🇵🇸
Little did they know the bracelet was also of the Palestinian flag colors. pic.twitter.com/kxdoVzJa2v
— Ahmed Hathout 🇵🇸 (@ahmedhathoutt) May 26, 2024
Vanity Fair France has issued an apology after removing a Palestinian pin worn by actor Guy Pearce from a photo, following a furious online backlash.
The Australian actor had posed for the photo as part of the magazine’s portraiture series at the Cannes Film Festival. pic.twitter.com/pv6n59tt3Q
— MintPress News (@MintPressNews) May 27, 2024
La rivista è stata rapidamente accusata di censura dagli utenti dell’internet. Molti hanno sottolineato che Pearce è un convinto sostenitore dei palestinesi e ha etichettato il primo ministro israeliano Benjamin Natanyahu «un tiranno vendicativo» per la condotta dell’IDF a Gaza. «I palestinesi vengono assassinati mentre parliamo. Sfollati, traumatizzati, rovinati», ha scritto martedì l’attore sui social media. «Tutto questo DEVE finire. VERGOGNA Netanyahu».
Palestinians are being murdered as we speak. Displaced, traumatised, ruined.
The lives and futures of Palestinian children are being eradicated by a vengeful tyrant.He MUST be stopped.
This MUST stop.
SHAME on you Netanyahu.#CeaseFire #FreePalestine 🇵🇸
— Guy Pearce (@TheGuyPearce) May 27, 2024
Lunedì Vanity Fair France ha risposto alle critiche. «Abbiamo erroneamente pubblicato sul sito una versione modificata di questa foto. La versione originale è stata pubblicata su Instagram lo stesso giorno», ha scritto la testata su X. «Abbiamo corretto il nostro errore e ci scusiamo».
Hathout ha ritwittato la dichiarazione della rivista, aggiungendo che «non è chiaro il motivo per cui esisteva una versione modificata».
Il Pearce altre volte si è fatto fotografare con i colori palestinesi.
History. Humanity. It’s not hard to know how to find your moral centre. #FreePalestine pic.twitter.com/DLI8kCJdw3
— Guy Pearce (@TheGuyPearce) May 11, 2024
Pearce non è stata l’unica celebrità a esprimere solidarietà alla Palestina a Cannes. L’attrice britannica Cate Blanchett è apparsa sul tappeto rosso con un abito che riprendeva i colori della bandiera palestinese.
Wow tengah trending satu dunia Cate Blanchett punya dress kat Cannes film festival sbb dia buat tribute to Palestine. Sebelum ni pun dia join artist 4 ceasefire campaign. Mcm ni la baru queen. pic.twitter.com/Zpb9rUgJWq
— Tag Jones 🇵🇸 (@callmefye) May 21, 2024
Anche la modella palestinese-americana Bella Hadid indossava un abito ispirato alla sciarpa kefiah.
Bella Hadid wearing a Keffiyeh dress in Cannes. pic.twitter.com/6SW1UW5kuZ
— lola❣️ (@malbwgaf) May 23, 2024
Come riportato da Renovatio 21, la Hadid, che è di padre palestinese, ha già avuto a che fare con le polemiche della questione israelo-palestinese. Una casa di alta moda francese lo scorso novembre fu accusata di averla sostituita con una modella israeliana.
La sorella di Bella, Gigi Hadid, ad un certo punto presa di mira persino dallo stesso governo israeliano, che le scrisse su internet la minacciosa frase «ti vediamo».
Va ricordato l’impegno di altre vedette hollywoodiane, come la filopalestinese Susan Sarandon.
Temendo manifestazioni filo-palestinesi, le autorità locali di Cannes hanno vietato le proteste lungo l’iconico viale della Croisette e nei suoi dintorni per tutta la durata del festival.
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Immagine screenshot da YouTube
Arte
Il mistero delle 23 chiese nere in Norvegia, durate nei secoli e bruciate dai metallari esoterici
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Stavkirke di Borgund Laerdal; immagine di Janusz Drap via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Norway
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/05/Urnes_Stave_Church_from_south-3.jpg)
Stavkirke di Urnes; immagine di Bjørn Erik Pedersen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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Stavkirke di Lom; immagine copyright di Micha L. Rieser via Wikimedia
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Stakirke di Kaupanger; immagine di Bjørn Erik Pedersen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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Stavkirke Gol a Oslo; immagine di H.-N. Meiforth via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
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Stavekirke di Heimaey; immagine di Sakaris Ingolfsson via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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Stavkirker di Heddal; immagine di Christian Barth via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 no
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Stavkirke di Borgund; immagine di Tulipasylvestris via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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