Misteri
Il mistero dell’autocombustione umana spontanea
La combustione spontanea delle persone, o fenomeno di una persona che improvvisamente si incendia e brucia senza alcuna causa apparente, è un evento raro e controverso che ha affascinato e spaventato le persone per secoli. Questo fenomeno è stato descritto in molti casi in tutto il mondo, ma è stato soggetto a molte spiegazioni scientifiche, paranormali e persino mitologiche.
In primo luogo, è importante notare che la combustione spontanea umana è un evento estremamente raro. Secondo l’ente americano per la protezione antincendio National Fire Protection Association (NFPA), solo circa 200 casi di combustione spontanea sono stati segnalati nel mondo dal 1800 ad oggi. Inoltre, molti di questi casi sono stati successivamente ritenuti il risultato di cause alternative, come l’ignizione da fiamme o scintille esterne, l’uso di tabacco o alcol, elettricità statica o guasti elettrici, o atti di autoimmolazione.
Tuttavia, ci sono alcuni casi che non possono essere spiegati dalle cause alternative e che rimangono inspiegabili.
Mary Reeser è probabilmente il caso più noto di combustione spontanea umana. Reeser morì il 2 luglio 1951 a St. Petersburg, in Florida. La mattina seguente, la sua governante scoprì il suo corpo completamente bruciato in un divano nella sua casa. L’incendio è stato così intenso che il suo cranio si era liquefatto e si era fuso nella moquette sottostante. L’unico oggetto rimasto intatto nella stanza era una bottiglia d’acqua refrigerata vicino al divano.
Il caso del dottor John Irving Bentley è un altro caso noto di combustione spontanea umana. Bentley, un medico pensionato di 92 anni, fu trovato morto nella sua casa di Coudersport, in Pennsylvania, il 5 dicembre 1966. Il suo corpo era completamente bruciato, ad eccezione dei piedi, ancora avvolti nelle sue pantofole, e della parte inferiore delle gambe.
Il pompiere George Mott fu trovato morto nella sua camera da letto a New York il 6 marzo 1986. Il suo corpo era completamente bruciato, ma l’incendio non aveva causato danni significativi alla stanza o alla casa.
Jeannie Saffin è stata trovata morta nella sua casa di Londra il 15 novembre 1982. Il suo corpo era completamente bruciato, ad eccezione dei piedi. L’incendio aveva causato danni significativi alla stanza, ma non aveva provocato danni alla casa.
Henry Thomas fu trovato morto nella sua casa di Hammersmith, Londra, il 1° settembre 1980. Il suo corpo era completamente bruciato, tranne per le gambe e i piedi. L’incendio non aveva causato danni significativi alla stanza o alla casa.
Phyllis Newcombe è stata trovata morta nella sua casa di Basingstoke, Hampshire, nel 1983. Il suo corpo era completamente bruciato, ma l’incendio non aveva causato danni significativi alla stanza o alla casa.
Michael Faherty, un uomo irlandese di 76 anni, fu trovato morto nella sua casa della contea di Galway nel 2010. Il suo corpo era completamente bruciato, ma l’incendio non aveva causato danni alla stanza o alla casa.
Vi sono tuttavia, anche casi registrati piuttosto antichi.
La signora Nicole Millet è stata trovata morta nella sua casa di Parigi nel 1725. Il suo corpo era completamente bruciato, ma la stanza intorno a lei era intatta.
La contessa romagnola Cornelia di Bandi (1664-1731) è un altro caso storico di combustione spontanea umana. La nobildonna fu trovata morta nella sua camera da letto a Forlì il 4 marzo 1731. Il suo corpo era completamente bruciato, tranne per il piede sinistro e la mano destra.
Altri casi riguarderebbero monaci medievali trovati carbonizzati, mentre la cella era rimasta intonsa.
Nel corso dei secoli, ci sono stati molti altri casi di combustione spontanea, tra cui il celebre caso di Mary Reeser, che è morta a St. Petersburg, in Florida, nel 1951. La sua morte è stata attribuita alla combustione spontanea perché il suo corpo è stato trovato completamente bruciato, tranne per una gamba, che era intatta, e una piccola parte del suo cranio.
Nonostante la rarità di questi casi, gli scienziati hanno cercato di spiegare la combustione spontanea umana attraverso varie teorie scientifiche. Una delle teorie più accettate è quella dell’effetto «candela umana», che sostiene che la combustione spontanea avvenga a causa della combustione di grassi del corpo umano. Secondo questa teoria, il grasso del corpo agisce come una sorta di candela, bruciando lentamente e rilasciando abbastanza calore da innescare una reazione di combustione a catena. Questo effetto è stato dimostrato in laboratorio, dove il grasso di maiale è stato bruciato in una sorta di effetto candela.
Vi sono anche teorie alternative che cercano di spiegare la combustione spontanea umana in modo diverso. Alcuni credono che ci sia un fattore paranormale o soprannaturale che causa questi eventi. Ad esempio, alcuni credono che la combustione spontanea umana sia causata da una sorta di fiammata psichica, che avviene quando una persona si trova sotto un forte stress emotivo. Altri credono che la combustione spontanea sia causata da un’energia misteriosa o da una sorta di forza oscura.
La letteratura sul fenomeno preme a farci sapere che non c’è alcuna evidenza scientifica a sostegno di queste teorie paranormali o soprannaturali. La maggior parte degli scienziati ritiene che la combustione spontanea umana sia un fenomeno fisico, cioè un enigma medico. In realtà, la maggior parte dei casi noti di combustione spontanea umana sono stati associati ad alcune circostanze particolari.
Ad esempio, molti casi di combustione spontanea umana sono stati associati all’abuso di alcol e alla sindrome dell’ignizione dell’alcol. Questa sindrome si verifica quando il corpo umano è saturo di alcol, che può causare una reazione chimica tra l’alcol e l’ossigeno nel corpo. Questa reazione chimica può produrre abbastanza calore da innescare una reazione di combustione a catena, che può portare alla combustione spontanea.
Altri casi di combustione spontanea umana sono stati associati alla presenza di batteri nel tratto intestinale. Questi batteri producono metano e altre sostanze infiammabili che possono accumularsi nel corpo umano. In presenza di una scintilla, queste sostanze possono innescare una reazione di combustione a catena, che può portare alla combustione spontanea.
La teoria che i batteri intestinali possano essere responsabili della combustione spontanea umana è stata avanzata da Larry Arnold, autore del libro Ablaze!: The Mysterious Fires of Spontaneous Human Combustion. Secondo questa teoria, alcuni batteri presenti nel tratto intestinale umano, come il batterio Clostridium perfringens, potrebbero produrre gas altamente infiammabili come il metano o l’acido solfidrico. Se queste sostanze raggiungono una certa concentrazione all’interno del corpo, potrebbero innescare la combustione spontanea.
La teoria dei batteri intestinali come causa della combustione spontanea umana è stata proposta per la prima volta nel 1995, dopo che un uomo norvegese di 76 anni, che aveva bevuto grandi quantità di alcolici, era morto in un incendio causato da un presunto caso di combustione spontanea. Un’analisi del suo tratto gastrointestinale ha rivelato la presenza di grandi quantità di batteri, tra cui Clostridium perfringens. Tuttavia, questa teoria rimane oggetto di dibattito e discussione tra gli scienziati. Molti esperti ritengono che la combustione spontanea umana non possa essere causata solo dai batteri intestinali. La presenza di gas altamente infiammabili nel tratto gastrointestinale, infatti, non sarebbe sufficiente a spiegare l’origine dell’incendio, in quanto la maggior parte dei gas prodotti dai batteri viene espulsa dal corpo attraverso il tratto digestivo.
La combustione spontanea umana è spesso associata a circostanze particolari, come l’assunzione di farmaci specifici, l’uso di indumenti sintetici o la presenza di oggetti infiammabili vicino al corpo della vittima. Questi fattori potrebbero contribuire ad aumentare il rischio di incendi, indipendentemente dalla presenza di batteri intestinali.
Alcuni scienziati hanno suggerito che l’uso di farmaci come la fenitoina e l’acetone può aumentare il rischio di combustione spontanea. Questi farmaci sono stati associati a una diminuzione dei livelli di vitamina B nel corpo, che può causare un aumento dei livelli di acido grasso nel sangue. Questo aumento degli acidi grassi può causare un’accumulazione di grassi nel corpo, che può portare alla combustione spontanea.
Non tutti i casi di combustione spontanea umana possono essere spiegati da queste cause. Ci sono ancora molti casi inspiegabili che rimangono un enigma per gli scienziati. Questi casi sono spesso associati a circostanze insolite, come la combustione di un corpo in un ambiente senza fiamme o l’incendio di una sola parte del corpo.
Vi sono diverse spiegazioni alternative per la combustione spontanea umana che sono state proposte dagli scienziati nel corso degli anni.
- Sindrome dell’ignizione dell’alcol: una spiegazione comunemente accettata per la combustione spontanea umana. Secondo questa teoria, l’incendio è causato dall’elevato contenuto di alcol nel corpo della vittima. L’alcol infiammabile può accumularsi nel corpo e, se raggiunge una certa concentrazione, può essere innescato da una scintilla, come ad esempio quella prodotta da una sigaretta o da una candela accesa.
- Reazione chimica: la teoria suggerisce che la combustione spontanea umana possa essere causata da una reazione chimica all’interno del corpo. Secondo questa spiegazione, la presenza di determinati composti chimici, come l’acetone, il metanolo o il fosforo, potrebbe innescare un’esplosione all’interno del corpo della vittima, provocando l’incendio.
- Fenomeno di ossidazione lenta: alcuni scienziati ritengono che la combustione spontanea umana possa essere causata dal fenomeno di ossidazione lenta. Secondo questa teoria, l’ossidazione lenta di grassi e oli all’interno del corpo può produrre una grande quantità di calore, che potrebbe innescare l’incendio.
- Effetto della pressione: altri esperti suggeriscono che la combustione spontanea umana potrebbe essere causata dall’effetto della pressione. Secondo questa teoria, la pressione interna all’interno del corpo potrebbe aumentare a tal punto da innescare l’incendio.
La combustione spontanea umana è stata oggetto di molte leggende metropolitane e teorie di frangia. Alcuni credono che questi eventi siano causati da una sorta di arma segreta o da un esperimento scientifico segreto. Altri credono che i governi del mondo stiano cercando di nascondere la verità sulla combustione spontanea umana. Romanzi, film, serie, fumetti che includono il fenomeno nella trama sono innumeri.
Si tratta di uno di quei misteri dell’universo non ancora risolti. E persistenti nel tempo, nonostante l’irrefrenabile azione dei riduzionisti che dicono che tutto è spiegabile, tutto va bene, facciamo silenzio, non provocate ulteriori dissonanze cognitive…
Negli ultimi anni, abbiamo imparato bene la posizione dello scientismo zelota. Possiamo oggi dire, con certezza, che ha fatto più vittime della combustione umana spontanea.
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Misteri
Il disastro di Baltimora come «evento cigno nero»
Si assiste increduli alla portata del disastro del ponte di Baltimora, l’accesso ad uno dei porti più trafficati degli Stati Uniti.
La nave portacontainer Dali, battente bandiera singaporiana ma operata dal colosso norvegese Maersk. ha colpito il Francis Scott Key Bridge a Baltimora, facendo crollare in acqua quasi l’intera struttura stradale.
«La nave ha informato il Dipartimento dei trasporti dell’MD (MDOT) di aver perso il controllo della nave e che era possibile una collisione con il ponte», riporta l’emittente TABC citando la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency degli Stati Uniti, aggiungendo: «la nave ha colpito il ponte causando un collasso completo».
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Le immagini sono impressionanti. È un grande disastro collettivo, con distruzione massiva di infrastrutture, come visto l’11 settembre 2001.
Is the US under attack?
Cargo ship slams into the Francis Scott Key Bridge causing bridge to collapse.
Multiple cars plunge into the water. Currently, rescue teams are on the scene. So sad. Please
Pray for these families😢🙏💕— Sue Knows Best (@sues86453) March 26, 2024
The Baltimore Bridge aftermath is absolutely devastating.
Prayers for the families and friends who lost a loved one last night. ❤️🙏🏻 #baltimorebridge #BridgeCollapse #BreakingNews #KeyBridgeCollapse #BridgeCollapse #CSKvGT #Robinhood #LEAKED #BaltimoreBridgeCollapse pic.twitter.com/nLUcWlzai5— Fighter_4_Humanity (@Fighter_4_Human) March 27, 2024
Drone footage of the “Francis Scott Key Bridge” collapse . #Baltimore#BaltimoreBridgeCollapse #Bridge #BridgeCollapse #baltimorebridgepic.twitter.com/TrXAEsu2TT
— imran ali (@imu07280300033) March 27, 2024
WATCH: Drone footage shows aftermath of Baltimore bridge collapse pic.twitter.com/tKark8TArt
— Insider Paper (@TheInsiderPaper) March 27, 2024
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Kevin Cartwright, direttore delle comunicazioni dei vigili del fuoco della città di Baltimora, ha detto a Fox Baltimore che almeno 20 persone e diversi veicoli erano caduti nel fiume.
Oltre agli automobilisti caduti in acqua e dati per dispersi, si teme che il disastro possa avviare «uno sconvolgimento economico lungo la costa orientale degli Stati Uniti», scrive Bloomberg. «Nei giorni a venire si porranno domande difficili sugli effetti sulle imprese, sui pendolari, sui vacanzieri e sull’economia dell’intera regione».
La questione attuale ruota attorno a un’interruzione emergente nelle catene di approvvigionamento del Medio Atlantico. Il principale porto della costa orientale è ora paralizzato a causa del ponte distrutto che blocca l’unica corsia di navigazione in entrata e in uscita dal porto.
«Il porto di Baltimora – il più grande centro di movimentazione delle importazioni ed esportazioni statunitensi di automobili e autocarri leggeri – sembra essere fuori servizio a tempo indeterminato. Il conseguente collo di bottiglia potrebbe accelerare lo spostamento delle merci attraverso i porti della costa occidentale» continua la testata economica di Nuova York. «Un’altra domanda cruciale: quali altri porti hanno capacità inutilizzata per gestire le navi che trasportano automobili se Baltimora rimane chiusa per un periodo prolungato».
Bloomberg riferisce che la catena di fornitura automobilistica statunitense sarà interrotta. I dati mostrano che Mazda Motor e Mercedes Benz, Subaru of America, Mitsubishi Motors of North America e Volkswagen Group hanno la maggiore esposizione al porto.
Ulteriori questioni riguardano temi specifici, che ora divengono interessanti ed inquietanti, come quello del trasporto su strada del materiale pericoloso, che avveniva solo via ponte, perché non consentiti nella rotta alternativa che è via tunnel.
Ma cosa è accaduto davvero?
Un rapporto non classificato del DHS National Operations Center afferma che la nave portacontainer «ha perso la propulsione» prima di speronare il Francis Scott Key Bridge.
Su internet circolano analisi video che mostrano le luci della nave spegnersi poco prima dell’impatto. Altri video si avventurano in ipotesi fantasiose su cariche di esplosivo che sarebbero scattate lungo le giunture del ponte.
Video seems to show repeated power losses on ship just before it destroyed Francis Scott Key Bridge.pic.twitter.com/REoGCL9zcu
— Tom Fitton (@TomFitton) March 26, 2024
✖️ 𝗕𝗮𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗕𝗿𝗶𝗱𝗴𝗲 𝗮 𝗣𝗦𝗬-𝗢𝗣❓
Listen to what this guy says about the Baltimore Bridge .
Are these really explosions ?
I’m no engineer , but something isn’t adding up .– Why did it happen at that time of the day/morning ?
– Why did it happen around the… pic.twitter.com/0Ricm8zUUA— Yan.x | ॐ (@euphorio_) March 27, 2024
🇺🇸 Close up Footage of the Boat that brought down the Baltimore Key Bridge. #baltimorebridge pic.twitter.com/Uc4zIORjiv
— Freedom Truth Honor 🇺🇳 (@FreedomHonor666) March 27, 2024
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Molti osservatori in rete hanno notato l’inadeguatezza delle apparizioni del sindaco della città e del governatore del Maryland davanti alla situazione. L’ultimo accenna perfino a sorrisi mentre parla alla stampa dell’immane catastrofe.
Baltimore’s actual mayor response. #baltimorebridge #BridgeCollapse #BreakingNews #KeyBridgeCollapse #BridgeCollapse #CSKvGT #Robinhood #BaltimoreBridgeCollapse pic.twitter.com/r1LcHhqJBJ
— Fighter_4_Humanity (@Fighter_4_Human) March 27, 2024
Maryland Governor Wes Moore briefs reporters on Key Bridge collapse in Baltimore:
• Appears to be an accident
• Working closely with feds
• Ship’s crew warned of power issue
• Some cars were stopped from coming on the bridge when Mayday call came in pic.twitter.com/QqmOg5409w— Keith Boykin (@keithboykin) March 26, 2024
Nel frattempo, la Casa Bianca e le agenzie governative federali si sono affrettate a dichiarare che non si è trattato di un attacco terroristico.
In rete in molti parlano di un possibile attacco cibernetico come causa del disastro. Tra queste voci, quella della giornalista ex inviata di guerra Lara Logan.
“A brilliant, well-planned strategic attack on one of the most important supply chains in the United States.”#Baltimore #KeyBridgeCollapse
— IamLegend 🇺🇸 (@DarkSideAdvcate) March 27, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, una scena con una nave hackerata che si arenava su una spiaggia della Costa Occidentale degli Stati Uniti era presente nello strano film Netflix Leave the World Behind, prodotto dai coniugi Obama, che qualcuno ha definito come un esercizio di predictive programming, cioè di rivelazione tramite film e romanzi dello scenario che il potere vuole concretizzare.
Il discorso più tetro lo ha fatto tuttavia il generale Michael Flynn, consigliere di Trump finito poi nelle pastoie di una persecuzione giudiziaria. Il Flynn negli scorsi giorni aveva parlato della possibilità di un «Black Swan Event» («evento cigno nero») in questi mesi prima delle cruciali presidenziali 2024. Il disastro di Baltimora, con le sue conseguenze economiche a breve, medio, lungo termine potrebbe rientrare nella categoria.
EXCLUSIVE: General Flynn Calls Baltimore Barge Disaster A Black Swan Event pic.twitter.com/NfDS5LUMBA
— Alex Jones (@RealAlexJones) March 26, 2024
«Possiamo togliere dal tavolo l’idea che questo sia stato un attacco terroristico… e non possiamo assolutamente farlo», ha detto Flynn ad Alex Jones di Infowars in una intervista a caldo.
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In rete circola uno screenshot in cui la società di collocamento marittimo mostrerebbe che il capitano della nave portacontainer è ucraino. Utenti Twittter hanno rilanciato post in cui ipotetici utenti ucraini farebbero ironie sul crollo del ponte americano, lamentando il mancato arrivo dagli USA di armi con cui tirare giù il ponte di Crimea.
HOLY SH*T!
Our supposed "friends" from Ukraine are enjoying the news of 20 Americans missing after the collapse of the Francis Scott Key Bridge in Baltimore. They are claiming it's punishment for not sending them more billions of our tax dollars.
These are the people Biden… pic.twitter.com/8I5BgG35XN
— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) March 26, 2024
Siamo decisamente davanti ad un nuovo grande mistero della storia americana recente.
Tuttavia, ci sentiamo di dire, si tratta di un mistero che sembra già visto.
La nebbia che ora seguirà è il risultato di 23 anni in cui la versione ufficiale del disastro dell’11 settembre non si è spostata di un millimetro: era l’evento «cigno nero» di inizio millennio, il black swan che ha cambiato il mondo, con guerre internazionali e milioni di morti, e una catena di sangue e caos che ancora oggi non si è esaurita.
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Immagine screenshot da YouTube
Militaria
Rapporto della Difesa USA propone ancora la retroingegneria UFO
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Misteri
Il Pentagono nega l’esistenza della vita extraterrestre, ma spunta per gli UFO il sistema di sensori «Gremlin»
Uno studio del Pentagono pubblicato venerdì che ha esaminato gli avvistamenti di UFO nel corso di quasi il secolo scorso non ha trovato prove di alieni o intelligenze extraterrestri, una conclusione coerente con gli sforzi passati del governo degli Stati Uniti per valutare l’accuratezza delle affermazioni che hanno attirato l’attenzione del pubblico per decenni.
Lo studio dell’All-Domain Anomaly Risoluzione Office (AARO) del Dipartimento della Difesa ha analizzato le indagini del governo degli Stati Uniti dal 1945 sugli avvistamenti segnalati di fenomeni anomali non identificati, più popolarmente conosciuti come UFO. Non è stata trovata alcuna prova che qualcuno di essi fosse segno di vita aliena, o che il governo degli Stati Uniti e le società private avessero effettuato l’ingegneria inversa della tecnologia extraterrestre e la stessero nascondendo.
L’AARO del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta lavorando su nuovi kit di rilevamento portatili che presumibilmente aiuteranno a indagare in modo più approfondito le segnalazioni di fenomeni anomali non identificati (o UAP in breve, come vengono spesso definiti gli UFO al giorno d’oggi) e avvistamenti, secondo i media statunitensi.
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Questi cosiddetti sensori «Sistema Gremlin» sono in fase di test in un sito in Texas, per essere infine implementati nelle aree in cui sono stati segnalati numerosi avvistamenti UAP.
«Se disponiamo di un sito di sicurezza nazionale e vengono segnalati oggetti che si muovono all’interno di uno spazio aereo limitato, o all’interno di un raggio marittimo, o in prossimità di una delle nostre astronavi, dobbiamo capire di cosa si tratta. Ed ecco perché stiamo sviluppando una capacità di sensore che possiamo implementare in risposta alle segnalazioni», ha detto ai giornalisti il capo ad interim dell’AARO Tim Phillips all’inizio di questa settimana.
Secondo lui, «devono davvero fare una sorveglianza iperspettrale per cercare di catturare questi incidenti» poiché la firma UAP «non è chiaramente definita».
Ironicamente, un rapporto AARO pubblicato venerdì sostiene che nessuno degli avvistamenti UAP riportati fino ad oggi ha prodotto prove di tecnologia extraterrestre.
Il rapporto afferma inoltre che «tutti gli sforzi investigativi, a tutti i livelli di classificazione, hanno concluso che la maggior parte degli avvistamenti erano oggetti e fenomeni ordinari e il risultato di un’errata identificazione», e ha sottolineato l’assenza di «prove empiriche per le affermazioni secondo cui il governo americano e le società private hanno decodificato la tecnologia extraterrestre».
Come riportato da Renovatio 21, un militare americano ha rivelato la scorsa primavera l’esistenza di un programma di recupero di relitti UFO da parte delle autorità di Washington. È altresì vero che due anni fa il Congresso USA doveva approvare un disegno di legge per il finanziamento della retroingegneria di tecnologia aliena.
Un programma non dissimile era stato istituito dall’Italia fascista con il nome di Gabinetto RS/33, guidato, secondo rivelazioni uscite una ventina di anni fa, dall’inventore della radio Guglielmo Marconi.
Il termine «Gremlin» corrisponde ad una creatura del folclore del XX secolo, originariamente introdotta per spiegare i malfunzionamenti negli aerei e successivamente in altri macchinari, processi e i loro operatori. Le raffigurazioni di questi esseri variano ampiamente. Storie su di loro e riferimenti ad essi come cause di problemi tecnici e mentali particolarmente inspiegabili dei piloti furono particolarmente popolari durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
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L’uso del termine nel senso di una creatura dispettosa che sabota gli aerei è apparso per la prima volta nello slang della Royal Air Force (RAF) tra i piloti britannici di stanza a Malta, nel Medio Oriente e in India negli anni ’20, con la prima testimonianza stampata in una poesia pubblicata nella rivista Airplane in Malta il 10 aprile 1929. Fonti successive hanno talvolta affermato che il concetto risalirebbe alla Prima Guerra Mondiale, ma non ve ne sono testimonianze scritte di ciò. Ci sono tuttavia prove di precedenti riferimenti della RAF negli anni ’20 a una persona umile e servile, in altre parole un ufficiale di basso rango o un uomo arruolato gravato di incarichi oppressivi.
Sebbene la loro origine si trovi nei miti tra gli aviatori che affermavano che i Gremlin erano responsabili del sabotaggio degli aerei, il folclorista John W. Hazen afferma che alcune persone fanno derivare il nome dalla parola inglese antico gremian, «vessare», mentre Carol Rose, nel suo libro Spirits, Fairies, Leprechauns, and Goblins: An Encyclopedia, attribuisce il nome a una combinazione alla parola Grimm (dai celebri fratelli scrittori di favole) e la birra Fremlin. L’enciclopedia online riporta plausibile l’idea che il termine sia una miscela della parola «goblin» (minuta e grottesca creatura umanoide del folclore europeo) e della Fremlin, che era la birra più comunente disponibile al personale della RAF negli anni ’20. Altri ancora fanno risalire la parola a Kremlin, cioè Cremlino, ma non vi sono prove di questa derivazione.
I Gremlin trovarono popolarità mondiale con la geniale commedia horror di Joe Dante del 1984.
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